Il Progetto Triennale del CVS si presenta come un "pellegrinaggio" vissuto con Mafia la Madre di Gesù, modello di fede e di gioia (cfr. Lumen Fidei, n. 58). "Con lo Spirito Santo, in mezzo al popolo sta sempre Maria" (Evangelii Gaudium n. 284). Tale pellegrinaggio è iniziato con il Centenario della nascita del Beato Luigi Novarese (1914-2014) e terminerà con il centenario delle apparizioni di Fatima (1917-2017). Esso ci fa ritornare all'essenzialità del nostro carisma (cfr. Statuto del CVS, Nota sulla spiritualità) e può aiutarci ad approfondire la preziosità del nostro impegno di risposta oggi alle richieste della Vergine Santa.
Questo anno vuole essere caratterizzato da un cammino di rinnovamento, la proposta Pastorale non è, quindi, semplicemente un tema da approfondire o una luce che illumina il cammino dell'anno liturgico. Vuole piuttosto essere una risposta decisiva e coinvolgente in modo da mettere in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione personale e per allargare il nostro apostolato.
La Confederazione internazionale del CVS ci presenta l'icona mariana: Maria donna e madre della preghiera. Attingendo nel cuore di Maria, dalla profondità della sua fede espressa nelle parole del Magnificat, la Chiesa rinnova sempre meglio in sé la consapevolezza che non si può separare la verità su Dio che salva.., dalla manifestazione del suo amore di preferenza per i poveri e gli umili (Redemptoris Mater, n. 37).
"L'amore occupa la prima parte di questo libro, ed è quello petrarchesco dei versi messi in epigrafe che trova l'amante 'del tutto disarmato'; ma è anche l'amore che attende e pretende, vede e fantastica, si rallegra e patisce. È il sentimento amoroso rivolto a una donna che 'domina lo specchio'; dunque, ancora una volta, l'amata si riflette e rivela anzitutto nell'immaginazione e nel sogno. Se la donna si presenta qui ancora come l'emblema del femminino, pure di continuo viene incrinato il mistero che l'ammanta. È un 'parlare' chiaro e onesto questo di Giovanni Bracco: una nudità di toni che rivela grazia e leggerezza, anche dove s'annidano la pena e il pensiero del fatuo e del precario." (Elio Pecora)
Il progetto di questo manuale è di offrire, in un unico volume, gli elementi fondamentali del diritto pubblico italiano e le nozioni specialistiche relative al sistema dei servizi alla persona. Il lettore potrà ricavare una conoscenza sia del contesto istituzionale e amministrativo generale, sia dell'ordinamento di settore in un percorso unitario che si pone in linea con la struttura di molti corsi universitari (e di tante prove concorsuali) che, pur non essendo specificamente dedicati ai profili giuridici, richiedono una buona conoscenza anche di questi elementi. Il testo è stato concepito assumendo il punto di vista di chi, per motivi di studio o professionali, voglia arrivare non solo a comprendere l'impianto normativo e giurisprudenziale della materia nella sua declinazione teorica, ma anche interpretare in modo concreto le regole e i limiti che, quotidianamente, danno forma al lavoro in questi ambiti. La parte generale sfrutta l'impianto dell'ormai collaudato Diritto pubblico, di R. Bin e G. Pitruzzella, giunto già alla XII edizione, di cui utilizza l'impostazione e i lineamenti fondamentali, ma alleggerendone le parti più strettamente tecnico-giuridiche ed è integrata con una ricostruzione del tutto originale dei tratti fondamentali della legislazione in materia socio-sanitaria e dei principi costituzionali che la ispirano, approfondendo, sia per la sanità che per il sistema di welfare, i modelli, le strutture, le prestazioni e le responsabilità degli operatori.
La piccola Sara Mariucci, la sera del 4 agosto 2006 prima di dormire raccontò a sua madre Anna una storia nella quale era protagonista un'altra mamma dai capelli blu e dagli occhi castani, una mamma buonissima: «Mamma Morena». La mamma allora pose una domanda che potrebbe sembrare strana o quanto meno esagerata e chiese a Sara: «Lasceresti mamma Anna per andare con Mamma Morena?». La bambina le diede una risposta che la spiazzò dicendole, con sicurezza e fermezza: «Siiii». Il giorno dopo, il 5 agosto, Sara morì per una folgorazione elettrica. L'8 agosto il papà di Sara, Michele, fece una ricerca su "Mamma Morena" e con immenso stupore scoprì che questo è il nome con cui viene venerata la Vergine Maria protettrice della Bolivia, la cui statua si trova nel santuario di Copacabana, sul Lago Titicaca in Bolivia. La sua festa ricorre il 5 agosto. Dal giorno di quella scoperta la storia di Sara Mariucci iniziò a portare tanta speranza nei sofferenti, in chi ha paura e in chi ha perso la fede, tanto che la tomba della bimba a Gubbio è méta di continue visite da parte di persone alla ricerca di Dio, da ogni luogo di Italia e del mondo.
Giovanni Paolo II, lo sguardo aperto verso il futuro. ''Maria rappresenta per la comunita dei credenti il paradigma dell'autentica santita che si realizza nell'unione con Cristo.''
Giovanni Paolo II, lo sguardo aperto verso il futuro. La grande eredità spirituale del papa santo che ha portato la Chiesa nel terzo millennio. ''Nel disegno di Dio la famiglia e la prima scuola dell'essere uomo.''
Il cardinale Giovanni Lajolo all'interno del volume propone una serie di "viaggi letterari" volti a scoprire la bellezza delle "cose di casa" attraverso riferimenti letterari e biblici. L'idea, come spiega l'autore nella prefazione, trae origine da una serie di riunioni periodiche di persone amiche nella sua abitazione durante le quali, a volte, nascevano divagazioni letterarie a partire proprio da tutto ciò che tutti gli invitati potevano vedere e toccare: le "cose di casa". Il volume è illustrato dal noto scultore e pittore Franco Murer autore, tra l'altro, degli altorilievi in bronzo con le storie di S. Giuseppe per la centesima, grande fontana dei Giardini Vaticani.
"Questo utilissimo vademecum sulla preghiera cristiana nasce non solo dalla frequentazione del nostro autore con le fonti della teologia cattolica ma anche, e non secondariamente, dalla sua esperienza personale di uomo e sacerdote orante". Mons. Carrù ci dice che "Per diventare donne e uomini oranti e capaci di prestare il servizio che il mondo attende da noi dobbiamo comprendere che cosa manca all'uomo contemporaneo. Oggi mancano la gioia e l'entusiasmo della fede. Dobbiamo convincerci che, per andare in mezzo al mondo, dobbiamo avere la vivacità della fede: il mondo non deve vedere nelle nostre chiese dei 'musei', ma deve vedere delle comunità gioiose e felici di avere incontrato il Signore, delle comunità dove vivono persone felici e realizzate perché hanno Dio nel cuore. Dio si trova attraverso la ricerca e l'accettazione di diventare persone nuove, capaci di cantare il loro 'Magnificat' anche passando attraverso la croce".
Nella Chiesa dei primi secoli, il marito di una donna infedele aveva la possibilità di ripudiarla e di entrare in una nuova unione. In tutti gli altri casi di fallimento del primo matrimonio e di ingresso in una nuova unione, gli «adulteri» venivano esclusi dalla comunione eucaristica~ sottoposti a una penitenza pubblica e ammessi alla riconciliazione e all'eucaristia dopo un certo periodo di tempo.
Sulla base della testimonianza di Cipriano, intorno alla metà del III secolo esistevano due orientamenti: uno più rigorista, che si esprimeva soprattutto nelle comunità eretiche o scismatiche ed escludeva in alcuni casi la possibilità della riconciliazione, e uno più misericordioso, che riconosceva alla Chiesa la possibilità di rimettere tutti i peccati, anche i più gravi.
Conoscere la prassi antica, testimoniata dal canone 8 del concilio di Nicea, consente di prefigurare anche per la Chiesa cattolica un diverso approccio al problema del divorzio e del nuovo matrimonio, passando dall'attuale sistema dei tribunali ecclesiastici a un più evangelico sistema penitenziale, come avviene da sempre nelle comunità cristiane d'Oriente.
GIOVANNI CERETI, sacerdote, dottore in Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato docente di Ecumenismo e dialogo interreligioso in vari atenei e istituti teologici. Per EDB ha pubblicato Le Chiese cristiane difronte al papato. Il ministero petrino del vescovo di Roma nei documenti del dialogo ecumenico (2006), Per un'ecclesiologia ecumenica (22003) e Matrimonio e indissolubilità (nuova edizione 2014). Ha inoltre curato con Sever J. Voicu Enchiridion Oecumenicum 1 (32004) e 2 (52000) e con James F. Puglisi Enchiridion Oecumenicum 3 (22004), 4 (21999), 7 (2006), 8 (2007) e 10 (2010).
È l'età dei segreti e dei diari, dell'inquietudine e della tendenza a isolarsi, ma anche dell'euforia che fa sentire nuovi e coraggiosi. Il periodo delle "grandi migrazioni" chiamato adolescenza, ultima fase dell'età evolutiva tra la fanciullezza e l'età adulta, è una delle realtà più complesse da definire e da comprendere perché è stagione di tempesta e di cambiamento, di crescita e di maturazione, di sviluppo e di novità. Il volume fa luce sulle dinamiche psicologiche che portano preadolescenti e adolescenti a strutturare identità autonome, originali e ricche, e si sofferma sulle amicizie con il gruppo dei coetanei, luogo di transizione tra la comunità infantile e quella degli adulti capace di assolvere le funzioni di contenimento emotivo, confronto e ribalta per il debutto sociale. L'analisi approfondisce inoltre i rapporti personali di amicizia, spazi privilegiati dell'individualità nascente, e affronta le tematiche relative alle relazioni tra ragazze e tra ragazzi, evidenziando similitudini e differenze di genere. Prefazione di Marco Volante.
Dieci giovani (sette donne e tre uomini) che si raccontano cento novelle per ingannare in modo edificante il tempo di dieci giornate, mentre si tengono al riparo dalla peste nera che fa strage a Firenze: è questa la semplice cornice del capolavoro di Boccaccio. Atto fondativo della prosa italiana, il "Decameron" è una galleria di intrecci narrativi, di situazioni e personaggi che spazia dal serio al faceto, dal tragico al comico, in una serie di quadri percorsi dal filo rosso del trionfo dell'intelligenza come somma virtù. In questa prospettiva sorprendentemente moderna e laica, tre appaiono le forze che dominano le vicende umane: l'amore terreno, la fortuna e il denaro. Per questo suo fascino mondano, che ne fa per noi anche un essenziale documento della vita nel Trecento, fu addirittura inserito nel Cinquecento nell'Indice dei libri proibiti. Nel 2015 i fratelli Paolo e Vittorio Taviani hanno tratto dal "Decameron" un film intitolato "Meraviglioso Boccaccio". Introduzione di Franco Cardini.
Delle quattro omelie di Giovanni Damasceno dedicate alla madre di Dio, tre sono state raccolte nel presente volume: la prima commenta la natività della Vergine; le due che seguono si concentrano sulla sua dormizione. Lo stile, evocativo ma complesso per la densità dei suoi riferimenti teologici, è qui e là intervallato da ammiccamenti alla tradizione apocrifa e alla devozione più popolare.