L'ultimo libro di p.Giovanni Alberti, rettore del Santuario di Nettuno, dal titolo "Tenda di Dio, Cuore della Terra".
Il libro nasce da oltre 25 anni di pellegrinaggi in Terrasanta compiuti dall'Autore che, dall'alto della sua esperienza come guida in quei luoghi, ha voluto raccontare la "sua" Terrasanta, così come viene scritto nell'introduzione:
<<Possono essere definiti appunti di viaggio e non hanno la pretesa di essere "un'altra guida di Terrasanta", essendoci già delle ottime ed interessanti edizioni. E' piuttosto la "mia" Terrasanta, quella che in oltre venticinque anni di frequentazioni si è manifestata ai miei occhi. Anni di visita, seppur limitata nel tempo, mi hanno permesso di diventare un testimone dei tanti cambiamenti succedutisi sia nella geografia sia nella storia di Israele.>>
Un testo carico di riflessioni, meditazioni e spiritualità, che accompagna idealmente ogni pellegrino che desidera, o ha già fatto, il viaggio nella terra di Gesù, in quei luoghi che Paolo VI definì <<il Quinto Vangelo>>.
"Dall'esistenza a Dio" è lo spregiudicato tentativo di rispondere alla domanda più importante di tutte: esiste Dio? È possibile dimostrarlo? Fin dagli albori della speculazione filosofica, gli uomini hanno cercato di costruire argomenti che, a partire dai dati più disparati, conducessero all'esistenza di un Essere sommo. La proposta di Miller è insieme antica e nuova: antica perché si rifa esplicitamente a due giganti del pensiero quali Avicenna e Tommaso d'Aquino; nuova perché non esita a dispiegare l'arsenale della logica moderna, dell'analisi linguistica e del rigore argomentativo tipico dell'odierna filosofia analitica. Il suo punto di partenza è l'esistenza di semplici oggetti materiali, il suo approdo è una causa incausata di tutto l'universo; la sua rivoluzione filosofica è la riabilitazione dell'esistenza come una proprietà di primo livello, cioè di individui, dopo le critiche durissime di Kant, Frege, Russell e Quine. Ma anche al di là dei suoi meriti intrinseci, il lavoro di Miller può essere considerato come un altro grande frutto della lezione di metodo di Tommaso d'Aquino: cercare la verità, senza pregiudizi, considerando i problemi discussi nel nostro tempo, "per lavorare ad una soluzione in grado di fare una sintesi di tutte le intuizioni valide".
La vita di Jorge Maria Bergoglio raccontata attraverso i luoghi in cui è cresciuto. In diciotto tavole splendidamente illustrate da Giovanni Manna, il percorso e la vocazione, che lo hanno portato a diventare Papa Francesco.
Il testo di Jeanne Perego-Schimpke, sempre leggero e coinvolgente, traccia un ritratto del giovane Bergoglio nel quale ogni bambino può riconoscersi. Un ottimo regalo, e uno strumento utile anche per la catechesi e l’animazione.
L’introduzione è affidata a Mons. Edoardo Horacio Garcia, Vescovo incaricato della pastorale per l’infanzia e la gioventù, uno dei collaboratori più stretti di Jorge Bergoglio.
Parte del ricavato verrà devoluto all’Associazione El Almendro di Buenos Aires, molto cara a Papa Francesco, che si dedica al reinserimento nella società di bambini, adolescenti e giovani vittime di abusi e dipendenze. In conclusione al volume, un testo di papa Francesco rivolto ai bambini di tutto il mondo.
L'autrice
Jeanne Perego è nata a Milano. Si è occupata di pubbliche relazioni gestendo l’ufficio stampa di imprese e istituzioni di vario genere.
L’11 febbraio 2013 Giovanna Chirri, giornalista italiana dell’Ansa, è la prima a comprendere il clamoroso annuncio in latino di Benedetto XVI, la sua rinuncia al soglio pontificio. La notizia viene lanciata su Twitter e in pochi minuti fa il giro del mondo e conferisce a Giovanna Chirri un’improvvisa notorietà. L’evento le dà anche il coraggio di realizzare un progetto da tempo nel cassetto: scrivere un libro per raccontare le sue esperienze di vaticanista accanto a Benedetto XVI, al quale è legata non solo per frequentazione professionale ma anche per ragioni personali. In questo volume, Giovanna Chirri prende le mosse dal presente, dalla notizia della rinuncia, per affrontare le tappe più importanti del pontificato di Ratzinger, le tante battaglie che ha intrapreso gettando le basi per un’autentica riforma morale e finanziaria del mondo cattolico; basi su cui il suo successore, papa Francesco, non ha atteso un attimo per iniziare a edificare. Un ritratto appassionante e documentato sui gesti che hanno segnato il pontificato di Benedetto XVI. Un libro coraggioso che affronta questioni spinose come il discorso di Ratisbona e il dramma della pedofilia.
L'autrice
Giovanna Chirri,vaticanista dal 1994, ha seguito gli ultimi dodici anni del pontificato di Wojtyla e Benedetto XVI sin dall’inizio, dando per prima al mondo la notizia delle sue ‘’dimissioni’’. Laureata alla Sapienza
in filosofia teoretica con una tesi su Erotismo e religione in Georges Bataille, master in giornalismo alla Luiss, è giornalista d’agenzia dal 1987 e ha lavorato ai servizi Scientifico, Speciali e Diplomatico, prima di approdare al servizio Vaticano della sua testata,
di cui dal 2007 al 2009 è stata responsabile. È autrice di Karol Wojtyla, il Papa raccontato ai ragazzi. Artigiana di Twitter, preferisce il reale al virtuale, ama i libri e apprezza l’intelligenza in chiunque si manifesti. Ha vinto il “Premiolino” 2013 e il premio “Più a Sud di Tunisi”.
Questa raccolta di pensieri intende mettere a fuoco, nella misura possibile, in primo luogo la grande capacità di dialogo che ha avuto questo uomo di Dio nel suo servizio diplomatico come inviato della Santa Sede e da papa facendo breccia nei rapporti dei rappresentanti della "guerra fredda".
In quest’opera con una serie di scritti meditativi e in appendice anche nei suoi testi poetici - che arricchiscono sempre gli scritti di d. Carrù - si manifestano in tutta la loro forza due momenti epifanici della Storia della Salvezza: quello dell’Incarnazione di Gesù e quello della sua Pasqua. Come un pendolo chiarificatore l’autore ci rimanda all’uno e all’altro in quella concretezza tipica del cristianesimo e degli uomini di Dio, coloro cioè, che si sentono nostri compagni alla ricerca del Volto di Dio e non degli arrivati. È un libro di sorprendente semplicità e di grande profondità che potrà certamente essere utilizzato per la meditazione personale e comunitaria. Un libro certamente adatto a quest’anno della Fede. (dalla presentazione)
Biografia
Giovanni Carrù
Originario di Chieri (Torino) è stato direttore dell’ufficio catechistico diocesano (Torino) e regionale (Piemonte). Per venti anni è stato parroco del Duomo di Chieri. Già Sotto-Segretario alla Congregazione per il Clero ed è ora Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. È autore di libri di spiritualità e di testi scolastici di religione dalle elementari alle superiori. Ha scritto su diverse riviste articoli attinenti la pastorale, la catechesi e l’evangelizzazione. Con la Lateran University Press ha pubblicato, in questa stessa collana, Cristiani nella Chiesa (2012), Sulle tracce di Gesù (2012), Il cuore del Padre (2011), Immerso nel mare di Dio (2008) e Nella grande città (2008).
La storia dell'Italia repubblicana comincia nel caos. La fine della guerra ha lasciato dietro di sé un paese logorato e diviso, ma soprattutto ha fatto emergere le fratture di lungo periodo che il fascismo aveva oscurato a colpi di propaganda e di retorica nazionalista. Nel 1945 il paese è costretto a fare i conti con le profonde differenze che lo attraversano da nord a sud. C'è uno squilibrio economico, infrastrutturale e demografico, ma anche una forte contraddittorietà nel modo di reagire alla fine del conflitto: la guerra non è stata vissuta da tutti allo stesso modo. Chi si muove con energia, come gli operai del Nord, che dopo il rapporto con il Pci consolidato durante la guerra vogliono impadronirsi delle fabbriche, abita di fianco a chi torna da reduce e si ritrova improvvisamente senza riferimenti e senza lavoro. Dopo "La Resistenza perfetta", Giovanni De Luna sottopone i primi anni di vita della Repubblica italiana a un'indagine acuta e rigorosa. Cominciando con una domanda: è vero che la Resistenza aveva sostanzialmente fallito "l'occasione storica" di rinnovare profondamente le strutture portanti del paese? Per dipanare la complessità di questo periodo decisivo, De Luna costruisce una narrazione corale, fatta delle voci di una grande galleria di testimoni, a partire dalla storia personale di chi torna dalla guerra o va a cercare fortuna negli Stati Uniti, fino ai grandi scenari della politica, che hanno per protagonisti Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Ferruccio Parri e Pietro Nenni. E ci costringe a riflettere sulla nostra identità e sul nostro passato, spingendoci a fare i conti con uno dei capitoli più difficili, ma anche appassionanti, della nostra storia nazionale.
Giovanni Storti, proprio lui, il Giovanni del notissimo trio, Aldo Giovanni e Giacomo. Insieme hanno rivoluzionato la comicità italiana e alcuni dei loro sketch sono entrati a far parte del nostro immaginario. In questo libro Giovanni parla della corsa, la sua più grande passione lontano dal palco, praticata senza tener conto dei cronometri e dei traguardi, sui sentieri meno battuti e nei luoghi più impervi: le montagne del Marocco, le infinite distese americane, le metropoli mediorientali. Insieme a Franz Rossi, compagno di avventure e di allenamenti, Giovanni corre e correndo si racconta. Scopriremo così come, anche di fronte agli imprevisti più assurdi, sotto la scorza del runner dilettante si nasconda sempre la stoffa del campione di comicità.
Che cosa accade in una famiglia, quando un padre sessantacinquenne, elettore critico del centrosinistra, si confronta con un figlio trentatreenne attivista militante del Movimento 5 Stelle? Ne vien fuori uno scontro fervido e fecondo tra visioni radicalmente opposte della vita pubblica, tra realismo e utopia, fede e ragione, purezza e ricerca del compromesso, partecipazione e autorevolezza. Il padre incalza, critica il linguaggio intimidatorio verso la stampa, le epurazioni interne, lo strapotere di Grillo e Casaleggio. Il figlio non si tira indietro, cerca di svelare quelle che ai suoi occhi sono mistificazioni, evidenzia la coerenza del movimento, esalta la democrazia interna, ribadisce la necessità di abbattere prima di costruire. E aggredisce. In primo luogo il mondo da cui proviene il padre, il giornalismo, incapace di capire i nuovi mezzi di comunicazione, assuefatto alle connivenze con la politica e alla consuetudine del potere. Ma dietro la rabbia e le provocazioni, dietro l'adesione totale e rivendicata alle parole d'ordine del movimento, emerge la frustrazione di fronte a un popolo immancabilmente pronto a innamorarsi di un nuovo uomo del destino; l'orgoglio ferito di chi vorrebbe più spazio per la propria generazione, ma poi la scopre impaurita e impreparata; il disappunto verso una nazione incapace di formare le nuove classi dirigenti e di favorire il ricambio tra vecchi e giovani... Prefazione di Stefano Rodotà.
Il crollo del comunismo e la dissoluzione dell'URSS hanno reso accessibili agli studiosi nuovi materiali documentari e sollecitato una revisione interpretativa della storia russa tra Otto e Novecento. All'analisi delle contraddizioni inerenti al regime bolscevico si accompagna la valorizzazione della dimensione imperiale dell'esperienza zarista e sovietica. Mettendo a frutto le recenti acquisizioni storiografiche, il libro ripercorre le tappe salienti di una vicenda la cui conoscenza è essenziale per la comprensione del mondo contemporaneo: dall'abolizione del servaggio all'industrializzazione, dall'età delle rivoluzioni allo stalinismo, dalla crisi dell'Unione Sovietica alla Federazione russa di Vladimir Putin. Questa nuova edizione, riveduta e ampliata con un capitolo dedicato all'emigrazione russa negli anni venti e trenta del Novecento, aggiorna la trattazione del periodo post-sovietico. Alla luce della stabilizzazione avvenuta nel primo decennio del XXI secolo, diviene possibile tracciare un provvisorio bilancio di questa fase storica, contraddistinta da una peculiare commistione di autoritarismo e democrazia e dall'affermazione di un nuovo ruolo internazionale della Russia nel mondo multipolare.
Un piccolo libretto di preghiere, in attesa della canonizzazione del papa buono. Con ciondolo medaglietta di Giovanni XXIII.
La lettera pastorale indirizzata dal card. Roncalli nella quaresima del 1956 al clero veneto non è solo un documento storico, ma anche un testo che conserva, a tutt'oggi, un valore profetico capace di confortare e di suggerire indirizzi da meditare.