In questo volume padre Tito Paolo Zecca, profondo conoscitore di santa Gemma Galgani, ricostruisce in modo documentato e ricco la storia di uno scontro, durato anni, tra santa Gemma e il diavolo. Chiappino - così Gemma chiamava il diavolo in modo pittoresco, beffardo e spregiativo - si è manifestato a lei in più forme e in più modi, per una guerra senza tregua, durata fino alla fine della vita della giovane, senza soluzione di continuità, senza esclusione di colpi e giungendo a compiere gesti e azioni clamorose, come tentare di bruciare i suoi scritti. Lei ha lottato a viso aperto, forte dell'amore di Cristo che vince ogni tenebra! La storia di Gemma e della sua lotta è importante anche per il nostro presente, perché il diavolo continua ad agire anche oggi: fa di tutto per ingannare, dividere e portare il male, come L'Autore chiarisce nella strana intervista che chiude il volume.
Il volume raccoglie sette lezioni che scaturiscono da una esperienza didattica concretamente vissuta e che intendono illustrare il contenuto delle prime tredici questioni della Summa theologiae per farne conoscere i contenuti e farli amare. Proponendosi come un omaggio deferente al magistero filosofico e teologico di Tommaso d’Aquino e come un atto di venerazione nei confronti della sua verità, Deus punta a mettere in luce i tratti fondamentali della metafisica tommasiana al fine di esibirne l'adamantina solidità e di mostrare, in definitiva, come la filosofia — dichiarata troppe volte morta per l’astenia moderna e postmoderna dell’eros che dovrebbe caratterizzarla e per la consunzione subita a causa dello smarrimento del suo specifico oggetto di riflessione — sia, in realtà, più viva che mai e continui a provocare l’uomo. Perché questi se ne accorga e torni ad essere consapevole dell’appello illimitato che tale disciplina gli rivolge, occorre aiutarlo ad ascendere speculativamente verso l’ordine di ciò che è primo, stimolando il suo desiderio di conoscenza nei confronti di quanto é superiore all’immediato e al contingente.
Rivista monografica quadrimestrale di teologia, n. 3/2012. L'inquietudine accende il desiderio dell'Eterno. Tra le vicissitudini della vita, si fa più forte l'anelito al soprannaturale. E' compito del poeta, come dice Ungaretti, farsi mediatore tra l'uomo e il suo Creatore, al fine di disvelare le meraviglie e i segreti del mondo. Esiste una relazione inscindibile tra creazione poetica e creazione divina, tra poesia e sacro, tra parola poetica (verbum) e 'Verbum', la parola fatta carne.
Il volume presenta una serie di contributi redatti lungo il corso degli anni per diverse occasioni concernenti il confronto e il rapporto tra le autorità dell'Impero romano, e più in generale, la società pagana, e le comunità cristiane dei primi secoli. È questo il filo rosso che, seguendo uno sviluppo prevalentemente cronologico, pur nella diversità degli argomenti, distingue i vari scritti qui presentati: sono come le tessere di un mosaico che compongono un quadro variegato. Si può facilmente constatare che determinati argomenti tornano in scritti diversi e tuttavia essi sono considerati da diversa prospettiva in modo che si completino piuttosto che ripetersi. In tal senso ciascun articolo va letto a sé stante, nella sua autonomia. In linea di massima non sono stati apportati aggiornamenti bibliografici.
In edizione latino-italiana, l'opera storica più significativa del monaco cassinese formatosi alla corte dei Longobardi. Nel 774 d.C. cade la vittoria di Carlo Magno sui Longobardi: con questa data si chiude la storia dei Longobardi come popolo autonomo e sovrano, e il regno longobardo passa ai Carolingi. Cambia così la storia del mondo occidentale. Tra le sue opere più celebri, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono, storico illustre dell'Italia altomedievale, si inserisce nel filone della storiografia a indirizzo nazionale non romano. L'opera, che giunge fino alla fine del regno longobardo con la morte di Liutprando (744), annovera tra le fonti: tradizioni, saghe e canti popolari, relazioni di viaggiatori, osservazioni personali, luoghi veduti, avvenimenti di cui è stato testimone, epitaffi di Droctulfo a Ravenna, di Cedoaldo a Roma, di Ansprando a Pavia e opere di scrittori latini: Naturalis historia di Plinio, Eneide di Virgilio, Metamorfosi di Ovidio, Epitome di Giustino, Storia di Sesto Aurelio Vittore (sec. IV d. C.), commentario di Servio a Virgilio; prefazione al Digesto.
Il fascino della teologia di Teresa di Lisieux, raccontata con un linguaggio essenziale e appropriato.
La Fraternità di Spello è una delle comunità dei Piccoli Fratelli del Vangelo che nella Chiesa sono chiamati a vivere la spiritualità di Charles de Foucauld. Le meditazioni proposte nel libro offrono spunti di riflessione per nutrire il cammino di ogni persona credente, non necessariamente cristiana. Charles de Foucauld fu profondamente colpito dal comportamento di Gesù nel momento della Passione, dal suo abbandono fiducioso nelle mani del Padre. Dove l'abbandono non è un atteggiamento passivo ma un compiere la volontà del Padre: riconoscersi fratelli, combattere ogni forma di esclusione e di ingiustizia, confortare le persone sole... Dall'esempio di Gesù, venuto per "amorizzare" il mondo, traiamo nuova linfa vitale per vivere nel nostro tempo, per affrontare le sfide del presente (immigrazione, povertà...) e le difficoltà quotidiane, vivendo l'abbandono come un lavarsi,un ritrovarsi leggeri, un riposare tranquilli nella tenerezza di Dio. Come afferma padre Arturo Paoli: "Non è sempre gioia, sempre felicità, ma anche nell'oscurità sentite che questo amore di Dio vi accompagna, vi dà il senso del vivere, vi fa capire che cosa dovete fare nella vostra vita".
I tre capitoli del volume: Trattato sull’orazione, Le cause che rendono l’orazione difficile, Pensieri quotidiani sull’amore di Dio, sono accompagnati ciascuno da un presentazione che aiuta il lettore a comprendere e abbracciare meglio le parole del Beato Paolo Giustiniani
Destinatari
Un volume rivolto a sacerdoti, religiosi e studiosi.
L’autore
Paolo Giustiniani, eremita camaldolese (Venezia, 15 giugno 1476 – Monte Soratte, Roma, 25 giugno 1528), era figlio della nobile famiglia Giustiniani di Venezia. Dopo essere diventato superiore maggiore nell’eremo di Camaldoli fino al 1520, ottenne da Leone X il permesso di fondare un nuovo istituto eremitico, il quale da principio fu chiamato la “Compagnia di San Romualdo”. Più tardi ebbe il nome canonico di “Congregazione degli eremiti camaldolesi di Monte Corona” anche detti più brevemente “Montecoronesi”. Tra gli eremi cui dette vita, dopo quello di Monte Cucco, che fu il primo eremo ad accoglierlo, vanno ricordati tra gli altri quello delle grotte di Cupramontana e quello di San Silvestro sul Monte Soratte.
La Fraternità di Spello è una delle comunità dei Piccoli Fratelli del Vangelo che nella Chiesa sono chiamati a vivere la spiritualità di Charles de Foucauld. Ogni anno, da quando è nata la prima fraternità a Spello con Carlo Carretto, dagli inizi del mese di luglio fino a metà settembre, vi è la "grande accoglienza" con centinaia di giovani e persone che vengono accolti negli eremi attorno al monte Subasio. Le riflessioni proposte nel presente libretto, arricchite da inediti commenti a vari brani della Bibbia, sono spunti di riflessione, per "nutrire il cammino" di fede di ogni persona credente, pensante, non necessariamente cristiana.
L'Autrice, ricercando nei Manoscritti di santa Teresina, ne ricostruisce l'esperienza e la dottrina della preghiera. Queste pagine si presentano, così, come un utile sussidio per imparare l'arte della preghiera, ma anche per scoprire aspetti nuovi del volto di questa Santa, Dottore della Chiesa.
"Spesso mi immagino di essere su una rupe deserta, e lì, sola con Gesù, con la terra sotto i piedi, dimentico tutte le creature e gli ripeto il mio amore con parole, che per la verità non capisco; ma mi basta sapere che questo gli fa piacere" (Da Consigli e ricordi, citato a p. 46 di Nella prova come nella gioia).