Qui si offre una ricerca transdisciplinare che segue il metodo dell’expert meeting. Con “transdisciplinare” non intendiamo l’ambito comune a diverse discipline (l’inter di una ipotetica interdisciplinarietà) che potrebbe essere studiato con metodi e prospettive diverse tra loro; intendiamo invece la realtà al di là della sua formalizzazione nei diversi linguaggi, quella realtà alla quale ogni disciplina è chiamata ad aprirsi per entrare in sinergia con le altre, un’eccedenza che supera ed è al contempo ciò su cui le diverse prospettive si basano. L’esperienza di due anni di lavoro ci permette di affermare che questa realtà previa a qualsiasi tipo di formalizzazione è la relazione. Nel corso di questo lavoro, abbiamo comprovato che il “paradigma relazionale” proposto da Donati, serve da interfaccia ontologico, epistemologico e metodologico meglio di altri paradigmi, permettendo un dialogo fruttifero fra le discipline e consentendo di illuminare aspetti essenziali della realtà spesso trascurati. I risultati del lavoro che il lettore ha tra le mani sono senz’altro parziali e a volte vengono offerti più sotto forma di riflessioni e di domande che di soluzioni vere e proprie. Ciononostante, pensiamo che siano già delle buone indicazioni per una migliore comprensione della differenza uomo-donna in quanto relazione originaria, e per affrontare una serie di fenomeni socio-culturali in cui si osserva la perdita di questa differenza, e la sostituzione di tale relazione con altri tipi di relazione.
Per accedere alla piattaforma: registrati sul sito pearson.it/place con il tuo indirizzo mail, inserisci nell'apposito campo il codice che trovi in copertina, entra nella sezione International MyLab e scegli se studiare in modo autonomo o seguire il corso creato dal docente.
Quali ragioni riaccendono oggi la questione della laicità? Che cosa significa affermare che un certo modo di agire o un certo attore (per esempio lo Stato) è "laico"? Quali sono i criteri per dire che una certa soluzione dei problemi è "laica"? Il volume opera un'ampia ricognizione storica, filosofica e sociologica del concetto di laicità e discute i maggiori problemi che si incontrano nella sua applicazione quando sono in gioco i confronti fra le culture, le istituzioni educative, i modi di intendere la famiglia, l'uso dell'autorità e del potere politico in vista del bene comune. Le risposte degli autori, variamente articolate, indicano nuovi percorsi di fuoriuscita dai dilemmi che la storia, antica e moderna, ci ha consegnato. La laicità è un prodotto della cultura occidentale sviluppatasi sul terreno del cristianesimo. Per tale ragione, gli autori non accettano la contrapposizione fra "laici" e "cattolici" qual è stata tramandata da una certa modernità. Essi propongono una nuova concezione, positiva e responsabile, della laicità come spirito delle distinzioni fra ordine temporale e ordine soprannaturale. La laicità non significa neutralità o indifferenza, ma imparzialità delle istituzioni nei riguardi delle diverse visioni del mondo che si confrontano nella sfera pubblica. Essere laici significa appellarsi a ragioni imparziali, non confessionali, che però non comportano in alcun modo una passiva accettazione di ciò che semplicemente accade. La laicità di cui abbiamo bisogno è ricerca attiva e dialogica di ciò che vi è di universalmente umano nelle differenze specifiche che caratterizzano le diverse culture e pratiche sociali. Una tale laicità richiede, e non solo ammette, che si mantenga sempre aperto il dialogo tra fede e ragione.
Il volume è frutto di una ricerca di un gruppo di studiosi coordinati da Pierpaolo Donati, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna.
Il Rapporto analizza cosa sta succedendo nella famiglia italiana considerata come reticolo intergenerazionale, ovvero in quanto sistema relazionale che, connettendo le generazioni fra loro - nel conflitto e nella solidarietà, genera altre famiglie. La famiglia produce le generazioni e, a loro volta, le generazioni cambiano la famiglia. Oggigiorno molti percepiscono che si sono creati enormi squilibri fra le generazioni, e che la famiglia è diventata il crocevia di nuovi conflitti generazionali, spesso latenti e solo alcune volte conclamati nella cronaca dei giornali (genitori che distruggono i figli; figli che uccidono i genitori). Ma qualche volta si legge anche di genitori che trovano nuovi motivi di solidarietà verso i figli, e di figli che sentono nuove obbligazioni verso i genitori, in tutte le età della vita. Il fatto è che la famiglia è diventata l'ambito di problemi, scelte e decisioni che non si presentavano anche solo fino a qualche anno fa. Il Rapporto vuole aiutare a capire come e perché cambia la famiglia dal punto di vista dell'intreccio generazionale, cioè di come funziona (o non funziona) la rete delle relazioni generazionali, e di come i cambiamenti in queste reti modificano la famiglia e con essa, il futuro della nostra società.
Il volume contiene i testi liturgici del Messale e del Lezionario delle domeniche, solennità e feste (anni A, B, C). Inoltre: approfondimenti liturgico-pastorali ampi, chiarificatori di temi e di riflessioni; sobrie presentazioni biblico-pastorali delle letture e dei salmi adatte per un utilizzo catechetico-celebrativo; proposte di intenzioni per la preghiera universale, da integrare e riformulare secondo il "sensus ecclesiae" di ogni comunità.
Oggi diventa urgente ripensare le scienze da un punto di vista che non pretende di unificarle riconducendole ad unum, ma che si propone di trovare la loro unità in una reciproca relazionalità entro la quale esse possano dialogare in modo fecondo, mantenendo e anzi promuovendo la loro specifica autonomia. Il presente volume nasce da questa esigenza. Esso si propone di rispondere alle grandi sfide del nostro tempo presentando il progetto di un paradigma relazionale come interfaccia fra le scienze. Per cominciare questa avventura, il volume prende in considerazione le scienze teologiche, filosofiche e sociali. Perché questa scelta? La ragione di fondo sta nel fatto che i proponenti condividono la presupposizione generale secondo cui "all'inizio (della realtà, di ogni realtà) c'è la relazione". Un tale assunto è certamente da sottoporre allo scrutinio scientifico, esplicativo e comprendente, e anche empirico per quanto riguarda le scienze umane e sociali. Ma implica di per sé un imprescindibile riferimento all'ambiente metafisico della ricerca scientifica.
In modo sempre più diffuso ci si chiede quali siano il ruolo e la funzione della famiglia, se cioè sia ancora una risorsa per la società o se invece non sia diventata un ostacolo all'emancipazione degli individui e all'avvento di una società più libera, egualitaria e felice. È una sopravvivenza del passato o è un'istituzione che decide del nostro futuro? Questo volume intende rispondere a tali interrogativi con un'indagine originale. Nella prima parte vengono esposte e commentate le conoscenze disponibili a livello internazionale. Nella seconda parte, invece, sono presentati i risultati di una ricerca sociologica condotta su un campione rappresentativo della popolazione residente in Italia. Nel complesso, l'indagine evidenzia che le famiglie stanno vivendo un processo di profonda morfogenesi. Ciò che emerge è che la destrutturazione della famiglia non migliora la condizione esistenziale delle persone, ma spesso la peggiora: se la famiglia, pur articolata in modi diversi, viene depotenziata, le persone diventano socialmente deboli e aumentano la loro richiesta di assistenza. In sintesi, la ricerca dimostra che nelle dinamiche familiari si originano i beni e i mali relazionali che condizionano la vita delle persone. Questa indagine è "un viaggio dentro e attorno al genoma sociale della famiglia", alla scoperta delle ragioni per le quali la famiglia è e rimane la fonte primaria della società anche in condizioni di crescente globalizzazione.
L'Osservatorio nazionale sulla famiglia presenta il suo rapporto biennale sulla condizione familiare in Italia. Il primo volume delinea lo scenario generale dei mutamenti in corso che richiedono una legislazione sociale più avanzata. Viene riportato il testo del Piano nazionale per la famiglia licenziato dall'Osservatorio il 23 giugno 2011. Il secondo volume presenta i risultati di ricerche originali su buone pratiche e nuove modalità di organizzare i servizi per le famiglie. La ricca documentazione si rivolge a legislatori, studiosi, policy makers e operatori. Il rapporto auspica che si realizzi l'alleanza italiana per la famiglia secondo le linee-guida della UE, coinvolgendo tutti gli attori chiamati a realizzare il family mainstreaming.
La raccolta "Incontrarsi. Sui passi di don Tonino" viene proposta come strumento di incontro con noi stessi, con i nostri compagni di strada, con Dio in noi e con noi in Dio. La scelta dei testi è stata sorretta dalla convinzione che il percorso indicato come "Il Cammino di don Tonino- può essere inteso come cammino "con- don Tonino, le cui riflessioni aiuteranno i viandanti. È un itinerario interiore quello che il pellegrino si appresta a compiere; un itinerario lungo come tragitto stradale, ma ancor più arduo, sebbene breve, come cammino personale che va dalla testa ai piedi. Don Tonino Bello non è lontano. Se con il suo esempio è dinanzi a noi, con la sua parola è ancora in mezzo a noi, testimoniando con la sua vita quanto auspicava avvenisse da parte dei suoi chierici: Io vi auguro che non stiate mai in testa e neppure in coda, ma possiate stare sempre in mezzo al popolo, come Gesù.
Le riflessioni, gli orientamenti e le celebrazioni di quest’opera sono pensati per rispondere alle esigenze di un parroco che voglia avere un quadro attuale e sufficientemente completo del mondo della catechesi, dare slancio agli incontri di catechesi nella sua comunità, formare i suoi catechisti e accogliere con competenza i ragazzi e le famiglie. Un grande aiuto per catechisti disposti a rinnovarsi e a formarsi, catechisti che non vivano fuori dal mondo, ma siano capaci di reggere il confronto con le nuove famiglie e i cristiani adulti. Con piste per il confronto nel gruppo dei catechisti.
Il libro offre un contributo al piccolo gruppo analitico, che e' la terapia che meglio si adatta al mondo infantile per un'infinita' di ragioni.
Il volume si propone di illustrare quel nuovo paradigma di comprensione e spiegazione dei fatti sociali che viene denominato "relazionale" perché intende la società (ogni modo di essere del sociale, anche nell'economia, nella politica, nella cultura) come relazione sociale. La tesi di fondo è che per comprendere la società, bisogna saper vedere, analizzare, interpretare e gestire le relazioni sociali, mentre la gran parte delle scienze sociali (anche quelle affini alla sociologia) vedono solo individui, meccanismi e "cose" (oggetti e strutture materializzate). Il paradigma relazionale è ciò di cui le scienze sociali hanno bisogno per riuscire a distinguere che cosa c'è di umano nel sociale, e che cosa invece lo fa diventare dis-umano o non-umano. Questo compito è particolarmente significativo per rendere "civile" una società che sembra destinata ad essere dominata dai puri interessi economici, dalla paura e dai rapporti di forza. L'approccio relazionale apre nuovi orizzonti, teorici ed operativi, in quanto mostra il lato invisibile, e però reale, di ciò che allo stesso tempo tiene legati e rende conflittuali fra loro gli esseri umani quando vivono assieme. Il libro esamina in particolare la famiglia, le relazioni fra le generazioni, il sistema educativo, la governance, i servizi alle persone, la democrazia, le politiche sociali, contribuendo ad una nuova visione di ciò che di fatto accade e di ciò che diventa "altrimenti possibile" nella società della globalizzazione.