Victor Manuel Fernandez, uno dei più stretti collaboratori di Bergoglio a Buenos Aires, un "figlio spirituale" - per sua stessa definizione - di papa Francesco, condensa in questo volume una visione di fede e di chiesa che unisce contemplazione e azione. Queste due dimensioni, infatti, non sono contrapposte ma complementari. Una vera sfida per i cristiani di oggi, come afferma lo stesso Bergoglio nella prefazione: "Víctor Manuel Fernández è consapevole di trovarsi di fronte a una sfida: aiutare a tener vivo e ad accrescere il fervore dell'evangelizzazione. Il libro che abbiamo tra le mani vuole guidarci su questo cammino: divenire donne e uomini contemplativi nell'azione e attivi nella contemplazione, essere cristiani che vivono in una permanente familiarità con Dio".
El libro ofrece un estudio histórico-canónico de las fuentes e iter redaccional de los cánones 1065 y 1066 del Código de 1917, que tratan del llamado matrimonio cum indignis (los que notoriamente abandonaron la fe, miembros de asociaciones condenadas, censurados y pecadores públicos). El estudio se completa con el análisis de tres pronunciamientos de la Santa Sede sobre la admisión al matrimonio de los que ignoran la doctrina cristiana (1918), de los miembros de sectas ateístas (1934) y de los comunistas (1949), llegando así hasta los umbrales del Concilio Vaticano II. Ante la situación pastoral de los que se acercan a las bodas con escasa fe personal, se busca una especie de verificación, a la luz de las fuentes, de la afirmación de la Exhortación apostólica Familiaris consortio de que establecer criterios de admisión al matrimonio que tengan en cuenta el grado de fe de los futuros contrayentes está en contradicción con la tradición eclesial. Se aporta la documentación inédita sobre la Codificación de 1917 y dos interpretaciones auténticas (de 1918 y 1934) encontrada en el Archivo Secreto Vaticano, el Archivo del Pontificio Consejo para los Textos Legislativos y el Archivo Histórico de la Pontificia Universidad Gregoriana. Al final se realiza una síntesis conclusiva con algunas propuestas. El libro proporciona a la luz de las fuentes una contribución a la reflexión sobre la relación entre la fe y el matrimonio, pues los cánones correspondientes del vigente Código de 1983 reproducen sustancialmente los estudiados del Código de 1917.
En la Iglesia, la fiesta es el centro de la liturgia. Sus referencias evangélicas son numerosas, y ayudan a entender que la verdadera vida cristiana es festiva y alegre.
Dios mandó solemnemente que santificáramos las fiestas. En los Evangelios son numerosas las referencias a banquetes y celebraciones, también en las parábolas. En la Iglesia, la fiesta es el centro de la liturgia. Sin embargo, el cristiano corre el riesgo de ver solo un futuro sombrío, de impacientarse con sus defectos, o de ver a Dios como un ser estricto y distante. Envidia entonces la felicidad de quienes carecen de fe y parecen gozar con su estilo de vida. La verdadera vida cristiana es una fiesta llena de alegría.
Y su itinerario, como muestra el autor, tiene tres etapas: prepararse, vivir la fiesta y salir enriquecido de ella, con la alegría de los hijos de Dios.
Tempus fugit. Todos los sabios están de acuerdo y con distintas voces afirman la brevedad de la vida. Es una realidad más palpable cuando se alcanza una edad mayor; sin necesidad de mirar atrás, se reconoce el peso de los años transcurridos: no es este un tiempo para lamentos y añoranzas, sino la coyuntura favorable, oportunidad única para crecer, ser mejores, amar más, servir con esa experiencia y sabiduría adquiridas en tantos trabajos y avatares, penas y gozos. El hombre es un ser itinerante, su camino arriesgado, alta es la meta por alcanzar: llegar al Cielo es lo que importa. Somos peregrinos del desierto, pero no estamos solos: un caminante misterioso -Jesús de Nazaret- acompaña nuestros pasos.
Este libro ofrece un modelo positivo, esperanzado y optimista de la penúltima etapa de la vida. Francisco Fernández-Carvajal, natural de Albolote (Granada), es Licenciado en Historia por la Universidad de Navarra y Doctor en Derecho Canónico por el Angelicum de Roma. Sacerdote de la Prelatura del Opus Dei. Durante más de diez años fue Redactor-Jefe de la revista Palabra. Es uno de los autores contemporáneos de obras de espiritualidad más conocido. En Ediciones Palabra ha publicado Hablar con Dios, del que se han editado más de dos millones de ejemplares. Esta gran obra contiene más de quinientas cincuenta meditaciones para cada día del año. Ha sido traducida al inglés, francés, italiano, portugués, alemán, holandés, rumano, eslovaco, checo, polaco, ruso, esloveno, croata y coreano. Sus dos últimos libros han completado una trilogía sobre Jesucristo: Vida de Jesús, El Misterio de Jesús de Nazaret y Pasó haciendo el bien.
Questo libro offre una sintesi in lingua italiana dello studio storico e canonico delle fonti e dell'iter redazionale dei canoni 1065 e 1066 del Codice del 1917, che si occupano del cosiddetto matrimonio cum indignis (con quelli che notoriamente hanno abbandonato la fede, membri di associazioni condannate, persone incorse in censure e peccatori pubblici). Lo studio è integrato con l'analisi di tre pronunciamenti della Santa Sede sull'ammissione al matrimonio di coloro che ignorano la dottrina cristiana (1918), dei membri di sette ateistiche (1934) e dei comunisti (1949), arrivando così alla soglia del Concilio Vaticano II.
El aborto voluntariamente provocado es un fenómeno antiguo y universal. En la sociedad actual se admite como un fenómeno normal y ajeno a cualquier valoración ética... ¿Es que la vida del no nacido puede estar al arbitrio de leyes humanas en una sociedad donde rija la justicia?
Esiste una stretta relazione tra il concetto di bello e quello di cultura, tra l'estetica e l'uomo. «Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra», scrive Baudelaire personificando la bellezza... Ma la bellezza è realmente accessibile? In che modo si esprime nell'universo, sia esso cinese o occidentale?
Gli scritti dei grandi mistici sono una sorgente inesauribile. Vi si può attingere sempre a piene mani per arricchire e trasformare la nostra vita. Da diversi decenni alimento la mia vita interiore leggendo gli scritti dei sapienti della letteratura spirituale: ogni volta che li rileggo vi scopro nuovi stimoli, ricchezze nascoste, perle preziose che sembrano scritte proprio per noi e per il nostro tempo.
In questo volume raccoglieremo gli stimoli che i mistici ci offrono per trasformare la nostra vita, per renderla più bella, in accordo con la volontà di Dio che ci vuole rinnovare con il suo amore. Quanto maggiormente ci immergiamo nel luminoso mistero dell'amore di Dio, tanto più diventa impossibile che la nostra vita continui a scorrere come prima: ne siamo invece trasfigurati ed entriamo in una nuova modalità di esistenza.
È verarmente meraviglioso accogliere questo invito a non accontentarsi del poco che abbiamo e che siamo, è bellissimo lasciarsi trasportare e trasformare sempre di più dall'amore che Dio ha per noi!
José Sánchez del Río nasce il 28 marzo 1913. La sua è una famiglia benestante e stimata da tutti, di dichiarata fede cattolica. L'infanzia di José trascorre nel periodo della violenta Rivoluzione messicana che colpisce l'intero Paese. La famiglia si trasferisce per un po' a Guadalajara. Quando, nel 1926, comincia una terribile persecuzione contro la Chiesa, José, pieno di fede e di zelo cristiano, decide di entrare nel movimento dei "Cristeros" che lottavano per la libertà di religione e per i diritti umani del popolo martoriato. Dopo vari tentativi, andati a vuoto per la sua giovane età, riesce finalmente a farsi accettare: diventa così il portabandiera del gruppo. Durante una battaglia contro le forze federali, José viene catturato e imprigionato a Cotija. Dopo vari tentativi di dissuaderlo dalla sua fede, sempre respinti dal coraggioso ragazzo, José è trasferito a Sahuayo e rinchiuso nella chiesa di San Giacomo, trasformata in stalla dai militari. Condannato a morte, viene prima crudelmente torturato e infine giustiziato nel cimitero del paese, rendendo suprema testimonianza di amore e di fedeltà al Signore, continuando a gridare eroicamente fino alla fine "Viva Cristo Re e la Madonna di Guadalupe!".
In questo sesto volume della collana «Biblioteca teologica di base» si affrontano, nel consueto stile divulgativo di qualità, rigoroso e insieme accessibile ai lettori di cultura media, la nozione, la natura e i contenuti della teologia morale: il fondamento della moralità, il fine ultimo dell'uomo, la libertà umana, gli atti liberi dell'uomo, la coscienza morale, la legge morale, le virtù, il peccato, la conversione del peccatore (pp. 200).
L AUTORE SI PROPONE IN QUESTO LIBRO UN OBIETTIVO IMPORTANTE:DIMOSTRARE LA POSSIBILITA, ANZI L OPPORTUNITA DELLA FORMA COMUNITARIA DELLA CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA". " il breve studio si compone di due parti: i primi due capitoli sono dedicati alla proposta della celebrazione comunitaria della penitenza, senza obbligo di confessione privata; segue un intermezzo sul rapporto penitenza-eucaristia; segue infine la seconda parte di commento alle tre forme celebrative previste anche dal concilio vaticano ii. La grande novita del concilio, infatti, per quanto riguarda questo sacramento, h stata il recupero della dimensione sociale e ecclesiale sia del peccato sia della penitenza. Lo studio non intende scardinare la prassi esistente della confessione privata", ma piuttosto eliminare l'errore soggiacente che ha impedito finora il riconoscimento ufficiale della forma comunitaria, come possibilita ordinaria. La riflessione che viene offerta affronta il "punto dolente" di una prassi fortemente radicata nella coscienza ecclesiale e punta il dito, con viva passione pastorale, verso quello che viene ritenuto l ostacolo maggiore per dare alla forma comunitaria la sua libera e autonoma espressione celebrativa. "
La frenesia a cui ci costringe la società di oggi fa sì che sempre più persone cerchino facili soluzioni ai loro problemi interiori. Ma i vari oggetti esoterici, le essenze profumate, le pietre "cariche di energia- e via dicendo possono sì suscitare sensazioni positive e fingere serenità, ma rimangono sempre a un livello superficiale e illusorio. Nessun oggetto è realmente in grado di arrivare alla radice interiore, nel più profondo dello spirito umano, il luogo dove si originano tristezza, paure, ansie, delusioni, accessi d'ira. Questo libro invece percorre un'altra strada, sicuramente più difficile e tortuosa, ma raggiungibile grazie all'esperienza dei grandi mistici che nei loro scritti ci hanno lasciato indicazioni fondamentali per vivere meglio e giungere a strade di liberazione e di guarigione interiore, a uno stile di vita sano e felice. Sapere che altri prima di noi hanno raggiunto il centro della vita non può che esserci utile per affrontare le insidie a cui la quotidianità ci sottopone. Ma perché la mistica ha il potere di guarire e di liberare la persona? Perché ci fa uscire dalla superficialità e ci immerge nella profondità più interiore della nostra vita.