Con il tocco affabile e vivace di lettere" ad amici sposi, il libro presenta un'ampia e approfondita riflessione sul matrimonio e sulla vita della famiglia. " lettere a sposi: alcune lettere svolgono testi tratti dalla liturgia, quali la benedizione dei fidanzati, le formule di benedizione degli sposi nel rito del matrimonio, le formule dei prefazi delle messe per gli sposi; espongono il rapporto tra alcune feste liturgiche e il sacramento del matrimonio; altre lettere traggono il loro spunto da vari argomenti: la natura di sacramento del matrimonio, la funzione di ministri del sacramento degli sposi, il rapporto tra il sacramento del matrimonio e gli altri sacramenti, il mistero della paternita, il compito di costruttori della chiesa degli sposi. Alle lettere si aggiungono due omelie tenute nella celebrazio
Prendendo occasione da ordinazioni diaconali, sacerdotali ed episcopali di vari amici, l'Autore svolge, nella forma agile e scorrevole di lettere", una vera e propria teologia del sacramento dell'Ordine e del ministero ordinato. " il libro propone una raccolta fatta tra le molte lettere che l'autore ha scritto a giovan i studenti di teologia, suoi studenti, nella pontificia facolta teologica della sardegna. La raccolta si articola in due parti e un'appendice. La prima parte e`forma ta dalle lettere per l'ordina zione presbiterale o per il suo anniversario; esse sono raggruppate in tre sezioni che sviluppano il tema augurale, il rapporto tra la festa liturgica in cui viene celebrata l'ord cerdozio. La seconda pa tti all'episcopato e una lett era per l'anniversario della consacrazione episcopale. In appendice l'autore rip orta le lettere rivolte al presbitero francesco manzo, che lo battezzr. Dall'insie me appare una concezione del sacerdozio cattolico, delineata sul fondamento dei testi della liturgia di ordinazione, dei testi dei conciliii, dei tesi di scrittori antichi, e anche di passi poetici e letterari, una visione specificamente sacerdotale-sacramentale.
Un suggestivo profilo culturale della Russia, per capire che cosa è successo e che cosa succederà nell'altro polmone dell'Europa. Da Gengis Khan a Pietro il Grande, a Lenin, a Solzenicyn (pp. 232).
Scienza medica e diritto sono due mondi conciliabili? Se pensiamo alla gestione del caso Stamina, la prima risposta è sicuramente no. In Italia, mentre la FNOMCeO elaborava il nuovo Codice deontologico, associazioni, personaggi dello spettacolo, politici, giornalisti della stampa e della televisione, opinionisti valutavano l'efficacia del cosiddetto protocollo Stamina e proponevano piani terapeutici mentre molti magistrati lo imponevano ai medici a forza di ordinanze. Una vera e propria sfida! La salute affidata non ai medici ma alla legge o addirittura oltre la legge! Il "caso Stamina", al netto delle eventuali conseguenze giudiziarie sulle quali non esprimiamo alcuna opinione, rappresenta il punto di non ritorno per tutti quelli che credono nella libertà ed indipendenza della professione medica, ispirata ai principi e alle regole della deontologia professionale. Il "caso Stamina" rappresenta un momento di divisione e di contrasto tra le varie articolazioni dello Stato e della società civile. Una frattura che dobbiamo risanare, soprattutto tra professione medica e potere giudiziario. Questo libro prende in esame il rapporto medico-paziente così come disciplinato dalle norme, partendo dalla Costituzione sino al Codice deontologico del 2015. Luci e ombre, consonanze e dissonanze, propositi e carenze.
La realizzazione del bene comune politico ha molte similitudini con l'esecuzione di una composizione sinfonica. La compiutezza del bene comune politico deriva dal rispetto-potenziamento dei fini delle singole persone, delle società intermedie e dalla loro consonanza con il bene generale, così come la perfezione della sinfonia proviene dalla qualità dell'esecuzione di ogni singolo orchestrale in armonia con quella degli altri musicisti e con le caratteristiche peculiari dell'opera. In questo senso, se non altro come accorgimento sul legame fra qualità di vita e rapporti sociopolitici, l'orchestra può richiamare anche il film di Fellini "Prova d'orchestra", che aveva un chiaro riferimento analogico tra musica e politica. Se nella sinfonia la qualità dell'esecuzione dipende tanto dalla prestazione di ogni musicista come dal valore dei comandi gestuali impartiti dal direttore d'orchestra, analogamente, il bene comune politico deriva sia dal lavoro dei cittadini nella loro individualità e in associazione con altri, sia dall'opera dello Stato che rispetta e promuove la loro autodeterminazione. Quando ciascun strumentista suona bene, non realizza solo la propria perfezione in quanto musicista, ma concorre ugualmente al bene comune complessivo di tutta l'orchestra, cioè all'eccellenza del risultato. Allo stesso modo, quando i soggetti sociali procedono secondo i principi etico-politici fondativi ed essenziali della vita politica raggiungono senz'altro il loro bene particolare, ma plasmano anche il bene comune a tutti, coltivano l'arte del possibile.
Quella che Giovanna racconta in queste pagine è un'esperienza della presenza di Dio nella sua vita quotidiana. Una vita vissuta assieme al marito Piero e alle figlie con i generi e i nipoti. È la vita di una famiglia semplice, come tante altre. È la storia che ogni famiglia cristiana può sperimentare di fronte alla malattia e alla croce. In questa famiglia Dio ha potuto agire con libertà: la docilità delle persone illuminate e sostenute dallo Spirito di Dio e dalla loro preghiera ha reso possibile l'esperienza della potenza di Dio e la sua provvidenza. L'esperienza di preghiera vissuta nella famiglia, semplice, piena di fiducia, ha aiutato a guardare in su... La fede è cresciuta, e ci conferma che con Dio possiamo affrontare e vivere tutte le croci quotidiane. Giovanna con la sua semplicità e il suo abbandono di fronte alla malattia e al dolore ci insegna come si può affrontare la vita rimanendo sereni, abbandonandosi alla volontà del Signore.