Con parole semplici e dirette, papa Francesco si rivolge a ogni uomo e donna del pianeta instaurando un dialogo intimo e personale. Al centro, c'è il tema che più gli sta a cuore - la misericordia - da sempre fulcro della sua testimonianza e ora del suo pontificato. In ogni pagina vibra il desiderio di raggiungere tutte quelle anime - dentro e fuori la Chiesa - che cercano un senso alla vita, una strada di pace e di riconciliazione, una cura alle ferite fisiche e spirituali. In primo luogo quell'umanità inquieta e dolente che chiede di essere accolta e non respinta: i poveri e gli emarginati, i carcerati e le prostitute, ma anche i disorientati e i lontani dalla fede, gli omosessuali e i divorziati. Nella conversazione con il vaticanista Andrea Tornielli, Francesco spiega - attraverso ricordi di gioventù ed episodi toccanti della sua esperienza di pastore - le ragioni di un Anno Santo straordinario da lui fortemente voluto. Senza disconoscere le questioni etiche e teologiche, ribadisce che la Chiesa non può chiudere la porta a nessuno; piuttosto ha il compito di far breccia nelle coscienze per aprire spiragli di assunzione di responsabilità e di allontanamento dal male compiuto.
Questo libro vuole indurci a riscoprire la lode in tutte le sue forme: individuale, corale, ispirata, individuale ispirata, partecipata ispirata, ecc. Il cammino di lode e di adorazione ci ricorda che se Dio è nella tempesta, quella tempesta ha un senso e non è affatto un ostacolo. Dio vede più lontano di quanto riusciamo a vedere noi. L’eterna gioia che siamo chiamati a vivere già ora non sta nella capacità di spiegare tutto quello che ci accade, di avere risposte a tutte le domande della vita o di risolvere tutti i problemi con immediatezza, ma nell’abbandono filiale a Dio, con il quale lo lodiamo per tutto quello che ci succede. Non lamentiamoci allora, ma ringraziamo Dio per tutto ciò che ci dona e che viviamo. Nelle nostre mani c’è una Parola che vive, nel nostro cuore una speranza che pulsa: usiamo quei versetti che ci danno coraggio e ci ricordano che Dio non ci lascerà mai soli nella tempesta.
Note sull'autore
Francesco Maria Marino OP è un sacerdote dell’Ordine dei Predicatori. Attualmente è rettore della Basilica-Santuario “Madonna della Coltura” in Parabita (LE). È dottore in Scienze Ecclesiastiche Orientali presso la Facoltà Teologica Pugliese. Ha al suo attivo numerosi articoli inerenti l’Oriente cristiano e l’ecumenismo e saggi sulla formazione. Già formatore, è laureando in psicologia. Tra le sue pubblicazioni: Aquile per un giorno solo. Meditazioni sulla preghiera in compagnia dei mistici (Tau 2017); Passaggio a Dalmanutà. Saggio di discernimento vocazionale per una Chiesa in uscita (Tau 2017); con Fernando Parrotto Rizzello ha scritto È amore. Uomo e donna a immagine e somiglianza di Dio (Tau 2018). Con le Edizioni Segno ha già pubblicato Una vita al rovescio. Luisa Piccarreta: terziaria domenicana (2018).
L’empatia è la capacità di mettersi nei panni dell’altro percependo, in questo modo, emozioni e pensieri. Nasce non dal vedere l'altro o dal guardare l'altro, ma dall'osservare l'altro, dall'ascoltare l'altro, dal sentire l'altro, spinti da un sentimento d'amore che ci costringe ad ascoltarlo. Questo ci permette, dall'espressione dei suoi sentimenti, di entrare nel suo stato d’animo e comprendere il modo con cui potremmo essergli di aiuto e di sostegno nella situazione che sta vivendo. L'empatia di Gesù è evidente e presente in quasi tutta la sua azione. Con la sua vita, Gesù ci insegna a vedere gli altri in un modo diverso, condividendo i loro sentimenti e sostenendoli nei momenti di delusione.
Figura straordinaria del nostro tempo, ascoltata da credenti e non credenti, con la sua fede granitica, papa Francesco dispensa per tutti parole di positività e fiducia. I suoi aforismi più suggestivi - qui scanditi giorno per giorno - sono un'esortazione appassionata a praticare e frequentare la compagnia di Dio: perché chi crede non è mai solo. Ecco, dunque, una guida per riflettere e trovare risposte alle grandi domande sulla vita e l'affettività, sulla gioia e sul dolore. Uno scrigno capace di toccare il cuore, di cadenzare il giusto passo nel quotidiano, di esortare all'amore per se stessi e gli altri.
Ogni anno quindici giovani ateniesi dovranno finire in pasto al Minotauro, un orribile mostro che vive chiuso in un labirinto da cui mai nessuno è uscito vivo. Questo è l'enorme sacrificio che il re di Creta chiede per togliere la maledizione lanciata sulla città di Atene, dopo che il sovrano di questa aveva fatto uccidere suo figlio. Ma il giovane Teseo, principe di Atene, vuole porre termine a tale ingiustizia e la bella Arianna lo aiuterà nell'impresa. Età di lettura: da 6 anni.
Giasone, giovane figlio del re di Jolco, vuole vendicare il torto subito dal padre che, anni prima, è stato cacciato dal trono dal suo stesso fratellastro. Così accetta la sfida che questi gli lancia e parte alla conquista del "Vello d'oro". I pericoli e le insidie non mancano, e per Giasone inizia un'avventura che lo porterà a esplorare luoghi sconosciuti e a trovare anche l'amore. Età di lettura: da 6 anni.
“Dio vive già nella nostra città e ci spinge a uscire incontro a lui per scoprirlo, per costruire relazioni di prossimità, per accompagnarlo nella sua crescita e per incarnare il fermento della sua Parola in opere concrete”. Con uno sguardo lucido e colmo di misericordia, Papa Francesco si sofferma sul tema della città, del vivere comune tra le persone. In
una società segnata da ingiustizie e squilibri, i cristiani sono chiamati allo stesso sguardo di Dio, testimoniato innanzitutto in Gesù. Uno sguardo che porta ad atteggiamenti di misericordia. “La misericordia - continua il Papa
- crea la vicinanza più grande, che è quella dei volti”. Perché “ la fede vuol vedere per servire e amare, non per constatare o dominare”.
In queste pagine, nelle quali si respira lo spirito di semplicità e di tenerezza che ha conquistato il mondo intero, Jorge Mario Bergoglio offre ai lettori credenti e non credenti un’anteprima della sua visione dei rapporti umani.
L’AUTORE
Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origini italiane, laureato in chimica, Jorge Mario Bergoglio entra nel seminario di Villa Devoto e nel 1958 comincia il noviziato presso la Compagnia di Gesù, prima in Cile e poi a Buenos Aires, dove nel 1963 si laurea in filosofia. Riceve l’ordinazione presbiterale nel 1969. Nel 1992 è nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires da papa Giovanni Paolo II, e nel 1997 arcivescovo coadiutore della stessa città. Nel 2001 lo stesso pontefice lo crea cardinale. Dal 2005 al 2011 è a capo della Conferenza Episcopale Argentina. Durante il suo mandato come vescovo ha optato per uno stile di grande semplicità, rinunciando a trasferirsi nella sede dell’Episcopato e vivendo invece in un comune appartamento. La sera del 13 marzo 2013 è eletto papa al quinto scrutinio: assume per primo il nome di Francesco, in onore di san Francesco d’Assisi. È inoltre il primo gesuita a diventare pontefice e il primo papa proveniente dal continente americano e dall’emisfero australe.
Il silenzio si presenta come fenomeno culturale complesso che può essere, oggi come nell'antichità, interpretato dai punti di vista più disparati e definito nei modi più diversi. Nel suo studio Francesco Zanella si sofferma sugli aspetti principali della riflessione filosofica e teologica riguardo al silenzio nell'antichità tarda, in particolar modo nelle fonti letterarie del mondo classico, del cristianesimo, dello gnosticismo e dell'ebraismo. Intento del saggio è di fare emergere le relazioni, anche conflittuali, fra i diversi ambiti culturali, religiosi e letterari investigati, così da far luce su dinamiche al centro della storia delle idee nel mondo antico e tardoantico, della loro trasmissione e circolazione.
L'autore - sacerdote camilliano, fondatore delle Tende di Cristo, luogo di accoglienza per emarginati e tossicodipendenti - presenta in questo nuovo libro le meditazioni sullo Spirito Santo.
La fede nasce come dono di Dio. E' Lui che si rivela, ci parla, si comunica con tutto il Suo amore invitando la nostra vita alla festa di questo amore. la rivelazione di Dio, dunque, è il primo passo di quel cammino del Padre senza il quale noi non potremmo uscire da noi stessi per muoverci verso di Lui che è nostra vera gioia. Questo dono è anche una chiamata e una responsabilità per la nostra esistenza. Il testo intende soffermarsi sulla rivelazione di Dio e su tutte le sue dimensioni, con uno sguardo attento sull'uomo e sul nostro tempo.
Francesco Cosentino (Catanzaro 1979), ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Attualmente insegna teologia fondamentale presso l'Istituto Teologico "Ecclesia Mater" di Roma. Ha già pubblicato: Un Dio possibile. Cristianesimo, immaginazione e "morte di Dio", Cittadella Editrice 2009 e Immaginare Dio. Provocazioni postmoderne al Cristianesimo, Cittadella Editrice 2010.
«I letterati... sono i creatori di luoghi aperti, dove emergono problemi fondamentali, si spalancano finestre, balenano luci» (H.U. von Balthasar). La verità di questa affermazione ispira il contenuto del libro, che si accosta ai classici «novissimi» attraverso il confronto con autori che nelle loro opere hanno parlato di ciò che la teologia cattolica fa rientrare sotto la denominazione di «realtà escatologiche». Il testo è costituito da due ampie parti ed è arricchito dalle note a margine di Franco Rella, il quale condivide con l'autore la convinzione secondo cui «la letteratura, e l'arte in genere, abbia un rapporto profondo con la verità, tale che da esso non è possibile prescindere, a meno che non ci si voglia chiudere in un recinto di aride certezze». Gli autori presi in considerazione sono molto diversi fra loro ma sono accomunati dalla medesima preoccupazione di comprendere l'uomo, il senso - nonsenso - della sua esistenza e del suo mondo. Brancato parte dall'assunto che con i loro scritti essi offrano degli apporti preziosi perché «la verità di sempre sia espressa in un linguaggio che consenta di riconoscere la sua permanente novità» (Francesco, "Evangelii Gaudium"). La teologia ha imparato che «tutte le cose contraddittorie e storte che gli uomini avvertono sono chiamate la schiena di Dio. La sua faccia, invece, dove tutto è armonia, nessun uomo la può vedere». Sono le parole di Martin Buber, da cui è tratto anche il titolo del volume.