Siamo a metà del cammino, il traguardo è ancora lontano e il tempo sta per scadere. Dobbiamo agire subito, se vogliamo che il secolo verde - iniziato nel 1970 con il primo Earth Day e destinato a concludersi cento anni dopo, quando l'India, il paese più popoloso del mondo, dovrebbe azzerare le proprie emissioni di anidride carbonica - non si tramuti in un secolo grigio, o addirittura nero. Ci sono profonde conseguenze del ritorno della guerra nel cuore dell'Europa anche per le politiche energetiche. La transizione ecologica è resa più complicata per l'aprirsi di nuove contrapposizioni geopolitiche. Intanto, ci rendiamo conto degli effetti dei cambiamenti climatici in atto; con eventi estremi sempre più frequenti; siccità prolungate; scioglimento dei ghiacci; migrazioni; carenze produttive e aumenti dei prezzi dell'energia e dei prodotti agricoli, con crescita delle povertà. Eppure, mai come oggi abbiamo a portata di mano strumenti tanto potenti ed efficaci per invertire la rotta, a patto che alla volontà politica dei governanti si unisca il consenso delle opinioni pubbliche, specialmente quando le scelte da compiere si mostrano impopolari. Perché ciò accada, scrive Francesco Rutelli, dobbiamo porci un grande obiettivo: approfittare della necessità di una rivoluzione green per realizzare la più ambiziosa e articolata politica occupazionale dell'età contemporanea, «approdando alla creazione di nuovi e buoni posti di lavoro "verdi"». Gli enormi passi avanti della ricerca (associati alle trasformazioni tecnologiche in corso) sostenuti dalla vivida sensibilità delle nuove generazioni ai temi ecologici possono imprimere una svolta decisiva a un rinnovamento che è ancora possibile. Ma sbrighiamoci, il tempo sta davvero per finire.
La cura del creato, l'economia "integrale" al servizio dell'uomo, la pace, ma anche la gioia della fede: Papa Francesco ha dato al suo pontificato una forte impronta innovativa, proponendo con insistenza una serie di temi centrali sia per i cattolici, sia per il mondo contemporaneo in genere, che sono diventati il fulcro del suo messaggio. Per comunicare in modo semplice ed efficace, papa Bergoglio fa ruotare la sua predicazione attorno a una serie di espressioni-chiave, capaci di ispirare e di indirizzare la vita pubblica e privata dei credenti. Questo libro raccoglie tutte le "parole che cambiano il mondo", veri e propri distillati del messaggio di Francesco, tratti dai suoi discorsi o dalle sue preghiere. Un prezioso esempio di speranza che ci accompagna giorno per giorno, aiutandoci a ritrovare la pace e la serenità. Leggere ogni giorno una parola di speranza è il modo migliore per ritrovare la motivazione e la serenità Tra gli argomenti trattati: la speranza che non delude, credere nell'impossibile, il risveglio della gioia, viviamo di misericordia, riconsegnare il tempo a Dio, l'impronta nella storia, rivoluzione e memoria, l'amore resta, una mano verso l'altra, tempo di grazia, la pace disarmata, la verità è un modo di esistere.
Un cappellano militare denuncia gli orrori della guerra. Di fronte allo sterminio di migliaia di giovani vite, non si puo' trovare una giustificazione adducendo la scusa che si tratta di difendere i confini della patria e che il sacrificio della propria vita e' un atto di eroismo. A tanta barbarie non ci possono essere valutazioni di opportunita; per questo don Guerrino avra' il coraggio di ribellarsi all'ordine costituito con la convinzione che la guerra non e' in alcun caso ammissibile. E di fronte al generale comandante, il cappellano proclamera' solennemente: Dio e' disgustato degli uomini perche' la guerra e' un atto criminale; essa e' lo strumento con il quale i deboli vengono conculcati dai potenti". Queste parole di Don Guerrino firmeranno la sua condanna a morte come disertore. "
Il presente volume offre un supporto alla lettura dell'Enciclica di Papa Francesco sull'ambiente e sulla cura della casa comune. Al suo interno sono raccolti vari contributi scientifici realizzati da - Enrico dal Covolo, Grazia Francescato, Fortunato Frezza, Paolo Portoghesi, Mario Toso - nella speranza che essa non rimanga solo all'interno delle biblioteche ma venga tradotta in progettualità e in un impegno di testimonianza che coinvolga tutti (singoli e comunità). Attraverso la sua enciclica, Papa Francesco, intende offrire - come riflette Mario Toso nella Premessa - "un metodo di discernimento indispensabile, qualora si intenda veramente risolvere la crisi ecologica, divenendo protagonisti di una nuova evangelizzazione dell'ecologia e di un nuovo umanesimo integrale, sociale, anch'esso ecologico, capace di integrare storia, cultura, economia, architettura, vita quotidiana nella città e nelle aree rurali".
Otto storie esemplari di maltrattamento del nostro paese, ognuna con una sua qualità drammatica. Per l'intensità dell'abuso, per le questioni politiche che sollevano, per i conflitti che provocano. Francesco Erbani lavora nella redazione culturale di "Repubblica". Per la casa editrice Laterza ha pubblicato "Uno strano italiano. Antonio Iannello e lo scempio dell'ambiente" e il saggio "La vita culturale" comparso in "Roma del Duemila (a cura di L. De Rosa, 2000). Nel 2003 ha vinto il Premio di Giornalismo civile.