Per offrire uno sguardo nuovo e fecondo sul sacramento del matrimonio, bisogna coglierlo nella sua ricchezza relazionale. Nel matrimonio si apre all'uomo l'orizzonte della vita in società e del rapporto con Dio; e si svela il senso de una storia che si prolunga dalla memoria filiale fino al futuro della promessa. Il matrimonio appare così come luogo più originario dove nascono i simboli: corpo e tempo diventano un tessuto dove appare la vera immagine dell'uomo, chiamato alla comunione. Allora il matrimonio acquista un luogo strategico, sia per definire il concetto di sacramento, sia per capire la costellazione degli altri sacramenti. E illumina la nostra situazione odierna, così bisognosa di ricuperare il simbolismo che orienti all'uomo sul suo cammino.
Realizzato in occasione della mostra "Con gli occhi degli Apostoli. Una presenza che travolge la vita", presentata durante l'edizione 2011 del Meeting per l'amicizia tra i popoli, questo libro si divide in quattro sezioni. La prima, centrata su Cafarnao, evidenzia il tipo di vita sociale e religiosa all'epoca di Gesù. Lo sguardo si concentra sui discepoli e sulla loro esperienza di un'umanità più vera nell'incontro con Cristo. Nella seconda parte viene descritto cosa è accaduto quando Gesù ha cominciato a predicare e a operare miracoli a Cafarnao. La terza sezione è interamente dedicata alla casa di Pietro, divenuta per qualche anno la dimora del Signore. La parte conclusiva si concentra sulla risurrezione di Gesù e sul culto cristiano che la casa di Pietro avrebbe ospitato: come è noto, alcune apparizioni del Risorto si sono verificate proprio nella regione di Cafarnao. Mossi da questo fatto inimmaginabile, i discepoli sarebbero andati in tutto il modo per far conoscere Cristo a tutti gli uomini.
Il volume propone un percorso completo e particolarmente affascinante sul posto del corpo nella storia della salvezza. Affascinante perché fonda con rigore il corpo come locus teologico per eccellenza, facendo emergere la profonda circolarita' tra l'esperienza umana e la rivelazione divina e mostrando come questa prospettiva sappia valorizzare pienamente le più recenti acquisizioni dei diversi saperi sul tema.
Le origini storiche del Cristianesimo in un racconto rigoroso e insieme appassionante.
I vangeli sono opere letterarie singolari. Testimoniamo un fatto unico nella storia: la presenza di Dio stesso nell'umanità di Gesù di Nazaret, un ebreo che visse in Palestina nei primi anni della nostra era. Nella storia umana non troviamo un altro fatto simile a questo: un uomo che dice di essere Dio.
Il testo dei vangeli è giunto fino a noi in greco, anche se il modo di pensare e di esprimersi che vi si percepisce è in grande misura semitico. E' già stato fatto notare da autorevoli studiosi che la lingua dei vangeli appare "una lingua non greca espressa in termini greci".
Non è quindi improprio ipotizzare una traduzione greca di un originale aramaico. Partendo da queste considerazioni l'autore ci guida il lettore attraverso una rilettura dei vangeli, con proposte di nuove traduzioni e interpretazioni dei passaggi più enigmatici.
La sua serrata indagine storica e linguistica conduce a importanti e rivoluzionarie proposte di datazione e reca un contributo fondamentale al dibattito sulla storicità dei testi evangelici e sul fondamento della fede cristiana.
In quest’opera, García Paredes, cattedratico di Vita Religiosa, offre una riflessione, che è frutto di lunghi studi e di anni d’insegnamento, su quel fenomeno ultramillenario che è la vita religiosa - denominata anche monastica, consacrata, liminale o profetica. e delinea un quadro teologico che tiene conto dell’epoca di profondi cambiamenti in cui viviamo, epoca definita da più parti come postmoderna, neoliberista, planetaria e globale.
José Cristo Rey García Paredes, missionario claretiano, è nato in Andalusia (Spagna) nel 1944; è sacerdote dal 1968. Completati i suoi studi a Roma e a Monaco di Baviera, ha insegnato teologia dogmatica a Madrid e a Curitiba (Brasile). Attualmente è titolare della cattedra di teologia della vita religiosa presso l’Istituto Teologico di Vita Religiosa (Pontificia Università di Salamanca). Fra le sue opere ricordiamo: María en la comunitad del reino (1988; trad. it. Maria nella comunità del regno. Sintesi di mariologia, 1997); Un largo amanecer. Hacia la nueva forma de la vida religiosa (1991; trad. it. Discepoli e testimoni di Cristo, 1999); Teología fundamental de los sacramentos (1991); Iniciación cristiana y Eucaristia (1993); Teología de las formas de vida cristiana, due volumi (1996, 1999), e Mariología (19992). Di lui le Edizioni San Paolo hanno pubblicato il volume Figlio di Dio, Figlio dell’uomo nel 2002.
Teología es reflexión, argumentación y adoración. A lo largo de la historia, los momentos fundamentales de la vida de Jesús han constituido el territorio privilegiado para llevar a cabo esta disciplina. No en vano, desde el principio del cristianismo se contempla a Cristo en su itinerario terreno a fin de rastrear las huellas de Dios y los rasgos constitutivos de todo ser humano.
Según esta lógica, el tiempo y el espacio cobran una especial relevancia. No es posible hablar hoy de Dios sin que Él se haga presente en el aquí y ahora disponibles para los hombres y mujeres vivientes. Pero resolver semejante paradoja –la trascendencia en la inmanencia, la eternidad en el tiempo, el espíritu en la carne, lo divino en lo humano– es la tarea que ha de emprender la teología para cumplir con su finalidad primera: dar sentido a la existencia humana y ofrecer esperanza transmundana, es decir, salvación.