L'imprevista opportunità dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia di sperimentare un modello di apprendimento differente da quello scolastico 'in presenza' con un ampio ricorso alla Didattica a Distanza ha riacceso il dibattito sul destino della scuola cosiddetta tradizionale, organizzata in classi per gruppi di età, disciplinata da programmi predisposti in modo uniforme e legittimata dal riconoscimento del titolo legale di studio. L'interrogativo su cui è aperto il dibattito si può così sintetizzare: le esperienze innovative condotte in emergenza possono essere l'antefatto di una trasformazione scolastica in grado di dar vita a un''altra scuola'? Secondo molti studiosi non solo la diffusione delle nuove tecnologie, la disponibilità in Rete di informazioni infinitamente superiori a quelle che la scuola riesce ad assicurare, ma anche il desiderio dei giovani di costruire percorsi di apprendimento in autonomia e il bisogno di veder valorizzata l'esperienza pratica a fianco dello studio sono alcune delle ragioni che spingono verso un nuovo modello scolastico. Gli autori offrono al lettore un'ampia rassegna dei dibattiti in corso sul futuro dell'istruzione, senza tacere le difficoltà e le resistenze che possono frenare o addirittura ostacolare il cambiamento.
Quando Maddalena Splendori entra per la prima volta nella boutique della famiglia Fendi, in via Piave, Adele Casagrande Fendi la riconosce subito. Maddalena è una donna nota alle cronache per uno scandalo di cui è stata protagonista prima del matrimonio. Sin dal primo scambio di parole, però, le due donne sentono che qualcosa le lega: è lo spirito anticonformista e passionale che le anima entrambe. Quello spirito che ha consentito a Maddalena di emanciparsi dalla miseria in cui è nata e frequentare ora i salotti buoni di Roma, di ospitare in casa sua scrittori dell'importanza di Luigi Pirandello. Lo stesso spirito che ha spinto Adele Fendi, nella Roma degli anni Venti, ad aprire un negozio di moda insieme al marito, realizzando il suo sogno e diventando una stimata e affermata imprenditrice. Ben presto, infatti, grazie alla sua determinazione, le raffinate pellicce e gli accessori in pelle con il marchio Fendi diventano famosi anche all'estero, nonostante il conflitto mondiale. È solo l'inizio di un successo inarrestabile: l'amore per la produzione artigianale e per la tradizione, unito alla capacità visionaria, si trasmetterà dalla madre alle cinque incredibili figlie. Con loro e grazie al duraturo sodalizio con Karl Lagerfeld, il marchio diventerà una vera e propria icona del lusso internazionale. Tra le pagine di questo romanzo rivive la storia di un'amicizia così profonda da legare più generazioni, insieme a quella di una famiglia il cui nome è in grado di evocare eleganza e bellezza. Un viaggio nel mondo della moda...
"Come osservatore del nostro tempo e anche come padre di una figlia adolescente e tre giovani, mi sento continuamente provocato a pensare sulla relazione tra religione e spiritualità, quando vedo tanti giovani e meno giovani che non capiscono il senso e l'importanza della religione, ma, nello stesso tempo, non possono non affrontare la sfida costante che viene dal Mistero della nostra vita nel mondo. Che senso ha il dolore, la gioia, l'amore, la vita, la morte...? Sono domande a cui nessuno sfugge e che, mettendoci a confronto con il Mistero della nostra esistenza, ci provocano a prendere una posizione. Di fronte alla sfida del Mistero, possiamo assumere essenzialmente tre tipi diversi di atteggiamento. Un primo atteggiamento è quello di una religiosità sacrale, che pensa di trovare le risposte della vita già tutte pronte e sicure nei riti, nelle tradizioni, nelle dottrine della propria religione. Un secondo tipo di atteggiamento di fronte al Mistero è la sua negazione, cioè l'ateismo. Si nega l'esistenza di qualunque Mistero e si pensa che possiamo spiegare tutto con la ragione e con la scienza, per cui è soltanto in noi che dobbiamo cercare e trovare tutte le risposte."
Era nell'aria, ma il lockdown ci ha messi di fronte a un cambiamento radicale. Per continuare, almeno in parte, a svolgere le nostre attività è stato indispensabile trasferire la comunicazione sulle strade immateriali del web: zoom, skype e mille altre piattaforme ci hanno permesso di continuare a incontrarci, a parlare, a vedere i nostri volti, insegnare, imparare, fare musica, e molte altre cose. E funziona! Si può comunicare anche così, ma è innegabile che qualche cosa cambia, che gli strumenti a nostra disposizione non sono gli stessi. Il contatto oculare non c'è più; prende molta più importanza la voce con le sue inflessioni; l'immagine sullo schermo diventa un'icona; il contatto fisico è impossibile. In questo libro, vengono analizzate le nuove forme della comunicazione online in tutti i suoi aspetti: istruzioni per l'uso di quella che forse diverrà una forma sempre più diffusa di comunicazione.
Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso. Sulla scorta di nuovi dati emersi dagli studi sulle capacità cognitive degli organismi dotati di cervelli miniaturizzati, come ad esempio le api o le mosche, Giorgio Vallortigara sviluppa in questo libro affascinante una prospettiva minimalista antitetica a quella convinzione. Distaccandosi dai modelli oggi più comuni nell'ambito delle neuroscienze e della filosofia della mente, egli avanza la tesi originale che le forme basilari dell'attività cognitiva non abbiano bisogno di grandi cervelli, e che il surplus neurologico che si osserva in alcuni animali, tra cui gli esseri umani, sia al servizio dei magazzini di memoria e non dei processi del pensiero o della coscienza. Il substrato più plausibile per l'insorgere di quest'ultima va piuttosto ricercato in una caratteristica essenziale delle cellule, la capacità di sentire. Una capacità che si sarebbe manifestata per la prima volta quando, con l'acquisizione del movimento volontario, gli organismi elementari hanno avvertito la necessità di distinguere tra la stimolazione prodotta dalla propria attività e quella procurata dal mondo esterno, l'altro da sé. L'esistenza di un minimo comune denominatore tra noi e le forme di vita più umili ci allontana una volta di più dal concetto cartesiano dell'animale-macchina - e solleva interrogativi etici ai quali non potremo a lungo sottrarci.
Questo volume muove dalla convinzione che sia possibile (e urgente) ripensare un'educazione all'amore, ripartendo dalle domande fondamentali. Chi è l'uomo? Cos'è l'amore, cos'è il desiderio? Qual è il vero volto di Eros? Che cosa significa educare? Tali interrogativi sono affrontati in un itinerario che prende avvio dalla viva voce dei giovani e attraversa gli impliciti antropologico-pedagogici oggi prevalenti nell'educazione affettiva a scuola, assieme alle immagini e ai miti di Eros/Amore che popolano il nostro immaginario.
Principale strumento di tutela dei diritti di cittadinanza in risposta a rischi e bisogni individuali e collettivi, lo Stato sociale è da anni al centro di un dibattito che tende a ignorarne la storia. È appunto la storia che intende raccontare questo volume che per la prima volta riunisce in una narrazione complessiva l'evoluzione nel corso del Novecento dello Stato sociale visto nei suoi tre pilastri: la previdenza, la sanità e l'assistenza. Con un approccio che combina i processi politici e istituzionali, come anche sociali, economici e culturali, le autrici rintracciano le radici del welfare italiano nell'età liberale, ne seguono la parabola attraverso il ventennio fascista e l'età repubblicana, e ne enucleano gli elementi fondanti, offrendo un importante contributo di conoscenza su un aspetto costitutivo della società italiana contemporanea.
La narrazione di ciò che è accaduto a Gerusalemme ci aiuta a capire che cosa celebriamo oggi nella settimana santa. Con illustrazioni. Età di lettura: da 10-12 anni.
Aggiornato alla Legge di Bilancio 2021.
Giovanni Paolo I osservò: «Il vero dramma della Chiesa che ama definirsi moderna è il tentativo di correggere lo stupore dell’evento di Cristo con delle regole».
Con la «riforma missionaria della pastorale» Francesco chiede al ministro di sottrarsi alla mens “applicativa-casistica” che viviseziona, nell’esistenza, un “dato particolare” dalla “verità universale” implicata nell’agire del soggetto.
Nel discernere «caso per caso» l’atto della per-sona autocosciente dovrà interpretarsi in quanto rivela l’umano dell’uomo nel suo significato universale. Così da mostrarsi, il vero, quale evento che giunge ad evidenziarsi all’au-tocoscienza del ministro.
Presentazione di Matteo Maria Zuppi
Prefazione di Rocco Buttiglione
Tema del volume è un elemento centrale della rivelazione cristiana: la creazione dell'uomo e della donna a immagine di Dio e del mistero della loro unione nel matrimonio. L'autore sviluppa la sua analisi a partire dalla lettura dei testi di due Padri della Chiesa, Ambrogio di Milano e Giovanni Crisostomo.