Quante volte, nella vita ci coppia, ci si ritrovata disorientati? Quanto sono frequenti la crisi fra gli sposi? Quante volte le coppie si rivolgono alla Chiesa per chiedere aiuto? Una pastorale riparatoria e preventiva verso separazioni e divorzi non può prescindere dall'accompagnamento delle coppie prima e dopo il matrimonio. E questa pastorale non può più neanche prescindere dall'impegno dei laici...
L'arte italiana del Rinascimento ha un debito di riconoscenza nei confronti di Giorgio Vasari. Del Rinascimento Vasari è stato un esponente di primo piano, impegnato, sul finire di quella grande stagione, in imprese architettoniche e pittoriche di grande rilievo, come i dipinti del Palazzo della Cancelleria a Roma, o la ristrutturazione di Palazzo Vecchio con la costruzione degli Uffizi a Firenze. Ma Vasari ha fatto di più: ha dato un contributo decisivo all'invenzione di quel «mondo» che da lì in avanti si è definito, appunto, come il mondo del Rinascimento. È stato, se non l'unico, di certo il più coerente tra gli scrittori coevi nel perseguire il geniale disegno di raccontare la biografia degli artisti attraverso l'evoluzione del loro stile. Si è trattato di un vero e proprio salto di qualità nella storia dell'arte e nella critica d'arte. La novità di Vasari sta nella ricerca di un nesso tra la vicenda biografica e l'esito artistico: incardinare le opere alla vicenda biografica dei loro realizzatori, situandole nel cuore stesso delle loro interazioni con gli amici, gli avversari, gli allievi, i committenti.
La sera del 29 gennaio 1996 un incendio illumina il cielo di Venezia: il teatro La Fenice brucia. L'incendio è stato appiccato dal titolare di una piccola ditta in ritardo sulla fine dei lavori per il restauro del teatro. Giorgio Falco ha scritto un libro che come un incendio illumina e divora il suo oggetto: ricostruzione di una storia vera e sua decostruzione; romanzo di un'ossessione; indagine sul desiderio e sul potere del denaro di trasformare le cose e i corpi; ritratto in maschera degli ultimi quarant'anni di storia italiana, autobiografia di tutti. Quando l'incendio si spegne, "Flashover" è il libro per capire il mondo che resta.
Agamben ha raccolto in questo libro tutti i suoi interventi sull'emergenza sanitaria che stiamo attraversando. Al di là di denunce e descrizioni puntuali, i testi propongono in varia forma una riflessione sulla Grande Trasformazione in corso nelle democrazie occidentali. In nome della biosicurezza e della salute, il modello delle democrazie borghesi coi loro diritti, i loro parlamenti e le loro costituzioni sta ovunque cedendo il posto a un nuovo dispotismo in cui i cittadini sembrano accettare limitazioni delle libertà senza precedenti. Di qui l'urgenza della domanda che dà il titolo alla raccolta: a che punto siamo? Fino a quando saremo disposti a vivere in uno stato di eccezione che viene continuamente prolungato e di cui non si riesce a intravedere la fine?
Il greco si annida anche là dove meno ce lo aspetteremmo. Basti pensare, per esempio, alla parola «attimo», che pronunciamo ogni giorno, e che probabilmente ha alle spalle àtomos, usato già da Aristotele nel senso di una «frazione di tempo indivisibile». Aveva dunque buon gioco Percy Shelley nel dichiarare, a inizio Ottocento: «Siamo tutti greci. Le nostre leggi, la nostra letteratura, la nostra religione, le nostre arti hanno le loro radici in Grecia». Ma è proprio così? O la nostra sensazione di intimità con questi antenati è fuorviante? E la casa dei greci è davvero confortevole? Non c'è nulla di perturbante in quelle antiche stanze? Con stile brillante e tono colloquiale Giorgio Ieranò ci guida alla scoperta di quella che non è affatto un'eredità racchiusa in uno scrigno prezioso di cui noi siamo i fedeli e pacifici custodi, ma un percorso accidentato e labirintico, in cui le parole greche sono state giocate su diversi piani e nei modi più imprevedibili. Un'indagine che investe il lessico dell'anima (da «psiche» a «eros»), del sacro (da «Cristo» a «teologia»), della cultura (da «filologia» a «scuola»), e della politica (da «democrazia» a «economia»), fino a un termine tornato drammaticamente in auge in tempi recenti, «epidemia». Attraverso riletture illuminanti, storie e interpretazioni inedite, l'autore racconta le vicende di forzature e riscoperte, contaminazioni e metamorfosi che si perdono nel vortice caotico della storia. E, parlando degli antichi, parla anche un po' di noi, di quel «noi» che siamo, o che vorremmo essere.
la differenza tra la donna e l'uomo e la nuova identità della donna sono due questioni oggi prioritarie, non solo in ambito socio-culturale, ma anche nella comunità ecclesiale.
Partendo da questi assunti, l'Autrice indaga sul ruolo e la missione delle donne nella Chiesa, colte nella loro differenza con gli uomini ma anche tra loro, alla luce della teologia e prima ancora dell'antropologia illuminata dal Vangelo.
La riflessione sulla differenza all'interno del genere femminile apre ai temi come l'esperienza religiosa, il dialogo interreligioso e la fraternità, la sonorità appunto, ma anche la coscienza, l'etica e le neuroscienze, e infine affronta argomenti concreti come la corporeità, la maternità, la gravidanza, dov può fare irruzione in un modo del tutto unico e speciale la ricchezza della vita e la concretezza dell'umano.
Descrizione
Questo libro raccoglie saggi composti in tempi e occasioni diversi, sostenuti da un preciso «filo rosso»: l’impossibilità della teologia di fare a meno della filosofia. È infatti solo nell’orizzonte della quaestio de veritate che la teologia può sottrarsi all’inverificabilità e all’arbitrio, può discutere e dialogare con le opposizioni critiche e praticare la propria comunicabilità.
La natura filosofica, teologica e storica dei testi, che spaziano dalla questione di Dio a quella dell’anima, passando attraverso il confronto con autori del passato e pensatori contemporanei, testimonia la responsabilità di un sapere teologico chiamato a riproporre in un cambiamento d’epoca le grandi questioni che accompagnano da sempre l’esistenza dell’uomo.
Sommario
Prefazione (E. Castellucci). I. Dire Dio, oggi? II. Gratuità e necessità. La logica dell’amore. III. Il Logos che tende alla carne. La Parola di Dio come cuore della teologia in J. Ratzinger. IV. Fede e logica dell’amore nell’enciclica Lumen fidei. V. «Senza filosofia nessuna teologia». La missione teologica della filosofia secondo Hans Urs von Balthasar. VI. «Immortalità dialogica». Una riflessione teologica sull’anima in discussione con Vito Mancuso. VII. La teologia dei tre connubi. Bernardo, Tommaso e la teologia oggi. Fonti. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Giorgio Sgubbi, sacerdote della diocesi di Imola, è docente di Teologia fondamentale alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna e di Teologia Dogmatica all’Alta Scuola di Specializzazione dell’Università di Urbino. È stato professore invitato in Università italiane ed estere. Con EDB ha pubblicato Pensare sul confine (2013).
Il vecchio ordine mondiale si sta rapidamente trasformando. Facendo seguito al fortunato volume Come si comanda il mondo in cui si dimostra la prevalenza dei leader della finanza su quelli della politica, gli autori analizzano il ruolo delle multinazionali cinesi, russe, brasiliane, indiane e islamiche. Vengono quindi approfonditi i rapporti con i fondi sovrani e la criminalità, i paradisi fiscali e la politica energetica. E fin qui, nulla di nuovo perché si replicano i modelli della democrazia liberale. Nel frattempo, però, la Cina sta diventando un gigante dell'intelligenza artificiale, egemonizzando l'Africa, il continente del futuro. In una situazione complessa più che il mercato è di nuovo lo Stato a essere protagonista nel XXI secolo, poiché queste multinazionali sono in gran parte subordinate ai governi nazionali. Il declinante Occidente riuscirà a individuare strategie per non soccombere nell'eterna lotta per il potere? È l'interrogativo fondamentale al quale cerca di rispondere questo libro.
La figura e l'opera di Adriano Olivetti (1901-1960) costituiscono un momento essenziale della riflessione da tempo in atto in Occidente sul destino della società industriale e sul necessario ritorno ad un rinnovato "umanesimo del lavoro". L'agire pratico e la riflessione teorica di Olivetti su un possibile nuovo "umanesimo della tecnica" possono rappresentare ancora oggi un importante punto di riferimento in vista della costruzione di una "economia dal volto umano".
Il deserto ha un linguaggio discreto, proprio come la voce di Dio, ma non è un luogo facile in cui vivere. Bello e terribile, proprio come il mistero, è uno spazio in cui si è a un passo dal paradiso, ma anche a uno dall’inferno.
Dalla comunità di Qumran ai padri del deserto e della Chiesa, dagli antichi eremiti a Charles de Foucauld, da Meister Eckhart a Francesco d’Assisi, un’avventura del pensiero, ma anche un diario di emozioni. Un vero cammino non solo per chi crede, ma soprattutto per chi cerca.
Sommario
Prefazione (A. Paoli). Premessa - I gemiti dell’anima. I. Il cammino del deserto. II. La nudità dello spirito. III. Via negativa. IV. Nella tenebra luminosa. V. Il deserto di stracci. VI. Un Dio svuotato. VII. - Perfetta letizia.
Note sull'autore
Giorgio Gonella, figlio di Guido, che fu con De Gasperi tra i fondatori della Democrazia Cristiana e per cinque volte ministro della Pubblica Istruzione, ha partecipato ai movimenti del ’68. La lettura del Vangelo e diverse esperienze di fede lo hanno portato alla consacrazione religiosa nella Congregazione dei Piccoli Fratelli del Vangelo. Ha vissuto a New York, in una piccola fraternità, tra persone con problemi di alcolismo e di droga lavorando come conducente di uno scuolabus. Nel 2008 si è trasferito in Messico con il proposito di iniziare una nuova fraternità d’accoglienza sulle pendici delle montagne della Sierra Madre.