Quali dilemmi dovettero affrontare le protagoniste del movimento politico delle donne nei nuovi drammatici contesti novecenteschi? Esito di un'ampia ricerca, il volume affronta le vicende dell'associazionismo internazionale femminile nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, dagli schieramenti di fronte alla Grande guerra alla ricerca di politiche innovative negli anni Venti e Trenta nel dialogo con la Società delle Nazioni, al giudizio su fascismi e totalitarismi, fino alla scelta tra pacifismo e difesa della democrazia nel precipitare degli eventi nella seconda guerra mondiale. Viene così introdotto, sulla base di una rigorosa analisi delle fonti, uno sguardo innovativo sulla storia del secolo appena concluso grazie alla ricostruzione delle grandi questioni della cultura politica delle donne nelle sue tensioni tra affermazione della giustizia per entrambi i sessi, ricerca di politiche di pace e crescita dei diritti e delle libertà delle donne e di tutti gli esseri umani.
La storia di una donna e dei volti che hanno costellato la sua vita rendendola sempre più innamorata di Cristo fino alla totale offerta di sé nella malattia e nella morte. A condurre il lettore è l'intrecciarsi della bellezza che traspare dal volto e dalla vita di Giuliana - una donna appassionata della vita tanto da diventare fotomodella e indossatrice, poi insegnante di scienze motorie, amante di tanti sport primo fra tutti il volo in parapendio - con la carità verso coloro che, vicini o lontani, facevano parte del suo cuore: suor Paola in Venezuela, padre Aldo in Paraguay, padre Bepi in Sierra Leone, i sacerdoti della Fraternità san Carlo, Marcos e Cleuza Zerbini del Brasile. La prefazione è di suor Maria Gloria Riva e la postfazione di Davide Rondoni.
Un volume che intende far conoscere i Missionari di san Vincenzo de Paoli, ma accenna anche a tutte le altre realtà che si rifanno idealmente al santo francese della carità: i Missionari Vincenziani, le Dame della Carità, le Figlie della Carità e tutti coloro che si rifanno all’insegnamento e all’esempio di San Vincenzo de Paoli mettono sempre al primo posto la carità, perché è il modo migliore per servire ed essere più vicini a Dio; il santo infatti affermava che: La carità è superiore a tutte le regole e ad essa deve tendere tutto il resto: è una padrona generosa che decide quello che si deve fare sul momento.
L'AUTORE
Giuseppe Guerra, nato a Napoli nel 1944, è stato ordinato sacerdote nella Congregazione della Missione di S. Vincenzo de Paoli nel 1968. Laureato in filosofia e teologia, ha insegnato nella Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli. Ha scritto Credere e capire (1987), Senza dualismi (1996); Storia dei Missionari vincenziani nell’Italia meridionale (2003), Oltre la persona individuale (San Paolo, 2009). Dirige la rivista «Informazione Vincenziana».
Questo libro intende aiutare il lettore a compiere l'esperienza trasformante di Gesù Cristo. Speciale Anno della Fede.
L'uomo nuovo che ogni giorno rinasce, liberato dai pesi del passato, risvegliato alla vita, vittorioso sulle forze dell'ego, capace di generare amore, gioia, positività, benessere, compassione e di assumersi la responsabilità della propria esistenza, avverte il richiamo dell'anima che invita al rinnovamento e alla leggerezza. Il libro, con una sapiente alchimia di fiaba e di scienza, suggerisce le parole che servono all'anima per il suo risveglio, indica la strada da percorrere per attraversare l'arido deserto dell'epoca contemporanea e insegna a riconoscere le oasi genuine di spiritualità in esso nascoste per giungere alla trasformazione del proprio essere e vivere appieno l'epoca nuova che ci attende. Le musiche ispirate di Rino Capitanata, che accompagnano le meditazioni guidate proposte nel CD allegato, le importanti testimonianze di grandi protagonisti dell'anima risvegliata, arricchiscono e completano la via della rinascita interiore che l'autore ci indica.
"Questo saggio non vuole toccare problemi di fede: nessun dogma, nessuna credenza, nessuna fiducia nel divino verranno messi in discussione. E non vuole neanche condividere l'anticlericalismo pronto a fustigare papi corrotti, preti scandalosi, vescovi assassini. La Chiesa stessa ormai ammette di avere risentito - spesso malamente per opera dell'uomo - dei tempi e dei costumi che ha attraversato. Proprio per questo è necessario chiedersi quali tracce abbia lasciato al suo interno la storia umana, come abbia determinato le sue scelte. E soprattutto: che segni ha impresso la Chiesa nel "carattere nazionale"? Cosa ha significato per la Chiesa essere guidata da italiani? Come mai - dopo essere diventati un popolo e avere fondato una nazione anche contro la Chiesa - abbiamo vissuto in uno Stato controllato da un partito cattolico? Come mai nel XXI secolo politici italiani in campagna elettorale, in parlamento o su Twitter citano il Vangelo, affidano le sorti del nostro Paese al cuore immacolato di Maria e stringono in mano il rosario per poi, oltretutto, non vivere davvero da cattolici? Quanto c'è di cattolico nei non credenti? Sono le domande alle quali cerca di rispondere questo libro. Non sarà troppo sorprendente scoprire che il nostro carattere, la nostra vita quotidiana, hanno a che fare con la Chiesa anche in questioni lontanissime dalla religione." (Dall'introduzione di Giordano Bruno Guerri). Giordano Bruno Guerri conduce un'analisi storica vivace e approfondita del rapporto fra gli italiani e il Vaticano, rendendo evidente come questo legame, anche geografico, abbia lasciato segni indelebili sulla nostra società. Un nuovo capitolo della sua "antistoria d'Italia", in una edizione riveduta e ampliata fino all'incarico a Draghi e alle ultime decisioni di papa Francesco su pedofilia nel clero e scandali finanziari.
Il volume propone una lettura pedagogica del laboratorio teatrale a scuola come spazio potenziale e generativo di molteplici ricadute educative. Attraverso un movimento che grazie all'incontro con le pratiche è interessato ad individuarne le trasversalità teoriche e metodologiche, il lavoro si articola in tre direzioni: la prima discute i significati di tali esperienze che le rendono auspicabili nei contesti educativi e scolastici; la seconda esplora le caratteristiche che rendono tali esperienze rilevanti dal punto di vista formativo; la terza indaga le condizioni che consentono la loro realizzazione e amplificazione a scuola. Vengono quindi esplorate le attenzioni, le domande e le dimensioni qualificanti, emergenti anche dalla ricerca-formazione sul campo realizzata all'interno del progetto Educarte Linguaggi e tecniche delle arti performative, per delineare una proposta teatrale a scuola che possa connotarsi come buona prassi. Il testo si propone di offrire spunti riflessivi e progettuali sia ad educatori, insegnanti ed operatori artistici che promuovono esperienze artistico-performative a scuola, sia agli studenti che intendono approfondire tale ambito.
Maria Goretti era una bambina di appena undici anni che viveva in spaventose condizioni di povertà e ignoranza nelle Paludi Pontine, agli inizi del Novecento. L'assassino era un ragazzo di nemmeno vent'anni che non riuscì a violentarla e che la uccise forse per pazzia. Sulla base dei documenti del processo penale e della causa di canonizzazione, Giordano Bruno Guerri ricostruisce la storia di santità sollecitata prima dalla reazione ultracattolica, poi favorita da Mussolini, infine decisa da Pio XII. Un ritratto potente dell'Italia contadina di un secolo fa, che penetra per la prima volta nei meccanismi terreni che presiedono le cause dei santi.
La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti, fino ad oggi e in progress: l'autore di questo volume, con originale prospettiva letteraria e particolare rigore empirico, fornisce delle interessanti argomentazioni sulla più grande avanguardia italiana. Una revisione sull'essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi e futuribili quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla discontinuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila.
¿Cómo era María? ¿Cómo pensaba, sentía, vivía? ¿Cómo latía su Corazón al contacto con Dios? Y, como consecuencia, cómo piensa, siente y vive, podemos vislumbrarlo en estas páginas, que son un precioso bosquejo de la obra maestra que veremos un día en el Cielo. María nuestra Madre, nuestro modelo, nuestra Maestra. ¡Qué seguridad verse envuelto en el dulcísimo magisterio de la Madre de Dios! Sumergirse en estas páginas es caer en la cuenta de que somos hijos de María y descubrir que sus santuarios son remansos de «su ternura materna»; que abren sin cesar los corazones a la gracia divina, incluyendo el santuario de nuestro propio corazón, ese corazón que se hizo Suyo cuando nos dio a luz en el Calvario.
Quale funzione culturale ha svolto la critica cinematografica negli anni d'oro della produzione e del consumo di film in Italia? Quali sono stati i luoghi principali da cui si è saputo costruire un discorso critico capace di muoversi dentro il più ampio dibattito culturale nazionale? Quali forme ha saputo prendere questo discorso e quali comunità di lettori è riuscito a raccogliere? Il volume delinea una mappatura geografica e ideologica delle riviste di settore, studia la pervasività dei temi cinematografici nei periodici di ambito letterario, teatrale, artistico, nei quotidiani e in alcuni rotocalchi, si interroga sull'autorevolezza e sul potere della figura del critico e sui processi di istituzionalizzazione della pratica critica, individua l'importante ruolo delle donne, studia la funzione delle immagini e il confronto con la sempre più complessa idea di cultura popolare. Mette a fuoco, attraverso traiettorie di ricerca ad ampio raggio, le azioni che hanno contribuito a formare una cultura cinematografica nel nostro paese.
A lo largo de la historia reciente, no son pocos los científicos que han empleado su talento en escudriñar las claves del mundo natural, demostrando una honda religiosidad al tiempo que alcanzaban la cima de sus investigaciones.
El autor nos ofrece un libro de gran interés. Partiendo de una consideración de Einstein -«la ciencia sin religión es coja y la religión sin ciencia es ciega»-, nos muestra los relatos sobre un puñado de mujeres y hombres, todos ellos científicos ilustres, que logran una extraordinaria complementariedad entre sus creencias y sus decisivos descubrimientos científicos.
Por sus páginas discurren Lemaître y Roger Boscovich, John Eccles y Gaudí, Lejeune e Hildegarda de Bigen, Morgagni, Pasteur y tantos otros, siguiendo una clara línea argumental. Todos ellos conservan una enorme actualidad, a pesar de sus perfiles tan heterogéneos.
Ángel Guerra (Madrid, 1947) es Doctor en Biología por la Universidad de Barcelona, profesor de Investigación del CSIC, Jefe del grupo de investigación Ecología y Biodiversidad Marinas en el Instituto de Investigaciones Marinas de Vigo, Consultor de la UE y FAO, y asesor de varias comisiones científicas. Ha impartido cursos y conferencias en varias universidades europeas y americanas.
Entre sus publicaciones, pueden citarse más de 200 trabajos en revistas nacionales e internacionales, 12 libros sobre Ecología y Biología Marina y diversas colaboraciones sobre Ciencia, Fe y Sociedad.