Pubblicato in Francia nel 1996, lo studio su Proust curato da Tadié si segnala per la ricchezza della documentazione su cui si fonda. L'autore si è proposto di scrivere la biografia di un intellettuale e di uno scrittore, senza trascurare il lato mondano della vita di Proust, brillante e spiritoso, e cercando di fugare leggende e false congetture legate alla sua figura.
Questo libro è in sostanza il racconto di un'esperienza: quella di un professore messo in questione dai suoi ascoltatori, "consegnato" senza difesa all'assalto di domande spesso incongrue e mai soddisfatte. L'autore ha avuto modo di dialogare con molti liceali, la maggioranza dei quali non sente alcun bisogno di un insegnamento sul cristianesimo. Il libro è lo specchio di questi incontri, da cui emerge la passione del docente nel voler formare le menti e i cuori degli allievi interessandoli al fatto religioso, nel rispetto delle loro libertà.
Delle cinquemila lingue oggi parlate nel mondo, si prevede che la metà sarà estinta nell'arco di un centinaio d'anni. Sembrano cifre irrilevanti a fronte della possibilità che sempre più popoli possano comunicare in una stessa lingua, l'inglese presumibilmente. Hagège non sottovaluta certo l'importanza del fatto che sempre più persone possano tra loro comunicare e confrontarsi, ma propende a pensare che il parlare una lingua dominante in campo economico e politico non escluda, anzi non debba assolutamente escludere, la preservazione delle lingue minoritarie.
Il ritratto del più grande filosofo cattolico del secolo scorso. Un viaggio affascinante nella storia del pensiero cristiano del Novecento. Amico di Guitton per oltre trent'anni, l'autore, J.J. Antier, attraverso un costante riferimento alle sue opere e alla testimonianza di coloro che lo hanno conosciuto e amato, ripercorre le tappe della vita del grande filosofo consegnandoci il ritratto vivo e coinvolgente di un pensatore che ha segnato profondamente il secolo appena trascorso.
L'autore
JEAN-FRANÇOIS THOMAS, nato nel 1957 a Nancy. Sacerdote della Compagnia di Gesù nel 1988. Dottore in filosofia, alla Sorbona (1981) con una tesi su Teilhard de Chardin, relatore Claude Bruaire. Dottore in teologia (1988) alla Weston School of Theology. Dopo aver insegnato filosofia nel Seminario di Paray-le-Monial, la insegna ora all'Istituto di Teologia di Lugano.
Il libro
Simone Weil ed Edith Stein hanno inizialmente una sensibilità comune nei confronti dell'infelicità e della sofferenza, segnata dalla loro tradizione ebraica, dalla quale si sono tuttavia allontanate per indifferenza verso Dio. In un secondo tempo la Croce le attira entrambe: essa appare a Simone Weil più come un'idea inaccessibile; a Edith Stein, come la parola che plasma il suo destino personale. Con finezza, lasciando parlare queste due autrici, fraterne e diverse, Jean-François Thomas segue passo dopo passo il loro itinerario e i loro pensieri. Questo studio, seguito da Élie Wiesel, illustra in che modo la ricerca spirituale suscita l'interrogativo sull'essere e se ne nutre unendo essere e amore.
Parlare dell'Immacolata Concezione di Maria e parlare della sua purezza originaria.
L'Assunzione di Maria e estasi d'amore, annuncio della realizzazione delle promesse che ci sono fatte.
Era Glaciale. Dopo un lungo viaggio, durante il quale ha conosciuto la coraggiosa e affascinante Ayla, Giondalar torna al suo popolo, la Nona Caverna degli Zelandoni, che per cinque anni lo ha atteso. Ma la festosa accoglienza a lui riservata viene offuscata dal timore per la straniera al suo fianco. Mentre la Caverna la studia con apprensione e qualcuno la considera già una nemica, Ayla si rende conto che il suo futuro dipende da ciò che lei sarà in grado di offrire agli Zelandoni: la capacità di accendere il fuoco e di addomesticare gli animali, l'abilità di maneggiare le armi e di curare le ferite. Per Ayla comincia un viaggio ben più impegnativo di quello concluso: un viaggio verso la conoscenza di un popolo ostile che la considera "diversa".