Le organizzazioni sono un fenomeno moderno e sono presenti in ogni ambito sociale. La loro importanza è indiscutibile, ma non è semplice comprenderne funzionamento, strutture e modo di operare. Da un secolo a questa parte la sociologia e la teoria dell'organizzazione hanno cercato di descrivere e di spiegare le peculiarità di imprese e burocrazie partendo da idee per lungo tempo indiscusse, come gerarchia e razionalità. Ma la fiducia in questi concetti è ormai scomparsa, mentre i problemi restano: qual è il senso di programmi e pianificazioni, personale e competenze, tecnologie e riforme? Che cosa nasconde il mistero" della comunicazione di decisioni? La teoria dei sistemi si propone di dare una risposta a queste domande.
La fiducia fa in modo che molte azioni quotidiane siano compiute senza patemi d'animo. Solo così gli individui, potendo fare affidamento su alcune certezze, riescono a dirigere le loro energie psichiche e razionali verso nuove possibilità di l'allargare le proprie esperienze. Non ci sarebbero scoperte né sfide se non potessimo poggiare su qualcosa di sicuro. Passando dal livello micro a quello macro si comprende bene come la fiducia costituisca un elemento strutturale del funzionamento dinamico dei sistemi sociali e ne sia condizione di sopravvivenza. Ma che cos'è esattamente la fiducia? L'analisi che del tema traccia Luhmann si rivela particolarmente illuminante nell'epoca attuale, contrassegnata da una crescente complessità e insicurezza.
Dedicata al tema dei diritti fondamentali, ne riesamina criticamente le interpretazioni tradizionali e i loro presupposti metagiuridici, ed elabora risposte del tutto inedite alle nostre domande più esigenti: qual è la funzione dei diritti fondamentali nell'ordine sociale moderno? Costituiscono un limite al potere politico ed alla burocrazia statale? In che modo accrescono la dipendenza reciproca tra Stato ed altri sistemi della società? Ha senso parlare di diritti umani eterni?