Il Logos di cui parla il prologo del vangelo di Giovanni è un unicum che si offre ancora oggi all'indagine e allo studio della ricerca teologica: esso si inserisce infatti nel contesto filosofico ellenistico del periodo neotestamentario ma allo stesso tempo si carica di interpretazioni e collegamenti nuovi per la sua relazione con la scrittura e la realtà religiosa del popolo ebraico (pur superandole). Per questo è utile ripercorrere la storia della filosofia e l'analisi delle varie scuole di pensiero per coglierne tratti comuni ma anche di rottura rispetto al passato. Un taglio totalmente differente lo imprime invece l'esegesi teoretico-speculativa di Antonio Rosmini, posta in chiusura di volume.
Oggi la questione della donna, della valorizzazione dei suoi ruoli e, soprattutto, del suo pensiero, è posta con sempre maggiore intensità anche nella Chiesa. Si richiedono così rinnovati studi biblici che mettano in luce la vocazione e la missione principale della donna secondo il progetto iniziale di Dio. Questo libro è un contributo a tale sforzo. Diversi racconti dell'Antico Testamento interpelleranno il lettore e gli faranno scoprire che in ogni donna, in modo unico, è impresso il femminile di Dio. Nella donna l'accoglienza, la bellezza, la tenerezza, la bontà, la gratuità, l'amore, la prossimità assumono un volto senza il quale la realtà di Dio non potrebbe rivelarsi in tutti i suoi aspetti sotto forma umana. «Non è l'ennesimo libro sulle donne bibliche, come qualcuno potrebbe pensare. [...] Il volume si articola in sette capitoli, in cui vengono presentate le diverse protagoniste (le matriarche, le madri, le profetesse, le regine, le prostitute, le donne sagge, le schiave...) e le loro storie, che sono lette e interpretate in modo avvincente» (dalla Prefazione di Nuria Calduch-Benages).
Nel suo accorato discorso alla città di Milano, l'arcivescovo Mario Delpini invita a reagire alla mediocrità imperante e alla rassegnazione, insistendo sulla necessità di prendersi cura di quel bene comune che è la fiducia. Per una comunità, per una città, per un Paese la fiducia è la condizione irrinunciabile per una coesistenza pacifica delle persone, delle culture, delle religioni. È la virtù di coloro che interpretano la vita come una vocazione. È l'unico mezzo che abbiamo per affrontare con coraggio le sfide di oggi e per andare con slancio verso il futuro.
Il volume nasce da un'iniziativa realizzata nel corso dell'anno scolastico 2022-2023 con le quarte classi delle scuole secondarie di secondo grado di Latina: l'intento era quello di mettersi in ascolto degli studenti dando loro la possibilità di formulare tutte le domande che desideravano porre e presentare al vescovo, da cui avrebbero avuto una risposta. Ai ragazzi dunque si devono per intero la proposta e l'elaborazione dei quesiti che compongono questo libro, interrogativi che toccano diversi aspetti dell'esperienza e del sentire dei giovani di oggi, ma anche dell'esperienza cristiana. Le risposte dell'Autore configurano un tentativo di entrare in dialogo presentando un'immagine del cristianesimo fedele a se stesso e rispondente alle attese delle nuove generazioni. «Il lettore troverà in questo dialogo a cuore aperto un piccolo e denso vademecum, utile e prezioso, sul valore della testimonianza, per dare legittimità alle nostre parole, sui rapporti non sempre facili ma necessari tra fede e ragione, sulle innegabili responsabilità della Chiesa in materia di pedofilia, sulla "voce interiore" che dovremmo ascoltare, specialmente quando non s'identifica con ciò che pensiamo (questa è una sollecitazione potenzialmente esplosiva per qualsiasi sedicenne), sulla cattiva condotta che contiene in se stessa la punizione, sul ruolo delle donne nella Chiesa, sull'auspicata accoglienza nei confronti delle persone omosessuali, sull'impossibilità di controllare ogni cosa, sulla dimensione esperienziale indispensabile per maturare una vera sensibilità religiosa» (dalla Prefazione di Eraldo Affinati).
È possibile giungere alla fede attraverso la sofferenza? E a quali condizioni? Per trovare risposte a queste domande, l'Autore utilizza la categoria della liminalità, ovvero dell'«essere sulla soglia». Questa ricerca ha un approccio transdisciplinare, integrando contributi da discipline come la psicologia e la filosofia. Tuttavia, l'applicazione della liminalità non si limita all'individuo. Nella seconda parte dell'opera, la liminalità è impiegata come strumento per analizzare la relazione tra la Chiesa e il mondo. La Chiesa è antitetica rispetto al mondo: mentre quest'ultimo cerca realizzazione nel potere, la Chiesa vive nella tensione del «già e non ancora», in attesa del suo Sposo.
Se una se una cosa è possibile è anche sempre lecita? Dall'eugenetica all'eutanasia; dall'aborto all'accanimento terapeutico. Un saggio filosofico-teologico di Bioetica sul tema della sofferenza e dell'eutanasia con una parte interamente dedicata all'eredità spirituale della Beata Chiara Luce Badano.
La cultura italiana ha radici millenarie e una grande capacità di universalizzarsi, e ha regalato al mondo architetti, pittori, scultori, musicisti e scrittori unici e straordinari. Questo libro intende introdurre il lettore ad alcuni classici della letteratura italiana: sarà, per così dire, una sorta di "viaggio letterario" in Italia. Per brevità, ho selezionato soltanto alcuni autori per me particolarmente significativi: Dante, Manzoni, Collodi, De Amicis e Guareschi. Le loro opere offrono uno spaccato della storia e della società dell'Italia del loro tempo, e dimostrano la possibilità di dialogo, di comprensione e di convivenza tra persone di diversa sensibilità culturale: un dialogo reso possibile, a mio avviso, dal profondo humus cristiano del Paese. Ma al di là di queste ragioni oggettive, ho scelto questi testi anche perché sono i miei classici, quelli che mi hanno accompagnato nel corso della vita, e la cui lettura mi ha lasciato qualcosa. Sono certo che potranno essere molto utili anche a quanti finora non hanno avuto occasione di accostarsi ad essi.
Carlo Maria Martini si conferma “uomo della Pa- rola”: questo libro prende le mosse dalle profezie apocalittiche per il 2012 e offre, a credenti e non credenti, ragionati e intensi motivi di speranza. In un mondo minacciato dal caos, Martini ricorda che è giusta la paura, che l’universo è caotico, ma la storia ha un senso. Per affrontare le sfide del nostro tempo ci vogliono coraggio e fede che si trovano nei Testi biblici, nelle parole degli Evange- listi, nel valore delle parabole, nella convinzione che Dio è presenza, che l’unico tempo privilegiato è il momento presente. Martini parla al cuore di tutti noi, rende il Vangelo uno strumento di vita vera, esplora le frontiere dell’etica. Affronta con spregiudicatezza i dilemmi delle fede cristiana, esalta il valore della vita umana e della solidarie- tà, ricorda che la speranza è capace di vincere la caducità del tempo. Ascoltando la voce di un teo- logo raffinato e anticonformista, laici e uomini di fede imparano a vivere “la nostra verità di fronte a noi stessi”, a godere la pienezza del presente.
l’AUTORe
Carlo Maria Martini (1927-2012) è stato una delle figure più eminenti della Chiesa cattolica. Bi- blista ed esegeta di fama internazionale, Rettore del Pontificio Istituto Biblico, per circa vent’anni ha guidato la diocesi di Milano. Proclamato cardinale da papa Wojtyla, ha creato e diretto la celebre “Cat- tedra dei non credenti” e ha vissuto a lungo a Ge- rusalemme prima tornare in Italia negli ultimi anni della sua vita.
Questo libro offre integralmente le parole pronunciate da due importanti personaggi del nostro tempo davanti a un pubblico numeroso e attento in una serata speciale. La senatrice Segre e l'Arcivescovo Delpini uniscono memoria, intelligenza e passione per offrire al nostro tempo una risposta all'emergenza educativa che lo segna profondamente. Si rivolgono a tutti: giovani, educatori, genitori, insegnanti, semplici cittadini, istituzioni e associazioni, convinti che l'amore - parola chiave dei loro interventi - possa sempre educare al bene e renderlo possibile.
Nell’anno dedicato dal Papa alla preghiera in preparazione al grande Giubileo del 2025 ecco un testo classico della fede cristiana che aiuta a riscoprire le vere radici della preghiera. Una approfondita riflessione del santo napoletano sul tema della preghiera vissuta come intimo rapporto con Dio.
Le tre parti che compongono il testo formano una perfetta unità di meditazioni.
* La prima parte: Del gran mezzo della preghiera – la necessità della preghiera senza la quale è impossibile resistere alle tentazioni.
* La seconda parte: Uniformità alla volontà di Dio – il santo guida il lettore ad una ascesi in cui la volontà di Dio, comunque si manifesti, si rivela come la realtà più perfetta per la nostra vita.
* La terza parte: Il confidente dialogo con Dio – il lettore è guidato ad una sempre maggior confidenza con il Signore a cui rivolgersi come al più caro amico che risponde con un amore infinito.
In appendice sono riportate le preghiere e le giaculatorie da recitare ogni giorno, un vero regolamento della vita del cristiano.
Autore: Sant’Alfonso Liguori nato a Marianella presso Napoli nel 1696 da famiglia nobiliare. Dopo una solida formazione umanistica giuridica e teologica divenne sacerdote e in seguito vescovo. Fondò la Congregazione dei Redentoristi. Fu anche insigne musicista e confessore. Morì a Pagani nel 1787, fu canonizzato e proclamato Dottore della Chiesa.
La vita di Francesco e Chiara è specchio del Vangelo, ma è anche immagine che continuamente rimanda dall'una all'altro, in una sorta di gioco di riflessi che rivelano la complessità e la grazia provenienti dal seguire Cristo.