Chi è l'uomo che fa rappresentazione: ovvero l'uomo della, con la, (ma anche) oltre la rappresentazione? Gli studi qui raccolti, differenti quanto a prospettive disciplinari e metodologie di interrogazione, si propongono di rispondere a questa domanda, indagando il rapporto costitutivo che lega l'essere umano all'atto della rappresentazione, nella sua forma artistica e drammatica, mediale e dal vivo. Il volume si articola idealmente in tre momenti: la prolusione, che costituisce una messa a punto preliminare della domanda su chi sia l'uomo che fa rappresentazione; la parte prima, dedicata a un'analisi del problema antropologico all'interno delle forme attuali della rappresentazione, mediali o dal vivo; la parte seconda, centrata infine intorno ad alcune grandi categorie antropologiche della rappresentazione, quali individualità, alterità, razionalità e simbolicità.
Ed. Portoghese del testo che raccoglie orientamenti nel campo della cooperazione allo sviluppo.
Ed. Inglese del testo che raccoglie orientamenti nel campo della cooperazione allo sviluppo.
Ed. Francese del testo che raccoglie orientamenti nel campo della cooperazione allo sviluppo.
Oltre duemila edizioni susseguitesi ininterrottamente dal 1745 a oggi, milioni e milioni di copie lette e meditate in quasi tutte le lingue e a ogni latitudine: numeri da capogiro, che confermano come le Visite al santissimo Sacramento e a Maria santissima possano essere indubbiamente annoverate tra i grandi classici della spiritualità cristiana. Scaturite dalla profonda e tenera devozione di Alfonso Maria de Liguori a Gesù eucaristico e alla Vergine, le semplici e vibranti preghiere e invocazioni, qui adattate in una pregevole nuova edizione in italiano corrente, si propongono al lettore contemporaneo con un'attualità sorprendente, di respiro universale. Un inno, caldo e intenso, di fede, di ringraziamento e di amore verso l'Eucaristia.
L’inedito carteggio
tra Sorella Maria e padre Vannucci
le tracce
di una profonda avventura spirituale
del nostro tempo
Fedeltà allo spirito e novità di forme era il desiderio che abitava alcuni uomini e donne di Dio nella chiesa della prima metà del secolo scorso: pochi di numero, poveri per scelta, ma ricchi di quella audacia evangelica che viene dall’assiduità con la Parola, dal sapersi totalmente nelle mani di Dio, dall’offrirsi nella gratuità e nella semplicità ai disegni dell’Altissimo... È qui raccolta la corrispondenza, finora inedita, tra due dei testimoni più luminosi di quella stagione: Giovanni M. Vannucci, frate servita raccolto nel suo eremo delle Stinche, e sorella Maria di Campello, la Minore, “allodola” dall’incessante canto di lode. Un unico afflato spirituale che attraversa gli anni dal 1947 al 1961, dall’immediato dopoguerra fino alla vigilia del concilio, quella “novella Pentecoste” annunciata nel gennaio del 1959 da Giovanni XXIII e così a lungo desiderata dai cristiani e da tutti “gli uomini di buona volontà”. E “delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce” di quegli anni è voce pacata e pacificante: “voce di silenzio trattenuto” di cui abbiamo ancora oggi tanto bisogno.
(dalla “Prefazione” di fr. Enzo Bianchi, priore di Bose)
Non si deve chiamare la santità “pratica eroica della virtù” quanto “pratica fedele della normalità della nostra vocazione”, che è consapevolezza da ricercare nella riflessione, nella preghiera, nel confronto… I giusti di una città la salvano, indicano le strade del vero e del bene, smascherano gli egoismi e le violenze, richiamano lo sguardo degli uomini sul senso della vita e sulla storia di salvezza di Gesù, Figlio di Dio, Salvatore.
Don Gino Rigoldi
Este cuaderno quiere ser un apoyo al trabajo que se realiza en el ámbito educativo. Los educadores han de acompañar también en este aspecto básico de la vida –la sexualidad–, con todo lo que conlleva, pues es fuente de gratificación y de vida, pero también de infelicidad y de muerte, si no se profundiza y se orienta.
El recorrido por los diferentes temas que se tratan desvela que los seres humanos somos luz y oscuridad, belleza y dolor, esperanza y lamento. Así de humanos, así de complejos, así de necesitados, así de artistas, también, de la propia vida. Tanto las personas a las que atendemos como los mismos formadores, educadores y acompañantes, al tocar el tema de la sexualidad, nos encontramos con nosotros mismos, con nuestros sentimientos, capaces de lo mejor y también siervos inútiles. Pero no estamos solos. Ese gran maestro en el que apoyamos nuestra vida, Jesús de Nazaret, nos mostró a un Dios lleno de misericordia que nos espera en cada una de estas reflexiones y nos dirige a todos la pregunta: ¿Quieres ver?, ¿quieres curarte?
JOSÉ CARLOS BERMEJO es religioso camilo, doctor en teología pastoral sanitaria, máster en bioética y counselling, temas sobre los que ha escrito numerosos libros. Es además director del Centro San Camilo (Centro Asistencial y Centro de Humanización de la Salud) en Tres Cantos (Madrid) y profesor en varias universidades de España, Italia, Portugal y Chile.
ROSA MARÍA BELDA MORENO es médico y máster en Bioética por la Universidad Pontificia de Comillas, así como máster en Counselling por la Universidad Ramón Lull. Ha trabajado en los Programas de «Mujer», «Mayores» y «Droga y Sida» de Cáritas. Pertenece al Grupo de Mujeres y Teología de Ciudad Real. Escribe en la revista Humanizar, de los Religiosos Camilos, y en Sororidad. Ha publicado con José Carlos Bermejo Bioética y acción Social, y en solitario Mujeres. Gritos de sed, semillas de esperanza. Colabora con los Religiosos Camilos como profesora del Centro de Humanización de la Salud.
«Poni ogni santa indifferenza in ogni cosa, perciò due sole d’ora innanzi siano le tue espressioni, così nelle avverse come nelle liete vicende: il “fiat” e il “Deo gratias”».
«La porta dei cieli non si apre che agli infaticabili nelle fatiche, ai lieti nelle angosce, ai fidenti nella morte… Bisogna quindi operare e lottare con la coscienza di compiere il proprio dovere anche se questo lavoro dovesse costarvi il sangue e la vita».
«La sublime legge dell’amore uguaglia tutto!…, toglie ogni indifferenza…, supera e vince ogni difficoltà…», Beata Madre Maria Pia Mastena.
Nicola Gori, laureato in lingue e letterature straniere presso l’Università di Firenze, collabora con la Cattedra di Letteratura spagnola della Facoltà di Lettere e Filosofia. È autore di premiati racconti e poesie. Dopo la tesi su san Giovanni della Croce, ha affrontato l’argomento della scrittura dei mistici in numerose collaborazioni a riviste specializzate e con varie pubblicazioni. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Incontenibile fuoco d’amore nella venerabile suor Maria Maddalena dell’Incarnazione (2003); Maria Maddalena de’ Pazzi (2003); Una luce nella Chiesa. Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione (2004); Vita di suor Maria-Marta Chambon (2004) e San Francesco di Sales. Pensando e pregando (2004).
"I giovani hanno bisogno di esempi positivi cui poter fare riferimento". Questa frase pronunciata da uno dei testimoni che hanno contribuito a delineare i ritratti della particolare galleria allestita da Anna Maria Cagiano de Azevedo, mette a fuoco l'obiettivo della curatrice. "In questo libro sono presentate al lettore persone divenute personaggi, loro malgrado, per avere liberamente scelto di fare il bene, sorretti da una grande forza, una qualità che sembra accomunarli tutti".