In edizione latino-italiana, le opere storiche più significative del monaco cassinese formatosi alla corte dei Longobardi. Uno strumento fondamentale per conoscere l'ambiente della tarda antichità e il radicarsi del cristianesimo ad Aquileia. Il testo raccoglie alcune opere di Paolo Diacono, monaco, storico, poeta e scrittore longobardo di espressione latina. La celebre Storia Romana: che con grande equilibrio e rigore storiografico, ebbe vasta diffusione come manuale di apprendimento in uso nelle scuole medievali e si ferma al tempo di Giustiniano. La Vita di Gregorio Magno che propone il Santo come modello di virtù. I vescovi di Metz, l'Omeliario, le Omelie, l'Epistolario e i Carmina scritti in occasione del matrimonio Adelperga sua allieva e figlia.
Viviamo in una condizione di profonda sofferenza della politica e della democrazia, una crisi che nasce da radicali cambiamenti economici e sociali ma presenta contestualmente i caratteri di una crisi etica. È possibile un rapporto tra etica e democrazia? Riflettendo sul concetto di democrazia e sulla complessità del nostro tempo, il testo propone un'idea di democrazia che renda fecondo tale rapporto, tracciando i lineamenti di un'etica per la società democratica.
La guida alla Via di Francesco in un’edizione totalmente rinnovata. Un volume che accompagna i lettori nel loro cammino e li aiuta a entrare in contatto con la straordinaria figura di san Francesco, che non smette di affascinare e interrogare gli uomini di ogni tempo.
Mentre si attraversa il cuore dell’Italia – l’Umbria, la Toscana e il Lazio – per ogni tappa viene indicato il percorso, le mappe, i chilometri, le ore di cammino, dove trovare ospitalità e
i luoghi da visitare. Sono presenti il percorso del nord e quello del sud, da compiere a piedi e nelle varianti per chi decide di spostarsi in bicicletta.
E ancora le informazioni per richiedere la credenziale del pellegrino, documento ufficiale della Via, che consente di ricevere il Testimonium Viae Francisci al termine del cammino.
Gli autori
Paolo Giulietti, classe 1964, è da vent’anni prete della diocesi di Perugia, dove svolge il servizio di vicario generale. Dal 2001 al 2007 è stato responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI. Dal 1996 è assistente spirituale della Confraternita perugina di San Jacopo di Compostella, che da oltre trent’anni promuove il pellegrinaggio e assiste i pellegrini nei suoi hospitales lungo il Camino Francés, la Via Francigena e ora anche la Via di Francesco. Ha pubblicato per Terre di Mezzo “A piedi a Gerusalemme”, una guida per il pellegrinaggio in Terra Santa, stampata nel 2012 in seconda edizione. È presidente del Consorzio
Umbria & Francesco’s Ways, nel quale cura soprattutto la fedeltà ai contenuti spirituali e culturali della Via di Francesco.
Gian Luigi Bettin, classe 1975, curioso di tutto ciò che è sulla terra, per i primi trent’anni della sua vita ha fatto suo il motto “il mondo è un ponte, attraversalo ma non costruirci la tua casa sopra”, letto su una moschea durante un viaggio in India. Ha viaggiato molto, ma il suo carattere mutevole, e una buona dose di epicureismo, lo hanno portato a “sistemarsi” in Umbria, da dove, da solo e con amici, parte per continue spedizioni a piedi in Italia e all’estero. Da circa cinque anni lavora come consulente di turismo per enti pubblici, Comunità montane
e Consorzi. Ha collaborato ad alcune pubblicazioni sul territorio della Valnerina, e dal 2009 fornisce il suo contributo alla promozione e tutela della Via di Francesco.
Il volume ricostruisce le vicende della CISL negli anni Sessanta con l'intento di verificare, in una stagione rilevante per il movimento sindacale italiano, la tenuta dei pilastri della sua identità: l'autonomia e l'unità dei lavoratori che questo nuovo sindacalismo - proprio perché autonomo - era potenzialmente legittimato a rappresentare. Lungo questo decennio effervescente - che portò l'Italia dal centrismo al centro-sinistra fino alla sua crisi, dal boom economico alla messa in discussione dei meccanismi della ricostruzione, dall'abbandono di una tradizione ingessata alla modernizzazione contestativa - l'organizzazione attuò una sofferta rivisitazione della propria "ragione sociale", giungendo a sancire l'incompatibilità tra cariche sindacali e mandati parlamentari e definendo le condizioni per rilanciare il processo di unità sindacale. A partire dall'attento esame di una molteplicità di fondi documentari conservati in diverse istituzioni archivistiche e culturali, l'autore contestualizza tale "svolta" scandagliando la realtà delle fabbriche negli anni del boom economico, i nessi tra l'azione sindacale e il quadro politico, i rapporti con le altre organizzazioni dei lavoratori, i fermenti ecclesiali, il confronto con le letture coeve intorno al mutamento sociale. Si delinea così una nuova lettura della parabola di un sindacato che ha concorso a determinare la storia dell'Italia contemporanea, contribuendo allo sviluppo della nazione.
Il presente saggio, quali che siano i suoi limiti, vuole offrire un contributo al dibattito attuale sul Concilio Ecumenico Vaticano II. Il cinquantesimo anniversario del suo inizio (11 ottobre 1962), testé conclusosi, ha visto celebrazioni che ne esaltavano i supposti grandi vantaggi che ne sarebbero derivati alla Chiesa universale. Tuttavia negli ultimi anni ha preso pubblicamente piede un discorso critico sul Concilio, alimentato da una minoranza di teologi e laici; discorso che, nonostante l'ostilità della maggioranza, schierata a priori con la vulgata dominante, sta trovando un'attenzione un tempo impensabile presso i fedeli. Non si tratta ovviamente di masse sterminate e tuttavia un certo interesse per "il problema" posto dal Vaticano II comincia a diffondersi. Di fronte al perdurare ed anzi all'aggravarsi della crisi della Chiesa Cattolica, che covava sotto le ceneri per esplodere con il Vaticano II, si sente sempre più il bisogno di discutere liberamente del Concilio e delle sue conseguenze, e vale sempre meno il ricorso al principio d'autorità per impedire sul nascere ogni discussione, delegittimandola a priori.
"La Seconda Repubblica aveva suscitato, ai suoi albori, grandissime aspettative. Istituzioni modernizzate ed efficienti. Un sistema politico almeno tendenzialmente bipolare, simile a quello degli altri grandi Paesi del mondo occidentale. La fine del malaffare, degli intrecci perversi tra politici disonesti, amministratori infedeli e imprenditori privi di scrupoli. Non uno di questi obiettivi può dirsi conseguito, tanto che si continua da anni a parlare di transizione incompiuta. I ricorrenti scandali hanno dimostrato che la corruzione e l'abuso del denaro pubblico non sono certo tramontati con la Prima Repubblica. Ambiziosi disegni di riforma costituzionale non sono riusciti a venire alla luce. Lo stesso federalismo, da alcuni additato come una panacea, ha per ora prodotto essenzialmente una moltiplicazione del ceto politico e un appesantimento dei tributi locali. E infine, il bipolarismo made in Italy, forzatamente messo in atto grazie alle riforme elettorali, si è caratterizzato per la mancata legittimazione reciproca dei due maggiori schieramenti, per un clima da guerra civile che ha spaccato in due il Paese. Un bipolarismo muscolare, litigioso e inconcludente, fondato su coalizioni eterogenee, nate per vincere le elezioni, ma inadatte a governare. Un sistema che ha creato immobilismo, un ostacolo all'innovazione." (dalla premessa)
Una raccolta di testi inediti di Giovanni Paolo II. Vere e proprie catechesi che partono dal discorso di Paolo all’Areopago – oggi ancora di forte attualità perché considerato modello di inculturazione – e affrontando il messaggio cristiano della salvezza invitano l’uomo di oggi a ripensare il proprio approccio e la propria fede in Dio. Il commento è a firma di monsignor Gilfredo Marengo.
Quante energie dedichi ad amare? Quanto ami te stesso, le persone che incontri, quanto sei connesso con l'amore universale? C'è chi ha mantenuto questa naturale propensione, ma anche chi l'ha ostacolata con i costrutti della mente o con la forza delle emozioni. C'è chi ha paura ad amare gli altri, chi per rabbia si rifiuta di farlo. Ma c'è anche chi dedica tutto se stesso al sentimento che tiene insieme il mondo. E tu, in quale categoria ti collochi? Paolo Gambi, life coach ed esperto di comunicazione, ha deciso di rispondere alle esigenze di persone che come lui sono credenti, ma che spesso non trovano in se stesse e nei circuiti religiosi tradizionali risposte capaci di interpretare spiritualità e realtà in tempi sempre più complessi. Ne è nato un percorso estremamente suggestivo ma anche molto pratico e liberatorio che, attraverso le esperienze di mente, anima e corpo, intreccia identità e fede per esplorare le profondità dell'essere umano. Dalla gestione delle emozioni agli strumenti per evitare le trappole della mente e i condizionamenti, dalla consapevolezza di se stessi all'amore per gli altri, un viaggio fatto di riflessioni ed esercizi che ti porta alla scoperta del mistero di te stesso. Per riprendere in mano la tua vita e la tua capacità di essere felice.
Una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati. Un ambizioso progetto di governo universale contro l'autogoverno di città libere. Una società fortemente gerarchizzata contro comunità di uomini eguali in grado di autodeterminarsi. È questa la guerra durata oltre vent'anni che vede Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, tentare di piegare sul campo di battaglia i comuni italiani. Non solo uno scontro fisico e strategico ma anche ideologico tra due società agli antipodi. L'obiettivo dell'imperatore è di riacquisire il controllo perduto sul Regno d'Italia per poi assoggettare il Mezzogiorno normanno. Ma durante l'assenza del potere imperiale dalla penisola, le città italiane sono cambiate: sono città ricche, militarmente potenti, che pensano a se stesse come collettività di uomini liberi. Quando cala alla testa dell'esercito teutonico, Federico Barbarossa si trova di fronte i comuni italiani. Paolo Grillo ricostruisce la guerra che sconvolse l'Italia intera e durò dal 1154 al 1176, prima di giungere a una pace definitiva nel 1183: dagli scontri campali in Lombardia alle battaglie urbane a Roma, dagli assedi di Alessandria e di Ancona alla spedizione bizantina in Puglia. I protagonisti sono Federico Barbarossa, i papi che gli si opposero, i re normanni, l'imperatore di Costantinopoli e, soprattutto, le popolazioni dei comuni italiani del Nord, del Centro e del Sud che si batterono per difendere la loro autonomia e la loro idea di libertà.
L’inizio tumultuoso e per vari aspetti anomalo del Concilio Ecumenico Vaticano II è sempre stato poco conosciuto e lasciato cadere nell’oblio più completo dalla storiografia dominante sul Concilio, ragion per cui non si può nemmeno dire che sia stato “rimosso”. Questo saggio di Paolo Pasqualucci si propone di ripristinarne la perduta memoria, nella convinzione che la singolare “pastorale” prodottasi alla fine nei documenti di quel Concilio non dogmatico debba imputarsi anche a quell’inizio. L’analisi viene condotta con particolare riguardo al tormentato iter conciliare di uno dei documenti più importanti del Concilio stesso, la costituzione Dei Verbum sulla divina Rivelazione.
Nella vita quotidiana delle comunità per minori vanno contrastate le logiche istituzionalizzanti e si deve promuovere un approccio centrato sulle relazioni interpersonali. Mantenendo l'attenzione sul preminente interesse del minore, si può costruire un'alleanza emotiva e di lavoro tra operatori e ragazzi in comunità, in un processo di educazione e di riparazione dei danni subiti negli ambienti di provenienza. Il volume offre molte indicazioni e consigli pratici in tal senso e introduce le schede informatizzate per il monitoraggio del progetto educativo nelle comunità per minori e nelle comunità ad alta autonomia per neomaggiorenni, strumento semplice e innovativo per costruire e portare avanti in modo condiviso il progetto educativo. La guida si rivolge agli educatori che operano nelle comunità per minori e per neomaggiorenni e a chi riveste ruoli di coordinamento e dirigenza di strutture di assistenza residenziale per minori.
Chi non si ricorda del mondiale di calcio del 1982? Chi non ricorda il miracolo Paolo Rossi? A distanza di trent'anni da quel mitico 1982, Paolo Rossi ripercorre i giorni che hanno cambiato la sua vita, che lo hanno reso eterno. E i giorni che ci hanno tenuti inchiodati davanti al televisore. Aneddoti e ricordi si intrecciano a emozioni, paure, sensazioni. Fino alla finalissima Italia-Germania con cui l'Italia vince il campionato. Un campionato rimasto nel cuore degli italiani che, dopo il racconto di Paolo Rossi, fanno sentire la loro voce, i loro ricordi, le loro emozioni. Un libro che è insieme la testimonianza di un grande campione e i ricordi di quegli italiani che ancora hanno impresso nel loro cuore l'esultanza del presidente Pertini e l'urlo indimenticabile del telecronista Martellini: "Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!".