Con queste meditazioni, Paolo Ricca conduce i lettori lungo un itinerario all’interno della Bibbia che tocca tappe fondamentali per la fede e la vita cristiana. Le pervade il senso dell’immenso mistero di Dio che, nella sua libertà, si abbassa e si svuota della sua divinità per raggiungere l’essere umano e rendere possibile la realtà del suo Regno.
«Perché e per chi il Regno è un “evangelo”? Lo è per i peccatori, ai quali è annunciato e donato il perdono. Lo è per i malati, molti dei quali vengono guariti. Lo è per i poveri, che vengono evangelizzati e dichiarati “beati”. Lo è per gli affamati, che vengono saziati perché il pane non solo è moltiplicato, ma viene distribuito, cioè condiviso. Il Regno è un “evangelo” per le donne, che finalmente vengono accolte nella compagnia dei discepoli di Gesù. Lo è per gli ultimi, che diventano primi, lo è per gli esclusi, che vengono inclusi. Il regno di Dio è il nostro mondo capovolto. Ecco perché i potenti della terra ne hanno tanta paura» (Paolo Ricca).
Siamo di fronte a una rivoluzione nella scienza delle relazioni internazionali. Il trend è globale: l'immagine dell'uomo forte, la creazione di un nemico comune, la narrazione del «noi contro di loro» promosse da regimi illiberali come Russia, Cina e Iran esercitano un'attrazione sempre più forte sulle opinioni pubbliche di tutto il mondo. È l'era dello sharp power, che come un coltello affilato trafigge il contesto mediatico e politico nei Paesi presi di mira. La lotta per la leadership globale, a colpi di fake news, manipolazione e controllo, vede nel cyberspazio un teatro d'importanza cruciale: qui a fronteggiarsi non sono solo gruppi di troll e hacker con il tacito benestare dei governi di riferimento, ma anche vere e proprie unità militari create ad hoc. Una guerra digitale e d'informazione a tutto campo che, evidenzia questo volume, minaccia anche il nostro Paese.
Dio respira anche tra le pagine dei libri, nelle pellicole cinematografiche, nelle serie TV o in articoli di giornali. Dove un racconto si sviluppa, lì possiamo trovare parole per spiegare il cristianesimo. Don Paolo Alliata, parroco di Santa Maria Incoronata a Milano, pensa che ci voglia un linguaggio nuovo per spiegare la fede, l'amore, l'umanità, la pazienza. Un linguaggio che sia simbolico, che sia narrazione, proprio come è stato il vangelo per i cittadini del mondo nel I secolo dopo Cristo. Questo nuovo linguaggio si annida nei grandi classici, nelle narrazioni e nelle parole degli artisti dei nostri tempi. Don Paolo li prende in prestito per le sue omelie della domenica mattina, per una serie di incontri biblici, per spiegare ai bambini il catechismo, ai liceali il cristianesimo, a tutti la vita e l'amore.
Il metodo italiano per crescere bambini felici ed essere genitori sereni
Paola e Alessandra, una di Milano l’altra di Roma, hanno in totale cinque figli tra i 4 e i 15 anni e tre mariti, due dei quali ex, con cui (a fasi alterne) sono in ottimi rapporti. Giornaliste da una vita, madri da lustri, hanno scritto centinaia di inchieste sui problemi e le sfide che mamme, papà e famiglie affrontano ogni giorno. Sanno citare anche bendate gli studi su allattamento, educazione digitale, disturbi alimentari, problemi di sonno, capricci, buone maniere e tic; in più, nel tempo hanno capito che non c’è teoria che non venga aggiustata, arricchita e, a volte, smentita dalla pratica.
Tra il self-help e la docu-fiction autobiografica, Mammamia! è un manuale insolito: 88 racconti caldi e croccanti come i tasti del pianoforte, attinti senza remore dal ricordo, dal privato e dalla vita quotidiana delle autrici, che narrano in prima persona gioie e dolori di essere mamma e papà. Dalle notti in bianco alle battaglie sui minestroni, dalle chat di classe al (cyber)bullismo, dall’educazione digitale agli scomodi favoritismi tra fratelli, dal pudore improvviso di una figlia teenager fino ai timidi approcci con alcol & varie che l’adolescenza, puntualissima, porta con sé. Dai loro studi e dalla loro lunga (e rocambolesca) esperienza, Paola e Alessandra hanno tratto preziosi insegnamenti che condensano anni di sbagli, urla, tentativi, fallimenti e – finalmente – successi. Nascono così le 88 intense storie che trovate qui dentro: tutte personali, rapide da leggere, facili da ricordare. Flash di vita condensati, accorati, veri. Per imparare, riconoscersi, emozionarsi, commuoversi. E ridere fino alle lacrime.
Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo "chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso" ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E li, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, "la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui". Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: "Eccola li, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino". Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.
Tutto ha inizio quando Viola, una bambina di dieci anni, regala ai nonni una scatola di mostaccioli, i biscotti preferiti di san Francesco. Sembra una confezione di dolci come tante altre e invece è una scatola speciale. Infatti, insieme ai biscotti, permette di “gustare” tante simpatiche storie che parlano degli incontri di san Francesco con gli animali. È proprio il “famosissimo lupo di Gubbio” che accompagnerà Viola a conoscere questi amici di san Francesco.
Paola Savino, mamma e nonna, è stata insegnante della scuola primaria; ora in pensione, vive a Torino. Nella bella stagione, con il marito Mario, si trasferisce a Villaretto in val Chisone per godere delle bellezze della montagna e fare lunghe passeggiate in compagnia del loro cane, adottato sette anni fa. Ha insegnato catechismo, è una Francescana secolare e ha voluto scrivere questo libro per parlare ai bambini, con semplicità, del grande amore per gli animali di san Francesco che “chiamava tutte le creature, per quanto modeste, con il nome di fratello e sorella”.
«Il lavoro, che oggi vede la luce, è l'effetto congiunto di una esigenza che PA. sentiva da tempo, e del caso. L'esigenza trovava e trova la sua origine in una radicata e, credo, non contestabile insoddisfazione derivante dal piano di studi tradizionale. Il laureato in giurisprudenza doveva, infatti, conoscere puntualmente e minuziosamente tutti i meccanismi del processo civile, anche quelli di interesse esclusivamente professionale, ma al tempo stesso poteva legalmente ignorare l'esistenza del processo tributario, del processo fallimentare e - a seconda delle scelte della facoltà - finanche del processo amministrativo. Il risultato, ad avviso dell'A., era una formazione altamente squilibrata, quantomeno nel campo processuale. Da qui l'opportunità di un corso, che in modo istituzionale coprisse tutto il settore della tutela dei diritti: e quindi, in sostanza, la materia del diritto processuale civile in generale, poiché la funzione propria del processo civile -la tutela dei diritti - è propria anche dei processi amministrativo, tributario e fallimentare. Il caso ha voluto che, fra i corsi opzionali attivati presso la facoltà pisana, vi fosse la Teoria generale del processo: materia istituita a suo tempo da colui, cui il libro è dedicato, e che - una volta affidata all'A. - fu dallo stesso piegata a realizzare proprio quel corso istituzionale generale, che gli pareva mancare. La riforma degli ordinamenti didattici, e l'introduzione di una materia processuale al triennio, hanno consentito di generalizzare l'esperienza già maturata, e di far sì che questa materia sia volta a fornire nozioni generali di tutti i processi finalizzati alla tutela dei diritti, piuttosto che a somministrare i tradizionali argomenti del corso di diritto processuale civile, sia pur in modo concentrato e semplificato...» (Dalla Prefazione)
Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale, è uno dei più insigni giuristi italiani. In questo breve libro, scritto con chiarezza e passione, si rivolge a tutti i lettori, ma in particolare ai più giovani e ai molti ragazzi incontrati nelle scuole italiane in occasione degli incontri organizzati per i 70 anni della Costituzione, entrata in vigore nel 1948. La riflessione si concentra sull’aspetto vivo e vitale della legge fondamentale del nostro Paese e sui grandi temi che hanno richiamato l’attenzione dei padri costituenti: l’educazione, l’economia, lo stato sociale, l’uguaglianza, l’antifascismo e i diritti dei migranti. In appendice al libro vengono riportati i principali articoli della Costituzione.
La cultura non serve, interessa a pochi, non rende... Non è così. Paola Dubini lo dimostra in questo saggio con cifre, fatti e argomenti, a proposito di libri e di musei, di teatro e di cinema, di musica, arte e patrimonio storico. La cultura è parte della nostra vita come l'aria che respiriamo.
Si tratta di una raccolta ragionata di testi di Paolo VI sulla gioia, tema caro alla tradizione spirituale cristiana. La figura di Paolo VI, noto soprattutto come un Papa di grande spessore culturale, emerge in queste pagine come quella di un vero maestro spirituale, appassionato di Crsito e testimone della gioia del Vangelo.
Leone ha sei anni e ogni tanto, senza una ragione, si mette a pregare nei luoghi piú impensati. Lo fa perché ha paura, perché desidera, perché si sente solo? Sua madre, che non crede, continua a interrogarsi, mentre vive la sua vita frenetica di donna separata, tutta presa dal lavoro e dalle fatiche quotidiane. Leone prega, e le cose che chiede un po' si avverano. Si sarebbero avverate comunque? E quanto conta il filo segreto che lega una nonna e un nipotino? L'unica certezza è che il mondo intorno cambia, e nessuno sarà piú com'era. Paola Mastrocola ha scritto un romanzo sul potere dirompente del credere in qualcosa. E noi lettori siamo chiamati a chiederci cosa sia questa preghiera ingenua e laica, questo gesto cosí spontaneo e naturale che riguarda tutti noi, al di là di qualsiasi fede. Quale sia l'essenza della magia che, a volte, sembra circondare le nostre vite.