Da vescovo ausiliare ad arcivescovo di Milano. Chi è Mario Delpini? Papa Francesco lo ha scelto per essere il pastore della diocesi ambrosiana dopo i cardinali Martini, Tettamanzi e Scola, di cui è stato stretto collaboratore. Una nomina che ha colto molti di sorpresa, ma in linea con le ultime scelte del pontefice: figura non ascrivibile a nessuna cordata, sacerdote dedito alle famiglie e agli ultimi, vescovo mite e lontano dall'identikit del manager. Classe 1951, uomo dal temperamento cordiale, ottimo rapporto con i fedeli, Delpini è stato segretario della Conferenza episcopale lombarda e si è occupato a lungo di formazione del clero, ma negli anni si è rivelato anche un acuto osservatore del mondo che gravita attorno al campanile parrocchiale, alla canonica, all'oratorio con tutti i suoi attori e comprimari: giovani, anziani, poveri, volontari, catechiste, devoti zelanti e critici, suore e seminaristi... Un'umanità variegata, a tratti ferita, bisognosa di attenzione e cure. In un racconto denso di curiosità e particolari, il vaticanista Paolo Rodari ricostruisce il percorso umano e spirituale di quello che si preannuncia un "grande vescovo": affettuoso, informale, che non dimentica gli amici e i collaboratori che gli sono stati vicini. Lanciando uno sguardo sul futuro, il nuovo pastore di Milano pone i capisaldi della missione che lo attende: le sue idee sull'accoglienza agli immigrati, sul rapporto con le altre religioni e le altre confessioni cristiane, sulle prospettive della civiltà italiana e della Chiesa nei prossimi anni.
Negli anni recenti il tema della mistagogia è affiorato con una certa costanza nella letteratura di carattere non solo teologico-liturgico ma anche pastorale-catechetico. Essa rappresenta ormai un orizzonte ineludibile per chi si occupa di adulti catecumeni come pure di ragazzi preadolescenti e adolescenti dopo i consueti itinerari per la cresima (qui "il riferimento alla mistagogia è in grado di offrire più di un motivo ispiratore": CEI, Incontriamo Gesù, n. 62; cf. anche nn. 51; 52; 61). Se le acquisizioni teoriche hanno fatto dei passi avanti, lo stesso non si può dire per i percorsi pratici, dove cioè la teoria ha da misurarsi con la concreta pratica pastorale, le sue opportunità, le risorse e le sue difficoltà. Il volume cerca di articolare il discorso in modo da propiziare l'ideazione di alcuni possibili itinerari mistagogici: uno per gli adulti che hanno vissuto il catecumenato, altri per giovani e adulti che ricominciano a credere (tra cui giovani coppie / mistagogia del matrimonio), altri per ragazzi preadolescenti e adolescenti.
Nessuno nasce catechista, nessuno nasce annunciatore o educatore. In genere, neppure ci si candida da soli: oggi, a servire il vangelo si è chiamati. Di fronte a questo compito ci si può sentire spaesati: anche se si tratta "solo" di entrare in dialogo con bambini e ragazzi; anche se si tratta di lavorare non da soli ma con altre persone, siano esse preti, genitori, consacrati, educatori. Nella messa per la Giornata dei catechisti il 29 settembre 2013 papa Francesco definiva il catechista come "un cristiano che porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altri". L'agile testo si rivolge ai catechisti e vuole accompagnarli a vedere il compito dell'evangelizzazione con gli occhi dei vescovi italiani. Sono loro, infatti, ad aver offerto - a molti anni dal Concilio e dal Documento base - i nuovi Orientamenti nazionali per l'annuncio e la catechesi. Ogni capitoletto è corredato di attività pratiche per formarsi, da soli o in gruppo, progettare il cammino con genitori e ragazzi, verificare l'andamento del proprio servizio. Sapendo che catechisti non si nasce, ma si diventa. "Questo cammino ispirato ai nuovi Orientamenti possa rappresentare l'occasione non solo di una pur necessaria preparazione tecnica ma anche e soprattutto di una riscoperta della memoria di Dio e della dedizione che qualifica la vita." (dalla Prefazione di mons. Marcello Semeraro)
Una raccolta di testi inediti di Giovanni Paolo II. Vere e proprie catechesi che partono dal discorso di Paolo all’Areopago – oggi ancora di forte attualità perché considerato modello di inculturazione – e affrontando il messaggio cristiano della salvezza invitano l’uomo di oggi a ripensare il proprio approccio e la propria fede in Dio. Il commento è a firma di monsignor Gilfredo Marengo.
Il testo del Compendio e i dieci comandamenti commentati da Paolo Curtaz: una vita nuova alla luce della fede. I grandi temi della libertà, la coscienza morale, le virtù. Con introduzione, percorsi di lettura personale e di catechesi; chiude il volume una sezione di attualizzazione.
L'Autore
Paolo Curtaz è valdostano e alterna il suo tempo fra la montagna, la sua famiglia e la voglia di conoscere le cose di Dio. Ha una formazione teologica e, da anni, scambia le sue riflessioni con chi condivide la sua ricerca. Ha scritto numerosi libri di spiritualità, tradotti in rumeno, polacco, spagnolo e portoghese. Collabora con la rivista, «Parola e preghiera», che vuole fornire una traccia di preghiera per l’uomo contemporaneo. Con l’associazione Zaccheo, di cui è presidente, organizza numerose serate e week-end di esegesi spirituale in giro per l’Italia e propone viaggi biblici in Israele. Ha fatto il prete con passione per vent’anni e ora, in altro modo, continua a raccontare di Dio. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: La Parola spezzata (2006), La Parola compiuta (2007), La Parola incarnata (2008), La lettera perduta (2008), Cristiano stanco? (2010), Dov’è Colui che è nato? (2010), Convertirsi alla gioia (2010), L’ultimo sì (2010), ABC della fede cristiana (2010), Gesù zero (2011), In coppia con Dio (2010), Il grande abbraccio. Via Crucis (2011) e Sul dolore. Parole che non ti aspetti (2012). Nel 2011 ha pubblicato per Mondadori Strade Blu Perché restare cristiani. Il suo libro più recente è L’Amore e altri sport estremi (Edizioni San Paolo 2012).
Un piccolo vademecum della fede cristiana, per chi vuole fare il punto della situazione e per chi vuole avvicinarsi alla fede dei discepoli del Nazareno. Una pubblicazione agevole e di facile utilizzo che può diventare un trampolino di lancio per approfondire la propria fede.
Destinatari
Catechisti, parroci, genitori, catecumeni e semplici credenti.
Autore
Paolo Curtaz, valdostano, medita il vangelo sul sito www.tiraccontolaparola.it e tiene i contatti con i suoi amici con il blog www.paolocurtaz.it. Spezza la Parola con numerosi cercatori di Dio in giro per l’Italia, proponendo delle meditazioni, dei week-end di spiritualità biblica e attraverso Internet. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: La Parola spezzata (2006), La Parola compiuta (2007), Gesù zero (2007), La lettera perduta (2008), In coppia con Dio (2008), La Parola incarnata (2008), Cristiano stanco? (2009), Dov’è Colui che è nato? (2009), Convertirsi alla gioia (2010), L’ultimo sì (2010). Per i ragazzi ha scritto Mattia va alla Prima comunione (2010). I suoi libri sono tradotti in rumeno, polacco, spagnolo e portoghese. Collabora alla rivista «Parola e preghiera». È presidente dell’associazione culturale Zaccheo.
Questa guida nasce dall'esperienza vissuta sul campo, maturata con il servizio educativo e dalla riflessione scaturita dagli incontri di formazione per educatori adolescenti. Da una parte le situazioni concrete, i dubbi, i tentativi di risolvere i problemi e i vicoli ciechi che ogni educatore prima o poi incontra nel suo servizio. Dall'altra, le idee, le intuizioni, i progetti educativi... E la fortuna di incontrare e di confrontarsi con altre realtà.
Un moderno e simpatico galateo" che con tono amichevole e mai saccente da consigli utili per imparare a comportarsi con gentilezza, cortesia e garbo. "
Questo libro inaugura la collana Rock
L'Azione Cattolica ha scelto, in questi anni di inizio millennio, di avviare a tutti i livelli un processo profondo di rinnovamento della sua presenza e di parte delle strutture che ne caratterizzano la vita. Il volume riflette nella prima parte l'essenziale della proposta associativa dell'Azione Cattolica che tocca la scelta religiosa, la pastorale nelle nostre chiese, la maturità della vocazione laicale. Nella seconda parte l'Autrice affronta, in modo diretto e sincero, le domande che più frequentemente vengono rivolte all'Associazione. Per la ricchezza dei contenuti e delle esperienze, queste pagine sono utili a tutti i membri e i responsabili di Azione Cattolica e, allo stesso tempo, si rivolgono a tutti coloro che nella Chiesa e nella società italiana guardano all'AC con attenzione e interesse. Il contributo offre diverse sollecitazioni per un dibattito ecclesiale e interassociativo per accogliere le istanze del tempo con maggiore consapevolezza e le domande di fede e di vita che sorgono nel cuore di chi è in ricerca, credente e non credente.