Qual è il rapporto tra politica e città in tempi di globalizzazione, post-modernità e neoliberalismo? Nel rispondere a questo interrogativo, il libro propone di scomporre il complesso universo della politica urbana in tre dimensioni: la 'politica come rappresentazione', che si produce intorno ai discorsi e agli immaginari – la città globale, imprenditoriale, creativa – mobilitati a sostegno delle strategie convenzionali di sviluppo urbano; la 'politica come governo', generata dalle diverse modalità di valorizzazione e regolamentazione degli spazi e delle comunità urbane (dalle politiche di rigenerazione economica e territoriale a quelle di sorveglianza); infine, la 'politica come contestazione', alimentata dai movimenti 'dal basso' (per la giustizia e la cittadinanza), che pone in discussione l'ordine socio-spaziale associato alle due precedenti forme della politica.
Il tema del nudo artistico costituisce uno dei campi di indagine più interessanti per la riflessione etica; tema delicato e complesso in quanto riguarda il dato più "naturale" della persona umana, la nudità appunto, e insieme il più "culturalizzato", la sua gestione e significazione. I contributi affrontano l'argomento nei suoi vari aspetti in un'ottica etica ed artistica cercando di individuare i punti di convergenza e di divergenza, e gli elementi di tensione: l'elaborazione del senso del pudore; il linguaggio della nudità; il significato dell'abbigliamento; l'influenza della pubblicità, della moda e dei mass media; la rappresentazione della bellezza del corpo nell'arte figurativa e nel cinema.
Il primo pigiama party con le amiche non si scorda mai! La Principessina non credeva che fosse così bello e anche così facile stare lontana dalla sua mamma... per un po'!
LA COLLANA
Storie di una Principessina è la serie culto del mitico Tony Ross, che ha fatto ridere e sognare milioni di bambini in tutto il mondo.
Ha per protagonista una vivace e simpatica principessina che sa esattamente quello che vuole e non ha paura ad urlarlo in tutte le stanze del castello.
La principessina deve affrontare un compito molto importante: crescere!
E ovviamente lo fa a modo suo.
La Principessina vuole due compleanni, proprio come la Regina. E perché non tre, quattro? Ma festeggiare tutti i giorni è faticoso e poi, quando le cose smettono di essere "speciali", perdono la loro magia. Per fortuna il Re ha una soluzione...
LA COLLANA
Storie di una Principessina è la serie culto del mitico Tony Ross, che ha fatto ridere e sognare milioni di bambini in tutto il mondo.
Ha per protagonista una vivace e simpatica principessina che sa esattamente quello che vuole e non ha paura ad urlarlo in tutte le stanze del castello.
La principessina deve affrontare un compito molto importante: crescere!
E ovviamente lo fa a modo suo.
Il volume rappresenta un tassello prezioso nel mosaico di studi dedicati alla storia della nostra emigrazione. La Garfagnana, infatti, ha largamente vissuto l'esperienza migratoria che, conosciuta in tutte le sue fasi - dalla "grande emigrazione" a quella del Secondo Dopoguerra - ha portato gli abitanti di questa terra a vivere e a lavorare in molti paesi d'Europa e d'oltreoceano. Questa lunga "epopea", fatta certamente di sofferenza e di sacrificio, ma anche di coraggio e successi, è qui rigorosamente ricostruita. Quasi due secoli di storia ripercorsi attraverso capitoli tematici, grazie ai quali possiamo conoscere e comprendere gli specifici caratteri del fenomeno migratorio in Garfagnana. Le condizioni di vita di partenza, le "informazioni" disponibili sulle nuove destinazioni, le pratiche burocratiche affrontate, la realtà del viaggio e quella dell'arrivo, e poi la "nuova vita", i lavori svolti, le attività intraprese... Un processo di "dissezione" analitica, frutto anche di una accurata e meritoria indagine delle fonti, che ci consente di andare oltre l'immagine un po' convenzionale e stereotipata che in molti casi conserviamo dell'emigrazione.
La luce del mistero e' la ricerca dei sottili legami che intercorrono tra il sogno e la realta', inseriti all'interno della spiritualita' cristiana. Emergono nell'opera affascinanti connessioni tra le suggestioni della filosofia cristiana e quelle di una letteratura, anche di tipo teatrale, tesa allo scandaglio delle profondita' teologiche. Il mistero, in questo contesto, diventa la chiave per avvicinarsi alla comprensione dell'esistenza umana.
Fate questo in memoria di me" è il comando per fare quello che Gesù ha fatto. Gesù ha preso la sua vita tra le mani, l'ha consegnata, e invita noi a prendere il nostro corpo, il nostro sangue e consegnarlo, come Gesù stesso, nelle mani del Padre e dei fratelli. "
Il comandamento che più degli altri ha subito profonde trasformazioni nel corso dei secoli. Dalle radici bibliche al diritto canonico, alla legislazione civile, la storia del furto in Occidente, e i suoi legami con la nozione di ricchezza e proprietà. Che cosa significa non rubare nell'era della rivoluzione finanziaria che ha modificato la natura stessa della ricchezza, e dove il confine tra lecito e illecito si fa sempre più opaco?
Paolo Prodi è professore emerito di Storia moderna nell'Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato "Il sacramento del potere" (1992), "Introduzione allo studio della storia moderna" (1999), "Una storia della giustizia" (2000), "Il sovrano pontefice" (II ed. 2006) e "Settimo non rubare" (2009). Guido Rossi è professore emerito di Diritto commerciale nell'Università Bocconi di Milano. E' stato presidente della Consob e senatore della Repubblica. Tra le sue pubblicazioni: "Capitalismo opaco" (Laterza, 2005) e, con Adelphi, "Il conflitto epidemico" (2003), "Il gioco delle regole" (2006), "Il mercato d'azzardo" (2008), "Possibilità economiche per i nostri nipoti?" (2009).
IL LIBRO
Sapete perché non dovete avere paura se girando per la Basilicata incontrate il Serrapotomo? E che le Dolomiti ci sono anche nel Meridione? Avete un’idea di che cosa leghi San Nicola e Babbo Natale? E perché a Orvieto tutti conoscono Maurizio?
Incontenibile Italia risponde a queste domande e a mille altre, presentandovi in maniera completamente nuova la storia, la geografia e le tradizioni della nostra penisola...
Italia spezzettata, unita, scoperta ed esplorata: tutte le curiosità e le bizzarrie del Paese più irresistibile del mondo!
UN BRANO
"Faremo la conoscenza con tutte le venti rissose regioni italiane, una per una. Già, ma da quale partiamo? Bisogna stare attenti, considerato quanto sono rissose e permalose... Di solito, i più terrificanti libri di geografia cominciano dalle regioni del Nord, passano a quelle del Centro e finiscono con il Sud e le isole.
Allora facciamo in ordine alfabetico? Neanche a parlarne: c’è sempre qualcuno che protesta, proprio come succede a scuola.
Sentite, facciamo come agli esami: si sorteggia una lettera e si comincia da lì, e poi si va avanti in ordine alfabetico. Tutti d’accordo? Bene: è uscita la H. Non ci sono regioni con la H? Riproviamo: Z. Neanche con la Z? Accidenti, non la finiremo mai, con questo sistema! Proviamo ancora una volta: ecco, è uscita la P. Bene: cominceremo allora dal perfido Piemonte."
L'AUTORE
Fabio Rossi è nato a Milano nel 1958. Dopo una laurea in Lettere classiche, ha insegnato a lungo in varie scuole superiori e ha una ventennale esperienza nell’editoria. Attualmente è responsabile del settore testi di storia e geografia per le scuole medie inferiori e superiori presso la casa editrice Principato.
La rivista che ha forgiato l'idea dell'architettura moderna in Italia: il lavoro delle idee viene qui colto e raccontato nel concreto del laboratorio editoriale di casabella
Negli anni Trenta del Novecento la rivista «Casabella» interpreta, in un difficile contesto storico-politico, la voce della cultura architettonica italiana più attenta alle novità del panorama internazionale contemporaneo e più sensibile al rinnovamento dell’architettura in Italia. A ottanta anni dalla sua fondazione, Rossano Astarita riparte da via Beatrice d’Este 7, sede storica della rivista, per ricostruire di quegli anni tormentati, così fertili e ricchi, non tanto una storia ufficiale, ma una lettura "trasversale" basata sulle testimonianze dirette e indirette di architetti, pittori, critici e letterati che contribuirono da un lato all’affermazione di «Casabella», dall’altro al formarsi di una nuova coscienza architettonica italiana. Ruolo centrale in questo studio è affidato ad Anna Maria Mazzucchelli, segretaria di redazione e redattrice capo della rivista dal 1934 al 1939, figura di riferimento per scambi di lettere e opinioni, richieste di articoli, recensioni, annunci di mostre. Il materiale dell’archivio Mazzucchelli costituisce infatti la struttura portante di questa "microstoria" di «Casabella» e dei suoi artefici, dei quali fa cogliere gli stati d’animo più intimi, quindi più autentici, e posizioni critiche a volte inedite. Il testo, in linea con una metodologia di ricerca che intende la documentazione originale già una scelta storico-critica, consente dunque una nuova lettura di autori e avvenimenti. La stessa ricostruzione del "dietro le quinte" del lavoro redazionale sulla base di appunti autografi e fotografie ritoccate porta a individuare e comprendere il processo di selezione e di fortuna critica di alcune architetture piuttosto che di altre, all’interno di correnti di gusto ben delineate, in modo del tutto analogo a ciò che accade ancora oggi. Il quadro che emerge, lontano dall’offrire una visione unitaria di un percorso che unitario non fu, è quindi il risultato articolato e complesso di punti di vista diversi e intrecciati, e, proprio per questo, coerente con gli umori del tempo e della cultura che racconta.
È un problema di libertà, è un problema di democrazia, ma è anche il terrore che ingabbia le vite di chi, in Calabria, è in prima linea. Cronisti minacciati dalla 'ndrangheta. La mafia più potente e sottovalutata del nostro Paese raccontata attraverso le storie di chi ogni giorno ne dà notizia. E ci sbatte il muso. Volti sconosciuti, firme e sigle in fondo alle pagine di quotidiani locali, col vizio di chiamare le cose col loro nome, animati dal desiderio di normalità. E tanto basta per esporsi al pericolo. Non ci sono eroi in Avamposto, solo persone a rischio per aver creduto nel diritto di cronaca. La loro colpa, quella di vivere troppo, troppo vicino alle ville dei mammasantissima. Storie di mafia, di faide sanguinose, di ragazzi uccisi e mai più ritrovati, di potentati locali, di cattiva politica, di imprenditoria marcia, di giudici nel mirino e magistrature compiacenti. Storie pericolose. Poco conosciute. Nonostante siano il miglior termometro per comprendere la realtà di una terra ostaggio della peggiore forma di sovranità. Calabria, Italia.
Un manoscritto creduto perduto e misteriosamente ritrovato, due storie legate tra loro. Salai, discepolo indisciplinato del maestro Leonardo, violento e ladro, si trova suo malgrado a investigare insieme a lui sul misterioso avvelenamento di Bianca Giovanna Sforza, presunta modella della famosa Gioconda. Circondati da situazioni oscure e magiche, la loro avventura si dipana in una Milano del 1496, descritta in modo accurato, con i suoi Sestieri e Contrade e in mezzo ai suoi meravigliosi Navigli. Leonardo e Salai scopriranno che dietro a tutto vi è lo zampino della Francia, con il preciso intento di spodestare il Moro e di entrare a Milano, cosa che avverrà nel 1499. A causa di ciò, Leonardo sarà costretto a fuggire e, dopo mille peripezie, dovrà rifugiarsi nella stessa Francia con il suo nuovo discepolo, Francesco Melzi. Qui la Gioconda, ovvero il dipinto di Bianca Giovanna Sforza, sarà la chiave di tutti i misteri, al centro dei quali vi sarà l’oscura presenza della della strega Arima, che continuerà a tormentare Leonardo fino alla mortale resa dei conti.