La vita umana inizia con il respiro del neonato che nasce uscendo dalle acque materne; la vita cristiana inizia con l’immersione nelle acque battesimali del catecumeno che inizia a respirare con lo Spirito, anche se inconsapevolmente. Respirare non è solo un atto fisico, ma simbolico, anzi mistico: è respirare lo Spirito. È un atto avvolto nel mistero della Vita che trascende la realtà fisiologica per indicare la realtà cristiana: fisiologia, corpo e Spirito sono inseparabili. Si è iniziati a una vita senza fine nel momento in cui si prende la decisione di respirare con lo Spirito perché Egli dà l’alito vitale che respira per l’eternità. Saggiare questo respiro nella pratica della contemplazione è iniziarsi alla vita eterna.
Destinatari
Tutti i cristiani.
Autore
Rossano Zas Friz è docente di teologia spirituale nella Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Luigi, e direttore del biennio di specializzazione in Vita Cristiana. Nato a Lima (Perù), ha iniziato gli studi nella Facoltà di Teologia di Lima e dopo la laurea civile in psicologia ha continuato l’iter formativo nelle Facoltà della Compagnia di Gesù di Belo Horizonte (Brasile) e nell’Università Gregoriana di Roma. Collabora attivamente con il Centro Ignaziano di Spiritualità (Napoli), con l’Istituto di Spiritualità e Mistica della sezione San Luigi e con le riviste web www.ignaziana.org e www. mysterion.it.
Investire sulle giovani generazioni è la strada maestra per creare ricchezza nelle famiglie: questa è la tesi di J. Heckman, Premio Nobel per l’Economia nel 2000, contenuta in questo volume. Alla luce di tale analisi eminenti studiosi, economisti, filosofi, pedagogisti, psicologi, sociologi, argomentano come sia possibile percorrere questa direzione e quale vantaggio sia possibile ottenere entro le relazioni familiari e nel contesto sociale più ampio. Le riflessioni teoriche e la documentazione empirica contenute nei saggi qui presentati consentono di affermare che la ricchezza non è solo e soltanto possesso di beni materiali, quanto piuttosto la capacità di creare innovazione nei prodotti e nei processi, generando capitale umano e rendendo le relazioni vettori di quella risorsa strategica costituita dal capitale sociale. Una definizione relazionale della ricchezza – che sa cogliere il potenziale dei legami familiari costituito dai figli intesi come bene comune indispensabile alla società – consente di ripensare la crisi odierna declinandone gli aspetti che permettono di investire in un desiderio generativo e offre, altresì, indicazioni preziose per politiche sociali che intendano operare ‘amichevolmente’ nei confronti delle famiglie.
La collana «Studi interdisciplinari sulla famiglia» è lo strumento di divulgazione culturale scientifica del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia (CASRF) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il Centro, che opera dal 1976, si occupa di ricerca scientifica sulla famiglia e di formazione di alto livello rivolta a professionisti che lavorano con e per le famiglie. In esso si confrontano competenze pluridisciplinari attinenti principalmente gli ambiti psicologico e sociologico, con aperture alla teologia, alla demografia, all’economia, alla giurisprudenza e alla storia. Gli studiosi che fanno parte del Centro si riconoscono in una specifica prospettiva relazionale di comprensione dei fenomeni familiari che viene indicata nel settore psicologico come approccio relazionale simbolico. In tale ottica la famiglia è intesa come luogo costitutivo del legame tra generi, generazioni e stirpi. Ad essa è riconosciuto lo statuto di ‘soggetto societario’, protagonista attivo nella costruzione dell'identità personale, dell'azione educativa e delle politiche sociali.
Quest’opera, in tre volumi (quattro tomi), interpreta la Bibbia come un «Corso di esercizi di due millenni», che il Signore Dio dà al suo popolo, Israele/Chiesa, e mette al servizio di essa la dinamica psicologica e spirituale degli Esercizi ignaziani, conservando ad essi il loro carattere di proposta di riforma spirituale della persona nella Chiesa. Gli Esercizi – quelli di Ignazio, di trenta giorni – non sono «un’esperienza di preghiera» da ripetersi più volte, magari ogni anno! Sono una «corsa nella fede» da fare una volta e da proseguire con costanza per tutta la vita, fino alla fine.
La Terza Settimana presenta alla nostra contemplazione i misteri della passione del Signore, sottolineando soprattutto l’unità dinamica delle molte tappe dell’unico Mistero Pasquale. Nella Quarta Settimana, invece, si meditano i vangeli della risurrezione. In entrambe queste settimane l’esercitante non è invitato a prendere decisioni, quanto a confermare quelle prese durante la Prima e la Seconda.Tutto dipende ovviamente dai tempi spirituali di ciascuno. Le conferme delle nostre scelte ci raggiungono sulla base della vita pasquale, che dovrebbe essere la vita normale del cristiano.
Punti forti
Frutto di oltre quarant’anni di predicazione degli «Esercizi spirituali di trenta giorni», l’opera costituisce un modo originale di leggere la Bibbia come una carta topografica di «sentieri di vita».
Un’opera monumentale, utilizzabile da tutti, per accostarsi alla proposta spirituale di Ignazio di Loyola. La fama dell’Autore.
Destinatari
Religiosi, ma anche laici, che vogliono cimentarsi con il «Mese ignaziano».
L’autore
Francesco Rossi De Gasperis, gesuita, dopo un periodo di vita missionaria in Giappone, ha partecipato per diversi anni alla pastorale della Cappella dell’Università della Sapienza, a Roma. Dal 1966 al 1995 ha tenuto corsi di teologia biblica, dogmatica e spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Si occupa di lectio divina, specialmente in relazione con gli Esercizi spirituali ignaziani, e ha dato ritiri e tenuto sessioni in molti Paesi di Europa,Asia,Africa e nelle Americhe. Dal 1977 fa parte della comunità del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme, dove si interessa alle radici ebraiche della fede cristiana e alla teologia cristiana di Israele. Insieme ad Antonella Carfagna accompagna dei pellegrinaggi nel paese biblico intesi come «esercizi spirituali di lectio divina della Terra».
Negli esercizi spirituali itineranti, che siamo soliti fare nella Terra del Santo, abbiamo scelto di recarci a Betlemme nel pomeriggio della giornata, nella quale al mattino abbiamo celebrato l’Eucaristia presso il sepolcro vuoto del Santo, nella Basilica dell’Anastasi (= la Risurrezione), a Gerusalemme. Solamente alla luce del Risorto, e dei teli e del sudario lasciati nella tomba di Gesù (Gv 20,6-7), prendono tutto il loro senso – per il discepolo che vede e crede (Gv 20,8) – le fasce nelle quali Maria aveva avvolto il suo bambino appena nato, prima di porlo nella mangiatoia (Lc 2,6-7).
Francesco Rossi de Gasperis, gesuita, fa parte della comunità del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme, dove si interessa specialmente alle radici ebraiche della fede cristiana e alla teologia cristiana di Israele, e tiene corsi presso il Centro “Ecce Homo” e l’Istituto “Ratisbonne”. Dopo un primo periodo di vita missionaria in Giappone, ha partecipato per diversi anni alla pastorale della Cappella Universitaria di Roma. Dal 1966 è professore di teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Si è inoltre occupato di “lectio divina” in diversi paesi di Europa, Asia, Africa e nelle Americhe. Dal 1984 dirige un corso di due mesi di formazione permanente per gesuiti italiani a Gerusalemme. Il presente volume raccoglie le meditazioni proposte, negli ultimi anni, a conclusione di questo corso. In questa stessa collana ha pubblicato recentemente "E videro la sua gloria (Lc 9,32)". Una scuola della fede secondo la liturgia dell’anno C.
Un terzo del clero mondiale appartiene a un ordine o a una congregazione religiosa. Tuttavia nella Chiesa raramente ci si è soffermati a riflettere sullo specifico dei consacrati che hanno ricevuto il sacramento dell'ordine.
L'autore è mosso dal desiderio di indagare la differenza tra il presbitero secolare e quello religioso e di verificare se, nel momento in cui si definisce il carisma religioso, il sacramento dell'ordine si riduca a una dimensione secondaria. Scopo del saggio è inoltre abbozzare una concezione pluriforme del ministero ordinato che appaia pertinente sotto il profilo teologico, pastorale e canonico. L'intento è quello di contribuire all'evoluzione della concezione del presbitero nella Chiesa italiana affinché, conservando l'unità sacramentale, si rispettino le differenze che nascono dai carismi ecclesiali riconosciuti dalla Chiesa.
Nell'affrontare il rapporto storico e teologico tra ministero ordinato e vita consacrata, la ricerca prende avvio esaminando la letteratura prodotta nel post-concilio sull'argomento, chiarisce poi lo sviluppo storico della figura del presbitero religioso nella Chiesa, offre una riflessione teologica sul ministero ordinato e il carisma della vita religiosa in rapporto all'attuale teologia del ministero ordinato e infine verifica quanto sviluppato nei capitoli precedenti alla luce del documento della CEI sulla formazione del presbitero in Italia (2007).
Sommario
Abbreviazioni. Introduzione. I. La condizione attuale del presbitero religioso nella Chiesa. II. Presupposti storici per una comprensione attuale del presbitero religioso. III. Presupposti teologici per una comprensione pluriforme del ministero ordinato. IV. Il presbitero religioso e il documento della CEI sulla formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Conclusione.
Note sull'autore
ROSSANO ZAS FRIZ DE COL è sacerdote della Compagnia di Gesù, docente di teologia spirituale nella Facoltà teologica dell'Italia Meridionale - sezione San Luigi e direttore del biennio di specializzazione in vita cristiana. Nato a Lima (Perù), ha iniziato gli studi nella facoltà di teologia di Lima e, dopo la laurea in psicologia, ha continuato l'iter formativo nelle facoltà della Compagnia a Belo Horizonte (Brasile) e alla Gregoriana di Roma, oltre che alla facoltà di spiritualità Teresianum e all'Ateneo Sant'Anselmo. Collabora attivamente con il Centro Ignaziano di Spiritualità (Napoli), con l'Istituto di spiritualità e mistica della sezione San Luigi; è inoltre fondatore delle riviste web www.ignaziana.org e www.mysterion.it.
Nella magia della fiaba ogni lettore ritrova un elemento del proprio inconscio, ritrova aspetti originari della mente, attiva processi di superamento del reale qui e ora con i suoi limiti con le sue povertà e può attivare un processo capace di pensare l'ulteriore, il diverso, legittimando lo sforzo costruttivo e interpretativo della fantasia. Se così è (e lo è) la fiaba parla a tutti e parla a tutti anche con quel paradigma magico che la contrassegna. Magia alla quale è assegnato il ruolo di tenere aperto un varco verso il possibile, un percorso del "non ancora", un cammino in direzione della speranza.
Cd musicale frutto di uno spettacolo multimediale che invita al dialogo fra culture, aperto alla fraternità universale.