Questo primo Dizionario di Pedagogia generale e sociale nasce dal lavoro di quarantasette docenti e ricercatori di ventuno diversi Atenei italiani. Ciascuno di loro mette a disposizione dei lettori - studenti, educatori, pedagogisti, insegnanti - il frutto più avanzato delle proprie ricerche. È il contributo di esperti autorevoli, appartenenti a scuole di pensiero diverse tra loro, ma accomunati dal rigore e dalla passione scientifica. Ne emerge un quadro ricco e articolato, un lessico che permette di "dire", ma ancora prima di "pensare", le questioni educative sotto un profilo pedagogico. Il lettore attento potrà incontrare, nell'approfondimento di ogni lemma, la testimonianza di una ricerca sull'educazione in grado di aprire nuove prospettive di pensiero al servizio dell'azione educativa, anche alla luce della Legge n. 55/2024 che istituisce l'Ordine delle professioni pedagogiche ed educative.
Con i contributi di: Massimo Borghesi, Giulia Paola Di Nicola, Pier Davide Guenzi, Francisco Mele, Philippe Portier, Verónica Roldán, Monica Simeoni. Il libro si propone di comprendere, da differenti punti di vista e con studiosi di diverse nazionalità, le origini teologiche, filosofiche e sociologiche di Francesco, nel suo percorso di formazione. I saggi proposti cercano di approfondire, andando alle fonti, il pensiero e il Magistero di Bergoglio. Il suo Pontificato appare sempre più illuminato dalle premesse del Concilio Vaticano II, identificato come faro per le problematiche spirituali e sociali contemporanee, dall'immigrazione alle molte diseguaglianze presenti e discriminanti in ogni società. L'obbiettivo, nel comprendere i gesti e la filigrana degli insegnamenti di Francesco, è quello di inserire, nella trama delle sue riflessioni, collegamenti e relazioni con concetti chiave, sociologici e teologici, caratteristici dei suoi primi dieci anni di Pontificato. Prefazione di Enzo Pace.
Quello che nella Chiesa latina rappresentano le autobiografie di santa Teresa d'Avila e di san Givanni della Croce, nella Chiesa bizantina d'Oriente trovano un riscontro significativo nella sublimità e nella forza teologica di Simeone il Nuovo Teologo. Totalmente originale è la sua "visione di Dio" e la dottrina che ne consegue.
Di fronte alle sfide del futuro l'educazione si presenta come il dono più prezioso che le generazioni più avanti negli anni possono offrire a quelle giovani, mettendo a loro disposizione le mappe per muoversi in un mondo complesso e trovare nuovi itinerari. In questa prospettiva siamo chiamati a rispondere all'appello di Papa Francesco per la costruzione di un patto globale perché «mai come ora, c'è bisogno di unire gli sforzi in un'ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un'umanità più fraterna». Il volume, mettendo a fuoco le categorie di dono e patto educativo, propone una pedagogia della famiglia che mette in luce le possibili declinazioni di questa alleanza intergenerazionale. La famiglia - come spazio generativo in grado di favorire l'incontro autentico tra figli e genitori, fratelli e sorelle, nipoti e nonni - aiuta a delineare, attraverso un patto affettivo e dialogico, il futuro.
Tra i soggetti e le sceneggiature di Pirandello, l'autrice ha individuato tre progetti cinematografici che possono formare un'ideale "trilogia metateatrale per il cinema"; questo, sia per via dell'ambientazione teatrale, sia per le dicotomie presenti nel teatro di Pirandello che qui tornano e trovano espressione: la distanza tra testo e messinscena, la rappresentazione dei diversi piani di realtà, il rapporto tra l'autore e le proprie creature. Questi soggetti per il cinema stabiliscono, dunque, un dialogo costante con la produzione pirandelliana, teorica e creativa, e costituiscono un ulteriore tassello di approfondimento della sua poetica. Il volume si divide in due parti: la prima tiene conto del progressivo interesse di Pirandello per il cinema e ricostruisce il binomio cinema/teatro in alcuni suoi scritti letterari e teatrali, anche in rapporto alla riflessione coeva. La seconda si focalizza sulla trilogia metateatrale per il cinema, costituita dai progetti tratti dalla novella "Il pipistrello" (1920) e dai drammi "Sei personaggi in cerca d'autore"( 1921) e "Trovarsi" (1932) In appendice è presente una breve analisi di un soggetto inedito di Hans Neumann, "Sei personaggi"(1938).
L'esperienza dell'amore spinge i giovani ad uscire da sé per approdare al territorio dell'altro. Questo "esodo" permette di avvicinarsi all'altro, di conoscerlo, di comprenderlo e di amarlo. L'amore diviene "fecondo" quando si apre al "dono". Il volume vuole indagare la relazione d'amore tra un uomo e una donna come una potenziale esperienza educativa che permetta la crescita della relazione di coppia e la piena realizzazione delle persone coinvolte, passando da un amore egocentrico a un amore progettuale e generativo, nella consapevolezza che "imparare ad amare è un'arte che richiede pazienza e sacrificio, e che ha bisogno di guide sapienti". Un impegno quotidiano che papa Francesco ha definito "un lavoro artigianale", "un lavoro di oreficeria", che permette alla coppia di crescere insieme, "facendosi - l'un l'altro - più uomo e più donna". "La relazione amorosa nasce dall'attrazione fisica, dalla profonda aspirazione all'incontro insita in ogni essere umano, dal desiderio di superare la solitudine. È una risposta al bisogno profondo di essere riconosciuti, scelti e amati, ma rappresenta anche un'occasione di cambiamento e di crescita che può condurre l'individuo dall'amore di sé all'amore per l'altro, in cui Eros e Agape si integrano e si rinforzano vicendevolmente per la costruzione di una relazione autentica che porta al reciproco dono di sé".
Il volume nasce dalla necessità di identificare nuovi spazi per l'attività consultoriale e l'urgenza, per il consultorio, di ripensare la propria funzione, la propria organizzazione, il proprio rapporto con il territorio di appartenenza, identificando modalità operative inedite che forniscano risposte adeguate alle domande delle famiglie di oggi. Il consultorio familiare deve porsi come luogo di prevenzione e di promozione della realtà familiare, individuando spazi operativi nei quali intervenire in collaborazione con le istituzioni locali. Si pensi all'educazione delle nuove generazioni alla vita matrimoniale e familiare, all'educazione sessuale, all'aiuto alla famiglia nelle varie fasi di sviluppo e nell'assunzione dei relativi compiti educativi che ne accompagnano l'evoluzione, alla preparazione e allo sviluppo delle funzioni genitoriali, alle esigenze tipiche delle diverse fasce di popolazione. Il consultorio può diventare così un presidio educativo territoriale, che, attraverso la propria dimensione pedagogico-educativa, non soltanto aiuta le persone a risolvere i problemi della vita quotidiana, ma soprattutto le sostiene nel dare senso e significato alla propria esperienza.
Crisi della democrazia; inadeguatezza dei partiti, delle rappresentanze e delle élites nella risposta alle sfide della globalizzazione; una classe media sempre più frammentata ed esposta, non solo in Italia ma anche in Europa, a derive populiste che alimentano formazioni euroscettiche e, in alcuni casi, anche xenofobe. Sembra essere questa la fotografia della realtà politica contemporanea, ma la crisi viene da lontano. Il pensatore spagnolo J. Ortega y Gasset, già agli inizi del Novecento, in un testo significativo, e che conferma tutta la sua attualità, dal titolo "Democrazia morbosa", aveva individuato le patologie dell'uomo massa e della nascente democrazia. La crisi dell'uomo medio, il degrado e la svalutazione della cultura appaiono segni distintivi della nuova democrazia post-ideologica moderna. Entro tale contesto partiti in forte crisi di rappresentanza, in alcuni casi, cercano pericolose scorciatoie in un uso strumentale del termine popolo. Il risentimento per la mancata rappresentanza delle giuste istanze dei cittadini può provocare rabbia e frustrazione con risultati potenzialmente destabilizzanti per le stesse istituzioni democratiche. Occorre perciò promuovere un'Europa solidale, con un welfare rinnovato, che renda protagonisti i cittadini e non le masse. Prefazione di Stefano Ceccanti.
La riflessione pedagogica solo recentemente ha posto l'attenzione sulla consulenza educativa concepita come modalità di sostegno alla persona, alla coppia e alla famiglia in difficoltà. Il presente lavoro intende mettere in luce i presupposti e le caratteristiche fondamentali del processo di consulenza rivolto a quanti vivono conflitti, ambivalenze, incertezze che ne limitano le prerogative esistenziali. La consulenza educativa si configura, pertanto, come strumento utile per rafforzare la capacità d'iniziativa del soggetto, aiutandolo a superare i problemi che gli si presentano e ad aumentare la propria consapevolezza circa i compiti educativi da assolvere. Ne consegue che l'educatore potrà essere di aiuto se saprà far leva sulle risorse di chi è in una situazione di bisogno e, lungi dal privilegiare le difficoltà, sarà capace di dare speranza a chi si sente impotente e senza prospettive per il futuro. La consulenza educativa poggia sulla comunicazione interpersonale sostenuta dall'intenzionalità a concretare un originale progetto esistenziale. Questo volume invita a riscoprirne gli aspetti pedagogico-educativi, sia nella ricerca di nuove competenze nelle professioni d'aiuto, sia nella definizione di nuovi assetti epistemologici.
Il saggio propone un'analisi iconografica e iconologica, oltre che sociologica e psicologica, dell'introduzione dello specchio, dipinto o inserito materialmente nell'opera d'arte, in dipinti, installazioni, e fotografie come chiave di decodificazione e quindi di lettura delle opere stesse ma anche dell'ideologia dell'artista.