"Gesù Cristo ha dato un potere a Pietro, ma di quale potere si tratta? Alla triplice domanda di Gesù a Pietro sull'amore, segue il triplice invito: pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle. Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce" (Papa Francesco, Omelia per l'inizio del ministero petrino del Vescovo di Roma, 19 marzo 2013). Il primato petrino richiama senz'altro polemiche del passato. Oggi tuttavia è affrontato, anche in ambito ecumenico, con maggiore serenità. La Chiesa Cattolica ritiene di aver conservato nel ministero petrino un dono di grazia a favore dell'unità della Chiesa di Cristo perché, attraverso i secoli e nelle variegeografie, sia Una e Sancta. I contributi che qui vengono offerti riflettono aspetti essenziali del significato e del valore del ministero per l'universalità della vita e della missione del popolodi Dio. L'obiettivo comune è di illustrare l'intimo rapporto che vige tra primato ed episcopato all'interno del dinamismo missionario della Chiesa.
Attraverso ventisette classici, la lunga marcia dei diritti, da prerogative dei soli cittadini a pretese legittime di ogni essere umano, contro ogni forma di potere pubblico e privato.
Il post-classicismo è una tendenza trasversale dell'arte italiana. La animano alcuni tra i protagonisti dell'Arte Povera e della transavanguardia e solitarie personalità delle ultime generazioni. Sono artisti accomunati da precise intenzioni poetiche: il desiderio di radicare le loro opere in regioni lontane, il bisogno di riaffermare il valore della memoria, la volontà di guardare indietro in modo originale. Sottraendosi alle mitologie del nuovo, distanti dai citazionismi postmodernisti e da vaghe riproposizioni anacronistiche, i post-classici scelgono di frequentare le stanze della storia dell'arte. Pur con sensibilità differenti, pensano la loro pratica come un gesto fondato non sul creare dal niente, ma sul "ritrovare". In particolare, tornano ad attraversare i luoghi della classicità, intesa come archivio di icone e di categorie senza tempo: da reinventare, oltre ogni nostalgia. Non meta, ma "strumento" per misurarsi con i disorientamenti del presente. Patrimonio da rimodulare con disinvoltura. Spazio che può alimentare ansie e inquietudini. Territorio da sottoporre a infinite e continue riscritture, in un gioco di celebrazioni e di profanazioni. Costellazione che, per dirla con Italo Calvino, tende a relegare l'attualità al rango di un rumore di fondo di cui non si può fare a meno.
È la paura che gli dà la forza di correre. Il piccolo John Cameron non sente né la fame né il freddo e nemmeno si accorge di avere le braccia coperte di sangue. John sa soltanto che deve attraversare il bosco, nel buio. Solo così potrà chiedere aiuto per il suo amico James Sinclair. Solo così potrà salvare quello che rimane della sua innocenza... Seattle, oggi. Gli occhi bendati, le mani legate e una croce sulla fronte tracciata col sangue: è in questa macabra posa che il detective Alice Madison trova i cadaveri di James Sinclair e della sua famiglia, trucidati nella loro casa. Dalle prove rinvenute, sembra che il colpevole sia John Cameron, un criminale sospettato di numerosi altri delitti. Ma per Madison i conti non tornano: perché John Cameron avrebbe ucciso il suo amico d'infanzia? Perché avrebbe dovuto odiare proprio la persona con cui aveva condiviso un'esperienza devastante? C'è qualcosa di oscuro dietro quegli omicidi, qualcosa che affonda le radici nel buio di quella notte di venticinque anni prima, quando la polizia aveva salvato i due ragazzini, non riuscendo però ad arrestare i rapitori. E, per scoprire la verità, Madison dovrà entrare in sintonia con l'assassino e accettare che, quando si volge lo sguardo verso un abisso di tenebra, anche la tenebra guarda dentro di noi.
La figura del monaco egiziano Matta el Meskin (1919-2006) rappresenta un punto di riferimento importante per cogliere le energie spirituali e di fede custodite dalla Chiesa copta, comunità dalle origini apostoliche. Queste pagine intendono presentare la sua aspirazione a un cristianesimo autentico e radicale, sulle orme degli antichi padri del deserto, la cui missione è predicare il Vangelo e curarsi della salvezza dell'uomo, anche a costo di entrare in attrito con i responsabili della Chiesa. L'autobiografia e altri suoi scritti, qui per la prima volta tradotti, svelano il ruolo della Chiesa copta nell'Egitto contemporaneo, e assurgono a modello di spiritualità interreligiosa nel contesto di un mondo arabo divenuto fulcro di cambiamenti. Il volume nasce dall'impegno della Comunità di Sant'Egidio per il dialogo fra le diverse religioni e confessioni, fra credenti e non credenti, e dall'attenzione per la storia delle radici cristiane nel Medio Oriente.
Descrizione dell'opera
La presenza di persone disabili nelle comunità cristiane esige attenzione e cura particolari. Occorrono competenze che consentano non solo di usufruire di «servizi specifici», ma anzitutto di essere visti e riconosciuti come portatori di un dono particolare dello Spirito per l'edificazione della stessa comunità. La parrocchia, in sinergia con le altre alleanze educative, con l'équipe dei catechisti educatori e con la famiglia, può e deve divenire il luogo privilegiato in cui mediante la catechesi, la liturgia e la testimonianza della carità anche le persone disabili possano giungere alla pienezza della vita in Cristo.
Il testo, indirizzato a parroci, catechisti e operatori pastorali, costituisce uno strumento di riflessione, corredato di alcune esperienze concrete, per un'accoglienza vera e arricchente.
In appendice è riproposto il documento dell'Ufficio Catechistico Nazionale della CEI L'iniziazione cristiana alle persone disabili. Orientamenti e proposte (EDB 2004).
«L'augurio è che davvero le nostre comunità divengano quel luogo in cui la crescita nella fede è offerta a tutti, anche per l'accoglienza, l'inclusione e l'ascolto della testimonianza di fede che viene da fratelli e sorelle disabili» (dalla Prefazione di mons. Guido Benzi, direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale).
Sommario
Prefazione(G. Benzi). Introduzione (V. Donatello). I SACRAMENTI. Il disabile e i sacramenti: celebrare assieme la fede. Riflessioni ed esperienze di accompagnamento (L. Palazzi). L'INIZIAZIONE CRISTIANA. L'iniziazione cristiana alle persone disabili. Orientamenti e proposte. Ricezione e attualizzazione in una pastorale inclusiva (S. Soreca). L'altro. Il gusto dell'altro. Il cristiano cerca di fare posto al fratello (F. Pestelli). L'INIZIAZIONE CRISTIANA ALLE PERSONE DISABILI. ORIENTAMENTI E PROPOSTE (Ufficio Catechistico Nazionale). Abbreviazioni e sigle. Presentazione. 1. Promozione della presenza dei disabili nella comunità ecclesiale. Considerazioni e prospettive. 2. Orientamenti e proposte. Bibliografia. Siti.
Note sulla curatrice
VERONICA DONATELLO, francescana alcantarina, è responsabile del settore per la catechesi alle persone disabili dell'Ufficio Catechistico Nazionale della CEI.
Di fronte ai mutamenti sociali e culturali del nostro tempo, la Chiesa italiana ha avviato un cammino di discernimento, con l'obiettivo di sostenere il percorso dell'iniziazione cristiana attraverso proposte e itinerari nuovi, capaci di rispondere alle domande dei credenti di oggi. Ecco quindi il secondo di cinque volumetti, curati da Dino Pirri e Valentino Bulgarelli, scritti a partire dall'esperienza diretta e rivolti a parroci, catechisti, operatori pastorali come supporto semplice e molto fruibile nel lavoro di evangelizzazione e catechesi. La Conversione, generata dall'annuncio, è sostenuta dall'esempio di vita (Testimonianza ed Esperienza), sostenuta da un progredire graduale (Catecumenato) e alimentata dall'apertura a Dio (Preghiera).
Descrizione dell'opera
Questo testo, frutto di un lavoro svolto dall'Ufficio catechistico regionale e dalla Commissione regionale di pastorale familiare dell'Emilia-Romagna, si rivolge ai sacerdoti e ai catechisti impegnati nella pastorale battesimale, alle famiglie e alle comunità cristiane.
La celebrazione del battesimo è segno di una comunità viva che annuncia la Buona Notizia e che si pone come requisito fondamentale per garantire la crescita di fede dei bambini e accompagnare e sostenere i genitori.
La comunità cristiana è perciò invitata a interrogarsi su come rendere ragione della novità di vita che il battesimo produce e della possibilità di far nascere il desiderio di una riscoperta della fede e di un'appartenenza alla comunità anche negli adulti. A questo proposito, occorre tener conto di contenuti, linguaggi, metodologie e considerare l'organicità di un percorso che comprende la preparazione al sacramento, la celebrazione e le forme della concreta esperienza ecclesiale.
Sommario
PRESENTAZIONE. Per introdursi… PASTORALE BATTESIMALE.La pastorale battesimale: porta per il rinnovamento dell'iniziazione cristiana (V. Bulgarelli). COMUNITÀ. Il volto di una comunità che conduce alla fede (A. Caprioli). FONDAMENTI TEOLOGICI. Fondamenti teologici per una pastorale battesimale (S. Noceti). ACCOMPAGNAMENTO. Adultità e genitorialità: lo stile dell'accompagnamento (E. Biemmi). CONCLUSIONE. Per continuare… (E. Solmi).
Note sul curatore
VALENTINO BULGARELLI, docente stabile alla Facoltà teologica dell'Emilia-Romagna, è membro della Consulta della Conferenza episcopale italiana per l'Ufficio catechistico nazionale e collaboratore del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. È direttore dell'Ufficio catechistico regionale dell'Emilia Romagna e dell'Ufficio catechistico dell'arcidiocesi di Bologna. Scrive per Parole di vita, Sacra Doctrina e Settimana. Con EDB ha pubblicato L'immagine della rugiada nel libro di Osea. Uso molteplice di una figura nella Bibbia ebraica e nella Settanta (2002).