Questo volume non è solo un saggio di storia dell'arte ma un ricco e prezioso manuale per conoscere in modo più approfondito la bimillenaria storia dell'arte sacra cristiana. L'opera destinata a tutti coloro che pensano che l'arte svolga un ruolo primario nell'educazione, nella comunicazione religiosa e nella predicazione evangelica. Appassionati d'arte, docenti e allievi, educatori potranno trovarvi utili percorsi di crescita culturale e religiosa.
Timothy Verdon Storico dell'arte di fama mondiale, docente presso la Stanford University di Firenze nel nuovo testo Il Catechismo della carne, analizza come l'arte abbia trasmesso il messaggio evangelico attraverso la corporeità.
Le tre sezioni - Il corpo, la carne ; Il corpo nella storia; Il corpo nel cosmo, decifrano i linguaggi corporei nella storia dell'opera d'arte.
L'autore spiega il perché abbia senso parlare di un catechismo della carne di fronte all'affermazione di Gesù che Dio è Spirito.
Questo testo risponde ai molti interrogativi che si può porre tanto il credente quanto il non credente sull'opportunità di circondare di forme e di colori la semplicità dello spirito.
Viene affrontato il luogo comune secondo cui la fede cristiana sia nemica della corporeità, mostrando invece come il corpo sia un luogo di conoscenza spirituale.
Nessuna grande fede attribuisce infatti tanta importanza al corpo umano come il Cristianesimo.
Dato che nell'Eucaristia il corpo di Gesù è il nucleo di tutta la liturgia, non bisogna stupirsi che il Cristianesimo abbia voluto enfatizzarlo attraverso le arti del canto, della poesia e della pittura quasi come fosse un vero e proprio "catechismo".
Nel V - VI secolo assistiamo ad una spiritualizzazione del "corpo naturale" dell'esperienza grecoromana; tra il Due e il Trecento il corpo naturale venne, specialmente in ambito francescano, non solo riabilitato, ma anche esaltato come veicolo per l'esperienza spirituale.
Nel saggio viene sviluppata l'intuizione paolina del nesso tra l'esperienza morale e il "travaglio" fisico del creato: un' "antropologia teologica" che riflette sul rapporto del corpo umano con il cosmo.
Sul Sacromonte di Varallo i corpi realistici di centinaia di personaggi in terracotta policroma narrano i misteri della della fede in mezzo ai boschi della Valsesia, dove la natura si fa teatro di accoglienza per il rito.
"Lungi da essere ostile al corpo, il cristianesimo ha comunicato la sua fede in un Dio spirituale mediante immagini della carne umana. Secolo dopo secolo, pur nel variare di orientamenti teologici e di linguaggi stilistici, l'arte cristiana ha infatti esaltato il corpo come luogo di conoscenza spirituale, ridefinendo - soprattutto nel periodo che va da Giotto a Michelangelo - la stessa idea occidentale della dignità della persona".
La predicazione in immagini. L’Arte parla a tutti gli uomini da 1500 anni.
Da 1500 anni il popolo cristiano recepisce le letture dell’anno liturgico con l’ausilio dell’arte, e questa fa parte ormai del processo d’ascolto da cui scaturiscono la fede e le opere dei credenti.
Il presente Lezionario Illustrato è dedicato all’Anno A del ciclo liturgico e vuole rinverdire questo storico rapporto tra parole ed immagini. L’autore commenta i testi biblici di tutte le domeniche di diversi tempi liturgici (Avvento, Natale, Quaresima, Triduo Pasquale, Pasqua e Tempo Ordinario) e le feste e solennità facendo precedere al testo scritto una tavola a colori che riproduce un’opera d’arte che diviene essa stessa commento ai testi. Inoltre, all’inizio di ogni tempo liturgico, viene proposta una introduzione che iuta il lettore a comprendere il mistero dell’anno liturgico.
Timothy Verdon, statunitense, è lo studioso di arte sacra più conosciuto nel nostro Paese. Sacerdote, vive da molti anni a Firenze. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Maria nell’arte europea (Electa, 2004), Vedere il mistero (Mondadori, 2003), Arte sacra in Italia (Mondadori, 2001). Per San Paolo ha pubblicato L’arte cristiana in Italia. Tre volumi (I. Origini e Medioevo, 2006; II. Rinascimento, 2006; III. Età Moderna, 2007).
Magnifico saggio che fornisce le coordinate metodologiche per comprendere le opere d’arte religiose non solo da un punto di vista artistico ma anche e soprattutto da un punto di vista spirituale. Ogni mosaico, affresco, pale d’altare, scultura o suppellettile per il culto diventano essi stessi delle «vie» oltre il velo, che favoriscono un incontro portante alla comunione. Ogni opera viene analizzata artisticamente analizzando anche la simbologia utilizzata e l’intenzione spirituale. Consegue che la prima chiave di lettura di opere create al servizio della fede in Cristo deve essere la stessa fede in Cristo, e che – oltre la necessaria analisi storica, stilistica e contenutistica – la lettura di tali opere implica anche una lectio spirituale elaborata con consapevolezza biblica, sensibilità liturgica e quel sensus fidei che riconosce ed ama ciò che è conforme a Cristo.
INSERTO DI 32 PAGINE CON 46 IMMAGINI A COLORI E IN BIANCO E NERO (fra gli artisti, Giotto, Piero della Francesca, Leonardo, Mario Botta, e poi mosaici, placchette votive, xilografie…)
Timothy Verdon affronta in questo volume l'iconografia cristologica, che ha attraversato la storia della pittura sacra in Occidente fin dalle origini dell'arte cristiana. Infatti, come mostra il percorso di immagini voluto dall'autore, Cristo vi compare prima di Maria, poiché già gli artisti tardoantichi mascherano i simboli cristiani come il "Buon pastore" tra i personaggi che animano sarcofagi, placchette votive e mosaici fin dal IV secolo dopo Cristo. Attraverso cinque capitoli tematici, l'autore segue con attenzione il ruolo di Cristo nell'arte come rappresentante del Verbo visibile, come figlio di Maria, come predicatore e guaritore, come protagonista della Passione, infine come simbolo supremo della Gloria divina. Il volume raccoglie 200 illustrazioni a colori che ricostruiscono le vicende e il ruolo della figura chiave dell'iconografia cristiana.
Michelangelo era credente, come testimoniano non solo le opere di scultura e pittura ma anche le sue poesie, il suo epistolario. Quest’opera, scritta da un autorevole storico d’arte, scandaglia questa dimensione centrale della vita del Buonarroti, attraverso una lettura delle sue opere principali, mettendone in risalto il senso cristiano.
Il saggio e corredato dalle illustrazioni, in particolare o a pagina intera, delle maggiori produzioni artistiche di Michelangelo, tutte a colori oltre a una sezione di immagini in bianco e nero. Il Tondo Doni, il ciclo d’affreschi della volta della Sistina, tutte le Pietà, il Giudizio Universale, il Mosè, descritte e commentate seguendo l’evolvere della maturazione artistica e spirituale del grande maestro fiorentino.
Un'analisi della presenza della Madonna nell'arte figurativa e nella storia spirituale europea, che ne evidenzia i significati teologici e gli influssi sulla società. A partire dall'analisi del significato teologico della figura di Maria, il saggio ne ripercorre la storia e la sua rappresentazione nell'arte, osservando infine l'iconografia mariana a Firenze, città fortemente legata al culto della Vergine, evidenziando elementi comuni e divergenze nell'arte europea. Il volume riproduce in un ricco apparato iconografico duemila anni di rappresentazioni della Madonna tratte da chiese e musei di tutto il mondo.
"La Chiesa ha bisogno dell’arte. Infatti se n’è sempre servita, e sin dalla prima cristianità la committenza di opere d’arte e di architettura costituisce un "progetto" pienamente consapevole, a cui sono state dedicate risorse ingentissime nel corso dei secoli. […] La Chiesa ha bisogno dell’arte perché essa è chiamata a predicare Cristo, Vita eterna che si è resa visibile, uomo-immagine che in ogni parola e azione ha rivelato l’invisibile Dio. Come la vita sacramentale e liturgica estende nel tempo gli effetti salvifici dell’operato di Cristo, così l’arte sacra, intimamente legata alla liturgia e considerata essa stessa un "sacramentale", estende la visibilità del Figlio di Dio" (T. Verdon).
Chiamata ad annunciare Cristo in una cultura dell’immagine, la Chiesa italiana sta riscoprendo l’arte. Dal Piemonte alla Sicilia stanno nascendo iniziative intese a valorizzare il senso religioso dell’immenso patrimonio culturale, che hanno offerto l’occasione per una seria rivalutazione del ruolo dell’arte nella missione della Chiesa.
Il volume offre una panoramica della riflessione ecclesiale intorno al tema e illustra un metodo sperimentato a Firenze da più di dieci anni, metodo che – nato sulle rive dell’Arno per spiegare l’arte generata dall’umanesimo rinascimentale, la grande stagione culturale che si estende da Dante e Giotto a Leonardo e Michelangelo – appare catecheticamente e filologicamente "corretto", nonché applicabile a diverse e molteplici situazioni ecclesiali.
Note sull’autore
Timothy Verdon, statunitense (nato in New Jersey nel 1946), è uno storico dell’arte formatosi alla Yale University. Vive in Italia da trent’anni e dal 1994 è sacerdote a Firenze, dove dirige l’Ufficio diocesano per la catechesi attraverso l’arte. Coordinatore di convegni internazionali su argomenti relativi all’arte sacra e autore di libri e articoli in inglese e in italiano, è consultore della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, Fellow del Harvard University Center for Renaissance Studies, docente presso la Stanford University e la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.