La storia «dovrebbe fare più spazio a un grande riformatore come Padre Lombardi» (Andrea Riccardi). Un sognatore, un uomo proteso per tutta la sua esistenza verso l'idea di cambiare il mondo, costruendone uno nuovo, più giusto e più umano. Profondamente preso dall'idea del Concilio, da cui fu invece escluso, ne era stato un antesignano e ne fu poi autorevole interprete e promulgatore. Alla fine della sua vita - quando il declino delle forze fisiche lo aveva ormai da tempo escluso dalla scena pubblica italiana e mondiale, che egli aveva occupato da protagonista per oltre vent'anni - con un radicale capovolgimento di prospettiva (è questo il tornante meno esplorato della sua vita) Lombardi superò l'idea di rinnovare la Chiesa per rinnovare il mondo. L'ultima sua intuizione profetica è quella di una libera e aperta dinamica della Chiesa al servizio dell'umanità, in dialogo con tutti i credenti di tutte le religioni e con tutti gli uomini di buona volontà; la meta è la realizzazione del Regno di Dio, già presente nel cuore di chiunque ubbidisce alla propria coscienza, e che lo Spirito Santo costruisce ben al di là dei confini della Chiesa.
La missione della Chiesa, e quindi anche quella della vita consacrata, gravita attorno alla missione dello Spirito, caratterizzata dalla presenza e assenza del Gesù terreno, poiché solo allora Cristo può essere contemporaneo ad ogni tempo: il primo, vero protagonista della missione è lo Spirito Santo. Le consacrate e i consacrati sono chiamati ad essere dei complici anonimi dello Spirito di Gesù e alleati della sorpresa di Dio. La sfida che sono chiamati ad assumere è quella della credibilità: cosa fare, infatti, quando le grandi parole della dottrina non toccano la vita di tutti i giorni? È proprio a partire dalla loro capacità di vivere relazioni autentiche nella comunione che i consacrati saranno veri missionari. L'incontro con Cristo crocifisso dilata il cuore del consacrato, così che il cuore di Cristo diventa il cuore del missionario.
In questo volume a tema è la vita cristiana che scaturisce quando l’uomo, entrando in contatto vivo con Cristo, annunciato e celebrato dalla Chiesa, agisce nel mondo.
Padre Lombardi era un uomo «appassionato al Vangelo e alla Chiesa, che ha lasciato un segno nel Novecento forse più profondo di quanto si sappia ancora» (dalla Prefazione di Andrea Riccardi). Concepito per il centenario della nascita, il volume arriva in libreria un anno dopo, nel trentennale della morte di Riccardo Lombardi, che cade il 14 dicembre 2009. Ne risulta così arricchito da alcune importanti testimonianze, emerse proprio in occasione della celebrazione del centenario o a margine di essa. Questa agile biografia ripercorre la vita e la missione del gesuita, le cui intuizioni si prolungano oggi nell’impegno del Gruppo apostolico da lui fondato. Egli lo creò dapprima intorno a sé, poi lo accompagnò fino alla sua completa autonomia, anche quando il declino delle forze
fisiche lo aveva ormai da tempo escluso dalla scena pubblica italiana e mondiale, che aveva occupato da protagonista per oltre vent’anni.
Entrare nella biblioteca personale di un Papa. Storicamente un’impresa ardua, a volte per secoli proibita, interdetta. Men che meno sperare di poter curiosare sopra il suo comodino, azzardato anche fantasticare su cosa porti con sé in viaggio, sulle predilezioni del bambino o del giovane, sui testi che segretamente lo hanno formato ma anche entusiasmato, divertito, sedotto. E invece con questo Papa, con Francesco, l’operazione diventa accessibile, fluida, spontanea. Così nel leggere le pagine di questo libro lo vedrete incontrare fisicamente o nel cuore gli autori che lo hanno formato, appassionato, interessato. A cominciare da Borges, che conobbe personalmente, passando per Manzoni e Dostoevskij, cantori della Provvidenza e del ruolo decisivo degli umili e dei semplici. E poi Chesterton, uno scrittore molto amato da Jorge Bergoglio, che è membro autorevole della Società Chestertoniana Argentina, e Tolkien, con il suo Signore degli Anelli. C’è spazio anche per autori poco noti al grande pubblico, come Joseph Malègue, l’italo-argentino Antonio Dal Masetto e Friedrich Hölderlin, un poeta di cui Bergoglio si innamorò durante la sua breve permanenza in Germania negli anni Ottanta e che ne curò la nostalgia di casa. Un percorso attraverso i temi fondamentali di autori cari al Pontefice, ma soprattutto attraverso sentimenti che pescano nel profondo dell’uomo.
In numeri assoluti i martiri di questo secolo superano di molto quelli di ogni secolo precedente. Una grande parte di essi, forse la più grande, sono cattolici.
Il prezzo pagato dai testimoni dei nostri giorni è stato in molti casi lo stesso, se non più alto, del martirio dei primi cristiani. L’avvento delle ideologie del xx secolo, nate per inaugurare una società migliore, hanno portato di fatto la convivenza civile indietro di millenni. Nazismo e Comunismo hanno fatto nascere regimi totalitari e illiberali in molti paesi del mondo, nei quali la religione ha costituito una delle forme più profonde di opposizione e quindi un obiettivo obbligato dei tiranni.
Pur nell’impossibilità di costituire un martirologio completo ed esauriente, in quanto sono tuttora ignote la maggior parte delle persone uccise per la fede, questo libro non trova paragoni per l’ampiezza e la globalità della trattazione.
Con stile eccellente e sapiente inquadramento storico, vengono illustrate le storie più conosciute di testimoni come Padre Massimiliano Kolbe, mons. Romero, Padre Pino Puglisi, ma soprattutto quelle sconosciute di persone “normali”, esseri umani come noi che, in circostanze straordinarie, sono riusciti a comportarsi in modo straordinario, fino in fondo. Prefazione di padre Bernardo Cervellera
È il primo e unico volume che presenta la storia dei coniugi Maritain attraverso un personaggio che è vissuto accanto a loro per tutta la vita: Vera, sorella di Raissa. Una figura sconosciuta ai più, ma fondamentale, al punto da far ammettere a Jacques: «la nostra opera non sarebbe stata possibile senza di lei». E questa verità viene rivelata attraverso documenti assolutamente inediti che l'Autrice dopo dieci anni di lavoro paziente e attento ha rinvenuto nel centro studi Maritain a Kolbsheim: si tratta di lettere, appunti, carteggi che Vera ha lasciato a testimonianza di tutto questo e che sono riprodotti all'interno del volume.
INDICE
I. In terra russa in terra ebrea
II. Parigi
III. L'incontro con i Bloy
IV. Heidelberg
V. Nuove tappe nuovi incontri
VI. I miracoli dell'amicizia
VII. Versailles
VIII Meudon
IX. Fra artisti e poeti
X. Nuovi amici
XI Amiche di Vera
XII. Lotte e incomprensioni
XIII New York
XIV. Roma
XV. Ritorno in America
XVI. Verso il tramonto
XVII. Profilo spirituale di Vera
XVIII. Spiritualità di Vera
Congedo - Indice dei nomi
Nei confronti del popolo ebraico, scelto da Dio e spesso perseguitato dagli uomini, lungo i secoli sono sorti molti pregiudizi e stereotipi, per lo più negativi. Questo saggio - scritto da una ebrea impegnata da anni nel dialogo ebraico-cristiano - si propone di aiutare il lettore non-ebreo a comprendere il perché certi pregiudizi si sono diffusi e di guidare il lettore ebreo a riscoprire la propria identità più vera, a volte compromessa dall'ostilità dell'ambiente. Un viaggio attraverso la Scrittura e la storia per scoprire la bellezza di guardare il mondo con gli occhi dell’altro. Senza pregiudizi.