Il volume raccoglie le Tre lezioni che Étienne Gilson, Accademico di Francia, propose nel 1960 alla Pontificia Università Lateranense dedicate al grande problema della dimostrazione dell'esistenza di Dio. La prima mette in luce le difficoltà di interpretazione delle "prove" secondo la proposta di Tommaso d'Aquino. La seconda suggerisce come conviene intendere queste prove, o vie. La terza si interroga sulla questione, inevitabile per i filosofi, circa la validità del tipo di ragionamento al quale l'Aquinate fa appello per condurre l'intelletto alla conclusione che esiste un Dio.
Avere conoscenza di sé è prerogativa fondamentale dell'esistenza stessa: nessuno può esistere senza sapere di esserci. Il volume approfondisce la complicata relazione tra Dio e Uomo, da cui deve derivare un miglioramento del proprio "modo di essere". Ciò comporta la necessità di un uso saggio della propria libertà, tale da farci evitare di cadere in ciò che impedisce o distrugge il rapporto stesso con Dio: il peccato.
Come agisce lo Spirito Santo nelle nostre vite? In che modo si manifesta? Come riconoscerlo? Questo saggio, attraverso diverse “testimonianze di spiritualità”, prova a rispondere a queste domande e a consigliare i lettori a saper riconoscere, attraverso le manifestazioni che si rivelano quotidianamente, la spiritualità cristiana nelle sue diverse forme. A partire dagli studi teologici di Rosmini, l’Autore vuole incoraggiare i lettori interessati a esaltare la propria spiritualità, spesso soffocata da forme estreme di razionalità.
Questo saggio è nato sulla scorta delle riflessioni provocate dalla lettura del saggio di William James "le varie forme della coscienza". Le pagine di questo saggio, pertanto, riflettono un'analisi parziale e circoscritta rispetto alla vasta produzione Jamesiana. Questo studio su un presupposto generale: la centralità strategica che la tematica religiosa riveste all'interno dell'intero impianto scientifico di James e la conseguente influenza che la speculazione, nonché la tensione personale, per il dato religioso hanno esercitato nella sua esperienza umana
L'intento di questo saggio è aiutare il lettore a comprendere la grandezza dell'uomo e il significato del suo viaggio su questa Terra attraverso una rivisitazione originale della vita e della personalità di Mosè, Buddha, Gesù, Maometto e San Francesco d'Assisi, i cinque più grandi saggi di tutti i tempi, fatta alla luce di una visione scientifica e moderna dei loro insegnamenti e delle teorie sulla reincarnazione.
La società attuale è sottomessa all'arbitrio della finanza speculativa: il fondamentalismo del mercato si contrappone ai fondamentalismi religiosi, aspetti di una reazione alla modernità di stampo regressivo. In entrambi i casi, nel contrasto si sperimenta una grave lesione dei diritti delle persone: vanificando le aspettative di uomini e donne incolpevoli, vengono anche compromessi i piani di vita di intere generazioni. In questo saggio, l'autore argomenta la necessità di una nuova stagione dei diritti e la reinvenzione del divino come risposta alla crisi in cui è precipitata la società.
Questo studio si pone all'incrocio tra la filosofia e la pedagogia religiosa. La spinta iniziale è venuta dalla pedagogia religiosa ispirata alla fede cristiana, e in particolare dalla sensazione che le difficoltà in cui essa si dibatte riguardino la sua stessa impostazione di fondo, che sembra non "tenere" sia in rapporto alla cultura attuale, sia in quanto cassa di risonanza della Rivelazione biblica. La sensazione si è trasformata in interrogativo: è possibile una via pedagogico-religiosa che esprima una radicale fedeltà alla rivelazione e allo stesso tempo al senso dell'umano?
corsi di lezione del 1955 e 1956 svolsero un tema che era largamente richiesto da tutta la speculazione del Moretti-Costanzi e che avrebbe costituito il fondamento di tutta l'indagine successiva: il tema "Dio". Eppure il loro contenuto, primario e decisivo, non ebbe poi un esito editoriale specifico, diversamente da quanto era solito accadere, e restò affidato solo alla parola. Perciò assume oggi tanto più rilievo la pubblicazione di questi "appunti" che fanno seguito a quelli relativi agli anni 1953 e 1954 gia pubblicati a cura di Marco Moschini.