Si può "venire alla luce" grazie a un libro? È quello che l'autrice, scegliendo la forma del breve racconto filosofico, si domanda e fa in questo suo esordio letterario. Con un interessante esercizio di metaletteratura, ci accompagna attraverso la sua nascita come persona, evento che si delinea nel momento in cui viene descritto (attraverso le parole) dall'autrice stessa. Un saggio introspettivo che si sofferma sull'esperienza della "nascita" per tutti gli esseri umani.
"Filosofia in Pillole" è un pamphlet, una sorta di esegetico viaggio nel mondo della filosofia che spazia su argomenti come: arte, amore, linguaggio, comunicazione, economia, politica e religione. Il volume è suddiviso in un decalogo (simboleggiato con caratteri ebraici) ove vengono trattate dieci tematiche principali; la prima parte del testo è costituita da fondamenti filosofici che poi si sviluppano su tematiche quali linguaggio, arte, comunicazione, politica, economia, religione. Alcuni concetti sono trattati in chiave ironica con il tentativo di alleggerire le tematiche più impegnative.
Questo saggio si propone di richiamare l'attenzione su quelli che sono i problemi di fondo che da sempre inquietano la umana coscienza quali il mistero dell'essere e il senso della vita. Nel nostro tempo tali problemi sembrano oscurati dall'invadenza delle conquiste tecnologiche, ma l'incalzare di molteplici e sempre più pressanti eventi, ascrivibili in parte proprio allo stesso progresso, rendono necessario il ricorso al pensiero per una garanzia di sopravvivenza in un mondo che sembra farsi sempre più ostile nei confronti dell'umano.
La nascita dell'idea di persona ha rappresentato una svolta nella storia universale. Il personalismo, che nel XX secolo ha costituito una grande prospettiva a livello giuridico e politico, è a rischio per la dissoluzione materialistica dell'umanesimo. Abbiamo bisogno di una prospettiva fondamentale, ontologica ed etica, per non sbandare e fronteggiare le sfide dell'epoca. Quella biopolitica, quella della pace e quella antropologica: non è forse la nozione di persona politicamente rilevante quanto l'etica?
È questo il cammino di un uomo. È questo il pensiero che si è formato nel corso di questo cammino e il capolavoro che ne è derivato. Attraverso le interviste che Edgar Morin ha concesso a Djénane Kareh Tager, questo libro mostra l'unità di un'opera attraverso la sua varietà, l'unità di una vita attraverso le sue vicissitudini. Ne "Il mio cammino" è l'uomo a parlare, senza dissimulare le sue emozioni né le sue passioni. Quest'uomo ci racconta la sua esperienza della vita, dell'amore, della poesia, della vecchiaia e della morte.
L'epoca storica attuale presenta uno scenario che oscilla tra la possibilità di uno scontro delle civiltà e quella di un autentico dialogo interculturale: perché quest'ultimo si possa realizzare occorre superare la concezione normativa della civiltà, per cui una, di solito quella occidentale, viene elevata a modello universale, condannando le altre o all'assimilazione o alla distruzione. Lo scopo di questo volume è quello di avviare una riflessione su tale tematica nella convinzione che ciò sia necessario per affrontare in maniera consapevole le incognite del nostro futuro globale.
"Parlami di filosofia" nasce dalla curiosità di una ragazzina che vuole sapere che cos'è quella materia che suo padre insegna al liceo. Già, perché s'insegna così tardi e solo al liceo? Perché è difficile, si dice, e parlarne ai ragazzini sarebbe come banalizzarla. Un dialogo tra padre e figlia, che si snoda per una settimana, ogni giorno un posto e un argomento diverso. Una passeggiata al parco, al mercato, al cinema... tra i luoghi che siamo soliti frequentare. La filosofia è lì, a portata di mano, basta saperla cogliere. E lasciarsi trasportare.
Sir Isaiah Berlin è considerato oggi il rappresentante più eminente della storia delle idee in Occidente. In libertà ci permette di seguire l'itinerario intellettuale di questo pensatore, instancabile analista della scienza morale, sociale e politica. Volentieri controcorrente, si interessa tanto a Machiavelli e a Marx che a pensatori meno noti come Vico, Hamann, Herder o Herzen, a partire dai quali ha potuto approfondire i suoi concetti della libertà e del pluralismo.
Nella società della comunicazione e dell'informazione può la saggezza degli antichi costituire ancora un progetto per l'educabilità per il mondo di oggi? Di questi e di altri problemi l'Autore di questo testo documenta in modo essenziale la genesi e le curvature formative dell'homo digitalis , invitando il lettore ad una riflessione personale su come costruire e gestire un rapporto educativo che non si ponfa in maniera dogmatica, ma come una risposta corretta a stimoli imposti dalla società virtuale.
Il pensiero di un maestro del liberalismo. Le riflessioni dell'autore sono ordinate alfabeticamente secondo l'argomento trattato. Il volume diventa così un dizionario-manuale di idee liberali.
Erasmo e Voltaire hanno attirato il nostro interesse in virtù del ruolo che hanno avuto nei momenti di svolta della cultura occidentale. Finora non era mai stato proposto uno studio esaustivo che delineasse un ampio confronto tra queste due importanti figure, alla luce delle diverse fasi delle loro carriere filosofiche, dei loro testi e della loro rilevanza storica. In questo saggio Ricardo Quinones dimostra che questi autori contribuirono in modo rilevante al cambiamento nelle loro epoche, e chiarisce perché essi possono essere considerati dei maestri del moderno liberalismo.