Negli ultimi lustri è ricorrente l'asserzione, da parte di politici, amministratori locali, funzionari scolastici e commentatori, che i problemi della scuola nel Mezzogiorno siano numerosi e gravi. C'è inoltre accordo sul fatto che tale situazione pregiudichi la crescita personale e sociale delle giovani generazioni e lo sviluppo civile ed economico dell'intero territorio. Più raramente è offerta invece un'approfondita analisi, supportata da rilevazioni statistiche aggiornate, delle condizioni del sistema d'istruzione meridionale oppure accurati studi sui provvedimenti da intraprendere. Scopo di questo volume è esaminare, comparare e discutere le principali caratteristiche del sistema scolastico meridionale, in particolar modo della Regione siciliana, individuando opzioni alternative di carattere generale, nonché un certo numero di linee di azione, per modificarne in modo sostanziale l'efficacia e l'efficienza.
La raccolta differenziata dei rifiuti attraverso il metodo del "porta a porta" si presenta da diversi anni come una sfida alla quale sempre più amministrazioni locali accettano di non sottrarsi. Oltre all'importanza di aspetti di natura tecnica ed economica un ruolo cruciale ai fini del successo è giocato dalla comunicazione. L'operazione che affrontiamo in questo manuale collettaneo ha l'obiettivo di essere una guida pratica per tutti quegli attori che si trovano a dover implementare un servizio di raccolta dei rifiuti attraverso il metodo del "porta a porta" e fornire una serie di strumenti ed indicazioni, sia tecnico-operative che teoriche, riguardo alle strategie di comunicazione migliori da attuare. Mediante il confronto e l'illustrazione di buone pratiche realizzate in Italia il manuale più che porsi come una guida tout court da recepire in maniera standardizzata presenta una cornice strategica all'interno della quale - a seconda dei casi e del contesto - è possibile individuare e riconoscere alcuni step fondamentali funzionali ad una buona riuscita del servizio.
I complessi e fragili paesaggi del Mediterraneo vengono sottoposti ad una crescente pressione antropica e all'effetto dei cambiamenti climatici, fenomeni difficili da cogliere attraverso gli strumenti interpretativi usuali. Territori ad alta vocazione agricola, anche se sempre più minacciati dall'incombente avanzata della città diffusa, vengono plasmati da siccità prolungate e da condizioni di aridità sempre più accentuate. I tratti più tipici di questi paesaggi risultano, allora, a rischio per la crescente domanda idrica. L'agricoltura rimane l'elemento in grado di bilanciare utilizzo produttivo sostenibile e conservazione del territorio in ambiti rurali altrimenti soggetti alla transizione verso un periurbano fatto di paesaggi indistinti, non più agricoli, non ancora urbani.
Si chiamano Carlos, Aamaal, Suha, Kamal, Blanca, Kareem, Alicia, Antoni, Dorota... I loro nomi affollano i registri delle scuole italiane, soprattutto di primo grado. Sono bambini "stranieri", ma le virgolette sono d'obbligo, dal momento che molti di loro (ormai quasi la metà) sono nati in Italia. Eppure non godono della cittadinanza italiana, a meno che non la "ereditino" dai loro genitori. Stranieri per la burocrazia, italiani senza cittadinanza, "esuli in patria", perpetui migranti, futuri clandestini. Eppure sono lì, nelle scuole italiane, a mensa, nel cortile della ricreazione, a giocare con i colori, a guardare i clown a teatro. Oppure a fare educazione fisica, a studiare educazione civica, impegnati in una traduzione dal latino, ad analizzare un bilancio, a risolvere un'equazione, a capire come funziona un circuito elettrico. Una ricerca complessa ed eterogenea, dedicata non solamente ai "tecnici", ma a tutti coloro che hanno posto almeno una volta attenzione all'universo scolastico italiano, sempre in trasformazione e sempre sotto attacco.
Simona Inserra è assegnista di ricerca in Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia. Da un decennio collabora con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Catania, dove è stata docente a contratto di Tecnica della catalogazione e classificazione e dove adesso insegna Biblioteconomia. Bibliotecaria presso la Biblioteca della Società di storia patria per la Sicilia orientale, collabora attivamente con l'Associazione Italiana Biblioteche, di cui è stata presidente regionale nel triennio 2009-2011; è autrice di saggi e contributi sulle tematiche della storia delle biblioteche, della didattica del libro antico e della conservazione in biblioteca, pubblicati in volume o in riviste del settore.
Questo lavoro intende evidenziare le potenzialità della cartografia tematica informatizzata quale momento interpretativo nella ricerca storica e assume, come caso studio, le vicende storico-urbanistiche della città di Catania tra XVI e XIX secolo. All'interno di un nuovo interesse per le "immagini" urbane, la cartografia storica (in particolare quella tematica informatizzata) costituisce uno degli strumenti interdisciplinari e intersettoriali più innovativi ed efficaci; essa consente infatti un dialogo proficuo fra i differenti saperi che studiano la città e il suo territorio e che appartengono a settori disciplinari affini - storia, geografia, antropologia, sociologia etc. - ma anche lontani - architettura, ingegneria, informatica, geologia. Mostrando le diverse fasi della produzione cartografica e il suo concreto utilizzo nell'analisi storica, questo libro evidenzia il ruolo della cartografia tematica come strumento di ricerca e come "collante", innovativo ed efficace, tra le differenti discipline che assumono la città come oggetto di studio.
Gli studi e le cinefilie raccolti nel volume fanno dialogare libri, film, musiche per illuminarsi vicendevolmente: dal Pirandello di "Giuoca, Pietro!" allo Sciascia innamorato del cinema e "tradito" dai registi, dal serbatoio di archetipi dei film sul Risorgimento all'immaginario letterario di Truffaut, dai Fioretti musicati di Francesco d'Assisi ai ritmi delle colonne sonore dei grandi musical americani. Un corpo a corpo tra linguaggi al confine che questo secolo renderà definitivamente inscindibili perché se è vero che alcune invenzioni narrative hanno dovuto attendere l'evoluzione delle tecnologie mediali della recente modernità per rivelare le loro potenzialità latenti, come se queste fossero finalmente riuscite ad articolare in modo più efficace la percezione della vita già presente nei libri o a farci comprendere pienamente la compositiva di certi romanzi, è altrettanto vero che il cinema e la musica avranno sempre più un ruolo di cerniera con la tradizione letteraria.
La voce è il mezzo privilegiato con il quale l'uomo si esprime, in modo particolare quando intende comunicare ad altri i propri sentimenti, in tal caso la parola cantata amplifica questo strumento e ne potenzia gli effetti. Per manifestare la propria religiosità, impetrare grazie e accattivarsi la benevolenza della divinità, e delle persone, ma anche per farsi reciprocamente coraggio nel rivendicare diritti inalienabili, gli uomini non hanno esitato ad affidare i loro messaggi alla poesia accompagnata dalla musica. Questo si è verificato dai tempi più antichi e perdura fino ai nostri giorni. Nella presente pubblicazione si cerca di dare una giustificazione a tale tendenza specificamente umana, facendo ricorso a testimoni illustri. Nel testo molte pagine sono dedicate a musicisti e poeti fautori di questa svolta epocale, accanto a filosofi, letterati e patrioti, che non hanno esitato a mettere a repentaglio la propria vita per un ideale.