Che cosa hanno in comune il cannocchiale di Galileo Galilei e la bacchetta magica di Harry Potter? Per scoprirlo, il volume, in una nuova edizione completamente rivista e ampliata, ci accompagna in un viaggio ai confini fra scienza, magia e fantasia, dove incontreremo Newton lettore appassionato di Nicolas Flamel, Kant alle prese con l'esistenza degli spiriti, Coleridge immerso nella letteratura di viaggio e Frankenstein affascinato dai segreti dell'alchimia e della chimica. Tutto questo insieme a molte altre storie, da Atlantide all'Antartide, e a tanti straordinari personaggi, da Einstein a Lovecraft, tra ippogrifi e pietre filosofali, profezie e leggi naturali.
Come sarebbe guardare il mondo attraverso gli occhi di un gatto? Il legame tra l'uomo e questo animale è così speciale e di lunga durata che ci sembra di conoscerlo bene. In effetti, spesso i tratti che gli assegniamo sono umani e spieghiamo i suoi comportamenti sulla base dei nostri. E se invece non interpretassimo correttamente il modo in cui percepisce la realtà? In un racconto avvincente, Jessica Serra conduce un'esplorazione nella mente dei gatti, attingendo agli ultimi progressi dell'etologia e a innovativi test comportamentali per svelare il loro sorprendente mondo cognitivo: la percezione del tempo, il labirinto delle emozioni, l'istinto al servizio dell'intelligenza, persino la sensibilità alla musica (soprattutto rock!), le grandi doti terapeutiche e antidepressive e la fenomenale capacità di orientamento. Il risultato è un ritratto vivido della loro vita interiore che dischiude tutta la bellezza e genialità del mondo felino e ci fa comprendere gli enormi benefici della loro presenza nella nostra vita.
Dai comizi politici alle manifestazioni di piazza, dai cartelloni pubblicitari alle sfilate di moda e all'avvento di nuove tecnologie, l'uso di riferimenti religiosi ha acquistato negli ultimi anni visibilità sulla scena pubblica facendo scalpore e accendendo talvolta anche vivaci polemiche. Le ragioni di questa rinnovata visibilità sono da cercare anzitutto nel riconoscimento dell'importanza della dimensione simbolica nella costruzione della realtà. Ciò porta una molteplicità di attori sociali, collettivi e individuali, a fare pubblicamente uso di segni e immagini attinenti al mondo delle religioni al di fuori dei loro contesti originari. Il volume, in cui si intrecciano analisi condotte a livello internazionale, documenta questa tesi generale attribuendo ai mezzi di comunicazione un ruolo propulsore di tali processi. Senza dimenticare che anche le religioni tentano dal canto loro di percorrere, con qualche rischio, vie finora inedite.
Perché molti governanti amano sfilare sotto la pioggia? Perché i bambini sorridono quando regalano un biscottino e cosa c'entra con la leadership? E ancora, quali caratteristiche fanno crescere la fiducia nel leader? Quali, invece, la fanno perdere? E cosa succede nella mente di chi gestisce il potere? A queste e altre domande risponde il libro, che coniuga gli studi scientifici più recenti con l'esperienza dei grandi leader di tutti i tempi, da Gandhi a Malala Yousafzai, da Marco Aurelio a Winston Churchill. L'autore ribalta alcuni luoghi comuni sul tema attingendo alle conoscenze di diverse aree di studio - dalla psicologia sociale all'antropologia, dalla biologia alla storia - per indagare un campo che è per sua natura complesso e multidisciplinare. Il testo è uno strumento utile ad approfondire l'argomento della leadership in ambito politico, istituzionale, sociale e aziendale.
Ostia fu prima un piccolo avamposto militare di Roma alla foce del Tevere (IV secolo a.C.), poi, fra la tarda Repubblica e l’età imperiale, una colonia e un porto fluviale che si sviluppò fino a raggiungere dimensioni ben più ampie, estendendosi sulle due sponde del fiume. Della città il libro illustra, sulla base delle fonti e della ricca documentazione archeologica ed epigrafica, la storia, le istituzioni, i commerci, l'importanza per l'approvvigionamento dell'Urbe, le produzioni, le associazioni di mestiere, l'architettura abitativa, i culti e le relazioni con gli scali di Claudio e di Traiano, dalle origini al declino nella tarda antichità. Vengono inoltre prese in considerazione la storia degli scavi e degli studi, la fortuna del sito nella cultura moderna e contemporanea e la gestione dell’attuale Parco archeologico.
Le parolacce sono i palliativi verbali delle molteplici miserie e angosce che segnano l'umano arrancare. Con vivacità e ironia, il volume racconta la storia del colorito frasario volgare e mostra che il linguaggio basso e sprezzante, per la sua straordinaria potenza emotiva, esiste da sempre. Negli ultimi decenni, però, il turpiloquio ha infranto le barriere che ne regolavano la circolazione: non è più "una cosa da uomini" né una risorsa espressiva di uso marginale, ma è sconfinato dal privato al pubblico, nella fluviale comunicazione social e perfino nel dibattito politico. Ecco perché la nostra è stata definita «l'epoca d'oro dell'ingiuria».
Il libro affronta il tema dell'impresa da una prospettiva multidisciplinare. La filosofia e le scienze sociali si interrogano sul senso del lavoro imprenditoriale e sui caratteri che lo definiscono nelle società contemporanee. L'incontro tra etica, filosofia, economia e ricerca sociale origina nuove concettualizzazioni sul mondo delle imprese, delineando un orizzonte di riflessione su produzione, occupazione, mercato e azioni sociali, che apre a una prospettiva di umanesimo quale spazio relazionale e luogo di realizzazione personale. Per questa via, la crescita assume nuovi significati, in relazione alle sfide della lotta alle disuguaglianze e per la promozione di un autentico sviluppo umano.
Il volume fornisce principi, metodo e strumenti per l'organizzazione, la tenuta e la conservazione degli archivi correnti, di deposito e storici della pubblica amministrazione e dei privati. Costituisce una base essenziale per la formazione dei professionisti e degli studiosi nel campo dell'ordinamento, della descrizione, della formazione e gestione delle fonti documentarie, tradizionali e digitali, offrendo un quadro esaustivo della complessa normativa di settore e degli standard di riferimento. Questa nuova edizione del manuale presenta importanti aggiornamenti riguardo alla normativa e agli assetti istituzionali di riferimento nel settore degli archivi, soprattutto per quegli ambiti che hanno subito maggiori se non radicali trasformazioni quali le disposizioni sull'accesso, sulla privacy, sulla formazione e conservazione di patrimoni documentari digitali. Gli standard internazionali per la descrizione archivistica e i recenti linguaggi di rappresentazione sono stati oggetto di una nuova e completa trattazione a cura di Stella Di Fazio.
Il firmamento è uno scrigno pieno di storie meravigliose. Ci narrano di stelle che nascono e che morendo inseminano lo spazio cosmico con nuovi elementi, di buchi neri giganteschi, di galassie che fuggono verso l'infinito e di pianeti lontani, gemelli della Terra, dove forse alberga una vita aliena; ma anche delle vicende degli "omini boni" che per amore della conoscenza hanno spiato il cielo carpendone i segreti, e delle macchine che nel tempo hanno sostituito l'occhio in questa esplorazione senza fine. Non mancano neppure le leggendarie interpretazioni dei fenomeni, anche i più semplici, offerte dai miti, e le memorie delle relazioni, vere o presunte, tra uomini e astri. Questo libro ne offre un piccolo campionario: racconti brevi e tra loro indipendenti, sviluppati in modo semplice e fruibili nei momenti in cui il frenetico vivere quotidiano ci concede una pausa.
In questo volume, nato da un lavoro collettivo avviato nella primavera 2020, nei momenti più difficili della cosiddetta "prima ondata" di diffusione del Covid-19, sociologi, antropologi, filosofi, geografi, linguisti, politologi e storici si interrogano sui risultati delle proprie ricerche di lungo corso alla luce di un evento che incide e continuerà a incidere in maniera determinante sugli assetti del mondo. Il libro, organizzato in tre parti, non offre né facili soluzioni né profezie di sorta, ma spunti di riflessione su un tema ineludibile dal punto di vista delle scienze sociali. Nella prima parte ci si chiede come le scienze politiche e sociali possano contribuire a illuminare le cause, le interpretazioni e le rappresentazioni dell'emergenza sanitaria. Nella seconda l'attenzione si concentra sulle conseguenze della pandemia, intese come effetti di lungo o di breve periodo, sia individuali sia sociali. Nella terza parte, infine, lo sguardo viene rivolto verso le risposte istituzionali seguite all'emergenza Covid-19, evidenziando il ruolo svolto dalle dimensioni strutturali, culturali e politiche dei contesti analizzati.
Dopo il secolo della chimica e quello della fisica stiamo vivendo nel millennio delle scienze della vita, della biologia. Icona di questo periodo è un’affascinante doppia elica di straordinaria bellezza: il DNA. Dalla descrizione del vivente alla sua sintesi, dalla rivoluzione genomica ai test genetici diretti al consumatore, tutte le scienze (filosofia, giurisprudenza, economia, medicina) ne sono rivoluzionate. Le applicazioni biotecnologiche del DNA sono capaci di cambiare la prospettiva di che cosa sia umano.
Federico II di Svevia (1194-1250) fu l’ultimo a dare un senso universale al titolo di imperatore. Per circa un trentennio fu il signore più potente d’Europa, rivelando in ogni gesto piena consapevolezza del proprio ruolo: consapevolezza che acquisì in maniera graduale e sempre più netta mentre divampava il fuoco del violentissimo scontro con il papato. È qui la radice primigenia che lo portò a farsi fautore di uno straordinario rinnovamento ideologico, del quale furono artefici i letterati e i funzionari che lo circondarono. La sua corte divenne così polo attrattivo di tradizioni culturali multiformi e centro propulsore di innovazioni letterarie e scientifiche destinate a esercitare decisiva influenza per i secoli a venire. Nel libro si indagano compiutamente i caratteri e l’elaborazione di una dirompente concezione culturale. Per la prima volta nella storia, la conoscenza derivata dallo studio approfondito fu rappresentata come una scalinata che conduce al sapere, unica porta di accesso alla nobiltà: sia quella spirituale delle virtù sia quella più concreta delle professioni funzionali all'amministrazione dello Stato.