Le questioni poste dalla storia delle donne si estendono a una contemporaneità che è sotto i nostri occhi. Gli effetti della pandemia di covid-19 sul lavoro di cura ma anche sulla violenza domestica, la sanzione delle discriminazioni fondate sul genere e l'orientamento sessuale, il gender gap nelle istituzioni rappresentative: questi e molti altri temi al centro del dibattito pubblico attuale affondano le loro radici nella costruzione storica delle relazioni tra i sessi. Proprio con l'intento di trovare nel passato alcuni strumenti indispensabili per leggere il presente, i saggi raccolti nel volume ripercorrono aspetti diversi, ma strettamente connessi, della storia femminile in Italia tra Otto e Novecento: la cittadinanza e l'appartenenza nazionale, il lavoro e il welfare, i consumi, le migrazioni, la violenza e la sessualità, le forme della fede e i movimenti femministi. L'esperienza italiana è ricostruita all'interno di un quadro più ampio, che tiene conto della storiografia internazionale e accoglie alcune sollecitazioni emerse con l'affermarsi della global history, offrendo così una rivisitazione della storia dell'Italia contemporanea che per la prima volta tiene conto di quella delle donne e di genere.
Gli scritti raccolti nel volume affrontano alcuni dei nodi centrali della storiografia di Renato Moro: dai rapporti tra religione e politica nell'età contemporanea ai processi di sacralizzazione della politica e di politicizzazione del sacro; dall'emergere e dispiegarsi del razzismo e dell'antisemitismo alle questioni relative al cattolicesimo contemporaneo e ai legami tra quest'ultimo, la modernità e i processi di modernizzazione; dallo studio della cultura politica delle élite cattoliche nel Novecento all'esame delle relazioni tra cattolicesimo, nazione e nazionalismo e tra cattolicesimo e totalitarismi; dal ruolo e dalle posizioni del cattolicesimo politico nell'Italia repubblicana alla storia della pace e dei movimenti per la pace e antinucleari. Il libro evidenzia così come le questioni al centro della ricerca di Renato Moro siano in larga parte i problemi che interrogano l'uomo, la politica e le società ancora nel XXI secolo.
Il forte sviluppo della linguistica testuale nell'ultimo quarto del Novecento ha indotto per qualche tempo ricercatori e docenti a trascurare la specifica considerazione della "grammatica", talora ritenuta un oggetto astratto. Il progressivo affermarsi della grammatica valenziale, che intreccia saldamente semantica e sintassi e aggancia le acquisizioni della neurolinguistica, ha riacceso un interesse generale per il sistema della lingua, da porre anche come base necessaria per configurare i vari tipi di testo, prodotti concreti della comunicazione. Lavorando con questa duplice apertura di orizzonte, e richiamando anche i macrocontesti culturali (fino all'assetto odierno) nei quali sempre si collocano gli usi della lingua, gli autori delineano una completa tipologia testuale fondata sui parametri della rigidità/elasticità interpretativa dei testi nella prospettiva del ricevente. L'impianto del modello è sostenuto dall'analisi puntuale di un vasto apparato di campioni o più ampi estratti di testi: dalle norme giuridiche e dal testo tecnico-operativo al saggio critico, alla scrittura giornalistica, alla narrativa e alla poesia.
Le parolacce sono i palliativi verbali delle molteplici miserie e angosce che segnano l'umano arrancare. Con vivacità e ironia, il volume racconta la storia del colorito frasario volgare e mostra che il linguaggio basso e sprezzante, per la sua straordinaria potenza emotiva, esiste da sempre. Negli ultimi decenni, però, il turpiloquio ha infranto le barriere che ne regolavano la circolazione: non è più "una cosa da uomini" né una risorsa espressiva di uso marginale, ma è sconfinato dal privato al pubblico, nella fluviale comunicazione social e perfino nel dibattito politico. Ecco perché la nostra è stata definita «l'epoca d'oro dell'ingiuria».
La galassia testuale che trae origine dalla figura dell'apostolo Pietro rappresenta uno degli ambiti di studio più affascinanti e fecondi offerti dal cristianesimo delle origini. Scritti canonici e apocrifi si intrecciano nel tentativo di costruire, a partire dalle diverse memorie relative a Pietro, una silhouette sempre cangiante. Il volume prende in esame tale groviglio di opere e questioni aperte, approfondendo l'analisi di un breve testo in copto rinvenuto sul finire del XIX secolo, capace di svelare orizzonti inconsueti sul periodo iniziale dell'evento cristiano. L'Atto di Pietro - narrazione incentrata sulla figlia dell'apostolo, concupita da un ricco possidente - permette di addentrarsi nelle origini non solo della dogmatica cristiana, ma anche della faticosa formazione dell'identità religiosa dei primi credenti in Cristo, svelando una nuova ipotesi intorno all'organizzazione ecclesiale e agli orientamenti teorici dei primi seguaci cristiani a Roma.
Ogni giorno siamo esposti a un'enorme quantità di messaggi pubblicitari. Nonostante ciò, pochissimi libri negli ultimi anni forniscono gli strumenti per poterli leggere. Ma saper interpretare i significati insiti nella pubblicità è estremamente importante se si vuole essere dei protagonisti attivi del mondo in cui si vive. Anche perché essa non esprime solamente significati di tipo commerciale, ma diffonde in continuazione nella società discorsi e modelli culturali che influenzano i comportamenti quotidiani degli individui. L'obiettivo del volume è proprio quello di aiutare il lettore a decifrare i messaggi pubblicitari. E lo fa attraverso un approccio allo stesso tempo teorico e pratico, presentando concetti e strumenti di tipo interpretativo e mostrando come possano essere applicati a casi pubblicitari. Gli esempi analizzati comprendono sia immagini fotografiche statiche sia messaggi audiovisivi come gli spot pubblicitari.
L'avvento della società di massa ha assunto forme politiche e culturali molto diverse. In Italia ebbe l'impronta del fascismo, che mirava a sovvertire l'ordine mondiale scaturito dalla Grande Guerra rimodellando la nazione in vista di un nuovo conflitto. Il fascismo costituiva quindi una variante tragica della modernità novecentesca. A cento anni dalla Marcia su Roma, Giuseppe Vacca rilegge le analisi del fascismo sviluppate da Antonio Gramsci, Palmiro Togliatti e Angelo Tasca fra il 1919 e il 1938, evidenziandone per la prima volta le reciproche relazioni. Quelle analisi spiccano per l'ineguagliata capacità di comprendere in tempo reale la storia mondiale del primo Novecento e forniscono tuttora un'ispirazione vitale alla storiografia contemporanea. Introduzione di Alessio Gagliardi.
La terza edizione di questo libro ha mantenuto il suo originale obiettivo: condurre gli studenti e gli operatori del settore sociale a conoscere la rete complessiva dei servizi alla persona - sociali, sociosanitari, educativi - fornendo un quadro normativo essenziale e una descrizione dell'attuale assetto organizzativo dei servizi nei vari ambiti: famiglie, infanzia, adolescenza, anziani fragili e non autosufficienti, disabili, poveri e impoveriti, soggetti con dipendenze e problemi di salute mentale. Nel nuovo testo si dà conto delle più recenti trasformazioni istituzionali e organizzative e dei cambiamenti culturali che hanno investito il dibattito sul sistema di welfare italiano e che hanno originato, fra le novità più importanti, alcune riforme relative alle misure di contrasto alla povertà (ReI e RdC) e al ruolo degli Enti di terzo settore (ETS). Un'attenzione particolare è rivolta anche agli effetti prodotti sul sistema di welfare dalla prolungata crisi economica e da quella originata dalla pandemia del 2020. Il volume è utilizzabile nei corsi per operatori sociali (assistenti sociali, educatori, sociologi e psicologi) come orientamento per le singole professioni, ma anche come supporto per l'aggiornamento degli insegnanti di alcuni indirizzi della scuola media superiore (licei delle scienze umane, istituti professionali per tecnici del servizio sociale ecc.).
Primo Levi ha spesso sottolineato la sua curiosità per la linguistica, che l'ha accompagnato fin dall'infanzia e dall'adolescenza, quando già si interessava alla grammatica latina e all'etimologia. Ma la sua vocazione sarebbe rimasta, forse, a un livello modesto e disinteressato se non avesse dovuto affrontare l'esperienza terrificante, ma anche straordinariamente fortificante, di Auschwitz. Il valore delle lingue per la vita o la morte nel Lager, il caos babelico e l'ordine, l'uso di Dante e dei classici per salvarsi, raccontare, ripensare la sopravvivenza, il rigore nella scelta delle parole e l'attenzione alle parlate del suo mondo di ebreo piemontese, il rinnovamento del proprio linguaggio nell'Italia degli anni 1960-70 sono solo alcuni dei temi di questo libro, che ripercorre l'opera di Levi e le importanti pagine da lui dedicate, in modo insieme "libertino" e competente, all'uso di lingue, parole e segni.
Riscoperto agli inizi del Novecento come un attore decisivo del passaggio dal Medioevo all'Età moderna, Niccolò Cusano (1401-1464) è il pensatore più importante e significativo del Quattrocento. Figura di dimensione europea e insieme spirito profondamente ecumenico, per l'originalità della sua speculazione filosofica e teologica, per le sue tesi cosmologiche, che anticipano la rivoluzione copernicana, per la sua nuova visione dell'uomo e della creatività dello spirito umano, per la sua concezione del sapere scientifico e matematico, Cusano rappresenta uno snodo cruciale nella storia della cultura europea ed è in questo senso un autore imprescindibile per comprendere la genesi dell'Età moderna. Ricostruendo, in maniera ampia e documentata, il contesto storico, politico e culturale in cui si è sviluppata la sua riflessione e muovendosi attraverso i suoi scritti, di cui presenta e discute, con grande lucidità e chiarezza, i temi filosofici più significativi, questa monografia offre un'introduzione al pensiero di Cusano.
Il disegno infantile costituisce da molto tempo un oggetto estremamente attraente per tutti gli adulti che, a diverso titolo, si occupano di bambini. Questo volume fornisce sia a chi utilizza il disegno infantile come strumento di lavoro (educatori, clinici, studiosi, ecc.) sia a chi desidera conoscerlo meglio, per esempio studenti di discipline psicologiche o educative, una presentazione unitaria e aggiornata degli studi sul disegno infantile e delle diverse applicazioni che esso può trovare in ambito psicologico.