Questo libretto non pretende di aggiungere qualcosa al Magistero della “Patris corde” ma vorrebbe rappresentare in piccolo (molto in piccolo!) la risonanza e consonanza che lega sempre il Magistero al sentire del popolo di Dio, come quella volta che, ad Efeso, definì Maria “Madre di Dio” e la gente scese in piazza entusiasta con le fiaccole. Anche noi scendiamo in piazza, insieme a tanti altri, con questa piccola fiaccola, nell’anno a lui dedicato dalla Chiesa, per manifestare la gioia che l’umile Patriarca sia stato indicato ancora una volta, dopo venti secoli e con solenne insegnamento, per quello che è divenuto per sempre: l’uomo giusto e silenzioso che ha accolto il Figlio promesso a Davide, il Figlio di Dio e la sua dolcissima Madre, proprio come tutti noi vorremmo accoglierli…
Tarcisio ZANNI nato a Cremona nel 1945 vive a Bologna. È autore di numerosi saggi di “teologia divulgativa” di indole catechetica per adulti e bambini:
A Betlemme (2004); Assunti in cielo (2016); Che cosa c’è di diverso questa notte? (2010); Circondati da testimoni (2009); Città, Chiesa e missione (1999); La debolezza di Dio (2020); Giuseppe di Nàzaret (2021); Intervista a Francesco Cuppini (2016); Lettera a una bambina battezzata a sua insaputa (2017); Il libro del Matrimonio (2014); Non conformatevi (2009); Ogni genere di discernimento (2013); Pensieri sul morire e su quel che segue (2010); Il segreto di Karol (2008); La Veglia (2004); Venduto in Giuseppe (2008); Verso il Natale in famiglia (2014); Viaggio alla ricerca dell’Italia cattolica che non si trova più (2018).
“Coloro che si sforzano di purificare le loro anime, non solo possiedono in abbondanza del pane e dell’acqua spirituali, ma hanno a loro disposizione della carne: Il cibo solido è adatto agli uomini maturi (Eb 5,14), come insegna l’Apostolo, e come anche ha preannunziato Mosè parlando al popolo: Santificatevi prima di domani e mangerete carne (Nm 11,18). Le carni prefigurano il corpo divino, quello di cui si cibano i credenti nella Chiesa e la santa conoscenza dei cristiani, che è superiore a ogni scienza.“ (Al Vescovo Silvano, 99)
R. Berekiah disse in nome di R. Levi: Il futuro redentore sarà come il primo redentore (Mosè). Il primo redentore si rivelò, ritornò e fu nascosto ad essi. Per quanto tempo rimase nascosto? Per tre mesi, come è scritto: «…quando incontrarono Mosè e Aronne che stavano ad aspettarli» (Es 5,20). Allo stesso modo, il futuro (ultimo) redentore sarà rivelato a loro, e quindi sarà nascosto da loro. E per quanto tempo sarà nascosto? R. Tanhuma, in nome dei nostri maestri, disse: Quarantacinque giorni, come è scritto: «Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l’abominio devastante, passeranno milleduecentonovanta giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni» (Dn 12,11-12). Cosa sono questi giorni in più? R. Yishaq b. Kesarta disse a nome di R. Yonah: Questi sono i quarantacinque giorni durante i quali Israele raschierà il muschio e lo mangerà, come è scritto: «…raccogliendo erbe amare accanto ai cespugli e radici di ginestra per loro cibo» (Gb 30,4). Dove li condurrà? Dalla terra di Israele al deserto di Giuda, come è scritto: «Ti farò ancora abitare sotto le tende, come ai giorni dell’incontro nel deserto» (Os 12,10). Chi crede in lui vivrà, ma chi non crede in lui andrà alle nazioni del mondo (pagane) ed esse lo metteranno a morte.
Una raccolta di racconti ebraici sulle meraviglie che Dio ha operato in favore del suo popolo Israele. Presentazione di Adolfo L'Arco. ...I midrashim raccontano le meraviglie che Dio ha operato in favore del suo popolo Israele. Naturalmente il racconto segue il testo sacro pero lo amplia, arricchendolo di sapienti osservazioni e illustrandolo con similitudini, paragoni e parabole. Le verita della Sacra Scrittura vengono cosi comunicate nella forma piu semplice e piu gradita soprattutto ai fanciulli. Questa antologia ha un immenso valore pedagogico, percio la raccomandiamo caldamente a genitori e maestri.
R. Meir diceva: «Chi si occupa dello studio della Legge per se stessa, consegue molte cose; non solo: è degno del mondo intero. È chiamato amico e amato; egli ama Dio, ama le creature, rallegra Dio, piace ai suoi simili. La Legge lo riempie di umiltà e di timor di Dio, lo rende capace di essere giusto, pio, onesto, fedele; lo allontana dal peccato e lo avvicina alle buone azioni. Chi si occupa della Legge ne ha consiglio, sapienza, senno e fermezza, come è scritto: “Mio è il consiglio e il buon senso, mia è l’intelligenza e la forza”. Essa gli dona la regalità, il dominio e la profondità nel giudizio; a lui si rivelano i segreti della Legge. È simile a una fonte che s’ingrossa e a un fiume che non si esaurisce. Egli diviene umile, longanime e perdona le offese. Essa lo ingrandisce e lo eleva su tutte le opere».
Ebrei e Cristiani sono alla ricerca della Sapienza. Pirqê Abot non è un trattato teologico nel senso stretto del termine. Abbiamo detto che si occupa principalmente di massime etiche, anche se è bene ricordare che nessuna distinzione netta tra teologia ed etica era possibile alla mente rabbinica. La Torah, nel suo senso più ampio di «insegnamento divino», è il principale concetto teologico in Abot.
Quest’opera sottolinea il silenzio delle Scritture su Giuseppe. Uomo giusto icona del Padre. Il giusto crescerà come palma, afferma il Samo 92,13. Come la palma proietta fino in lontananza la sua ombra, così il giusto deve attendere a lungo prima di ricevere la sua ricompensa. Il Salmo 65,2 –nella versione ebraica– afferma che il silenzio è una lode a Dio. San Giuseppe meditava questi salmi, egli comprese subito che non bastava recitarli ma che bisognava viverli, assimilarli, poiché la parola di Dio è simile alla manna che ogni giorno ci sazia (cfr. Sap 16,26).
dalla Presentazione
La lettura del presente libro del Prof. Paolo Gentili e di don Francesco Giosuè Voltaggio, che sono onorato di presentare, dà la possibilità di riflettere, direi in modo originale, su alcuni aspetti dei primi capitoli della Genesi, che narrano come Dio parli dell’uomo. Permette, inoltre, di trovare una parola sapiente, secondo lo Spirito e la scienza umana, in risposta ai molti interrogativi che si pongono quando una famiglia chiede aiuto. Quante volte, infatti, ci si trova dinanzi a coppie che cercano una parola di consolazione se non una soluzione ai problemi che lacerano il rapporto coniugale! …
La risposta a queste domande, come anche la ricerca delle «linee-guida» per aiutare in maniera cristiana la coppia in crisi, rimanda necessariamente all’insegnamento di Gesù. Egli, rivolgendosi ai farisei dice: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina?»; e subito dopo, alla domanda sulla possibilità di dare l’atto di ripudio come soluzione in caso di adulterio della donna o di matrimoni irregolari ricorda a tutti che «all’inizio però non fu così». Queste parole di Gesù e della sua Chiesa sono oggi un insegnamento chiaro e potente sia per le coppie sposate (specie se in crisi) sia per chiunque voglia, in quanto impegnato in una missione di cura, educativa e formativa nei confronti dei matrimoni, agire coerentemente con la sua fede cristiana… (dalla prefazione di Paul Josef Cardinal Cordes)
Come aiutare dei giovani che si amano e che vorrebbero attuare il desiderio di essere felici in due? Cosa dire ai coniugi che dubitano della bontà della loro scelta matrimoniale o che sia possibile vivere felici nel matrimonio, specie quando compaiono crisi e problemi nella famiglia? Come deve agire chi ha una missione di cura nei confronti dei matrimoni in conformità alla fede cristiana?
Gli autori del presente libro, entrambi nati e cresciuti in famiglie ferite e poi salvate da Gesù Cristo nella Chiesa, affrontano tali domande alla luce della ragione illuminata dalla fede, con le chiavi di lettura del loro rispettivo campo di ricerca: l’esegesi biblica e la psicologia clinica. Intendono offrire chiavi di lettura e indicazioni preziose su come essere vicini alla coppia che soffre, aiutarla a riconoscere con speranza la sua debolezza umana e le ferite inferte all’amore, annunciarle e offrirle la Sapienza divina, incarnata nella concreta «storia di salvezza» della coppia, affinché comprenda e sperimenti che può essere curata, salvata e custodita dall’amore di Dio. In tal modo, l’uomo e la donna, con l’aiuto del discernimento che proviene dallo Spirito di Gesù Cristo Risorto, potranno interpretare e vivere in maniera nuova la storia permessa da Dio, affinché siano felici.
Paolo GENTILI, coniugato e padre di sette figli, laureato in Medicina, specialista in Psichiatria, psicoterapeuta. È stato professore associato di Psicologia clinica della Facoltà di Medicina presso l’Università «Sapienza» di Roma e docente incaricato presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia; attualmente è professore invitato di Psicologia pastorale presso lo Studium Theologicum Galilaeae, in Israele, dove è in missione con sua moglie. Ha alle spalle lunghi anni di esperienza come catechista, psicoterapeuta e operatore pastorale in aiuto alle famiglie.
Francesco Giosuè VOLTAGGIO, presbitero della Diocesi di Roma, fidei dounum al Patriarcato Latino di Gerusalemme, ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e il dottorato in Scienze Bibliche e Archeologia presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Vive in Terra Santa, dove è rettore del Seminario Redemptoris Mater di Galilea e professore presso lo Studium Theologicum Galilaeae (Korazym Israele), sul Monte delle Beatitudini. È autore di varie pubblicazioni scientifiche in campo biblico…
Questo libretto è stato pensato come un vero e proprio “breviario”, un “manuale” perché gli oranti siano aiutati ad ammirare un “panorama” biblico sui misteri del santo Rosario…
…“Breviario Mariano” è nato perché l’appello che Giovanni Paolo II ci ha rivolto attraverso la Rosarium Virginis Mariae, «non cada inascoltato!» (RVM, 43) e il Rosario sia recitato secondo le indicazioni che egli ci ha offerto: dopo l’enunciazione del mistero (RVM, 29) è opportuna la «proclamazione di un passo biblico corrispondente» (RVM, 30) seguito da un momento di silenzio, il quale «è uno dei segreti per la pratica della contemplazione e della meditazione» (RVM, 31); al termine della recita del Padre nostro, delle dieci Ave Maria, del Gloria e di una giaculatoria –«che varia a seconda delle consuetudini» (RVM, 35)– è opportuno concludere «con una preghiera volta ad ottenere i frutti specifici della meditazione di quel mistero» (RVM, 35) contemplato.
dalla Introduzione
Il libro trae spunto dagli insegnamenti di san Francesco di Sales: i consigli non si rivolgono solo a quanti sono già pii o vogliono esserlo ma anche ai peccatori che si commuovono mentre lo ascoltano che descrive le vie della misericordia divina per rendere loro più facile la conversione.
"Tante vite umane vengono rovinate dai peccati. Come questi peccati possono procurare un profitto e come è possibile l'arte di assicurarlo?"
Chi non si è posto la classica domanda sul senso della realtà, della vita, della morte: da dove veniamo? Non c’è che mondo? Indipendentemente dalla risposta che ciascuno si è dato, queste sono domande di natura metafisica. Chiunque ricerchi il senso unitario delle cose che vive, della realtà che lo circonda affronta, forse senza saperlo, un’esigenza di natura metafisica, perché il senso di una realtà presa nel suo insieme è sempre al di fuori di essa. Esso va al di là; e così è anche per la realtà fisica che ci circonda, in cui viviamo e di cui siamo fatti.
Nuova edizione, quarta edizione, estratto dall'edizione da leggio.
Il libro è contenuto in una custodia in pelle.