San Paolo della Croce è l'uomo della Passione di Gesù. Per lui, tuttavia, la Passione non è un evento della vita del Figlio chiuso dentro limiti di tempo e di spazio. È l'oceano della carità di Dio Padre che si riversa nell'oceano di dolore del Figlio e nell'effondersi dello Spirito. L'itinerario di santità di san Paolo della Croce è una vera immersione nella vita intima della Trinità, attraverso l'immersione battesimale nella morte e nella sepoltura di Gesù, per riemergere nella nuova nascita e nella risurrezione. È un'esperienza che si può vivere oggi come al suo tempo, semplice, profondissima e, soprattutto, efficace.
Sei mesi di diario, negli ultimi mesi della sua vita (2011), ci aprono l'anima di Cecilia Giannini in pagine di rara intensità e bellezza. Pagine che rivelano la finezza spirituale e la profondità di fede di una donna, laica consacrata nella Comunità di Gesù (Firenze), davanti al manifestarsi della malattia da lei affrontata in intima unione con Dio e nel compimento di un ricchissimo itinerario interiore, umano e di fede. Un piccolo gioiello di testimonianza del suo colloquio con il Signore Gesù, mai interrotto e che in quest'ultimo diario sfiora la soglia della mistica.
Come affermava sant'Agostino: "nutre l'anima solo ciò che la rallegra". L'arte dell'imparare consiste in uno studio che diventa fecondo, nutriente, efficace, nella capacità di coniugare studio e piacere. La riflessione di Armando Matteo cerca di rispondere a domande che ogni studente prima o poi si pone: in che modo lo studio può essere un esperienza di piacere? Che cosa caratterizza l'agire della scuola?
Il centro del volume è costituito da sei meravigliose poesie di Angelo Mundula, commentate e spiegate dai membri della Comunità di San Leolino di Panzano in Chianti. Una interessante presentazione di Carmelo Mezzasalma e un'antologia critica finale fanno da cornice a questo suggestivo libretto. Quella del viaggio, della migrazione e della strada, è una delle icone preferite per narrare l'anima nella sua complessità e dinamicità verso il mistero di Dio. Il viaggio, oltre tutto, rappresenta un autentico momento di verità, nel quale camminare è un esercizio che ha certo se stessi come obiettivo, ma è anche una tappa sempre spostata in avanti e nel quale, in realtà, è sempre tornare in un altrove. Nel caso di Angelo Mundula, l'altrove è proprio quel mistero del Dio cristiano che, incarnandosi, guida l'uomo, quindi anche il suo essere poeta, nell'interiorità dell'anima, per giungere un giorno nell'eternità dell'amore e della speranza. Il volume presenta una scelta delle sue poesie commentate dai fratelli della Comunità di San Leolino. Angelo Mundula ha pubblicato numerosi libri di poesia. Tra le sue opere in prosa, ricordiamo Tra letteratura e fede (Edizioni Feeria 1998), L`altra Sardegna (Spirali 2003). Ha collaborato con i maggiori giornali italiani, con "L`Osservatore Romano" e con importanti riviste. È presente in alcune prestigiose antologie italiane e in numerosi saggi. È tradotto in molti paesi europei.
Come il vento la gioia del Padre ha infranto le palpebre chiuse del nostro sguardo: tu sei ora la voce del lieto giorno, l'onda che irriga i giardini inariditi, la sorgente le cui acque scorreranno eternamente. Tu hai spento il fuoco della morte e noi abitiamo ormai il tuo Amore, il suo segreto.
Dopo il libro curato dalla Comunità di San Leolino, che ci ha fatto conoscere parte degli scritti di suor Maria Evangelista ("Sarò amore. Diario spirituale 1949-1968", Panzano in Chianti 2006), ecco, su di lei, una nuova pubblicazione preparata con grande pazienza e tenacia, oltre che con sicura competenza e personale partecipazione, da sorella Paola Moschetti. Si tratta di un'opera che illustra la vita e la spiritualità di un'altra donna del nostro tempo tutta votata all'amore di Dio, sulla scia della santa mistica fiorentina Maria Maddalena de' Pazzi. Nella parabola biografica di questa luminosa figura si incontrano molte delle più significative personalità della Firenze religiosa del secondo Novecento. Legata alla storia della sua vicenda, la storia dell'Eremo di Santa Maria degli Angeli (Scandicci), luogo di preghiera e di vita contemplativa vissuta in stretta comunione con la Chiesa e la città di Firenze.
Dopo essere stato un giovane irrequieto, un militare, un profugo, un lavoratore emigrato all'estero, un monaco trappista, un sacerdote diocesano, Padre Basilio Martin è oggi un'eremita senza internet ma non solo, cioè solitario sì, ma attento a ogni realtà della società e della Chiesa. Questo libro è la sua autobiografia, dove egli racconta gli episodi più importanti delle sua vita avventurosa fino a oggi, indicando il filo provvidenziale che lega il tutto. Il titolo del volume descrive bene questa forza spirituale che ha sempre vegliato su Padre Basilio e che lo ha portato dalla Puglia, alla Svizzera e ultimamente all'Eremo di San Pietro in Vigneto nel territorio di Gubbio, una struttura del XII secolo che Padre Basilio ha ricostruito con le sue mani per farne un'oasi di silenzio e preghiera a disposizione di tutti. E in futuro... chissà dove soffierà il "vento di Dio"?
Con uno scavo deciso don Flori dilata a livello profondo e universale ogni singolo episodio dell'ultima settimana del Cristo. Partendo da un nucleo centrale, egli si muove a cerchi concentrici, facendo in modo che ogni evento e atteggiamento del Cristo e delle persone che gli stanno accanto, abbracci l`atteggiamento dell'uomo di ogni epoca, convinto che il movimento del cuore dell'uomo, sostanzialmente e a livello profondo, è sempre identico nel suo porsi davanti al Mistero. Nel dramma di quelle ore don Flori legge l'intero dramma dell'umanità, obbligata a raffrontarsi e confrontarsi col mistero del proprio dolore e destino, col proprio agognare e con la propria agonia, col Mistero fatto carne, reale dell'Uomo-Dio che si è fatto carico del destino di ogni uomo e dell'intera realtà cosmica.
Mettersi alla scuola del Concilio: si tratta di una vera e propria chiamata, di un appello che lo Spirito santo sta facendo risuonare con forza nel cuore della comunità cristiana, come forse mai in precedenza, per fare finalmente tesoro, al di là di distinzioni, polemiche o sfumature, di questo autentico dono di Dio alla sua Chiesa nel volgere della storia tra il secondo e il terzo millennio cristiano. E se facciamo nostra l'ormai famosa constatazione di Josef Doré secondo la quale, dopo il Vaticano II, "nulla sarà assolutamente più come prima", non è per tessere un elogio superficiale e perfino scontato di quell'evento, ma per collocarci nella giusta prospettiva grazie alla quale è possibile leggere e accogliere, oggi, il magistero conciliare. Tra i vari contributi di questo saggio, da sottolineare l'attenzione ad alcuni "frutti del Concilio", sotto il profilo di quelle istituzioni di vita consacrata che sono un segno eloquente della perenne "novità" e radicalità del Vangelo anche nel nostro tempo: l'esperienza della Comunità monastica di Bose; la personalità di don Giuseppe Dossetti, fondatore della Piccola Famiglia dell'Annunziata; il lavoro e la testimonianza del Centro Aletti, nato dalla geniale ispirazione del card. Tomás Spidlík sj. Inoltre, un saggio inedito del teologo J.W. O'Malley affronta il problema dell'umanesimo del Vaticano II.
In luce Christi è il motto episcopale del vescovo Luciano Giovannetti. In esso è come racchiuso un vero e proprio programma di vita e di missione: vivere, agire, perfino "sognare" in quella luce che Cristo dona a coloro che ascoltano la sua parola e la mettono in pratica. Una luce che rifulge nei nostri cuori, li illumina e li chiama alla comunione con Dio. Realizzato per testimoniare la memoria grata da parte di tanti per la vita e l'attività pastorale del vescovo Luciano in occasione del suo ottantesimo compleanno, questo volume è, a un tempo, uno strumento di documentazione, un contributo di studio e la voce dell'amicizia e della gratitudine. Nelle sue tre sezioni, esso raccoglie un'ampia selezione delle lettere pastorali che mons. Giovannetti ha indirizzato alla comunità ecclesiale fiesolana nei ventinove anni del suo ministero episcopale, una piccola antologia delle sue omelie, tre contributi di studio su tematiche spirituali ed ecclesiali, un'ampia raccolta di testimonianze sulla figura.
La visita di Giovanni Paolo II a Firenze, il 18 e 19 ottobre 1986, nell'anno in cui il capoluogo toscano era stato proclamato, seconda città dopo Atene, capitale europea della cultura fu un evento di straordinaria portata spirituale e culturale. La città del rinascimento e della bellezza, di san Zanobi e di sant'Antonino, di Leonardo Bruni, Botticelli e Michelangelo, di Lorenzo il Magnifico e Girolamo Savonarola, di Giorgio La Pira, Giulio Facibeni e don Lorenzo Milani, si sentì richiamare con forza dal papa pellegrino di pace alla sua missione di portare nel mondo la luce dell'umanesimo cristiano: "Se il Rinascimento fu una delle epoche più luminose della storia fiorentina - diceva il papa in piazza della Signoria rispondendo ai saluti di accoglienza delle autorità -, quell'esperienza singolare non può rimanere senza un messaggio anche per voi. (...) Essa vi richiama alla necessità di una continua rinascita spirituale e morale, secondo la celebre espressione di san Paolo agli abitanti di Efeso: "Rinnovatevi nello spirito della vostra mente" (Ef 4,23)". Dal sommario: Introduzione di Carmelo Mezzasalma - Giovanni Paolo II, Discorso all'arrivo a Firenze - Mario Luzi, Indirizzo di saluto - Giovanni Paolo II, Discorso alle persone di cultura - Giovanni Paolo II, Discorso ai giovani - Editoriale della Rivista "Feeria" n. 1 (marzo 1987) dedicato a Firenze Capitale europea della cultura.
Una storia destinata a far parlare di sé, quella di Luca Di Tolve, proprio come la canzone di Povia "Luca era gay". Una storia sofferta che ripercorre il lungo cammino alla ricerca di sé, dallo smarrimento della propria identità alla redenzione, fino alla rinascita a nuova vita. Vittima dell'abbandono da parte del padre quando è ancora un bambino, e del conseguente rapporto sbilanciato, ai limiti del morboso, con la madre, Luca si ritrova a mettere in discussione la sua identità e a intraprendere il cammino omosessuale. Eletto Mister Gay negli anni Novanta, Luca incomincia a scalare le vette del successo di un certo mondo omosessuale. Giovane, bello, richiesto a eventi mondani, feste e spettacoli, in breve vive ogni esperienza di trasgressione che in quel mondo si possa incontrare, tra sesso, lussuria, potere e gironi infernali. Dietro l'angolo, però, sta in agguato un nemico letale: l'aids, che senza pietà lo priva nel giro di pochi anni dei migliori amici. Finché arriva la sentenza fatale e tanto temuta: anche Luca ha contratto l'Hiv. A quel punto qualcosa si rompe nell'equilibrio artificiosamente costruito in tutti quegli anni, e Luca rientra in se stesso. Intraprende così un percorso di conversione, su base psicologica e religiosa, che lo aiuta a scoprire e a sanare le ferite di tanti anni prima, fino a riappropriarsi della sua identità sessuale. Un cammino faticoso, fatto di tanti dubbi e cadute, che lo porta fino a Medjugorje...