Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 293a. Introduzione di Paolo Ricca. In appendice il Lezionario comune riveduto (Revised Common Lectionary) per il 2023.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 295a.
Commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Federico III del Palatinato, il "Catechismo di Heidelberg" è un classico della fede riformata, di cui offre uno dei compendi meglio riusciti. Illustrando con rara chiarezza che cos'è il cristianesimo, il suo rigoroso discorso teologico è tuttavia animato - cosa assai rara in un catechismo - da un afflato di viva pietà. Ritraducendolo in toto e commentandone con ampiezza ciascuno dei 129 articoli, il teologo Paolo Ricca ne fa concretamente il proprio «testamento spirituale».
La Riforma del XVI secolo è, fondamentalmente, un poderoso sforzo di alfabetizzazione bi-blica del popolo cristiano: i Riformatori vogliono aiutare i membri della chiesa di Cristo a maturare una fede personale adulta, responsabile, critica. L'Enchiridion, o Piccolo Catechi-smo, e il Catechismo tedesco o Grande Catechismo, entrambi del 1529, sono concepiti in questa prospettiva. Il Piccolo Catechismo, mediante un vigoroso impegno di sintesi, e un'architettura interna as-sai curata, presenta in poche pagine quello che un cristiano o una cristiana devono sapere: i Comandamenti, il Credo, il Padre nostro, il significato del battesimo, della confessione dei peccati e della Cena del Signore. Pochi testi come questo hanno contribuito a plasmare la fe-de evangelica e a diffonderla non solo in Germania ma in Europa. Già nel xvi secolo venne tradotto in molte lingue compresa quella italiana. La presente è la seconda edizione aggiornata con l'aggiunta del testo originale tedesco a fronte. Inoltre il testo dell'Enchiridion è corredato dall'aggiunta del Libretto sul matrimonio e del Libretto sul battesimo, qui presentati in italiano per la prima volta.
La Riforma del XVI secolo è, fondamentalmente, un poderoso sforzo di alfabetizzazione biblica del popolo cristiano: i Riformatori vogliono aiutare i membri della chiesa di Cristo a maturare una fede personale adulta, responsabile, critica. L'Enchiridion, o Piccolo Catechismo, e il Catechismo tedesco o Grande Catechismo, entrambi del 1529, sono concepiti in questa prospettiva. Il Grande Catechismo costituisce una riflessione articolata sui Comandamenti, il Credo, il Padre nostro, il significato del battesimo, della confessione dei peccati e della Cena del Signore, e dunque espone in forma organica il pensiero di Lutero sugli elementi centrali della fede cristiana. Nel 1555, Olimpia Morato, nobildonna italiana di sentimenti evangelici, chiedeva a Pier Paolo Vergerio di tradurre il libro in italiano, ritenendo che potesse essere di grande utilità «ai nostri italici, specialmente alla gioventù». Vergerio non poté esaudire la richiesta. Quella che qui presentiamo è la prima traduzione del Grande Catechismo in lingua italiana. La presente è la seconda edizione aggiornata con l'aggiunta del testo originale tedesco a fronte.
Nel "Lutherjahrbuch" 2017 Oswald Bayer, autore recentemente tradotto anche dalla Claudiana, ha indicato l'ontologia come uno dei principali temi da studiare negli anni a venire. Lo studio delle basi fondamentali infatti promette una comprensione migliore della teologia tutta del Riformatore, la rivalutazione di Lutero nel campo della filosofia, nuovi stimoli per il dialogo ecumenico e un contributo alla visione del mondo contemporaneo. La presente monografia vuole informare sullo stato della discussione internazionale e dare un proprio contributo, ponendosi soprattutto la domanda di come Lutero concepisca la presenza di Dio nel mondo, quindi l'incontro di realtà terrena e realtà divina, e, non per ultimo, la costituzione dell'individuo all'interno di questo sistema teologico. Il volume offre inoltre, a cura di F. Buzzi, la traduzione con testo originale a fronte della prima predica natalizia conservata del Lutero giovane e di due serie di tesi del Lutero maturo, Verbum caro factum est e De divinitate et humanitate Christi, di fondamentale importanza non solo per il nostro tema.
Questa ricerca non ha l'intento di tracciare una storia comparata dell'evangelismo e della massoneria italiana. L'obiettivo è descrivere le reciproche influenze createsi, ponendo particolare attenzione sulle relazioni umane che si intrecciarono, attraverso una ricostruzione prosopografica capace di restituire il percorso religioso e iniziatico di personaggi appartenenti a entrambi gli ambienti. Nell'Italia liberale nacque quello che l'autore definisce «evangelmassonismo», che si basava su una comune avversione al potere della Chiesa cattolica e al suo perdurante influsso nella società civile. Non fu tuttavia un'alleanza con finalità esclusivamente difensive tra minoranze nei confronti di un avversario soverchiante, ma di rapporti cementati da ideali comuni, terreni di incontro e battaglie condivise, portate avanti non attraverso accordi di vertice ma tramite l'impegno di singoli individui. Marco Novarino traccia una storia poco conosciuta, supportata da una rigorosa ricerca archivistica che da una parte evidenzia la presenza di «operai» evangelici in un numero decisamente superiore rispetto a quanto emerso dalla passata storiografia, e dall'altra sfata la "leggenda" della doppia appartenenza di noti esponenti delle denominazioni protestanti operanti in Italia.
Pastore valdese, professore di italiano e latino, esegeta e grande conoscitore della letteratura delle origini cristiane, negli anni Trenta del Novecento Francesco Singleton Lo Bue (1914-1955) entrò nel gruppo dei "giovani barthiani" che, stretti intorno a Giovanni Miegge, opposero le prime forme di resistenza morale al fascismo attraverso la rivista "Gioventù Cristiana" e le giornate teologiche presso il tempio del Ciabàs. Nell'opprimente clima di regime e nel quadro più generale degli avvenimenti del secondo conflitto mondiale e dell'occupazione nazifascista, dopo un profondo conflitto interiore, Lo Bue decise infine di partecipare al movimento antifascista e alla Resistenza, aderendo al Partito d'Azione e al Movimento federalista europeo.
Gli Architorti sono un quintetto d'archi di formazione classica che fa capo al violoncellista Marco Robino. Dopo le rivisitazioni trasversali cui gli Architorti ci hanno abituati, il quintetto d'archi propone una raccolta di musiche risorgimentali, in primis di Verdi e di Mameli e canti popolari ottocenteschi del Nord e Sud Italia. Concludono il CD il canto degli alpini Monte Nero e Bella ciao.