Il libro offre una spiegazione ed un approfondimento del principio alla base della psichiatria dell'austriaco Viktor Frankl (1905-1997), cioè l'autotrascendenza, vale a dire la facoltà dell'uomo di realizzare se stesso e sperimentare un senso di pienezza esistenziale impostando la propria vita in funzione di uno scopo da realizzare al di fuori di sé. L'autotrascendenza, quindi, mette in guardia dinanzi al pericolo di chiudere l'esistenza individuale esclusivamente nei desideri personali e nella ricerca di soddisfazioni materiali. Tale volontaria chiusura, infatti, predisporrebbe ad un atteggiamento che forza la naturale apertura della persona al mondo esterno ed alle relazioni che la interessano nel complesso vissuto di ogni giorno.
Nel centocinquantenario dell'unificazione politica italiana, il libro rende nota una pagina importante della storia del "Risorgimento", quella di due dei protagonisti di quegli anni che, fedeli all'ultimo Papa-re, il beato Pio IX, vissero (cercando di scongiurarlo) tale processo rivoluzionario dietro le quinte. Il primo, il cardinale Vincenzo Santucci (1796-1861), nativo di Gorga (Roma), protagonista di primo piano nei travagliati anni della cosiddetta Questione Romana sotto il pontificato di Papa Mastai Ferretti. Il secondo protagonista finora soggetto ad oblìo a causa della dominante "storiografia dei vincitori", è lo storico cattolico legittimista Giuseppe Spada (1796-1867), coetaneo di Santucci, del quale è ripubblicata integralmente (con ampio apparato bibliografico), a cura di Giuseppe Brienza un'opera finora pressoché introvabile, intitolata "Osservazioni storiche sulla unità e nazionalità italiana" uscita a Roma nel 1860. Prefazione di Luigi Negri.
Ogni cucina regionale della nostra bella Italia presenta delle tipicità, a volte uniche, perché legate alle tradizioni. Il ricettario che viene proposto con quest'opera è veramente importante per il fatto che le ricette sono state elaborate nel pieno rispetto delle tradizioni calabresi da uno chef che ha vissuto la cucina da sempre, l'ha respirata e amata sin dalla sua infanzia ed è riuscito a fare di questa sua passione un mestiere ricercato. Nelle sue ricette si ritrovano i sapori, gli odori, il ricordo delle tradizioni ed il prof-mo degli ingredienti genuini. I piatti consigliati in questo primo ricettario sono appetibili, salutari, semplici e veloci da preparare, ma soprattutto riflettono la loro mediterraneità. Un'opera per le giovani donne e per tutti coloro che desiderano approcciarsi ai gusti domenicali della cucina calabrese.
Il libro propone un cammino di preparazione alla Quaresima come tempo di Dio e, contemporaneamente, come tempo della prova che ciascun uomo è chiamato ad attraversare nella propria esistenza. I tempi di penitenza messi a disposizione dalla Chiesa Cattolica, infatti, sono dei periodi durante i quali si è invitati a pensare e a riflettere, e ciò è tanto più importante in un contesto sociale come quello dell'Occidente consumistico nel quale la mancanza di riflessione è gigantesca. Ciò che manca di più ai cristiani di oggi, quindi, è secondo l'Autore un cammino di formazione spirituale che cerchi di andare a fondo, riuscendo se necessario a ridisegnare nella propria anima un'altra figura di cristiano.
A centocinquant'anni di distanza la storia dell'unificazione politica italiana è ormai in gran parte nota. Tuttavia pagine importanti devono ancora essere scritte soprattutto con riguardo a quegli uomini che la vissero dietro le quinte e la registrarono nelle loro memorie di testimoni diretti. Tra questi, un posto di rilievo spetta al cardinale Vincenzo Santucci (1796-1861), nativo di Gorga (Roma), protagonista di primo piano nei travagliati anni della cosiddetta Questione Romana sotto il pontificato del Beato Pio IX. Diplomatico di vaglia con incarichi di prestigio in Segreteria di Stato, quindi nunzio apostolico a Torino, la parabola di Santucci offre uno scorcio singolare e inedito, di quel decennio che si sarebbe poi rivelato decisivo per la realizzazione dell'unificazione politica e amministrativa della penisola, ovvero gli anni tra il 1850 e il 1860. Il volume è arricchito, infine, da un'appendice d'annata offerta dalle Osservazioni storiche sulla unità e nazionalità italiana (1860) dello storico cattolico legittimista romano Giuseppe Spada (1796-1867), coetaneo di Santucci.
Nel 1538 l'immagine della Madonna, venerata in una cappelletta appena fuori dal borgo di Rho, cominciò a lacrimare sangue. Ora l'immagine è conservata sull'altare maggiore del santuario dedicato alla Madonna Addolorata di Rho. Rappresenta Maria con in braccio Gesù, la vittima innocente. Il 13 giugno 1920 Angelo Minotti fu ucciso a causa della sua fede religiosa sul piazzale del Santuario. Roberto Marchesini ricostruisce con passione ed abbondanza di documenti la vicenda dell'omicidio consumato sul sagrato del santuario, inserendolo nel contesto storico e politico dell'epoca. Emerge un'immagine ricca e inedita dell'Italia cattolica nella prima metà del Novecento. Un capitolo dell'opera è dedicato alla tanto importante quanto sconosciuta associazione Avanguardia Cattolica, nata con lo scopo di difendere fisicamente la religione cattolica e attiva tra le due guerre in tutto il nord Italia.
Questo saggio, scritto originariamente nel 1967, raccoglie la prima parte delle lezioni tenute dall'autore per il corso di Studi Cattolici Romani tenuto alla Divinity School della Harvard University (1958-1962). Il contenuto essenziale dell'opera, che è l'ultima pubblicata da Christopher Dawson in vita, è dedicato alla descrizione della formazione, dell'apogeo e dei primi segni di dissoluzione del Medioevo, cioè della Civiltà cristiana romano-germanica, che l'autore sviluppa e completa negli altri due volumi dell'ideale trilogia The Making of Europe: An Introduction to the History of European Unity (1932) e Religion and the Rise of Western Culture (1950).
Il libro si caratterizza per un inedito esame delle dinamiche personali vissute dai protagonisti della Prima Guerra Mondiale, scritto da uno psicologo e psicoterapeuta che si prefigge l'obiettivo di descrivere innanzitutto le conseguenze che il duro ambiente della Grande Guerra ebbe sulla psiche dei soldati. L'Autore sviluppa il suo percorso di analisi utilizzando diari, corrispondenze e materiale clinico inedito proveniente da un ospedale psichiatrico attivo durante la Prima Guerra Mondiale. L'esito di questa ricerca risulta impressionante, considerata la drammaticità delle testimonianze riportate nel testo. Saggio introduttivo di Ermanno Pavesi.
L’Unità d’Italia si è resa necessaria soprattutto a causa dell’affermazione di una politica di potenza e di spregiudicata competizione internazionale, che rendeva incerta la sorte dei piccoli Stati. Il Risorgimento, invece, è stato una Rivoluzione culturale, che ha accompagnato e seguito il processo di unificazione con l’obbiettivo di costruire una nazione nuova caratterizzata da una nuova cultura. Ma l’opera di unificazione ideologica è fallita, provocando una grave ferita all’identità italiana, non ancora rimarginata.
Nel disegno complessivo dell'opera l'autrice storicizza il cristianesimo sin dalle sue origini, cogliendo l'universalità del suo respiro negli eventi che hanno visto la diffusione del nuovo eone nei vecchi crogioli della storia antica. Il progetto della collezione riguarda il ruolo del cristianesimo nell'edificazione delle civiltà, delle culture e delle società europee, colto in una duplice prospettiva sincronica: spaziale e spirituale. La novità è nella proposta di una lettura della storia incentrata sull'importanza che i grandi ideali hanno avuto nel determinare i mutamenti geopolitici e nel fondere le culture del mediterraneo e le stratificazioni etniche dei popoli europei in una comune realtà civile e religiosa.
Il libro è un invito all'uomo di oggi, frastornato dallo stress e dai rumori della vita contemporanea, a fare silenzio intorno a sé per meditare le ultime parole pronunciate da Gesù in croce. Il perdono di cui ci ha fatto grazia l'Uomo-Dio, infatti, appartiene tanto ai credenti quanto ai non credenti. L'esclamazione del Crocifisso "Tutto è compiuto" è infatti una Sua indicazione affinché tutti gli uomini possano scoprire quale debba essere la loro missione. Le parole finali del Cristo "Padre nelle Tue mani consegno il mio spirito" permettono invece di comprendere meglio la necessità per ogni uomo di rimettersi alla volontà di Dio, dato che suo vivere quotidiano non è altro che dono della Misericordia e frutto della volontà divina.
Il libro è frutto di un progetto educativo e culturale portato avanti nel 2011 presso il Liceo Classico "Pitagora" di Crotone. Partendo da un'analisi storica delle origini dell'Europa in quanto identità culturale e civiltà, utilizza come primo strumento di analisi il lavoro dello storico britannico Christopher Dawson. Il valore di questo studioso sta infatti nell'aver esaminato la storia della civiltà europea alla luce di un'idea dominante: la religione è la forza dinamica, il costituente fondamentale e l'ispirazione di ogni attività umana superiore, e, di conseguenza, la cultura di un'epoca dipende dalla religione e non viceversa. Il cristianesimo è stato dunque il collante che ha tenuto uniti i popoli romano-barbarici nel periodo del grande disordine scaturito dalla caduta dell'Impero romano ed è principalmente nel cristianesimo che devono rinvenirsi le radici della civiltà europea. Da segnalare l'esperienza giornalistica di cui si da' conto nel libro, sperimentata da alcune studentesse che sono state coinvolte nel progetto scolastico ed hanno potuto intervistare personalmente uno dei più originali pensatori e teorici della Cristianitas europea, il fondatore e reggente nazionale di Alleanza Cattolica nonché direttore della rivista Cristianità Giovanni Cantoni.