Chi svolge una delle professioni cosiddette di aiuto sa bene cosa significa burnout: è il rischio a cui è soggetto ogni operatore sociale di «bruciarsi», ovvero esaurire le energie fisiche e intellettuali, non reggere psicologicamente al peso emotivo di condizioni spesso disperate del paziente che ha in cura o della persona che sta aiutando e che possono metterne a dura prova l'equilibrio e il benessere psico-fisico.
Secondo l'imperativo evangelico «Ama il prossimo tuo come te stesso», l'amore verso se stessi è condizione indispensabile per amare gli altri, e già gli antichi greci ammonivano l'uomo sull'importanza della conoscenza di sé.
Il volume, di facile lettura e ricco di utili suggerimenti e spunti per riflettere, propone un percorso coinvolgente e accurato sul difficile tema della compassione verso il prossimo, con un taglio non solo psicologico. Attraverso un efficace excursus si indaga l'humus storico e biblico e l'evoluzione etico-filosofica dell'approccio alla cura di sé e degli altri, con un affresco sulla figura del medico nell'antichità e sulla portata rivoluzionaria del farsi prossimo come lo intende Gesù, fondamento di ogni relazione di amore.
«Questo libro, scritto a più mani, vuol essere un invito a prendersi cura di sé e ad amarsi, essenziale per star bene noi e far star bene coloro che, per vari motivi, vogliamo aiutare» (dall'Introduzione).
Descrizione dell'opera
Il testo vuole essere un invito a soffermarsi sull’importanza di vivere il più possibile in armonia con se stessi e con gli altri. A partire dall’esperienza sul campo di carattere psico-pedagogico, l’autore riprende il meglio delle scuole psicologiche più diffuse per proporre una propria lettura dell’essere e del relazionarsi della persona.
Attraverso testimonianze personali arricchite da vicende di pazienti in terapia, offre al lettore piccoli spaccati di realtà quotidiana, perché diventino spunti e occasioni di riflessione. Le esperienze descritte sono autentiche e lo stesso lettore può certamente ritrovarcisi.
Sommario
Premessa (H. Bucar). Introduzione. Parte prima. 1. La famiglia. 2. Due storie emblematiche. 3. La quotidianità. Parte seconda. 4. L’angelo dei sogni. 5. Comprendere per vivere meglio. 6. Vivere in modo concreto. 7. Messaggi. Conclusione.
Note sull'autore
Antonio Ventre, psicologo psicoterapeuta, lavora nel servizio psichiatrico dell’ospedale Molinette di Torino. Docente presso alcune scuole, da molti anni collabora con i gruppi di volontari vincenziani del comprensorio di Torino. Presso le EDB ha pubblicato Il segreto della felicità. Per una psicoterapia del quotidiano (22004) e La relazione d’aiuto. Alla ricerca della propria umanità (22005).
Descrizione dell'opera
Il diritto del bambino alla tenerezza è inalienabile, perché egli possa sviluppare integralmente la sua personalità. Il suo sorriso o il suo pianto indicano la ricerca di una corrispondenza affettiva, ed è un serio problema quando questa viene a mancare. La tenerezza che si fa carezza rappresenta infatti per il bambino la linfa vitale del suo riconoscersi come persona.
Il volume muove dalla comprensione del bambino come uno “scrigno di tenerezza”, che ha bisogno di essere accolto con amore. Di qui la necessità, da parte dei genitori e degli educatori, di creare le migliori condizioni di disponibilità accogliente. L’autrice affronta alcune dinamiche della coppia e genitoriali alla luce del messaggio cristiano, proponendo anche percorsi operativi attraverso domande e suggerimenti pratici.
Sommario
Prefazione (C. Rocchetta). 1. Uno scrigno di tenerezza. 2. Il travaglio del genitore. 3. La tenerezza è concretezza. Conclusione. Carta dei diritti del bambino alla tenerezza. Bibliografia.
Note sull'autrice
Maria Rita Castellani (Perugia 1966) a sedici anni vive un’esperienza forte di fede che ella definirà la sua «conversione» ed entra a far parte delle Comunità Magnifica del Rinnovamento nello Spirito. All’interno del movimento segue la scuola internazionale per formatori, promuove un’esperienza di animazione giovanile ed è attualmente responsabile di una fraternità. Laureata in pedagogia e madre di cinque figli, collabora alla rivista Venite e Vedrete con la quale ha pubblicato tre quaderni: Insegnami a servire; Vocazione all’unità; Dialoghi fraterni.
Descrizione dell'opera
Il volume raccoglie i concetti fondanti dell’approccio alla persona umana e cristiana elaborato dall’Istituto di psicologia della Pontificia Università Gregoriana nei suoi 36 anni di vita e li rilancia verso ulteriori piste da indagare e sviluppare. La riflessione si concentra sulla prassi educativo-terapeutica e passa in rassegna i punti nodali di ogni cammino di crescita e di psicoterapia.
Sommario
Introduzione. I. La persona umana e le linee attuali della psicologia del profondo. 1. Nascita e conquiste di uno studio sulla persona umana (T. Healy - B. Kiely - G. Versaldi). 2. Sviluppo dal concepimento alla morte. Riflessioni di una psicoanalista contemporanea (A.-M. Rizzuto). 3. Il Sé - contenuto, processi, mistero (H. Zollner). 4. Relazione, intersoggettività, alterità. Svolta nei paradigmi della psicoanalisi attuale e suo significato per l'antropologia cristiana (A. Tapken). II. La proposta psicologica: un contributo per la filosofia e la teologia. 5. Rivendicazioni di verità e oggettività in un mondo postmoderno? La proposta dei «valori oggettivi» della vocazione cristiana all’inizio del ventunesimo secolo (K. Baumann). 6. La dialettica di base nella prospettiva dell’antropologia teologica: questioni critiche e spunti per un rilancio (D. Moretto). 7. Il parametro dell’alterità e la sua importanza per la teologia dogmatica (F. Scanziani). 8. Il parametro della temporalità e la sua importanza per la teologia morale (A. Fumagalli). 9. Psicologia e mistero: un rapporto inedito e fecondo (A. Cencini). III. Riflessi per la pratica educativa e psicoterapeutica. 10. Pedagogia genetica e pratica psicoterapeutica (S. Guarinelli). 11. L’esito della terapia: cura, cambiamento, trasformazione (A. Manenti). 12. Controtransfert come cammino verso Dio: processo terapeutico e integrazione della dimensione spirituale (C. Bresciani). 13. L’integrazione dei ruoli formativi (T. Costello). 14. La leadership nella vita religiosa oggi (B. Dolphin - M.P. Garvin - C. O’Dwyer). 15. L'antropologia della vocazione cristiana alla prova delle culture: l’esperienza di una formatrice (T.E. Merandi). Indici.
Note sui curatori
Alessandro Manenti (Reggio Emilia 1948), prete diocesano, insegna psicologia, etica filosofica e pastorale familiare allo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia, di cui è stato preside. Psicologo e psicoterapeuta, ha fondato l’Istituto Superiore per Formatori. È direttore della collana EDB «Psicologia e formazione» e della rivista Tredimensioni. Psicologia, spiritualità, formazione. Presso le EDB ha tra l’altro pubblicato Il pensare psicologico (1997) e Vivere gli ideali, vol. I: Fra paura e desiderio (52002) e vol. II: Fra senso posto e senso dato (22004).
Stefano Guarinelli (Milano 1960), prete diocesano, è licenziato in psicologia e in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e specializzato in psicoterapia presso la Scuola Adleriana di Torino. Insegna psicologia pastorale al seminario di Milano, psicologia dello sviluppo all’Istituto Superiore per Formatori, psicopatologia alla Escuela de Formadores di Salamanca. È coordinatore di redazione della rivista Tredimensioni. Psicologia, spiritualità, formazione.
Hans Zollner sj (Ratisbona 1966) ha studiato filosofia a Ratisbona, teologia a Innsbruck e si è laureato in psicologia a Roma. Ha operato nella pastorale universitaria presso la cappella universitaria di Monaco di Baviera e il collegio dei gesuiti di St. Blasien, con particolare attenzione all’integrazione fra psicologia e spiritualità ignaziana su cui ha pubblicato alcuni saggi. Dal 2003 insegna all’Istituto di psicologia della Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove lavora anche come psicologo e psicoterapeuta. Collabora alle riviste Gregorianum e La Civiltà Cattolica.
Descrizione dell'opera
Le religioni del mondo sono tra loro differenti nei contenuti della fede, ma ancor di più nelle modalità di vivere l’esperienza religiosa. L’autore muove la sua analisi a partire dal convincimento che la consapevolezza delle diverse premesse psicologiche, e quindi delle diverse forme della religiosità, possa aiutare la comprensione e l’accettazione dei punti di vista diversi fino a consentire un effettivo e fruttuoso dialogo. Nel suo studio egli si propone dunque di esplorare – alla luce di due delle maggiori concettualizzazioni della psicologia analitica junghiana – tali forme della religiosità, allo scopo di individuare da un lato una fondamentale tipologia psicologica religiosa ed esplicitare dall’altro le dinamiche psichiche sottese al percorso che conduce verso la maturazione religiosa.
Accanto alla finalità di conoscenza e approfondimento della tematica, il volume persegue quindi anche l’obiettivo pratico di favorire il dialogo tra gli individui e tra le religioni.
Sommario
Introduzione. Le ipotesi di lavoro. Una premessa metodologica. I. Le dinamiche psicologiche della maturità religiosa. Il processo di individuazione. 1. Caratteri generali del processo di individuazione. 2. La prima metà della vita e l’insorgere della crisi. 3. L’incontro/scontro con l’ombra. 4. L’integrazione di Anima/Animus. 5. La nascita del Sé. 6. Santità come integrazione del Sé. 7. Individuazione e simbolismo cristiano. 8. Un supporto filosofico all’individuazione: Kierkegaard e gli stadi dell’esistenza. II. Le forme della religiosità. La tipologia psicologica. 1. Elementi generali della teoria. 2. Descrizione generale dei tipi. III. Le quattro funzioni psichiche. Amplificazioni. 1. Funzioni psichiche, forme della disperazione e forme della malattia. 2. Le funzioni psichiche e i quattro elementi. Epilogo. Bibliografia..
Note sull'autore
Massimo Diana, laureato in filosofia e scienze dell’educazione, è cultore di psicologia della religione presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia e segretario della Società italiana di psicologia della religione. Ha pubblicato in riviste specializzate diversi contributi sul tema dei rapporti tra la psicologia, la filosofia e la teologia e, nel 2002, il volume Angoscia e libertà. Psicologia del profondo e religione nell’opera di Eugen Drewermann, Torino, Centro Scientifico editore. Presso le EDB ha pubblicato: Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psicologici e psicodinamici (2004) e, con P. Ciotti, Psicologia e religione. Modelli problemi prospettive (2005).
Il volume si propone quale strumento utile a orientare quanti desiderano intraprendere percorsi di crescita personale. Nello specifico l’autrice si muove nel contesto della psicoterapia Gestalt, il cui obiettivo è rendere l’individuo capace di recuperare l’equilibrio perduto a motivo di un disagio che in tenera età lo ha costretto ad allontanarsi dalla sua essenza sana originaria.
Poiché è caratteristica della Gestalt tenere presente l’aspetto tridimensionale della realtà e i suoi contenuti emotivi, cognitivi e intuitivi, ogni capitolo di “teoria” è affiancato da una sezione dedicata alle “esperienze”: sono vere e proprie attività da svolgere da soli o in gruppo, che aiutano la persona a vivere e rappresentare il proprio sentire e il proprio malessere al fine di acquisirne maggiore consapevolezza, premessa indispensabile per il superamento di ogni nevrosi. Nel complesso il testo offre spunti di grande interesse per approfondire la conoscenza di sé e il rapporto con gli altri, per osservare se stessi e le proprie reazioni di fronte alle realtà della vita.
Sommario
Premessa. Introduzione. ABC della Gestalt. Fra teoria e pratica. Fantasie guidate. Energia delle emozioni. Linguaggio responsabile. Abitudini ripetitive. Stili manipolativi. La fiaba: traccia della propria storia. Comunicare. Ascolto empatico. Il sistema relazionale. Ciclo di contatto. Resistenze al contatto. La relazione terapeutica. Incontri di gruppo. Il contatto Io-Tu. La relazione che cura. Vuoto fertile. Transfert e controtransfert. Sogni e vissuto corporeo. Malattie psicosomatiche. Dipendenze alimentari. I miti dell’amore. Sessualità. Counselling di coppia. Dolore e trasformazione. Art Therapy: immagine e pittura. Art Therapy: scultura. Art Therapy: danza. Art Therapy: teatro. Art Therapy: scrittura. Enneagramma. Epilogo. Glossario. Glossario degli autori. Bibliografia.
Note sull'autrice
Margherita Biavati, psicologa psicoterapeuta, è direttore dell’Istituto Gestalt Bologna, la città dove è nata, nonché socio fondatore e primo presidente dell’Associazione Italiana di Counselling (AICo). Specializzata in Terapia della Gestalt, esperta in Art Therapy e Body Work, ha studiato presso autorevoli centri di psicologia e psicoterapia in Italia e all’estero. Presso l’Istituto Gestalt di Bologna conduce corsi di «Gestalt Counselling e Art Therapy», corsi di formazione e aggiornamento per docenti e operatori sanitari e stage formativi monotematici (I modelli genitoriali; Enneagramma e teatro; Il corpo e la parola), oltre a sedute di psicoterapia individuale e di gruppo.
«Il riso fa buon sangue» dice un antico adagio di saggezza popolare. Ma esiste una relazione verificabile fra piacere e guarigione? Secondo le ricerche dell’autore, tutta la vasta gamma dei piaceri umani possiede una funzione terapeutica nel trattamento delle forme patologiche, tra cui egli verifica in particolare depressione, malattie cardiache, asma, allergie, tumore al polmone. Stimolando il potenziale immunitario della persona, i piaceri aiuterebbero quindi a conservare la salute e ad accelerare i processi di guarigione.
Tuttavia il piacere è autentico e umano solo se include una dimensione spirituale, capace di andare oltre il livello fisico e soddisfare anche i gusti dell’intelligenza e della libera volontà, producendo un effetto di equilibrio e di armonia fondamentale per il benessere profondo della persona. Esso infatti influisce sul modo di vivere, sull’attività cerebrale, sul sistema ormonale e immunitario, sulla guarigione a livello fisico, psichico e spirituale.
Con frequenti rimandi alle esperienze terapeutiche dell’autore, il volume descrive nel dettaglio le sue intuizioni e le sue analisi.
Sommario
Prefazione. Introduzione. Sezione I. Prima parte: Il piacere e la guarigione. Seconda parte: Esperienze di guarigione attraverso il piacere. Sezione II. Prima parte: Il piacere. Seconda parte: La guarigione. Conclusione. Note. Glossario. Bibliografia. Allegati.
Note sull'autore
Padre Yvon Saint-Arnaud, oblato di Maria Immacolata, psicologo di fama internazionale, è uno dei fondatori dei Centri canadesi di psicosintesi, la prassi psicologica per l’armonizzazione e lo sviluppo della personalità umana.
L'autore propone un piccolo trattato di psicologia - soprattutto di psicologia della personalità -, che intende essere strumento di iniziazione alla conoscenza psicologica, quale scienza umana in dialogo e integrabile con le discipline teologiche e religiose. Dopo aver giustificato la presenza della psicologia nell'ambito dello studio della riflessione teologica e delle scienze religiose, il volume introduce la nozione di psicologia come scienza e ne descrive l'evoluzione storica. Acquisito che il nocciolo della psicologia come scienza è dato dalla psicologia della personalità, offre un quadro globale per un primo orientamento di fronte alla Babele delle teorie psicologiche reperibili sul mercato.
Tra tutte le età della vita, l’adolescenza è quella più facilmente oggetto di studio e dibattito. Gli adulti continuano a esserne attratti per capire, ma anche per agire, se non addirittura per difendersi. Tuttavia studiosi ed educatori finiscono spesso con l’imboccare strade diverse e accade che teoria e pratica non riescano spesso ad aiutarsi tra loro. Ma è possibile sfruttare le rispettive conoscenze per mettere in dialogo adulti e adolescenti anche quando le difficoltà sembrano insormontabili? Il volume si propone di aprire la strada per l’individuazione di una risposta positiva a tale interrogativo, suggerendo un possibile itinerario che prende le mosse dal capire e può trasformarsi in un agire, riguardante non solo l’adolescente ma anche l’adulto in relazione con lui.
Nella prima parte del lavoro vengono presentate le conoscenze sull’adolescenza accumulate dalla ricerca scientifica in campo pedagogico, psicologico e socio-antropologico. Segue poi un ‘intermezzo’, che constata l’esistenza di una sorta di contraddizione tra la visione sostanzialmente positiva della ricerca, secondo cui anche i conflitti più aspri con gli adolescenti possono essere compresi e superati, e la realtà quotidiana, che vede adolescenti implicati in vicende di inusitata violenza. Nella seconda parte si pone attenzione ai problemi dell’adulto di fronte agli adolescenti, per mettere genitori e insegnanti in condizione di accostare le difficoltà senza trovarsi impreparati.
Nel complesso la trattazione, più che una sistematicità e completezza di temi, segue un filo conduttore che, partendo dai risultati delle ricerche scientifiche, mira ad avvicinare e ad affrontare reali situazioni critiche, a scoprire risorse nascoste, a identificare percorsi inusuali che possano portare a traguardi educativi positivi impensati e insperati.
Sommario
Prefazione. I. Ricerca di identità. 1. Per conoscere gli adolescenti. 2. Compiti di sviluppo in una società pluralista. 3. Intermezzo per riflettere. II. Prove di dialogo. 3. Gli adolescenti in prima pagina. 4. Verso un dialogo possibile. Conclusioni. Esistenze che non fanno notizia. Bibliografia.
Note sugli autori
Ferdinando Montuschi è professore ordinario di pedagogia speciale all’Università degli Studi di Roma Tre. Psicologo e psicoterapeuta, si è occupato di problemi di apprendimento, di dinamica di gruppo e del rapporto fra intelligenza e affettività. In collaborazione con G. Cirignano, ha pubblicato presso le EDB: La personalità di Paolo. Un approccio psicologico alle lettere paoline (21999) e Marco. Un vangelo di paura e di gioia (2000).
Augusto Palmonari è professore ordinario di psicologia sociale all’Università di Bologna. È autore di numerosi studi e ricerche sull’adolescenza.
In base ai dati del CENSIS, nel nostro Paese i frequentatori abituali di palestre e centri fitness sono più di quattro milioni (il doppio rispetto al 1990), con un giro d’affari che nel 2003 ha raggiunto i dieci miliardi di euro. Tanto successo indica con chiarezza un recente mutamento degli stili di vita e una domanda di beni e di servizi orientati alla cura e al benessere del corpo, insieme a un notevole rafforzamento della pratica sportiva.
«Il corpo che si esercita in palestra e programma la sua forma nei centri fitness è un corpo ordinato, forgiato dalle regole sociali che impongono il loro controllo onnipresente e fanno di queste pratiche corporee i luoghi dell’adeguamento agli standard prescritti. Ma è anche il corpo disordinato ed effervescente, che vuole distinguersi nella propria individualità e che trasforma palestre e sport in fenomeni di aggregazione e di nuove pratiche collettive della corporeità» (dalla Premessa).
Nel desiderio di indagare quale spazio concedano queste nuove tendenze alla vera libertà e quanto viceversa si rivelino forme nuove della pressione alla conformità o del condizionamento del mercato è nata la ricerca “Corpi allo specchio”, che ha attivamente coinvolto – con 600 questionari, 100 tracce costruite con domande aperte e alcune interviste – i protagonisti, per lo più giovani e adolescenti.
Il volume, indirizzato a genitori, educatori, insegnanti, allenatori e operatori sociali, raccoglie gli esiti della ricerca affrontando la problematica in un’ottica prevalentemente educativo-pedagogica, a partire da alcune domande: come si sta trasformando la pratica educativa nelle nostre società evolute? Come sono oggi compresi e ridefiniti i termini di un’antica pedagogia che si dava per sorpassata (disciplina, controllo, dominio di sé)? Quali sono i valori e le innovazioni che l’essere umano può liberare a partire dal proprio corpo, in un arco dell’età evolutiva in cui il corpo raggiunge il culmine della prestanza fisica e, insieme, della fragilità psicologica?
Sommario
Premessa. 1. Il corpo in forma. 2. Fare del corpo un progetto. 3. Un castello per sognare. 4. Personaggi e trama. 5. La trama svelata. 6. Tracce di trascendenza. Conclusione.
Note sull'autore
Domenico Cravero, psicoterapeuta e sociologo, opera dal 1975 nell’ambito delle tossicomanie giovanili. È responsabile di comunità terapeutiche e coordinatore di progetti di prevenzione educativa rivolti agli adolescenti e alle loro famiglie. Conduce da più anni una proposta di Scuole dei Genitori.
Ha pubblicato Il piacere di vivere e Regole di vita, A.S.G., Torino 1993, Genitori che crescono, Effatà, Cantalupo 2004 e, presso le EDB, Se tuo figlio in discoteca… Provocazioni e domande educative dei giovani in discoteca: una ricerca, 22005; Fascino della notte e paura del giorno. Giovani culture droghe, 2001; Un io senza Dio? Pastorale giovanile in risposta alle droghe, 2001; Padri e madri insieme. Schede di educazione attiva, 22004.
Il tema del volume è l’emergere del soggetto, come Io autonomo e distinto dagli altri, capace di responsabilità e di interlocuzione. L’autrice sviluppa da psicanalista la sua ricerca sui testi biblici che descrivono l’emergere dell’uomo di fronte a Dio e al diavolo (primi capitoli della Genesi), di fronte al precetto e alla legge (il figlio/servo, Giobbe), di fronte alla sequela e alla croce di Cristo (il discepolato). Ella rivisita così le grandi figure dell’Antico e del Nuovo Testamento, ponendo a ciascuna di esse la questione del soggetto e dell’altro, finché appaia una nuova coerenza tra i testi biblici che la riguardano e l’esperienza clinica.
L’accedere a un Io in quanto soggetto è ciò a cui nessun animale può riuscire, ed è la divina origine, affermata contro quella scienza che, dopo Darwin e Freud, ritiene l’uomo semplicemente «derivato dalla serie animale».
Il volume è un impegnativo esempio di come la psicanalisi contesti una certa interpretazione della Bibbia e nello stesso tempo possa restituire proprio al testo biblico una pregnanza insospettata.
Sommario
Introduzione e ringraziamenti. 1. L’uomo umiliato dalla scienza e il soggetto sovrano. 2. L’uomo, il diavolo e il buon Dio: il loro primo «Io» nella Bibbia. 3. Dove appaiono l’uomo e la donna e la seconda persona. 4. Dove Dio non fa che la metà della sua opera. 5. Dell’angoscia di essere increato. 6. Della generazione del soggetto. 7. La legge per l’uomo. 8. Non ne ho voglia: parola di figlio. 9. Un Messia da non seguire. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autrice
Marie Balmary è psicanalista e autrice di alcuni importanti saggi: L’Homme aux statues (1979), Le Sacrifice interdit (1986, opera premiata dall’Accademia di Francia, ed. it. Il sacrificio interdetto. Freud e la Bibbia, Brescia 1991), Abele o la traversata dell’Eden (EDB, Bologna 2004).
In una stagione che conosce la crisi della figura paterna, il volume mira a esplicitare il significato dell’essere padre. È padre colui che è testimone dell’origine, sostegno della crescita, traghettatore verso il futuro. È padre colui che, pur non avendo partorito, ha generato, cioè ricevuto, a fianco della madre, la missione d’inserire nel genere umano. È padre colui che, fin dal concepimento, rende presente ciò che viene da altrove, assumendo la responsabilità di essere mediatore dell’alterità.
I primi tre capitoli esaminano le condizioni della comparsa della relazione paterna e della figura paterna: il legame col padre in quanto tale (cap. 1); il punto di vista del bambino (cap. 2); la tesi che la paternità non possa essere pensata senza interazione con la maternità.
Il saggio imbocca poi la strada di una fenomenologia della figura paterna (cap. 4) per arrivare al nocciolo della questione (cap. 5): spostando lo sguardo dalla prospettiva dei figli a quella dei padri, la paternità apparirà essenzialmente come un’avventura spirituale.
Nella storia di ogni uomo la figura del padre viene inoltre incarnata da una pluralità di persone (cap. 6): chi non ricorda un nonno, un padrino, un professore, un sacerdote, un amico dei genitori che, in un qualche momento della propria vita, non abbia svolto nei suoi confronti un ruolo paterno?
Dal canto suo il Vangelo afferma che abbiamo un Padre solo, quello celeste: il volume si chiude affrontando la dimensione propriamente religiosa del legame paterno, dimensione annunciata sin dall’inizio e che attraversa in filigrana numerose pagine della riflessione dell’autore.
Sommario
Introduzione. 1. Un legame fatto di vari fili. 2. Appelli al padre. 3. Per fare un padre occorrono un uomo e una donna. 4. Il padre, come in se stesso... 5. Un’avventura spirituale. 6. Paternità plurale. 7. Voi avete un solo Padre. Conclusione. Allegato I: Testimonianze. Allegato II: La genealogia del genere umano secondo Denis Vasse.
Note sull'autore
Xavier Lacroix, nato a Lione nel 1947, è sposato e padre di tre figli. Filosofo, teologo, insegna etica all’Istituto di scienze della famiglia e alla Facoltà di teologia dell’Università cattolica di Lione. È autore di varie opere sull’amore e sulla famiglia, fra cui Il corpo di carne. La dimensione etica, estetica e spirituale dell’amore (EDB 42005).