Il testo propone alle comunità ecclesiali (parrocchie, diocesi, gruppi, movimenti, comunità religiose...) un percorso di formazione per accompagnare gli adulti nella loro esperienza di erranza, intesa come ricerca e possibilità permanente di ricminciare.
Il percorso è articolato in sette incontri formativi, con la seguente struttura: si parte da una testimonianza o da una buona pratica di "secondo annuncio" (Metterci in ascolto); segue un breve apporto che facilita l'interpretazione dell'esperienza ascoltata (Leggere le esperienze); infine, vengono proposte delle piste concrete per orientare le pratiche della propria comunità traendo profitto dall'esperienza ascoltata (Convertire le nostre pratiche pastorali).
La formazione degli operatori pastorali, e dei catechisti in particolare, si sta delineando sempre più come una sfida qualificante la credibilità dell'annuncio cristiano e la vitalità della Chiesa stessa, tanto da essere uno degli aspetti centrali degli Orientamenti per l'annuncio e la catechesi Incontriamo Gesù dei vescovi italiani. Il sussidio reagisce a tale sfida costruendo una proposta formativa organizzata in due versanti complementari: da una parte, attraverso laboratori interattivi, cura le dimensioni fondamentali dell'agire in catechesi (essere, sapere, saper fare, saper stare con e saper stare in); dall'altra, con schede espositive e dialogiche, approfondisce i quattro pilastri della catechesi (il Credo, i dieci Comandamenti, i Sacramenti e la preghiera) per accompagnare alla maturazione di una conoscenza sintetica, organica e ordinata del contenuto della fede. Il processo pedagogico proposto si articola in due anni. Nel primo anno viene messa a tema l'area metodologico-vocazionale, che lavora sull'identità del catechista e sulla sua capacità progettuale, focalizzando i pilastri della fede cristiana. Il secondo anno sviluppa l'area ecclesiologico-relazionale, portando l'attenzione agli aspetti comunitari e comunicativi della vita del catechista e completando gli approfondimenti tematici relativi al Decalogo e ai Sacramenti. Presentazione di Enzo Biemmi.
Negli anni recenti il tema della mistagogia è affiorato con una certa costanza nella letteratura di carattere non solo teologico-liturgico ma anche pastorale-catechetico. Essa rappresenta ormai un orizzonte ineludibile per chi si occupa di adulti catecumeni come pure di ragazzi preadolescenti e adolescenti dopo i consueti itinerari per la cresima (qui "il riferimento alla mistagogia è in grado di offrire più di un motivo ispiratore": CEI, Incontriamo Gesù, n. 62; cf. anche nn. 51; 52; 61). Se le acquisizioni teoriche hanno fatto dei passi avanti, lo stesso non si può dire per i percorsi pratici, dove cioè la teoria ha da misurarsi con la concreta pratica pastorale, le sue opportunità, le risorse e le sue difficoltà. Il volume cerca di articolare il discorso in modo da propiziare l'ideazione di alcuni possibili itinerari mistagogici: uno per gli adulti che hanno vissuto il catecumenato, altri per giovani e adulti che ricominciano a credere (tra cui giovani coppie / mistagogia del matrimonio), altri per ragazzi preadolescenti e adolescenti.
Il libro si rivolge, in particolare, ai parroci e agli insegnanti di religione, ai diaconi e ai membri dei consigli parrocchiali, ai volontari e ai componenti dei gruppi ecclesiali, ai genitori che vogliono trasmettere la fede ai loro figli. L'obiettivo è riassumere i "buoni motivi" per vivere nella Chiesa e individuare le ragioni e gli stimoli che possono ridare vigore all'impegno. Dopo un'analisi dell'attuale situazione ecclesiale, il volume si concentra su temi centrali come la comunione e la scoperta di senso, la spiritualità e la contemplazione, la solidarietà e il servizio ai poveri, l'impegno per i valori e la possibilità di trovare vie d'uscita dalla colpa e dal peccato. L'autore si occupa anche delle questioni scottanti dibattute oggi nella Chiesa, mostrandone i retroscena, spiegandone i contesti e tratteggiando possibili soluzioni.
Fin dai primi giorni del suo pontificato, papa Francesco ha scosso e interrogato la coscienza di una Chiesa spesso paralizzata dalle paure e distante dai problemi concreti delle persone. In gioco non c'è solo un aggiornamento o un adattamento della vita ecclesiale ai tempi di oggi, ma una conversione più radicale che richiede di «tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo». Come ha scritto il pontefice nell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, Gesù Cristo può infatti «rompere gli schemi noiosi nei quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creatività».
Questo libro, che si propone di aiutare le comunità cristiane a rispondere in modo nuovo e responsabile all'invito del papa, formula la concreta proposta dei «Gruppi di Gesù», che intendono recuperare l'essenziale del Vangelo al fine di rigenerare la vita delle parrocchie.
Descrizione dell'opera
«L’esperienza della fragilità umana si manifesta in tanti modi e in tutte le età, ed è essa stessa, in certo modo, una “scuola” da cui imparare». Così scrivono i vescovi italiani negli Orientamenti pastorali per il decennio 2010 – 2020, Educare alla vita buona del Vangelo. In un contesto culturale che considera la sofferenza e la malattia solo scomode compagne di viaggio e condizioni da cui liberarsi, più che realtà da liberare, i temi della salute, dell’invecchiamento e della morte vengono spostati dal terreno del senso e del valore a quello della tecnica. Le riflessioni proposte nel volume tentano di non eludere la domanda e, lasciandosi educare anche dal mistero della sofferenza, guardano il «perché» del dolore umano, non solo come ricerca delle cause, ma anche come opportuna e possibile riflessione sul fine. Nel passaggio dal male al bene, dal supplizio patito al dono di sé, dalla morte subìta alla vita offerta, si rende attuale l’amore che salva. La ricerca risulta così più completa, più vera e più ricca.
Sommario
Presentazione. I. Sezione teologico-pastorale. 1. «Imparò l’obbedienza dalle cose che patì» (Eb 5,8). Riflessione biblico-teologica. 2. Fragilità umana e processo educativo. 3. Salvifici doloris. La lettera apostolica di Giovanni Paolo II. Attualità di una riflessione a trent’anni dalla sua pubblicazione. II. Esperienze. 1. Il grido di Gesù in croce. Riflessione alla luce dell’esperienza di Chiara Lubich. 2. Pedagogia del dolore innocente. Riflessione alla luce dell’esperienza del beato Carlo Gnocchi.
Note sul curatore
Carmine Arice, membro della Società dei sacerdoti del Cottolengo, è direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Conferenza episcopale italiana. Di recente ha curato per le Edizioni Camilliane: A servizio della vita. In cammino con gli operatori sanitari (2008), «Documenti della Chiesa e pastorale della salute» e «Il volontariato» in Aa.Vv., Percorsi di pastorale della salute (2012).
A partire dalle intuizioni di Maria Montessori, che aveva introdotto nelle sue "Case" alcuni temi della religione cristiana con materiali di lavoro per iniziare i piccoli alle realtà della fede, la studiosa Sofia Cavalletti iniziò nel 1954 un'"avventura" che la portò alla scoperta del "potenziale religioso" dei bambini. Con l'aiuto di Gianna Gobbi, esperta educatrice montessoriana e sua inseparabile collaboratrice, diede vita alla "catechesi del Buon Pastore", che consente, a partire dai 2 o 3 anni di età, di accedere direttamente alle fonti specifiche della tradizione religiosa ebraico-cristiana: la Bibbia e la liturgia. Rimasta limitata per il primo ventennio a Roma - la stessa abitazione di Sofia Cavalletti, alcune parrocchie e scuole - e a pochi altri centri in Italia, la nuova proposta ha cominciato a diffondersi all'estero; oggi viene adottata nei cinque continenti e dimostra una grande vitalità ecumenica poiché è stata accolta in numerosi centri episcopaliani, luterani e metodisti e in alcune chiese ortodosse degli Stati Uniti.
La vita di ogni preadolescente è in divenire e tutto in lui gradualmente cambia, sia fisicamente che dal punto di vista delle emozioni. Anche nella fede il preadolescente inizia il proprio percorso di ricerca. Le esperienze contribuiscono alla sua formazione personale. Il campo proposto con il titolo di Indiana Joannes e la profezia benedetta, incentrato sulla figura di Indiana Jones e, più in particolare, sulle attività legate all'archeologia, vuole costituire un'esperienza di crescita personale e di socializzazione. Le attività di gioco, riflessione e preghiera intendono dimostrare che, come la ricerca e la classificazione sono per gli archeologi due azioni che impongono molta pazienza e dedizione, così nel divenire cristiano un preadolescente è chiamato a far proprie queste azioni: evidenziare, nella ricerca, la strada giusta e classificare, affinché le esperienze vissute possano essere utili nella lettura dei messaggi di Dio.
La vita di ogni preadolescente è in divenire e tutto in lui gradualmente cambia, sia fisicamente che dal punto di vista delle emozioni. Anche nella fede il preadolescente inizia il proprio percorso di ricerca. Le esperienze contribuiscono alla sua formazione personale. Il campo proposto con il titolo di Indiana Joannes e la profezia benedetta, incentrato sulla figura di Indiana Jones e, più in particolare, sulle attività legate all'archeologia, vuole costituire un'esperienza di crescita personale e di socializzazione. Le attività di gioco, riflessione e preghiera intendono dimostrare che, come la ricerca e la classificazione sono per gli archeologi due azioni che impongono molta pazienza e dedizione, così nel divenire cristiano un preadolescente è chiamato a far proprie queste azioni: evidenziare, nella ricerca, la strada giusta e classificare, affinché le esperienze vissute possano essere utili nella lettura dei messaggi di Dio. Età di lettura: da 11 anni.
Il secondo annuncio è il risuonare del primo annuncio in ogni passaggio importante della vita, bello o brutto che sia. Per chi ha abbandonato la fede, per chi è in ricerca, per chi crede. L'itinerario percorre i momenti cruciali dell'esistenza e per ognuno di essi propone delle esperienze già in atto in alcune diocesi d'Italia, che fanno risuonare ai giovani e adulti di oggi la gioia del Vangelo ("Evangelii gaudium"). Dopo aver posto le basi con le prime pubblicazioni - Il secondo annuncio. La grazia di ricominciare (2012) e Il secondo annuncio. La mappa (2013) - il percorso affronta ora in altrettanti sussidi le cinque tappe dell'esistenza individuate come tempi favorevoli del secondo annuncio: generare e lasciar partire (la genitorialità nelle sue varie fasi), errare (esplorare e sbagliare), legarsi, lasciarsi, essere lasciati (gli affetti), appassionarsi e compatire (il lavoro e la festa, la politica, il volontariato...), sperimentare la fragilità e vivere il proprio morire. Scritto con linguaggio semplice e intento operativo, il primo sussidio si apre con la narrazione di cinque esperienze di secondo annuncio in atto nelle comunità ecclesiali italiane; per ognuna propone una rilettura, individuando le piste che queste buone pratiche possono offrire. Attraverso la voce di esperti, presenta poi brevi riflessioni per comprendere e accompagnare l'esperienza della genitorialità. Infine, si suggeriscono indicazioni operative utili ad avviare pratiche di secondo annuncio...
Nessuno nasce catechista, nessuno nasce annunciatore o educatore. In genere, neppure ci si candida da soli: oggi, a servire il vangelo si è chiamati. Di fronte a questo compito ci si può sentire spaesati: anche se si tratta "solo" di entrare in dialogo con bambini e ragazzi; anche se si tratta di lavorare non da soli ma con altre persone, siano esse preti, genitori, consacrati, educatori. Nella messa per la Giornata dei catechisti il 29 settembre 2013 papa Francesco definiva il catechista come "un cristiano che porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altri". L'agile testo si rivolge ai catechisti e vuole accompagnarli a vedere il compito dell'evangelizzazione con gli occhi dei vescovi italiani. Sono loro, infatti, ad aver offerto - a molti anni dal Concilio e dal Documento base - i nuovi Orientamenti nazionali per l'annuncio e la catechesi. Ogni capitoletto è corredato di attività pratiche per formarsi, da soli o in gruppo, progettare il cammino con genitori e ragazzi, verificare l'andamento del proprio servizio. Sapendo che catechisti non si nasce, ma si diventa. "Questo cammino ispirato ai nuovi Orientamenti possa rappresentare l'occasione non solo di una pur necessaria preparazione tecnica ma anche e soprattutto di una riscoperta della memoria di Dio e della dedizione che qualifica la vita." (dalla Prefazione di mons. Marcello Semeraro)
L'ultimo numero (Regno-doc. n.13, 2014)
Il testo è visibile a tutti
Documento
Per leggere gli Orientamenti. Al Convegno nazionale direttori degli Uffici catechistici diocesani
di Mons. Marcello Semeraro
Regno-doc. n.13, 2014, p.385
Aprendo il Convegno nazionale dei direttori UCD (Bari, 23-26.6.2014),
mons. Semeraro riprende la definizione di «Ecclesia mater» per delineare il
quadro ecclesiologico nel quale inserire gli Orientamenti Incontriamo Gesù. Il percorso che ha portato, nel tempo, a maturare la necessità di questi Orientamenti è stato lungo e articolato, in collegamento con il «Documento di base» del 1970, ma in un’ottica di profondo ripensamento che ha tenuto conto, da una parte, del cammino decennale degli Orientamenti Educare alla vita buona del Vangelo e delle sperimentazioni
catechistiche diocesane e, dall’altra, dell’ampia consultazione delle Conferenze episcopali regionali del 2013, oltre che del recente magistero
dell’Evangelii gaudium. Dopo aver descritto brevemente l’iter previo del testo e la sua fase finale, mons. Semeraro offre un profilo di lettura che sottolinea i nodi pastorali e alcuni punti centrali. Conclude la presentazione ribadendo che l’incontro con Gesù non deve essere formale, ma un «corpo a corpo», affinché la catechesi sia capace di «aprire e mostrare alle donne e agli uomini del nostro tempo, il mistero dell’amore misericordioso del Padre, del cuore di Cristo, del soffio dello Spirito».
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Documento
Incontriamo Gesù Orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia
di Conferenza episcopale italiana
Regno-doc. n.13, 2014, p.393
Con i nuovi Orientamenti per l’annuncio e la catechesi, approvati
dall’Assemblea generale della CEI il 21 maggio e pubblicati il 29 giugno, i ricchi percorsi di sperimentazione compiuti dalle Chiese italiane nell’ultimo decennio assumono un riferimento unitario che orienterà la trasmissione della fede e il rinnovamento dei catechismi in questa nuova stagione della Chiesa italiana.
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Documento
Il Regno - documenti n. 13/2014. La rivista completa
Regno-doc. n.13, 2014, p.440
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Documento
I temi teologico-pastorali dell'Instrumentum laboris del Sinodo sulla famiglia
di Mons. Bruno Forte
Regno-doc. n.13, 2014, p.441
«Nell’impegno pastorale per la famiglia si vede all’opera un’interessante
reciprocità tra la responsabilità dei pastori e i diversi carismi e ministeri
nella comunità ecclesiale». Lo scorso 26 giugno, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala stampa vaticana, è stato presentato l’Instrumentum laboris della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, «frutto della recezione attenta e fedele delle risposte al questionario» inviato lo scorso novembre alle conferenze episcopali di tutto il mondo. Dedicata al tema: «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione», l’Assemblea si svolgerà dal 5 al 19 ottobre prossimi. Alla conferenza stampa di presentazione, il segretario speciale della prossima assise sinodale, l’arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno Forte, ha messo a fuoco nel suo intervento i tre maggiori ambiti teologico-pastorali su cui s’incentra il documento: «Il Vangelo della famiglia da proporre nelle circostanze attuali»; la «pastorale familiare da approfondire di fronte alle nuove sfide»; la «relazione generativa ed educativa dei genitori nei confronti dei figli».
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Documento
Famiglia: sfide pastorali ed evangelizzazione. Instrumentum laboris
di III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi
Regno-doc. n.13, 2014, p.444
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Articolo
Supplemento a Il Regno - documenti n. 13/2014
Regno-doc. n.13, 2014, p.445