Conosci gli insegnamenti buddhisti sulla morte e il morire? Da più di duemila anni essi rappresentano una sorta di Death Education continuativa e permanente, che non ha perso nel tempo il suo valore e la sua efficacia. In questo libro troverai un percorso spirituale che, con saggezza e compassione, ti aiuta a essere consapevole della tua natura mortale: la morte è certa, il momento è incerto, quindi la vita è preziosa. Una tradizione fatta di pratiche, meditazioni e riflessioni che, se coltivate con costanza, possono aiutare ad affrontare con meno ansia e paura i cambiamenti e le difficoltà della vita, compresa la morte. La morte può diventare così occasione di crescita spirituale e di liberazione.
"Saggio che si propone di ricostruire un quadro storico nell'evoluzione semantica dei termini relativi alla fenomenologia della spirazione (pneuma e spirito) in età antica, soprattutto tarda." (dalla prefazione di Aldo Magris).
Perché la religione? Nel tempo dell’indifferenza religiosa e del fondamentalismo è ancora più urgente porsi con serietà questa domanda. La filosofia, che da sempre è il luogo delle domande fondamentali dell’esistenza, è chiamata ad approfondire senza sconti l’interrogativo e a ricercarne in profondità la risposta. Il libro rintraccia nella religiosità costitutiva dell’uomo la ragione che rende possibile la religione, ma rivendica la rivelazione come fondamento specifico della religione in quanto tale. Senza il primo aspetto la religione si ridurrebbe a una sovrastruttura, senza il secondo sarebbe un umano prolungamento e non l’evento di Dio. Doppia fedeltà, all’uomo e a Dio, in un attento confronto con il problema interreligioso e interculturale, oggi assolutamente imprescindibile.
Destinatari
In particolare studenti di teologia e filosofia.
Autore
Valerio BORTOLIN (Valdobbiadene, Treviso 1954 – San Gregorio nelle Alpi, Belluno 2017), presbitero della diocesi di Padova, ha insegnato filosofia della religione e storia della filosofia contemporanea presso la Facoltà teologica del Triveneto e antropologia filosofica presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Padova dove è stato docente stabile per la cattedra di filosofia. Gaudenzio ZAMBON è docente stabile per la cattedra di teologia nell’Istituto superiore di scienze religiose di Padova e segretario generale della Facoltà teologica del Triveneto.
Saggio breve, chiaro ed esaustivo sul fondamentalismo e i fondamentalismi, sul significato e l’origine di questi fenomeni religiosi e sociali.
La riflessione dell’autore si articola in due parti:
- nella prima si interroga sul senso del fondamentalismo in genere, sulle motivazioni teologiche e psicologiche;
- nella seconda presenta alcuni esempi di letture fondamentalistiche: Dio e la sua natura, il diluvio universale e la sua attendibilità storica, la guerra santa – anche sotto l’aspetto della jihad –, gli angeli e il loro legame con gli UFO e il ruolo della donna nella Bibbia e nella chiesa.
"Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po' d'acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo". In questo volume tre esponenti delle tre religioni monoteiste e un non credente commentano il brano di Gen 18,1-16 e si confrontano sul tema dell'ospitalità: questione di estrema attualità e al contempo gravità.
In questo saggio, valido e ben documentato, l'autore presenta un'ampia narrazione dell'esoterismo occidentale in relazione al cristianesimo, alla cultura greca e al mondo giudaico. Dapprima espone un excursus storico: da Platone al misticismo ebraico della cabala, dal Medioevo al Rinascimento italiano, epoca in cui si comincia a parlare di "sapienza antica" (Marsilio Ficino), fino a giungere al fenomeno New Age degli ultimi decenni del XX. Infine si comprende come l'aspetto dominante, più attraente, e comune al tempo stesso, nelle diverse "forme" di esoterismo sia il concetto di "sapienza nascosta": l'idea di una visione spirituale più profonda della "verità" spesso celata ai più in quanto rivelatrice della trascendenza di Dio e del mondo.
"Pace" e "guerra" una lotta incessante che assilla l'umanità. Cosa ci dicono i testi sacri della Torah, del Vangelo e del Corano su questa eterna smania di combattere e contendere propria dell'umanità e del vitale desiderio di quiete e pace che pervade ogni uomo? Al lettore una prova di dialogo tra studiosi.
La riflessione circa le modalità e l'urgenza di un dialogo tra le culture interpella, al pari di altre discipline, anche l'indagine filosofica. Questo volume si propone dunque di esplorare tre itinerari interculturali proposti da illustri pensatori dei nostri tempi: Paul Ricoeur, Raimon Panikkar e Bernhard Waldenfels. Sono poste in evidenza tanto le sovrapposizioni quanto le non meno sintomatiche dissonanze dei tre itinerari, al fine di mettere meglio in luce la feconda complessità del discorso interculturale, capace anche di riconoscere i propri limiti rendendosi perciò disponibile all'ascolto e al confronto con discorsi differenti.
Uno studio approfondito e ricco di diversi contributi autorevoli intorno al tema, sempre più dibattuto, della religione popolare. Il volume si articola in tre grandi sezioni, dedicate rispettivamete a - l’attualità e l’in-attualità del concetto di religione popolare; - la religione popolare nel cattolicesimo contemporaneo; - la religione popolare fra misticismo, new age e forme moderne di credere
LUIGI BERZANO, professore ordinario dell’Università di Torino, dirige la collana «Spiritualità senza Dio?» presso Mimesis Edizioni. Co-editor della Annual Review of the Sociology of Religion, è membro del comitato scientifico della rivista Studi di Sociologia e presidente del Center for Studies on New Religions. ALESSANDRO CASTEGNARO è presidente dell’Osservatorio socio-religioso Triveneto. È stato componente del consiglio scientifico della sezione «Sociologia della religione» dell’Associazione italiana di sociologia. Insegna sociologia e religione presso la Facoltà teologica del Triveneto. ENZO PACE è docente di sociologia delle religioni all’Università di Padova. È direttore del Master sugli studi sull’Islam d’Europa. È stato presidente dell’International Society for the Sociology of Religion (ISSR) e Directeur d’Etudes invité all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (Parigi). Co-editor dell’Annual Review of the Sociology of Religion.
Le problematiche discusse in questo volume intendono riportare l'attenzione sul "nervo scoperto" del sacro. Il dibattito pubblico al riguardo ormai coinvolge un po' tutti: il mondo laicista del naturalismo scientifico ostile al sacro, la scienza religionista accusata di imporre al mondo un modello religioso impertinente, le chiese cristiane d'occidente malate di etnocentrismo epistemologico sulla religio vera, l'individualismo rivolto alle pratiche terapeutiche del benessere, le tradizioni religiose custodi di antiche rivelazioni. Un libro per indagare il modo in cui l'inatteso protagonismo delle nuove religioni ha smentito la previsione di un imminente tracollo del sacro, mentre il modello secolarizzato sembra sempre più in difficoltà nell'imporre il paradigma di un mondo senza Dio.
Da un rapido sguardo alla letteratura religiosa dei nostri giorni si riscontra, e non solo in ambito cristiano, un appassionato interesse nei confronti della figura di Gesù Cristo. Il presente volume prospetta una panoramica aggiornata delle interpretazioni cristologiche più rappesentative delle grandi religioni, assieme ai tratti principali delle cristologie eterodosse. La ricerca intende offrire un qualificato contributo a favore del dialogo interreligioso e interculturale fondato su una seria conoscenza reciproca.
Destinatari
Chi desidera una panoramica delle interpretazioni cristologiche più rappresentative nelle grandi religioni.
Autore
Enrico Riparelli ha conseguito il dottorato in teologia presso il Pontificio ateneo sant'Anselmo di Roma e si è laureato in filosofia e lettere all'Università di Padova. È docente presso l'Istituto superiore di scienze religiose di Padova, l'Istituto di studi ecumenici san Bernardino di Venezia e il Liceo Tito Livio di Padova.
In un tempo in cui un numero crescente di persone si rende conto del vicolo cieco imboccato dalla società dei consumi e dell’incapacità delle sue offerte di soddisfare i bisogni vitali della persona, molti riscoprono la pratica del digiuno. Rinuncia all’insaziabile frenesia del mondo, all’angoscia dell’effimero che la sottende, il digiuno è sempre stato, in tutte le tradizioni spirituali, una via di purificazione corporale, psichica e spirituale. Jean-Claude Noyé, giornalista della redazione di Prier, che anima regolarmente sessioni di digiuno spirituale, ci introduce alla varietà e alla storia di queste pratiche che il nostro tempo sta riscoprendo. Presenta anche alcune figure di grandi digiunatori, non solo eremiti, ma anche persone impegnate nella vita attiva. Al termine di un percorso che illustra le modalità del digiuno nelle diverse tradizioni cristiane, ma anche musulmane, ebraiche e buddiste, offre anche una serie di consigli pratici su come, perché e dove digiunare oggi.