La parabola artistica di Luigi Santucci (1918-1999) attraversa tutto il Novecento, segnandolo con una ricerca singolare e controcorrente rispetto ai percorsi più battuti. Autore prolifico, che ha spaziato dalla letteratura per l’infanzia al romanzo, dal teatro alla poesia e alla saggistica, Santucci ha confidato in varie occasioni che all’origine della sua vocazione letteraria si trova la particolare fascinazione ricevuta dalla Scrittura: “E’ stata la Parola il mio primo amore”. Nato e cresciuto nella vivacissima Milano, studente del Liceo classico dei padri gesuiti della sua città, quello di Santucci è, a tutti gli effetti, lo sguardo di un fanciullo: “Penso che la mia vocazione di scrittore nasca dal bisogno di lodare, nel senso in cui ci ammaestrò Francesco d’Assisi. Scrivo per lodare le cose che amo: luoghi, animali, stagioni del tempo e dell’uomo. Scrivo infine ‘per riconoscenza’, quasi per sdebitarmi e anche per innamorarmi ancora di più”.
Un libro che racconta la storia di Don Ivan Cornioli (1924-2009) poeta, artista, padre spirituale.
L'imperatore Qianlong, il quale è molto abile nel discernere i vizi e le virtù degli uomini, ebbe una così alta opinione della rettitudine di fratello Castiglione da cominciare a dubitare che si potesse trovare in tutto il mondo un altro uomo simile a lui. Rievoco qui le parole dell'Imperatore: "Ci sono in Europa pittori pari a te?". Risponde Castiglione: "Ce ne sono sicuramente molti". L'imperatore insiste: "Ma ne trovo anche uno solo con una virtù pari alla tua?".
Dalla Memoria postuma del fratello Giuseppe Castiglione
In un’epoca caratterizzata dal montare della fiumana illuminista e secolarizzante, il mistico ed evangelizzatore Paolo della Croce scelse la via dell’autenticità del rapporto con Dio e con i fratelli. Paolo percepisce che sacramento di salvezza è la Chiesa, Corpo vivo di Cristo, ma tale può essere solo se è santa. Ecco perché egli si consacra all’evangelizzazione dei cristiani, sacerdoti, religiosi e religiose, laici impegnati e anche lontani, cristiani poveri e abbandonati, addirittura banditi. La sua vita è vicina a noi più di quanto si possa immaginare. Questa biografia lo dimostra attraverso fatti e insegnamenti che edificano e risuonano come se fossero di oggi. Più ancora lo dimostra proponendo un itinerario di santità per l’uomo di oggi, particolarmente per la sua famiglia spirituale. Paolo è l’uomo della Passione. Ma per lui la Passione non è un evento della vita del Figlio chiuso dentro limiti di tempo e di spazio. È l’oceano della carità di Dio Padre che si riversa nell’oceano di dolore del Figlio e nell’effondersi dello Spirito. L’itinerario di santità con Paolo della Croce è una vera immersione nella vita intima della Trinità, attraverso l’immersione battesimale nella morte e nella sepoltura di Gesù, per riemergere nella nuova nascita e nella risurrezione. Un’esperienza da vivere, al tempo stesso semplice e profondissima.
"Mariagrazia Licitra con la sua fatica e il suo appassionato studio consente di capire e di testimoniare a tutti che il cammino di Madre Maria Candida dentro il mistero eucaristico è stato un itinerario progressivo e non già quello che diremmo, per intenderci, una semplice e personale devozione. L'autrice ci guida, con mano ferma e precisa, dentro questo cammino di spogliamento di sé e al contempo di immedesimazione d'amore con la presenza di Cristo nell'Eucaristia, ma a tappe dilatate e tuttavia concentriche in una interiorità profondamente unificata nel suo centro di fede fatto d'amore, ammirazione e dedizione. E, alla fine, ne nasce uno straordinario "messaggio": Madre Maria Candida è stata, innanzitutto, una discepola del mistero eucaristico, una discepola che ha ascoltato, giorno dopo giorno, anno dopo anno e sino alla fine della sua vita, quel Maestro divino che parla e si rende presente in quel mistero del pane e del vino che è il cuore e l'anima della fede cristiana.
La biografia traccia un ritratto efficace e molto ben documentato di Fiorino Tagliaferri, una delle personalità che si sono distinte maggiormente nel panorama italiano del secondo Novecento per il suo grande animo di Pastore, di uomo coltissimo, fine educatore e guida spirituale, ricostruendo la sua vita fin dagli anni di formazione a Fiesole, e nei vari incarichi che il suo ministero lo ha portato ad assumere, tra cui quello di Vescovo di Cremona, Assistente generale dell'Azione Cattolica, Vescovo di Viterbo.
A trentacinque anni dalla morte, i saggi raccolti in questo volume tentano di analizzare e testimoniare la vicenda umana e spirituale di Cristina Campo (1923-1977) in alcuni aspetti della sua avventura letteraria: il suo amore per l'Oriente cristiano, il dramma vissuto dopo la riforma liturgica, la sua profonda e costante attenzione al mistero di Dio, la sua poesia, i suoi carteggi, l'amore per la musica, perfino il confronto con altre avventure spirituali come quella di Louis Massignon. Tanti aspetti che documentano la profonda interiorità del viaggio esistenziale e letterario di Cristina Campo: un'interiorità redenta dal colloquio con il Dio cristiano, vissuto soprattutto nella liturgia, nonché dalla determinazione di testimoniarlo sempre e comunque, anche negli anfratti di una storia enigmatica perché in continua e quasi imprendibile trasformazione.
Un bel volume snello e al tempo stesso ricco di immagini, sia per controbattere al consumismo delle immagini tutto occidentale sia per ricordare concretamente, tramite fotografie e ritratti (oltre che con testimonianze, scritti e cronologie) la figura di una grande eroina cristiana: la beata Teresa Maria della Croce.
Tilde Manzotti (1915-1939) era una ragazza innamorata della vita desiderosa di studiare, fare l'università e dedicarsi all'insegnamento. La tubercolosi stroncò questo sogno ma l'incontro con alcuni padri domenicani le aprirono la mente e il cuore a un'altra vocazione: iniziò così un cammino spirituale che la portò ai vertici della contemplazione e della comunione con Dio attraverso la malattia e la morte, come ricostruisce sapientemente Elena Cammarata.
Luis Martin, Zélie Gùerin, Antoine de Saint-Exupéry, Pier Giorgio Frassati, Chiara Lubich: sono queste le figure che compongono il percorso del seguente volume, dedicato alla sfida della laicità, tornata particolarmente di attualità in questi anni, tra fatiche ecclesiali e diffuse derive laiciste.