Memmo bambino filosofo: questo il protagonista e figura unica di un libro per bambini e per grandi, una storia semplice nel linguaggio e nel contenuto, eppure sottilmente profonda nel significato. Memmo si pone interrogativi giganteschi (Come salvare il mondo?) e li affronta con un'ingenuità e una freschezza che fanno sorridere. In questo millennio già proiettato verso un modo di vivere che ci allontana dalla pace con noi stessi e con il prossimo, questo libro è un recupero di una dimensione diversa, illuminata dal candore di chi sa sperare e caratterizzata da una prospettiva che fa spazio all'immaginazione. L'universalità di questo libro senza frontiere (geografiche o religiose) si manifesta attraverso due novità : il testo è bilingue affinché il messaggio di pace si trasmetta a tanta gente in tanti Paesi. Inoltre, le illustrazioni sono presentate nella prospettiva dello spettatore che osserva, trova, gioca, sogna con Memmo e partecipa alla sua esperienza fantastica riscoprendo il senso della meraviglia.
Il nostro mondo ha fame di sapienza. Di una sapienza profonda, interiore, che parli un linguaggio antropologico-esistenziale, capace di essere udito dal nostro cuore. L'agile, ma denso e gustoso libro di Sabino Chialà sulla vita spirituale nei Padri del deserto ci offre un prezioso frammento di questa sapienza. Antica e per questo nuova. Scoperta da uomini che hanno fatto del deserto non una fuga mundi, ma il luogo centrale della loro lotta contro tutto ciò che ostacolava il loro rapporto con Dio, con se stessi, con gli altri. Il deserto, allora, svestito da ogni accezione romantico-estetizzante ed inteso come icone di quello spazio interiore, che ogni uomo trova dentro di sé, quando viaggia dentro il suo cuore, scoprendo profondità mai intese, sconosciute, luoghi di nuova consapevolezza di sé e delle proprie relazioni vitali. Questa sapienza, proprio perché connotata cristianamente, non smette mai di essere antropologica e di parlare, quindi, a tutti. Oggi più che mai.
Il volume presenta un profilo biografico di Padre Rivilli che coglie le vibrazioni interiori che hanno suscitato e determinato la passione e la vitalità missionaria ed illustra la storia del Movimento, da lui fondato, dalla sua nascita nel contesto della chiesa di Papa Pacelli al suo crescere nel periodo del Concilio e al suo affermarsi nel primo ventennio dopo la grande assise ecclesiale. L'espansione geografica del Movimento nel mondo, mette in luce anche la particolare consonanza che emerge fra Vangelo e mondo, quel mondo a cui il Vangelo è destinato perché sono complicati reciprocamente.
Nonostante alcune affermazioni ripetute stancamente (come il celebre adagio mens sana in corpore sano), il vissuto di quasi tutti noi è attraversato da una frattura: la vita spirituale scorre parallela ed estranea rispetto alla vita fisica. La danza appare, all'autrice di questo breve ma intenso libretto, il luogo dell'intreccio fra dimensione mentale e dimensione corporea. Sulla base di una lunga esperienza pratica, viene qui raccontato ed indirettamente insegnato - come rifidanzare la nostra nostalgia di sacro con l'altrettanto forte esigenza di movimento, di gestualità, di festa.
Racconto dei Vangeli della nascita e dell'infanzia di Gesù, con illustrazioni ricche e coloratissime.
Questo libro racconta, con splendide illustrazioni, la nascita di Gesù e fa sentire il vero spirito del Santo Natale.
Qual è la fisionomia del cristianesimo del I secolo? In che misura le sue origini si pongono in continuità con il giudaismo? E cosa si intende oggi per "giudaismo"? A tali questioni propongono una risposta i sei studiosi di storia del giudaismo del Secondo Tempio e di storia delle origini cristiane; ciascuno di loro procede nella propria analisi secondo una personale metodologia, avvalendosi di approcci diversi: filologico, sociologico, ermeneutico, teologico. L'innestarsi del movimento di Gesù nel contesto giudaico, e, tuttavia, la sua "novità", fanno scaturire una tensione, a volte polemica, che ha contraddistinto i rapporti tra giudei e cristiani nel I secolo. Inserendosi nel vivace dibattito sui rapporti tra cristianesimo e giudaismo, gli autori, coordinati da Giorgio Jossa, fanno un'accurata lettura delle fonti, individuando alcuni momenti e passaggi particolarmente significativi nell'ambito di queste relazioni. Ne risulta un testo eterogeneo, per via delle differenti impostazioni di ciascun contributo, ma al contempo ricco di intuizioni e di nuovi spunti e piste di ricerca. Pregio del lavoro è aver raccolto apporti provenienti da esperti di entrambi i contesti, giudaico e cristiano: con ciò si evita un'eccessiva settorializzazione, assicurando all'analisi lucidità e apertura. Il libro è il frutto dell'attività di ricerca svolta nell'ambito di un Progetto finanziato dalla Regione Campania e dal Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università "Federico II" di Napoli.
Il libro raccoglie le preghiere più belle della tradizione cristiana per ogni momento della giornata. Arricchito da disegni coinvolgenti e vivaci, vuole essere uno stimolo perché i piccoli trovino, a poco a poco, le proprie parole per pregare e lodare Dio confidando nella sua amicizia. Età di lettura: da 6 anni.
La Via Crucis, stazione per stazione, con immagini colorate, brevi brani biblici e spunti per la meditazione nel segno della speranza. Questa Via Crucis è pensata come celebrazione per i bambini delle parrocchie, per le famiglie, per i gruppi di catechismo che accolgono e guidano i più piccoli verso la Pasqua di Risurrezione. Età di lettura: da 7 anni.
Nella visione cristiana il fondamento della speranza non sta negli esiti positivi verificati, bensì nella presenza di Dio nella storia. Nel contesto della post o tardomodernità sono vari i percorsi che cercano soluzioni plausibili sul senso e la rilevanza di una speranza nella storia. Questi sentieri, però, sembrano tutti presentare una prospettiva comune: la ricerca di risposte concrete ed efficaci alle questioni dell'oggi, che, tuttavia e malgrado tante suggestive ipotesi, risulta sempre più frammentato, contraddittorio e conflittuale. L'esperienza e la condivisione della speranza esigono, piuttosto, il recupero del senso della relazione responsabile con gli altri, con la natura e con quel radicalmente Altro che è il Dio d'amore incondizionato. Per tracciare i sentieri di questa speranza che è rivelata nel Figlio donato, nella prospettiva segnata dal pellegrinaggio della Chiesa italiana verso il Convegno ecclesiale di Verona 2006, è offerto un approfondimento che porta all'attenzione fonti, paradigmi e contesti vitali della speranza cristiana.