San Francesco, il santo patrono degli animali, è ricordato soprattutto per il suo amore e la sua dedizione verso il mondo e tutte le creature che con noi lo condividono. La sua fervente fede ha ispirato molti altri, che hanno seguito il suo esempio di vita. Ambientato nella campagna medievale di Assisi, questo libro invita ad entrare in questo mondo, meravigliosamente rappresentato attraverso le parole e i disegni.
La proposta di una riflessione metafisica nel presente può risultare a prima vista inattuale o quanto meno problematica. La crisi delle certezze e l'eccesso di specializzazioni sembrano suggerire che un discorso integrato sull'intero costituisca semplicemente un residuo del passato. Muovendo dall'esigenza di chiarire il senso e i limiti di un pensare metafisico nell'attuale contesto, il volume si apre con un'intervista al prof. Saturnino Muratore S.J., docente emerito di Filosofia Teoretica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (sezione san Luigi). In modo semplice e accattivante, l'intervista condotta da Antonio Trupiano - da circa trent'anni collaboratore di Muratore - costituisce un valido strumento di indagine per quanti si accostano alla complessità del pensiero metafisico, sia nelle Facoltà e negli Istituti ecclesiastici, sia nelle Facoltà di Filosofia delle Università civili. Preso atto della crisi della filosofia neoscolastica, il percorso indicato da Muratore valorizza la svolta al soggetto dell'età moderna e affronta l'indifferibile sfida dell'integrazione tra saperi. Negli altri tre saggi raccolti nel volume, P. Coda, S. Muratore, e A. Trupiano sviluppano ulteriori aspetti del rinnovamento degli studi filosofico-teologici, in ascolto delle istanze promosse dal Concilio Vaticano II.
Questo volume intende presentare il pensiero di alcuni Padri orientali e occidentali sul ministero ordinato attingendo direttamente dai loro scritti e facendo parlare loro stessi. L'attenzione dell'autore è rivolta a cinque scritti dei Padri che attraversano l'intero periodo patristico (Lettera a Corinti di Clemente Romano; A Donato di Cipriano; De Sacerdotio di Giovanni Crisostomo; De Officiis di Ambrogio; Regula Pastoralis di Gregorio Magno). L'analisi di queste fonti è preceduta da uno studio, di carattere generale, sul munus regendi (il compito di guida pastorale) nei Padri della Chiesa. Alla luce della loro peculiare esistenza umana, culturale e pastorale i Padri ci offrono delle piste per essere "preti del e nel nostro tempo". Essi ci indicano delle priorità spirituali e pastorali, ci sono di esempio e di modello per una inculturazione della fede e per una evangelizzazione forte e coerente in un presente tanto complesso quanto affascinante. Attingere ai loro scritti, e quindi alla loro esperienza, vuol dire avere la possibilità di una conoscenza "sapienziale" di Cristo e della Chiesa, ma anche di un confronto con i loro metodi e le loro concrete vie di evangelizzazione. Ciò potrà costituire un aiuto e un alimento per la vita spirituale e pastorale non solo dei ministri ordinati, ma anche dei religiosi e dei laici. Con una introduzione di Vittorino Grossi dell'Istituto "Augustinianum" di Roma.
Un piccolo libro dedicato a santa Rosalia, rosa senza spine. Vieni a scoprire la leggenda che lega questa santa alla sua terra, il culto e le tradizioni con cui ancora oggi la città di Palermo la ricorda. Età di lettura: da 6 anni.
Tante donne e tanti uomini, dopo il ?68, scoprono l'Africa. Per molti si tratta di un sogno, per altri di uno spazio di impegno, per tutti di un modo per sfuggire alle strettoie spirituali dell'Occidente. Giovanni Piumatti, Gianni Losito e Concetta Petriliggieri appartengono alla schiera di quei giovani degli anni settanta, che - insieme, a nome e col sostegno di tanti decidono di partire per il Congo, imparando in una sperduta parrocchia del Nord Kiwu il dono della compagnia e della condivisione. Lo stesso che Gesù di Nazareth, in fila con i peccatori sulle rive del Giordano, ha lasciato in consegna alla comunità dei credenti. È la storia che questo libro racconta: memoria di ieri, speranza per ciò che deve venire.
La Bibbia e la sua autorità costituiscono il nodo problematico sul quale si costruisce l’età moderna: intorno ad essa, infatti, e alla sua corretta interpretazione si spaccano la cristianità e l’Europa. Le donne sono indiscusse protagoniste dell’inquieta vita religiosa dei secoli XV-XVII sia nelle loro istanze di riforma del periodo umanistico sia nelle strategie di resistenza messe in atto nell’epoca della Controriforma che ostacola un loro approccio diretto con i sacri testi. Il volume affronta il cruciale rapporto donne- bibbia attraverso l’analisi di fonti...
Se un paziente dice al terapeuta: «la luna è fatta di formaggio», e il terapeuta risponde: «la luna e il formaggio sono gialli entrambi», stiamo ascoltando le parole di una rivoluzione ermeneutica e clinica.
A darle inizio è stato, molti anni fa, uno dei più acuti terapeuti della Gestalt, Isadore From, quando intuì come i pazienti che usano un linguaggio borderline – perché il linguaggio è la dimora del contatto – non attendano dal terapeuta una definizione, un’interpretazione o, peggio ancora, una correzione della loro esperienza, bensì solo una rispettosa, illuminante ‘traduzione’. Tradurre vuol dire riconoscere e accogliere la diversità e la dignità dell’altro. L’intuizione di allora, approfondita a livello teorico e sperimentata in lunghi anni di pratica, è diventata un preciso, innovativo modello di cura – la traduzione gestaltica del linguaggio borderline – che viene presentato a livello di paradigmi e di verbatim. Nel serrato, concreto e critico dialogo con gli altri approcci (da Gabbard a Kernberg, dall’empatia alla mentalizzazione), emerge la novitas del modello elaborato dall’Istituto di Gestalt Therapy GTK.
Il ‘giallo’ di From che connette luna e formaggio connette anche terapeuta e paziente nella loro umile e ostinata ricerca di verità nel e del contatto.
La storia di un sacerdote che, per amore del suo popolo, si è sempre impegnato a risvegliare le coscienze contro la violenza della camorra fino a dare la propria vita. Età di lettura: da 6 anni.
Sin dai primi giorni di pontificato, papa Francesco si è presentato al mondo come fratello tra fratelli e sorelle rendendo di fatto inattuale il titolo vacuo e pomposo di "Sua Santità" o di "Santo Padre" e offrendo una testimonianza di semplicità e di gesti che rompono protocolli ufficiali, secolari cerimoniali e clericali mondanità. Egli il 22 giugno, lasciando vuota la sedia al concerto della RAI in Vaticano, è come se avesse chiarito a tutti che non è un sovrano rinascimentale a capo di una corte pontificia, ma il successore di Pietro l'umile pescatore, mentre rinunciando alla croce d'oro ha invitato nei fatti i cristiani ad occupare le periferie della storia e a vivere nelle marginalità della società. Di fronte a questo appello accorato e credibile ispirato soltanto al Vangelo, venticinque donne, di età e storie tra loro tanto diverse ma accomunate da un coraggioso impegno per la pace e i diritti umani, hanno voluto offrire a papa Francesco un personale contributo di idee e di utopie, per la Chiesa e per il mondo, sicure che lui ne saprà tenere conto. Il libro si rivolge a tutti, in particolare a coloro che contro il dilagante conformismo dentro e fuori la Chiesa - vogliono tornare a pensare.
Un viaggio tra le braccia di Maria, per riflettere sulla sua vita di fanciulla d'Israele, di madre di Gesù e di tutti di noi. Età di lettura: da 7 anni.
Un libro per scoprire l'annuncio di gioia che sta alla base del "Discorso della Montagna" e attualizzare nel quotidiano le "Beatitudini dei bambini". Età di lettura: da 7 anni.
Il Volume raccoglie gli atti del convegno della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale dal titolo "Oboeditio fidei. La fede tra ascolto e profezia" (18-19 aprile 2013) presso le due Sezioni della Facoltà Teologica di Napoli (San Luigi e San Tommaso). Si è inteso così raccogliere l'indicazione rivolta alla chiesa universale dal papa Benedetto XVI che nella lettera apostolica Porta fide i poneva in rilievo "l'esigenza di riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell'incontro con Cristo" (Porta fidei, 2). Diversi docenti, non solo teologi, si sono interrogati da differenti prospettive sui contenuti e i risvolti di quanto la Costituzione dogmatica Dei Verbum del Concilio Vaticano II dichiarava a proposito della fede come ascolto: "A Dio che rivela è dovuta "l'obbedienza della fede" (Rm 16,26; cfr. Rm 1,5; 2 Cor 10,5-6), con la quale l'uomo gli si abbandona tutt'intero e liberamente prestandogli "il pieno ossequio dell'intelletto e della volontà" e assentendo volontariamente alla Rivelazione che egli fa. [...] Affinché poi l'intelligenza della Rivelazione diventi sempre più profonda, lo stesso Spirito Santo perfeziona continuamente la fede per mezzo dei suoi doni" (DV, 5).