È abbastanza inusuale che un cardinale si metta a scrivere delle favole. Ma da sempre raccontare — ripescare nella memoria episodi del passato, raccontare aneddoti e barzellette, far rivivere cose antiche, sepolte — è una delle caratteristiche di Tomás Spidlík, che spiega anche il suo successo come pedagogo e professore nella sua opera scientifica. Questi dieci racconti hanno tutta la freschezza del mondo incantato dei bambini. Gli animali che ne sono protagonisti non rappresentano la personificazione di vizi e virtù umane — con l’astrattezza che ogni moralismo sempre rappresenta —, ma un universo vivo, pieno di voci e di suoni, che ci introduce alle grandi verità della vita: la lotta tra bene e male, tra buoni e cattivi, tra il buono e il cattivo che è in ognuno di noi, il riconoscere che tutto è vivo e parla, la capacità di vedere il miracolo, cioè tutte le forze che agiscono nel mondo, nel modo semplice e immediato dei bambini.
I disegni che arricchiscono il libro contribuiscono a creare quest’atmosfera fiabesca.
Indice: La saggia civetta e l'emiro di Karkemish * Come la saggia civetta diventò consigliera del re degli animali * L'oro di un avaro * La vita umana * Il cane che parlava la lingua degli uomini * La legge della natura * Il corvo ambizioso * L'esperienza di un fagiano * Il lupo e il cane pastore * L'ultimo discorso.
Il discernimento è una realtà relazionale, imparare a decifrare come Dio mi si comunica e mi salva. I maestri spirituali distinguono due tappe del discernimento: una prima di purificazione, che porta ad un’autentica conoscenza di sé in Dio e di Dio nella propria storia, e una seconda in cui il discernimento diviene una attitudine continua.
Il libro è l'edizione congiunta dei due volumi dello stesso autore sul discernimento.
Indice: Prima parte: Dove si colloca il discernimento * Che cos’è il discernimento * Le dinamiche della prima fase del discernimento.
Seconda parte: Il principio e il fondamento del discernimento * Le tentazioni * Le verifiche della nostra adesione a Cristo * Esercitarsi nel discernimento * La vocazione * Il discernimento comunitario.
Tante cose sono accadute a Betania. Anzitutto la risurrezione di Lazzaro, segno di un destino più generale che coinvolge chi è convocato intorno a questa tavola. Gesù chiama Lazzaro fuori dalla tomba. Ma Lazzaro risuscitato è il segno di quanto accade anche alle sorelle Marta e Maria. Marta infatti riconosce nell'amico il Signore della vita. E dal momento che la risurrezione è credere in Gesù, perché chi vive e crede in Lui non muore in eterno (cf Gv 11,26), la "confessione di fede" di Marta è anche la risurrezione delle due sorelle. Betania è dove talvolta si è voluto dare una fondazione alla distinzione degli stati di vita nella Chiesa. Ma una lettura attenta del vangelo scombussola i nostri schemi: delle due sorelle, è Marta, l'attiva, che per prima riconosce esplicitamente nell'amico, nel rabbi, il Figlio di Dio. Marta è cioè anch'essa contemplativa, riesce a vedere in una realtà un'altra più profonda, pur se in un modo diverso dalla sorella. Betania è anche il luogo dove si consuma una sostituzione tra Lazzaro e Cristo: Lazzaro esce dalla tomba perché Cristo vi entra al suo posto. Una lectio che offre tanto materiale per comprendere la vocazione come cammino di risurrezione, l'amicizia come relazione personale nell'amore, basata sull'amicizia di Cristo per noi e sul nostro riconoscimento radicale di Lui, la contemplazione come capacità di saper vedere trasparire il Signore dagli eventi della nostra storia e da quella di tutta l'umanità.
Spesso si pensa che sia una struttura psicologica meno “razionalistica”, più semplice, a favorire la devozione mariana. Ma, fondata teologicamente, essa è il tessuto della fede della Chiesa e corrisponde alle linee principali del dogma e della spiritualità. Cristo Dio-Uomo rende possibile la divinizzazione dell’uomo. La divinoumanità compiuta è legata alla santificazione della natura umana, cioè anzitutto della Madre di Dio. Per questo la Chiesa non separa mai il Figlio dalla Madre e, venerando l’umanità di Cristo, vede questa umanità nella figura di Maria, dalla quale Egli l’ha ricevuta e che rappresenta in sé tutto il genere umano.
Attraverso un breve commento alle preghiere mariane più comuni, l’autore ripercorre i tratti più significativi della pietà mariana.
Indice: Introduzione * Ave Maria * Magnificat * Salve Regina * Indice dei temi principali.
Traduzione del testo di Clément dal francese di Maria Campatelli.
Che cosa succede al corpo con il disfacimento della vecchiaia, con la malattia e infine con la morte? Sono domande che toccano ciascuno di noi quotidianamente, ma che diventano particolarmente intense e drammatiche in alcuni momenti speciali della vita, quando siamo toccati da vicino dalla realtà della malattia e della morte.
Il corpo è la struttura per mezzo della quale l’uomo personalizza l’universo. Ma nella creazione decaduta noi siamo esseri malati e, invece di contenere l’universo, ne siamo assorbiti ed esso diviene la nostra tomba. Cristo, contenuto dall’universo in uno spazio ed un tempo preciso, contiene l’universo e lo rende partecipe della sua resurrezione. La pietra rotolata dall’angelo significa la distruzione del “muro di separazione” tra questa nuova creazione splendente della luce della resurrezione e la nostra esistenza seppellita nella corruzione e nella morte.
Sono questi alcuni temi toccati nella prima parte del libro. La seconda è costituita da un racconto e dalle immagini dell’Hospice Madonna dell’Oliveto di Montericco (RE).
Indice: Clément: La risurrezione, Ermeneutica ed esperienza ecclesiale * Rupnik: Le bende della carità * Il racconto di Bogoljub * I mosaici dell'Hospice "Madonna dell'Oliveto" di Montericco.
Anche il romeno e in sloveno.
Traduzione dagli originali inglesi e francesi di Maria Campatelli e Manuela Viezzoli.
La liturgia della settimana santa è tutta incentrata sul duello decisivo tra la vita e la morte, un duello che ci dà la chiave del mistero liturgico della pasqua. “La morte ha regnato da Adamo fino a Mosè” (Rm 5,14). L’universo intero è divenuto un cimitero cosmico, condannato alla distruzione e alla disperazione. Ecco perché “l’ultimo nemico è la morte” (1Cor 15,26) e il suo annientamento costituisce lo scopo ultimo dell’Incarnazione. L’incontro con la morte è “l’ora” di Cristo, quella di cui diceva: “Per questo sono giunto a quest’ora”.
Uno straordinario commento liturgico alla settimana santa di due autori d’eccezione che ci dischiude le profondità del mistero centrale della fede cristiana.
Indice: Schmemann: 1. Il preludio della croce. Il sabato di Lazzaro * 2. Osanna. La domenica delle Palme * 3. Lunedì, martedì e mercoledì. La fine 4. Il giovedì santo. L'ultima cena * 5. Il venerdì. La croce * 6. Questo è il sabato benedetto * Clément: L'ufficio della santa passione * I vespri del venerdì * Sabato mattina * La veglia pasquale del sabato notte.
Uomo di Dio» è il modo in cui Atanasio chiama Antonio, riconosciuto come proprio capostipite dalle generazioni di monaci che dopo di lui si sono succeduti. Ma non è, «uomo di Dio», una metafora universale della vocazione cristiana?
Tale dinamica di identità/separazione con tutto il popolo cristiano è una di quelle che attraversano la vita religiosa. Nella tradizione antica, il monachesimo non è una condizione a parte, propria ad una categoria di cristiani, ma una sintesi emblematica del cristianesimo espressa in una forma particolarmente significativa e saporosa.
È per andare alle radici della vita religiosa e alle sue figure, che ancora oggi restano di ispirazione e di discernimento, che questo libretto vuole offrire un aiuto.
Indice: Introduzione * Vocazione alla vita nuova * La perfezione della natura umana - la vita beata * La vita ascetica * I voti religiosi * La vita nella preghiera * Conclusione.
Traduzione dall'originale romeno di Vasile Rus.
Al monastero di Sihastria, nelle foreste nel nord della Romania, Cleopa pascolò le pecore per molti anni, passando i suoi giorni nella preghiera e nella contemplazione. Poi, all’età di 29 anni, fu inaspettatamente scelto come nuovo superiore del monastero. Da quel giorno si dispiega senza sosta la sua attività di padre spirituale e di riformatore monastico, che si intreccia con le vicende storiche del popolo romeno. Dotato da Dio di una forte visione ed intuizione spirituali, temprato dalle sofferenze, interlocutore dei pastori come degli intellettuali, al momento della sua morte, nel 1998, Cleopa era considerato padre spirituale di tutta la Romania. Il libro, nella maniera semplice degli apophtegmi, ne narra la vita e i detti in un modo che ci introduce alla sapienza spirituale di questo grande monaco.
Indice: Introduzione di T. Spidlik * La vita * L'ultimo discorso di p. Cleopa alla comunità di Sihastria * Parole e gesti di insegnamento.
Traduzione dall'originale francese di Maria Campatelli e Manuela Viezzoli
Esistono tante “definizioni” della preghiera negli scritti spirituali dell’Oriente cristiano. Molto varie, non concordano che in una sola affermazione: la vera natura della preghiera è indicibile, il vero maestro che insegna a pregare è lo Spirito Santo. Nonostante questo, la maggior parte degli scritti di questa tradizione sono proprio trattati sulla preghiera. Il libro, il più esauriente testo esistente sulla preghiera, concepito come una sorta di “manuale” che abbraccia tutta la tradizione, introduce al contenuto di questi trattati. In questa larga veduta d’insieme, il lettore può trovare l’apoftegma che fa al caso suo, come suggerisce Marco l’Asceta, giustificandone la pluralità: "Molti sono i modi della preghiera, l’uno diverso dall’altro: ma nessuno di essi può essere dannoso, altrimenti non sarebbe preghiera, ma opera dei demoni".
Indice: 1. Uno sguardo generale sulle fonti * 2. Il dialogo divino-umano * 3. La preghiera di domanda * 4. La preghiera del corpo * 5. La preghiera liturgica * 6. La lettura meditata * 7. La contemplazione * 8. La mistica * 9. Le disposizioni della preghiera * 10. L'esicasmo * Concusione * Bibliografia.
Colpisce che, nella prospettiva della storia della teologia, la storia e la teologia si presentino come realtà inseparabili, che s’incrociano e si sfidano a vicenda rimanendo in una necessaria coerenza. Oggi più che mai si fa chiara la coscienza che la teologia stessa è in parte frutto della storia e che ha anch’essa una sua storia. La storia bussa alla porta della teologia e chiede la sua attenzione, domandando che il discorso teologico sia completato dell’aspetto storico della teologia stessa.
I contributi presenti in questo libro cercano di mostrare l’impatto reciproco che si verifica tra storia e teologia. Stili e approcci si mescolano—lo storico e il filologo, lo speculativo e il patrologo, il liturgista e l’ermeneuta s’incontrano, si intrecciano, si sfidano e si commentano a vicenda mettendo in rilievo l’importanza e la ricchezza della storia della teologia.
Testi di: M. Sheridan * J. Driscoll * G. Lafont * D. Hombergen * E. Lanne * M. Wallraff * A. Grillo * M. Bielawski * E. Salmann * bibliografia.
Traduzione dall'originale russo di Maria Campatelli.
Finita di scrivere nel 1916, al tempo della prima guerra mondiale, e pubblicata nel 1917 a Mosca, tra la rivoluzione di febbraio e quella d’ottobre, quest’opera è il bilancio intellettuale e spirituale di Sergej Bulgakov alla vigilia della sua ordinazione sacerdotale.
Quale pensiero e quale esperienza ci fanno entrare in contatto con Dio? Come è possibile la religione? Che cos’è la religione in ordine al sentimento, alla morale, al mito, al dogma, alla filosofia in generale? Bulgakov si pone questi interrogativi passando in rassegna le esperienze intellettuali e mistiche più significative dell’umanità. Un’opera fondamentale in cui è possibile riscontrare la gestazione di tutte le tematiche teologiche affrontate dal Bulgakov successivo.
Prefazione di Piero Coda - introduzione di Maria Campatelli
Indice: Natura della coscienza religiosa * Il niente divino * Il mondo * L’uomo.
Niceforo il Solitario è un monaco vissuto nel XIII secolo negli anni tormentati del lento decadere dell’impero bizantino. È autore di un breve, ma prezioso e ormai classico testo della spiritualità, il Discorso sulla sobrietà e la custodia del cuore, entrato nella Filocalia. È proprio attraverso questo testo che si viene introdotti nella Filocalia, raccolta tanto famosa quanto poco studiata e conosciuta. Il testo di Niceforo diviene in questo libro come una finestra attraverso la quale guardare all’ambiente filocalico nelle sue varie dimensioni spirituali, teologiche, storiche. Si viene introdotti nel mondo esicasta sia nel senso storico delle persone, degli avvenimenti, sia nel senso di “mondo interiore” carico di un profondo significato esistenziale anche per l’oggi.