Nel corso dei secoli sono stati scritti innumerevoli testi sul potere, su come conquistarlo, utilizzarlo e conservarlo. Completamente nuovo è l'approccio di Thich Nhat Hanh, un vero rivoluzionario della pace impegnato a dire la verità a chi detiene il potere come a chi si crede fondamentalmente impotente. In questo libro l'autore spiega che chiunque agisca in modo consapevole e altruista è intrinsecamente dotato di potere, anche se crede di averne poco. Poggiandosi sulla millenaria dottrina buddhista, ricorda al lettore che tutti al nocciolo del proprio essere hanno un profondo intento di amore e di bontà; e ci sospinge a fare ritorno a quella sorgente primigenia, perché qualsiasi forma di potere non ha significato se non dà gioia, pace e felicità. Ma soprattutto, indicando la via per sottrarsi alla natura corrosiva del potere di Stato, ci mostra che ogni persona ha in sé fin dalla nascita la capacità di essere libera dalla paura, dall'illusione e dalla tirannia, che provengano dall'esterno o dalla propria angoscia mentale. Prefazione di Pritam Singh.
Quinto libro di versi pubblicato da Montale e uscito nel 1973, “Diario del ‘71 e del ‘72” contiene novanta componimenti nei quali il poeta ligure approfondisce i temi e i toni già presenti in “Satura”: su un cupo pessimismo di fondo si innestano quadri di feroce sarcasmo contro la società dell'epoca e un'umanità irrimediabilmente inautentica. In questo volume il testo è accompagnato da un ricco apparato di commento, a cura di Tiziana De Rogatis. Come per gli altri volumi della serie, la prefazione è firmata da un critico, in questo caso Luigi Blasucci, e la postfazione è di un poeta, qui Andrea Zanzotto.
Dal quattordicesimo Dalai Lama tibetano, la più importante figura del buddhismo contemporaneo, un'intensa riflessione sulla vita in forma di folgoranti aforismi. Insegnamenti di apparente semplicità che, come lampi di luce, illuminano la mente immergendola nella meditazione sui concetti più profondi. Un invito a non sprecare la propria vita, ma ad approfittarne, affrontando ogni giorno con consapevolezza e offrendo compassione, gentilezza, amore e rispetto a ogni essere vivente.
Come le ali di un uccello, l'amore e l'intuizione agiscono insieme per condurre all'illuminazione. Da questa immagine poetica di straordinaria efficacia e di fondamentale importanza per il buddhismo, Sua Santità il Dalai Lama trae lo spunto per riflettere sull'origine primaria del malessere che affligge il nostro tempo: l'uomo soffre e ha paura perché schiavo di una falsa visione di se stesso.
Ognuno di noi possiede potenzialmente gli strumenti per ottenere la felicità e vivere un'esistenza significativa, e il modo per conquistare tale obiettivo è la conoscenza di sé: ignorare la nostra vera natura equivale a farsi del male, a restare imprigionati in una concezione fuorviante ed esagerata del nostro io, degli altri, degli eventi esterni e delle cose materiali. Anche i sensi possono ingannarci, stimolando in noi passioni e azioni negative che seguiteranno a tormentarci in futuro.
In Conosci te stesso il Dalai Lama illustra come allontanarsi da una percezione distorta del corpo e della mente e liberarsi così dall'errore e dalla sofferenza, per giungere a considerare il mondo in una prospettiva più realistica e fondata sull'amore.
Attingendo al pensiero buddhista e proponendo una serie di esercizi graduali, ci prende per mano e ci aiuta a sviluppare la capacità di distinguere fra come appariamo a noi stessi e come siamo davvero e, quindi, ad abbandonare idee e presupposti illusori. La riflessione sulla falsa apparenza apre la via alla scoperta della vera realtà e alla comprensione di cosa significhi esistere senza fraintendimenti, stato profondo dell'essere che accresce l'amore, rivelando l'inutilità delle emozioni distruttive e del dolore. La conoscenza di sé diventa dunque la chiave dello sviluppo personale e di una relazione positiva con il mondo e i nostri simili. Tramite la concentrazione meditativa, impareremo a mettere l'intuizione al servizio dell'amore e l'amore al servizio dell'intuizione raggiungendo lo stadio supremo dell'illuminazione, tesa alla compassione e al bene altrui. Vivacizzato da aneddoti e racconti di esperienze realmente vissute dal Dalai Lama, Conosci te stesso è una guida preziosa per chiunque desideri compiere il percorso spirituale che porta all'acquisizione della consapevolezza di sé.
II Dalai Lama è una delle più grandi figure di maestri e insegnanti di buddhismo nel mondo, portavoce, con il suo immancabile sorriso, di questa religione a tutti i non buddhisti. In questo libro egli ci spiega le sue idee sulla meditazione, e mostra come la scienza occidentale si possa perfettamente coniugare con il pensiero buddhista. E soprattutto fa un appello a ciascun lettore perché instilli nel proprio animo un senso di responsabilità universale nel gestire ogni tipo di relazione in questo mondo sempre più frammentato.
In queste pagine il Dalai Lama legge e commenta il Vangelo, delineando affinità e divergenze fra cristianesimo e buddhismo. Con parole di profonda saggezza, nate dalla serenità del raccoglimento meditativo, da un lato ammonisce coloro che si definiscono "buddhisti cristiani", perché non si deve cercare di "mettere la testa di uno yak sul corpo di una pecora". Dall'altro però non dimentica come sia Buddha sia Gesù sottolineino quel seme di risveglio spirituale presente in tutti noi e traccino la via della salvezza nell'amore compassionevole verso il prossimo. In questa prospettiva è possibile un incontro costruttivo tra le due religioni, nel reciproco rispetto delle specifiche identità. E proprio questo dialogo può insegnarci come gli esseri umani siano in grado di amarsi non malgrado le diversità, ma proprio perché diversi.
In questo libro Thich Nhat Hanh, celebre maestro zen, insegna ai lettori come creare l'abitudine alla felicità. Spiega come funziona la mente e come possiamo allenarla realizzando le condizioni per essere felici attraverso la creatività, le visualizzazioni, la meditazione. Thich Nhat Hanh illustra inoltre alcuni esercizi pratici per migliorare la lucidità mentale e ripristinare l'armonia tra corpo e spirito, prendendo anche alcuni esempi dalla vita del Buddha o dalla propria esperienza diretta. Il risultato è un libro pieno di ispirazione, la cui lettura invita a raddoppiare gli sforzi a beneficio di tutti gli esseri senzienti, sapendo che questi sforzi sono l'unica via possibile per raggiungere la felicità personale.
Come interagiscono cervello, sistema immunitario e stati emotivi? La meditazione può produrre effetti positivi sulla salute? Quali emozioni si accompagnano a una migliore qualità della vita? In che misura le condizioni psicofisiche di un individuo traggono beneficio da una crescita dell'autostima? In occasione degli incontri della terza Mind and Life Conference, svoltasi nel 1991 a Dharamsala, in India, alla presenza del Dalai Lama, illustri scienziati occidentali e maestri buddhisti hanno cercato di rispondere a questi e ad altri interrogativi di carattere scientifico ed etico. Daniel Goleman ha raccolto alcuni degli interventi e dei dibattiti più significativi della conferenza.
Conoscere se stessi, controllare le emozioni distruttive, sconfiggere l'egoismo personale per aprirsi agli altri attraverso l'esercizio quotidiano alla compassione: ecco i precetti che il buddhismo indica come gli ingredienti fondamentali per un'esistenza più felice. Ma questa è veramente una via percorribile per noi occidentali, costantemente indirizzati a modelli di vita tutti incentrati sulla competizione e il successo? Come possiamo conciliare il percorso suggerito dalla saggezza orientale per raggiungere la felicità interiore con la complessità delle sfide che la società ogni giorno ci propone? A queste domande il Dalai Lama da risposte reaiistiche, accompagnate da esempi concreti, facendo di questo libro uno strumento di forza e di serenità per tutti.
Duemilacinquecento anni fa, sotto l'albero dell'illuminazione, il Buddha comprese che all'origine dell'infelicità vi sono tre cause: l'errata conoscenza, il desiderio ossessivo e la rabbia. Di queste condizioni la più pericolosa è la rabbia, capace in un solo istante di minare sino alle fondamenta sia il corpo sia l'anima, di distruggere la nostra spiritualità. Gli insegnamenti buddhisti che si ritrovano in questo libro rivelano però che la profonda comprensione di questa emozione rende possibile riconoscere, circoscrivere e alleviare la sofferenza causata dalla collera, che diventa così un mezzo fondamentale per trasformare noi stessi e far emergere la nostra bontà primordiale. Grazie alla "pratica della felicità" e della compassione è possibile non solo vincere la rabbia, ma anche mutarla in potente alleato.
Con la meditazione i monaci buddhisti riescono a raggiungere uno stato di serena felicità. E ci assicurano che è una condizione che tutti possono sperimentare. Ma come? Per rispondere a questa domanda un gruppo di psicologi, filosofi e neuroscienziati occidentali guidati da Daniel Goleman - il profeta della cosiddetta "intelligenza emotiva" - si è confrontato con il Dalai Lama. Dal loro incontro è scaturita una sola risposta: liberarsi dai "veleni della mente" (rabbia, desiderio, illusione) è la chiave delle felicità. Così se da un lato il Dalai Lama ci spiega come trasformare le emozioni negative in sentimenti positivi, dall'altro Goleman ci mostra, con rigorosi metodi scientifici, come la pratica della meditazione possa rimuovere le cause delle nostre peggiori pulsioni. Insieme i due autori ci invitano a gettare uno sguardo colmo di speranza sul lato più oscuro della nostra mente per renderlo limpido e luminoso.