«Signor Conti, suo figlio Bruno è davvero bravo e vorremmo portarlo con noi in America» dice il dirigente della squadra di baseball di Santa Monica. Alla parola "America", mia madre chiede senza pensarci due volte: «Scusate, ma l'America dove si trova?» In cucina c'è silenzio assoluto. Poi, dopo una manciata di minuti, mio padre si decide: «Mio figlio è piccolo e da Nettuno non si muove». Se lui avesse detto sì in quella tiepida serata di agosto, non sarei mai diventato Bruno Conti. Aveva cominciato con il baseball, il piccolo Bruno - il più brasiliano di tutti i nostri calciatori che per la prima volta si racconta in questa autobiografia vivace e sincera -, ma lo aspettava una lunga ed emozionante carriera che avrebbe fatto di lui una colonna della Roma e un uomo-chiave nel mitico Mondiale dell'82. Cresciuto in una famiglia semplice e unitissima nei dintorni della Capitale, Bruno ha fatto la gavetta per campetti, lottando contro il pregiudizio verso la sua piccola statura, però nulla ha potuto fermarlo grazie alle sue eccezionali doti da funambolo e alla sua personalità testarda e pugnace. In queste pagine si susseguono aneddoti inediti con gli altri protagonisti dell'epoca - da Liedholm, superstizioso, che allineava le scarpe in spogliatoio, a Pruzzo, dedito alla guida pericolosa - e ricordi di partite memorabili. Sono spiragli che svelano al lettore l'epoca in cui il calcio era ancora "un gioco da ragazzi", fatto di fatica ed entusiasmo, polvere e festeggiamenti a base di fettuccine al ragù. E, allo stesso tempo, riportano alla mente dei giallorossi e di tutti coloro che ricordano l'Italia dell'82 un protagonista assoluto. Unico e vero.
Se avete preso in mano questo libro è perché il 1° marzo 2021, mentre l'Italia era nel pieno della pandemia ed era indispensabile far decollare la campagna di vaccinazione, la presidenza del Consiglio ha scelto come Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 un generale degli alpini. Così gli italiani hanno imparato a conoscere Francesco Paolo Figliuolo, la sua divisa e il suo cappello con la penna («Qualcuno lo considera buffo, io lo trovo bellissimo»). Il Commissario non ha perso tempo a parlare di sé. Lo fa per la prima volta in questo libro, incontrando Beppe Severgnini. I coautori si sono visti molte volte, hanno conosciuto le rispettive famiglie e gli allievi. Ne è uscita la storia di «un ragazzo meridionale di periferia» che, dopo il liceo classico a Potenza e l'Accademia militare a Modena, segue il consiglio del colonnello che comandava il distretto della sua città: «Francesco, tu devi andare in artiglieria da montagna, perché lì si fanno le cose seriamente. E poi noi di Potenza siamo montanari...». Così diventa alpino, e l'idea di fare le cose seriamente è il principio che guida la sua carriera, dalle difficili missioni in Kosovo e in Afghanistan al Comando logistico dell'Esercito. Anche nel nuovo ruolo di Commissario e coordinatore della campagna vaccinale ha voluto fare le cose seriamente. Significa prendere decisioni basate su conoscenza, competenza, buonsenso e precisione. Significa cambiare strategia se la situazione lo richiede. Significa muoversi tra la politica, l'amministrazione, la sanità. Significa capire di quali persone fidarsi e di quali diffidare. Significa arrabbiarsi e poi farsela passare («Ogni tanto mi esce la vena!» confessa). Significa saper ascoltare, motivare e lavorare in gruppo. «L'Italia ha davvero tutto, deve solo imparare a metterlo insieme». Ecco il compito che si è dato un italiano come il generale Figliuolo.
Poe è un'umana, che deve fare i conti con una Terra devastata da una misteriosa catastrofe. Allontanata dal suo mondo come reietta all'età di quindici anni, ha perduto tutto: amici, affetti, posizione sociale, ma grazie alla sua straordinaria forza d'animo, al coraggio e alla spavalderia ha saputo cavarsela, e oggi, a venticinque anni, è una Cercatrice abile e famosa, una dei pochi in grado di viaggiare attraverso i Pozzi, passaggi interdimensionali che collegano tra loro i mondi del multiverso. Quando le viene affidata la missione di recuperare per un misterioso committente un'arma devastante, tanto potente da fomentare una terribile guerra sul pianeta Mechanica, le viene affiancato Damyan, Cercatore come lei ma dalle orecchie a punta, i capelli ricci e verdi e gli occhi arancioni. A Poe la cosa non piace per niente: lei è abituata a cavarsela da sola, nel bene e nel male, la responsabilità di un compagno può essere un impedimento e trasformarsi in un peso troppo grande da portare. Nonostante tutte le sue resistenze, giorno dopo giorno i due diventano una squadra formidabile. Ma questa volta portare a termine la missione non basterà, questa volta Poe decide di andare a fondo di tutto ciò che c'è dietro, e invece di consegnare l'arma ai committenti architetterà un piano che la riporterà al passato, alle sue origini, agli affetti, e forse anche a una sorella che credeva perduta per sempre.
Ottobre 2020: per la prima volta nella storia della magistratura un ex membro del Csm viene radiato dall'ordine giudiziario. Luca Palamara - una carriera brillante avviata con la presidenza dell'Associazione nazionale magistrati a trentanove anni, a quarantacinque eletto nel Consiglio superiore della magistratura - è accusato di rapporti indebiti con imprenditori e politici e di aver illecitamente orientato incarichi e nomine. Incalzato dalle domande di Alessandro Sallusti, in questo libro Palamara racconta il "Sistema" che influenza la politica italiana. "Tutti quelli - colleghi magistrati, importanti leader politici e uomini delle istituzioni molti dei quali tuttora al loro posto - che hanno partecipato con me a tessere questa tela erano pienamente consapevoli di ciò che stava accadendo." Il "Sistema" è il potere della magistratura, che non può essere scalfito: chi ci ha provato è stato abbattuto a colpi di sentenze, notizie e intercettazioni. Nel momento di massimo trionfo, comincia per tutti la caduta. "Io non voglio portarmi segreti nella tomba, lo devo ai tanti magistrati che con queste storie nulla c'entrano." I segreti sono tutti in questo libro.
Gennaio 2021: arriva in libreria Il Sistema, il dirompente libro-confessione in cui Luca Palamara rivela ad Alessandro Sallusti la verità indicibile sulle correnti e la spartizione del potere all'interno della magistratura. Il libro avvia una reazione a catena di dimissioni, ricorsi, sentenze che non fa che confermare il racconto di Palamara. Gennaio 2022: l'ex magistrato e il giornalista affrontano i misteri del "dark web" del Sistema, la ragnatela oscura di logge e lobby che da sempre avviluppa imprenditori, faccendieri, politici, alti funzionari statali, uomini delle forze dell'ordine e dei servizi segreti, giornalisti e, naturalmente, magistrati. Logge e lobby che decidono se avviare o affossare indagini e processi e che, come scrive Sallusti, "usano la magistratura e l'informazione per regolare conti, consumare vendette, puntare su obiettivi altrimenti irraggiungibili, fare affari e stabilire nomine propedeutiche ad altre e ancora maggiori utilità. Per cambiare, di fatto, il corso naturale e democratico delle cose". Esiste davvero la "loggia Ungheria", di cui farebbero o avrebbero fatto parte membri del Consiglio superiore della magistratura, imprenditori, generali della Finanza e dei Carabinieri, politici di primissimo piano? Perché, quando un faccendiere ne svela l'esistenza durante una deposizione, quel verbale finisce in un cassetto per due anni? Ancora una volta, le rivelazioni di Palamara e Sallusti smascherano un mondo parallelo dilaniato al suo interno da inconfessabili interessi, che agisce dietro le quinte, su binari di legalità formale, e si infiltra pericolosamente nelle crepe del sistema giudiziario.
«Federico, questa è l'immagine della tua vita, tu che porti avanti la tua sorellina.» Federico è creativo, sensibile, goliardico e uno straordinario fratello maggiore attento e premuroso. Sua sorella Susanna ha una fantasia magica, è spiazzante, libera e senza filtri: "Se ha voglia di abbracciarti, ti abbraccia. Se deve mandarti affanculo, lo fa". Le parolacce fanno parte di lei, rappresentano un suo modo di esprimersi e di sbloccare le emozioni, tutte quante, tutte insieme. Per lei "Down" è una parola qualsiasi, per lui è una parola che va semplicemente superata, "un modo per definire una cosa che per sua natura non può essere definita". Ci sono un paio d'anni a separare Federico e Susanna ma per il resto sono una cosa sola fin dal primo giorno insieme: alleati, complici, persino colleghi nella produzione di video sui social. Tanto inseparabili che, quando Federico va a vivere da solo, è quasi naturale che Susanna lo segua, un po' in punta di piedi all'inizio e poi sempre più padrona di casa. "Mia sorella è un pezzo di figa" racconta meraviglie e difficoltà di questa convivenza e molto di più: è la storia di una famiglia nella quale "diverso" è sinonimo di "speciale", un racconto esilarante, tenero, commovente, sempre sincero e per questo capace di arrivare dritto al cuore.
"È questo il mondo in cui vorremmo vivere in permanenza, sempre slalom esaltanti, prodigiose seconde manches, o nei circuiti staccate repentine, idealmente all'ultimo giro". Sono le parole dell'autore a restituirci il senso di questo volume con testi inediti, una raccolta di scritti tra il diario e l'invenzione narrativa, la cronaca e l'autobiografia, che ci racconta lo sport e il ruolo che ha avuto nella vita di Meneghello. Queste pagine vibranti - composte da rapide storie, tableaux vivants, schegge aforistiche - disegnano un ritratto vivido e intimo dell'autore ragazzo e poi uomo, della sua passione per lo spor, che si tratti di ranpegare in montagna o dell'atletica, del tennis o del calcio; in esse ritroviamo la materia di Malo e quella di Reading, i luoghi delle origini, i giochi di paese, e poi gli amici della giovinezza ed esilaranti piccole epopee narrate con levità e inconfondibile stile. Il risultato è un percorso capace di illuminare tutta l'opera di Meneghello e il suo modo unico di osservare la realtà e concepire la scrittura.
Il 2 marzo 1939 il cardinale Eugenio Pacelli veniva eletto papa, e dieci giorni dopo saliva al soglio pontificio con il nome di Pio XII. Fu dunque suo il compito - tutt'altro che semplice - di guidare la Chiesa negli anni terribili del-la Seconda guerra mondiale. A conflitto finito, Pacelli fu salutato come il salvatore di Roma dallo scempio dell'occupazione nazista: politici di primo rango e influenti personalità del mondo ebraico ne elogiarono il comportamento e l'operato. Di lì a poco, però, quella visione cambiò radicalmente. Prima la stampa sovietica poi la celebre pièce teatrale "Il vicario" lo descrissero all'opinione pubblica sotto tutt'altra luce. Cominciò a serpeggiare la cosiddetta «accusa del Silenzio», che voleva Pio XII omertoso rispetto all'orrore dei campi di concentramento e in buona sostanza complice dei nazisti. Dove stava la verità? Cosa sapeva davvero il papa delle atrocità commesse durante la guerra? Quanto erano fondate le ricostruzioni che parlavano di uno scambio epistolare tra lui e Roosevelt per prevenire l'escalation della guerra, di reti segrete per supportare la fuga dei perseguitati dal regime, di battesimi improvvisati volti a salvare migliaia di ebrei dalla deportazione? Da allora le valutazioni su Pio XII non si sono più ricomposte, e ciclicamente le discussioni sulla sua controversa figura tornano a infiammarsi. Così, deciso a spiegare le azioni del suo predecessore, papa Francesco ha da poco desecretato i documenti a riguardo. Johan Ickx lavora da più di due decenni negli archivi della Santa Sede, e oggi dirige l'Archivio Storico della Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato: chi meglio di lui, dunque, può raccontarci cosa dicono quelle carte, e fare finalmente chiarezza? Affidandosi alle sole testimonianze documentali autentiche, l'autore di questo libro ricostruisce per noi le vicende che videro protagonisti Pacelli e i suoi più stretti collaboratori, il celebre Bureau, dipingendo una serie di ritratti tanto vividi quanto accurati. E provando a fare luce su uno dei grandi misteri irrisolti della Seconda guerra mondiale.
Laura è giovane, bella, ardente di vita. Questo è il romanzo delle sue contraddizioni e dei suoi slanci, della lotta per la sua anima. Dalla prima innocenza alla scoperta della sopraffazione violenta e odiosa del male, che la strappa a una vita serena e protetta, passando per la facile seduzione di altri giochi, altre relazioni, fino all'incontro con Thierry, pentito della sua vita di eccessi, che riuscirà a mostrarle la vera via di salvezza. Un romanzo dalle tinte forti, ove più ancora che dall'esito della storia si è stupiti e commossi dalla tensione che la attraversa tutta. Introduzione di Mimmi Cassola.
Quando vi sembra che la persona al vostro fianco sia diventata un alieno con cui è impossibile comunicare, non vi meravigliate, perché è proprio questo il principio che fa da caposaldo alla teoria "Marte-Venere": l'idea che gli uomini e le donne abbiano due diversi modi di pensare, di parlare, e quindi di amare. Come abitanti di pianeti diversi i loro comportamenti possono anche assumere significati diametralmente opposti, ma, come ci spiega il dottor Gray, riconoscere e capire queste differenze è possibile. Anzi, partendo da qui, i rapporti di coppia possono migliorare, rafforzarsi. E gli uomini e le donne possono trovare finalmente un linguaggio comune per tornare a parlarsi. Da oltre trent'anni John Gray trasmette il suo metodo in tutto il mondo grazie a questo testo illuminante e divertente, che fornisce un continuo punto di vista originale sulla vita di coppia, aiutando realmente i lettori a fare chiarezza nel meraviglioso caos dell'amore.
"Il lavoro migliore di una vita di ricerca può saltare fuori per caso: lo si incontra su una strada percorsa per andare da un'altra parte." "Le idee spesso sono come un boomerang: partono in una direzione ma poi vanno a finire altrove. Se si ottengono risultati interessanti e insoliti, le applicazioni possono apparire in campi assolutamente imprevisti." Realtà sperimentali che sembrano sfuggire a ogni legge, ricerche che portano a scoperte che sorprendono lo stesso ricercatore, il lampeggiare dell'intuizione fisica e matematica: è il mondo indagato da più di cinquant'anni da Giorgio Parisi, vincitore nel 2021 del premio Nobel. Dall'ingresso, nel 1966, all'istituto di Fisica di Roma (dal retro, perché gli studenti dei primi due anni non potevano passare dalla porta principale) al Nobel sfiorato già all'età di venticinque anni, dagli studi pionieristici sulle particelle all'interesse per fenomeni enigmatici come le trasformazioni di stato, i "vetri di spin" e il volo degli storni, dalle riflessioni su come nascono le idee a quelle sul senso della scienza nella nostra società, questo libro è un viaggio nella mente geniale di un fisico che ha cercato le regole dei sistemi complessi, perché quelli semplici gli sono sempre sembrati un po' troppo noiosi.