La carriera di Oriana Fallaci è costellata da incontri con le figure femminili del suo tempo, a partire dai primi articoli di cronaca commissionati dall'«Europeo». La giornalista incontrerà modelle, cantanti, attrici di Cinecittà e star di Hollywood, ma anche personaggi della moda come Coco Chanel o Mary Quant, diventate poi icone per generazioni a venire. Negli anni ruggenti della protesta femminista, intervisterà le protagoniste del movimento come Kate Millett, osservando da testimone attento i cambiamenti epocali che segneranno l'Italia, uno su tutti il referendum sul divorzio. Negli anni Settanta, il periodo in cui colleziona le sue interviste ai potenti della Terra, riuscirà a incontrare Golda Meir e Indira Gandhi, tracciando il ritratto non solo di due eccezionali personalità politiche, ma anche di due profili femminili unici. Oriana Fallaci osserva e descrive un Novecento che vede mutare notevolmente il ruolo e la condizione della donna, in particolare nel mondo occidentale. Lei stessa, d'altra parte, ha incarnato nella sua vita gli ideali di un femminismo concreto: nella libertà profonda di poter essere ciò che voleva ha creduto fino alla fine dei suoi giorni. Questo libro raccoglie una selezione di pagine dedicate dalla giornalista fiorentina all'universo femminile: interviste, inchieste, ritratti finora mai raccolti in volume. Pagine da cui traspare il suo giudizio tagliente e la sua particolare visione delle donne: creature che dovrebbero essere sempre e necessariamente libere.
La città del Nord che ospita i personaggi di "Desideri deviati" è anche la sua protagonista, con i suoi uffici, le sue fabbriche dismesse e le sue passerelle. Chi la abita è animato da forze molto diverse: amore, cultura, successo, giustizia politica. E dunque, cos'è che vuole veramente, qual è il desiderio più profondo di Nico Quell, inquieto "ragazzo senza qualità" che avevamo già incontrato in "Cuori fanatici"? Attorno e insieme a lui, si muovono gli altri personaggi di questo romanzo, che a cavallo tra realismo e fantasia gotica racconta con uno sguardo affilato l'editoria e la moda, miniere di sogni e frustrazioni, all'inizio di un decennio, gli Anni Ottanta, in cui tutto è in mutazione: l'editore Minaudo e il deforme Coboldo, la modella Sheila B., misteriosa amazzone nera, gli ambigui architetti Igor e Vera Macchi, Irene, sorella persa e ritrovata, il maestro Chirone Ognuno ingaggiato in duelli intellettuali o amorosi, fatui o violenti, dove ci si gioca il senso della vita. Ma il desiderio non si compie mai, è per sua natura deviante: nella capitale del lavoro - fotografata un istante prima che si trasformi in città delle attrazioni - si smania sempre per qualcosa, e si finisce per ottenere o perdere qualcuno. E sotto la sua superficie scintillante, come nel film Metropolis, c'è un popolo che vive nelle sue viscere, un'energia barbarica, selvaggia, pronta a ribellarsi per riconquistare la città.
Il 13 dicembre 2010 Walter Pedullà morì per arresto cardiaco; un minuto dopo, i medici del pronto soccorso rimisero il suo cuore in movimento grazie a un potente defibrillatore. Se Pedullà è sempre stato, per indole e poetica, un uomo della commedia più che della tragedia, superata quella soglia non c'era più alternativa: la sua vita ormai poteva raccontarla unicamente dalla prospettiva di chi ha imparato a ridere di tutto e di tutti perché non appartiene più a questo mondo e, senza smettere di amarlo, ha conquistato la distanza necessaria per smascherare le passioni e le illusioni (a cominciare dalle proprie). Dall'estrema povertà del Sud all'insegnamento universitario, dalla militanza socialista nelle campagne ai palazzi della politica romana, dall'impegno per ogni sperimentalismo letterario alla direzione delle massime istituzioni culturali del Paese, Walter Pedullà conduce i suoi lettori alla scoperta dell'Italia del secondo Novecento, cucendo assieme centinaia di aneddoti esemplari che gettano nuova luce sui maggiori protagonisti del secolo scorso. Non solo per ridere.
Dopo la caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989, la Germania ha realizzato a tappe forzate il sogno della riunificazione ed è diventata nei decenni successivi il Paese più potente e decisivo delle sorti economiche e politiche dell'Europa, fino a esercitare una sostanziale egemonia. Massimo Nava, inviato in Germania negli anni del crollo del regime comunista e attento osservatore dei successivi sviluppi, racconta i profondi cambiamenti della società tedesca e accompagna il lettore nella genesi della nuova Germania attraverso le vicende dei principali protagonisti e testimoni, da Helmut Kohl a Gerhard Schröder, fino all'ascesa di Angela Merkel, amata in patria e leader indiscussa in Europa. Ma l'egemonia sul Vecchio Continente, al di là di ragionevoli prudenze e riserve sulla storia del Paese, non deve spaventare, è una forza tranquilla e indispensabile, risultato di una sorta di mutamento culturale e identitario, di una rivoluzione di valori e sensibilità in sintonia con il monito di Thomas Mann: non è nata un'Europa tedesca, ma una Germania europea che si è fatta carico dei destini del Vecchio Continente e di cui possiamo finalmente fidarci.
È l'ultima missione nello spazio per la scienziata Kira Navárez. Semplici rilievi di routine su un pianeta non ancora colonizzato. Il sogno di un futuro d'amore con Alan sta per realizzarsi. Ma il giorno della partenza accade qualcosa di inatteso. Qualcosa di terribile. Spinta dalla curiosità, Kira si imbatte in un reperto alieno. Il terrore la invade quando il pulviscolo intorno a lei comincia a muoversi. Una guerra universale è alle porte, e Kira è trascinata nelle profondità della galassia in un'odissea di scoperte e trasformazioni. Lei ha dalla sua compagni formidabili e un coraggio immenso. Ma soltanto fidandosi davvero di se stessa potrà affrontare il destino a cui è chiamata e combattere per i propri simili.
Balzac scriveva che "i ricordi rendono la vita più bella, dimenticare la rende più sopportabile"; Borges nel racconto La biblioteca di Babele lascia che i suoi personaggi individuino nell'oblio "una forma di memoria"; già Dante alla fine del Purgatorio vuole che il fiume Lete permetta alle anime dirette al Paradiso di lavarsi dei propri peccati, rimuovendo così la memoria delle cose cattive del passato. La letteratura ha sfiorato o trattato con cura il tema dell'oblio, e oggi è necessaria una somministrazione sapiente di dimenticanza anche in ambito storico e politico. Per mettere in luce i danni da "eccesso di memoria", Paolo Mieli, con la chiarezza del grande divulgatore e l'accuratezza dello storico, prende in esame decine di eventi ed episodi del nostro passato, dalla storia antica al Medioevo fino ai nostri giorni: dal ruolo - mal compreso e peggio ricordato - di Caracalla imperatore di Roma a Carlo Magno, da Bisanzio "oscurata" da Costantinopoli alla Napoli rivoluzionaria di fine Settecento. Tra amnesie sospette e memorie riluttanti, queste pagine restituiscono peso anche a temi a noi più cari e vicini, quasi quotidiani, come le origini della mafia, l'eredità del fascismo italiano e del nazismo tedesco, indagando il non detto che segna il racconto della Resistenza e spingendosi a commentare il discorso pubblico del nostro presente, tra virus, pandemie, ipotesi cospirazioniste. Una terapia, quella a base di oblio, che Mieli identifica come necessaria, dato che "gli storici avrebbero dovuto far argine in qualche modo al dilagare della memoria". Perché "quando si hanno idee forti sul presente, è pressoché inevitabile che quelle idee si impongano sulle interpretazioni del passato." Eppure, dobbiamo fare di tutto per evitarlo.
Allora quello che sento è vero? Perché alcune persone dicono «Il mio difetto è che sono troppo sensibile»? Allora non sono sbagliata? Perché mi dicono che devo controllare le mie emozioni? Queste sono alcune delle domande che tante persone si pongono quando incontrano per la prima volta il tema della sensibilità affrontato con scientificità e competenza, quando scoprono che il loro sentire un po' più forte non è un problema ma una risorsa sottovalutata. Sono le stesse che si è posta Nicoletta Travaini quando, attraverso i suoi studi da psicoterapeuta, si è scoperta lei stessa persona altamente sensibile, dopo una prima fase della vita passata a sentirsi "diversa", strana, isolata e per la maggior parte del tempo incompresa. Questo libro vuole quindi essere un viaggio interiore alla scoperta di quei "superpoteri" che troppe volte vengono scambiati per debolezze: la sensibilità, la vulnerabilità, la timidezza, l'introversione, la fragilità e tanti altri. Riconoscersi sensibile è il primo passo; dare un nome a ciò che proviamo, creando un buon vocabolario emotivo, è il secondo. Così possiamo attraversare i momenti difficili della vita con il giusto equipaggiamento e uscirne migliori.
"È come se una mano sconosciuta, enorme, ci avesse preso sparsi, dove eravamo, e ci avesse stretto nel pugno. Uno per tutti, tutti per uno. Non potevamo più scappare. L'amicizia è imprevedibile come l'amore, quando scatta scatta. Il caso ci ha riuniti e non c'è niente che possa separarci." Quattro ragazzi divertenti sono meglio di uno. Anche di due. Quei 4 lo sanno bene, appena le loro strade si sono incrociate hanno capito che sta - va succedendo qualcosa di speciale. Sono diventati inseparabili, e hanno cominciato a sognare in grande: da Roma a Milano, dalla loro cameretta alla conquista del mondo intero. Adesso Diego, Gianmarco, Tancredi e Lele condividono un appartamento, i progetti e i sogni dei vent'anni. E in questo libro aprono la porta di casa per svelare alle fan tutti i loro segreti.
«Per comprendere nella loro complessità le trasformazioni e le contraddizioni che segnano i primi vent'anni del XXI secolo abbiamo scelto di sovrapporre geografia, infografica e analisi dei dati sui grandi temi con i quali Stati nazionali, popoli, aziende globali, movimenti, leader politici e singoli cittadini devono misurarsi per trovare una rotta e orientarsi in questo oceano in serrato divenire». Da sempre il nostro mondo è percorso da mutamenti e metamorfosi, tanto sul piano geopolitico quanto sul fronte economico e sociale. Mai però la velocità e la frequenza di tali trasformazioni ha raggiunto l'intensità di cui siamo testimoni dall'inizio del secondo millennio. Nasce da questa consapevolezza, e dall'urgenza di tratteggiare con chiarezza e approfondire le grandi tendenze in atto, l'idea di questo libro: uno strumento antico, quello delle mappe, unito alla più avanzata cartografia e alla ricerca sui dati per offrire al lettore la descrizione del mondo che cambia. Individuando otto linee della trasformazione in corso - dai conflitti veri e propri a quelli latenti, dall'emergenza climatica alla ferita delle discriminazioni razziali, dalle diseguaglianze sociali al vento populista-sovranista, passando per il fenomeno migratorio, l'urgenza della parità di genere e l'emergenza sanitaria legata all'esplodere delle epidemie - Maurizio Molinari descrive il mutamento e ne anticipa le conseguenze profonde. E lo fa con l'acutezza dell'osservatore esperto e la lucidità del giornalista, mettendo a punto uno strumento prezioso per chiunque voglia esplorare, come un pioniere che traccia la sua rotta, l'orizzonte che sta prendendo forma. Che vuole essere compreso per poter essere governato, e in cui ognuno di noi ha il dovere di fare la propria parte.
Prefazione di Rosy Bindi.
Umberto Veronesi è stato per cinquant'anni una delle figure centrali del mondo scientifico italiano, un simbolo di eccellenza e di empatia nei confronti dei pazienti, e un grande catalizzatore di energie nella ricerca come nelle politiche sociali. In questa biografia, che si concentra anche sul Veronesi più intimo, Alberto Costa, anch'egli medico, amico personale e collaboratore per più di trent'anni del grande oncologo, racconta la carriera di Veronesi e la sua passione per la professione di medico attraverso mille piccole storie quotidiane: dalle notti insonni dopo un intervento difficile, al sorriso delle moltissime donne salvate dal tumore al seno. Una passione che Veronesi ha dimostrato anche nella sua attività politica, come ministro della Sanità e senatore, e nell'impegno sociale che lo ha fatto diventare una figura di spicco e molto seguita dal grande pubblico italiano. Nella parte finale del volume sono raccolti, in forma di monologhi in prima persona, gli appunti dell'autore tratti dai suoi ultimi incontri con Veronesi, che offrono al lettore uno sguardo illuminante sulla vita privata del medico milanese. Mostrandoci la dimensione pubblica e quella più personale di questo sognatore tenace, questa biografia disegna il ritratto di un uomo che ha lasciato un segno indelebile non solo nell'approccio alla cura del cancro, ma anche nel cuore di tutti.
Fin dalle origini Venezia ha vissuto in simbiosi con la laguna che la circonda e per preservarla il governo della Serenissima è stato molto attento alla gestione del territorio lagunare, con interventi di ampio respiro e istituzioni appositamente create. Oggi Venezia si trova di nuovo in una situazione critica. L'acqua alta del novembre 2019 ha riportato l'attenzione sul MOSE, l'opera che doveva mettere al riparo la città da nuove disastrose alluvioni e che, dopo mezzo secolo di dibattito e un cantiere durato quasi vent'anni, non è ancora in funzione, né se ne conosce l'efficacia. Nel frattempo, però, la costruzione del MOSE ha favorito la nascita di un sistema corruttivo e di malaffare che ha provocato un terremoto politico e giudiziario, coinvolgendo negli anni le principali istituzioni locali e nazionali e generando sprechi enormi a carico dei cittadini. In questo libro, pubblicato nella prima edizione con il titolo "Corruzione a norma di legge" e qui completamente aggiornato, Barbieri e Giavazzi raccontano come tutto ciò sia stato possibile e come sia avvenuto. Ma si chiedono anche come da questa situazione si possa uscire salvando Venezia dal disastro in cui si trova. È una storia che, per come si è sviluppata e per le opportunità che ora offre, può trasformarsi in un esempio per l'Italia nel momento in cui il nostro Paese si appresta, grazie all'aiuto dell'Europa, a lanciare quello che potrebbe divenire il più grande progetto di rinnovamento degli ultimi cinquant'anni.