Scritte tra il 65 e il 43 a. C., nell'arco del cruciale ventennio che vide la rovinosa e inarrestabile crisi della Repubblica, le "Lettere" di Cicerone costituiscono una testimonianza preziosa, anche se inevitabilmente parziale, della vita pubblica di quegli anni. Esponente di spicco del partito conservatore, Cicerone scrive ai familiari, agli amici e ai compagni di partito, rivelandoci le raffinatezze di un'élite ormai in declino ma anche gli oscuri retroscena della lotta politica, le trame segrete delle rivalità e delle alleanze e gli inevitabili maneggi su cui si fondava il potere. Luca Canali esplora nell'introduzione l'interiorità dell'uomo Cicerone; nella premessa al testo Giorgio Brugnoli analizza la carriera politica del grande oratore e il ruolo delle "Lettere" nell'insieme della sua opera.
In questa antologia Alessandro Bausani ha raccolto i più affascinanti tra gli oltre cinquantamila distici del Divan, il canzoniere in cui il massimo poeta dell'Islam ha intessuto musicalità e misticismo in versi di straordinaria bellezza.
Scritti verso la fine del Trecento, i Fioretti traducono dal latino, con un esplicito fine edificante, gli eventi biografici di San Francesco e ne consacrano una volta per tutte la leggenda.