Perché comprendiamo le azioni di chi ci sta di fronte? Perché altre volte no? Siamo progettati biologicamente per essere soli o per stare con gli altri? Negli ultimi anni un gruppo di scienziati ha rivoluzionato gli studi sul cervello e può darci le risposte più convincenti a queste domande. Giacomo Rizzolatti è il più noto tra loro, per la scoperta di un tipo particolare di cellule, i neuroni specchio, dotate della caratteristica di attivarsi sia quando osserviamo un'azione sia quando la compiamo noi stessi. Insomma, sono i neuroni dell'empatia. Trovano così spiegazione molti dei nostri comportamenti individuali e sociali, e si trasforma il nostro modo di intendere percezione, azione e linguaggio. Secondo alcuni, la scoperta dei neuroni specchio ha rivoluzionato l'idea che abbiamo della mente umana "come il Dna ha rivoluzionato la biologia". Secondo altri si azzererebbe la differenza tra ragione ed emozioni. In questo libro si sfatano molti luoghi comuni e si affrontano sia gli aspetti filosofici e sociali della scoperta sia le grandi prospettive cliniche che i neuroni specchio lasciano intravedere nella cura della malattia più misteriosa di tutte: l'autismo. Forse una nuova stagione si apre, dopo quella dell'homo homini lupus: ora la scienza ci dice che siamo biologicamente costruiti per stare insieme agli altri, per provare le stesse emozioni degli altri.
Attraverso lettere, taccuini inediti, fotografie mai viste e racconti di vecchi amici in questo libro si ricostruisce la carriera di alpinista di Walter Bonatti, a partire dagli anni dell'adolescenza sulla Grigna, attraverso le imprese storiche in Italia e nel mondo, fino all'addio all'alpinismo, con il superamento della parete Nord del Cervino nel 1965. Dopo il libro sulla sua vita e i taccuini di viaggio voluti dalla compagna Rossana Podestà, nuovi materiali sul suo rapporto con le montagne aggiungono un importante tassello alla sua vicenda di uomo e di sportivo. Introduzione di Michele Serra.
Guidato dalla sua curiosità e dal suo gusto personalissimo, in questo libro Daverio racconta alcuni capolavori dell'arte di tutti i tempi, che costituiscono la sua collezione ideale, guidandone la lettura con brevi testi folgoranti e dettagli messi in evidenza.
Il Turista è un serial killer perfetto, diverso da ogni altro. Tanto per cominciare, non "firma" i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective, perché farsi catturare è l'ultimo dei suoi desideri. È un mago del camuffamento, non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. In più, non prova empatia né rimorso o paura, esercita un controllo totale sulla propria psicopatia. In altre parole, è imprendibile, l'incubo delle polizie di tutta Europa. Anche il più glaciale degli assassini, però, prima o poi commette un passo falso che lo fa finire in gabbia. Succede a Venezia - il territorio di caccia ideale per qualunque assassino - e la gabbia non è un carcere: è una trappola ben più pericolosa, tesa da qualcuno che in lui ha scorto la più letale delle opportunità. Anche Pietro Sambo ha fatto un errore, uno solo ma pagato carissimo. Adesso, ex capo della Omicidi, vive ai margini, con il cuore a pezzi. Poi arriva l'occasione giusta, quella per riconquistare onore e dignità. Ma per prendere il Turista dovrà violare di nuovo le regole, tutte, rischiando molto più della propria reputazione. Massimo Carlotto ci ha abituato a spingere i confini dei generi dove nessuno è mai arrivato. Per scrivere il suo primo thriller ha fatto saltare ogni paradigma, costruendo una macchina narrativa che non offre certezze se non quella dell'adrenalina che mette in circolo.
Grazie a immagini e testimonianze inedite, ritroviamo l'interprete che toccava il cuore con una voce dall'estensione di quattro ottave. L'unico rocker a collaborare con Monserrat Caballé, al suo nome sono legati dischi - "Sheer Heart Attack", "A Night at the Opera" - e pezzi - "Radio Ga Ga", "Another One Bites the Dust", "We Are the Champions" - resi leggendari dalle sue performance, spesso riprese in video clip che fu tra i primi a realizzare. Di origini indiane, cresciuto fra Zanzibar e Londra, fu la prima star vittima dell'AIDS, dopo un'esistenza irriverente passata a esibire la propria diversità.
Jason Bourne è a Mosca per il matrimonio del suo vecchio amico, il generale Boris Karpov, capo dell'FSB russo. Durante il ricevimento, però, Karpov viene ucciso, la gola recisa. All'interno della ferita, una Stella di David, la stessa che indossa sempre Sara Yadin, addestratissima agente del Mossad ed ex amante di Bourne. È stata lei a uccidere il generale? O forse qualcun altro aveva interesse a eliminare il depositario di troppi segreti? Prima di morire, però, Boris ha consegnato a Bourne un'antica moneta, la chiave per accedere a informazioni riservate su una missione delicata che ci condurrà prima in Egitto, poi al confine tra Siria e Turchia e infine nell'Ucraina, a un passo dall'invasione russa. In un vortice di intrighi e omicidi efferati, tra teatri di guerra e metropoli mediorientali, l'agente segreto senza passato deve sventare una minaccia che incombe sul mondo intero, perché dove si incontrano soldi sporchi, terrorismo, fanatici religiosi e trafficanti d'armi, c'è l'ombra di un folle progetto politico.
È la sera giusta, per Elias. Dopo la partita a calcetto e le lezioni all'università di Cagliari, è impaziente di partecipare alle prove del coro, dare un passaggio verso casa a Violetta e, vincendo la timidezza, confessarle il proprio amore. È la sera sbagliata, invece. Perché dopo averla lasciata davanti al portone, incapace di parlare, lui risale in macchina e va incontro a un destino buio. Quella notte, infatti, investe una giovane donna che muore sul colpo. E anche il suo futuro si spezza. Dopo l'incidente il senso di colpa è troppo grande: si chiude in camera, non vede più nessuno. Non parlare, non muoversi, sperando di sentire il meno possibile, sono gli imperativi del suo giudice interiore. Elias si infligge un percorso ascetico in fondo al proprio dolore, che pare senza uscita. Due anni. Finché, un passo alla volta, decide di abbandonare la Sardegna e cercare una sua strada, altrove... Ed è così che succede: il vento soffia di nuovo inarrestabile, e porta con sé un presente da reinventare e il coraggio di affrontare tutto ciò che verrà.
Per i viaggiatori che si fermavano sul bordo della strada a sbirciare i fiori o che allungavano il collo dai finestrini del treno per scorgere un angolo dello stagno, il giardino di Monet a Giverny era una visione paradisiaca. "Un Paradiso dove, all'ombra di alcuni alberi, i fiori variopinti giocano sul prato illuminati dal sole che filtra a chiazze tra le fronde mosse dalla brezza" scrisse un giornalista. Eppure quel luogo ameno era lo stesso in cui Monet, lottando con le sue tele, contemplava quello che il suo primo critico definì "il nulla insondabile": le ninfee - "silenti e misteriose più di ogni altro fiore" - ossessione decennale di un artista che inseguiva il sogno della forma e del colore fin quasi all'autodistruzione. "Ho intrapreso qualcosa di impossibile. Non dormo più per colpa loro", confessò Monet al suo amico Georges Clemenceau. Ma dietro ogni fiore c'è forse una donna? Una donna inaccessibile, proibita? Ross King ricostruisce lo scenario che fa da sfondo al "folle incantamento" di Monet e alla realizzazione di questi dipinti sfuggenti e misteriosi, in cui - forse più che in ogni altra opera dell'impressionismo - possiamo scorgere la scintilla della modernità.
Cisgiordania. Un gatto trova rifugio in una piccola casa palestinese occupata da due soldati israeliani, che ne hanno fatto il loro punto di osservazione della zona circostante. In un primo momento la casa sembra vuota, ma dopo poco il gatto avverte la presenza di un bambino nascosto in un vano sotto le assi del pavimento. Che cosa ci fa lì un bambino tutto solo, dove sono i suoi genitori? Deve fare qualcosa per aiutarlo? In fondo è soltanto un gatto. O no? Un'istantanea del conflitto isreaelo-palestinese visto attraverso uno sguardo insolito, imparziale e delicato. Età di lettura: da 10 anni.
Figura straordinaria del nostro tempo, con la sua fede incrollabile e il suo inesauribile amore per gli altri Madre Teresa ha cambiato la vita di milioni di persone. Ora che la sua santità è stata ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa, questo libro raccoglie i pensieri che hanno segnato il percorso umano e spirituale della "santa di Calcutta": le sue meditazioni - qui scandite per accompagnarci giorno per giorno nel corso dell'anno - diventano una guida preziosa per trovare risposte alle nostre domande sulla vita, la fede, la generosità, la sofferenza. Ad esse è accostato, per ogni giorno, un proposito che, guidato dalle parole della santa, ci aiuti a riflettere e a migliorare nella vita di tutti i giorni. Un'opera capace di toccare il cuore e aiutarci a riscoprire l'amore per noi stessi gli altri. I pensieri di Madre Teresa sono tratti dai seguenti volumi: "Dove c'è amore, c'è Dio" e "Non c'è amore più grande".
Questo volume illustra in particolar modo gli ultimi dieci anni di creazioni di Louis Vuitton, quelli della direzione creativa di Mare Jacobs, ed esamina gli stretti rapporti tra moda, arte e architettura attraverso le collaborazioni con artisti, fotografi e designer come Vanessa Beecroft, Zaha Hadid, Annie Leibovitz, David LaChapelle e Takashi Murakami. I saggi critici analizzano il ruolo della maison in uno dei periodi più fertili dell'arte e del design contemporanei. Il volume celebra alcune importanti nuove attività della Vuitton: l'inaugurazione del più grande negozio in Cina e l'imminente apertura a Parigi della Fondation Louis Vuitton, un edificio in vetro progettato da Frank Gehry e destinato a ospitare la collezione di arte contemporanea della società.
Madre Teresa ha dedicato la sua esistenza ai poveri e agli emarginati, con la volontà di rispondere non solo alle loro esigenze materiali, ma anche di tutelare la loro dignità, di placare la fame e la sete dell'anima insieme a quella del corpo. Calando gli insegnamenti evangelici nella concretezza del quotidiano, Madre Teresa ha portato il senso autentico della fede nella realtà di ogni giorno, e in queste pagine troviamo racchiusa la sua eccezionale eredità spirituale: attraverso le sue parole, quelle delle sorelle e degli altri testimoni della sua esperienza, possiamo ripercorrere i momenti decisivi della sua opera missionaria e toccare con mano cosa significa "tradurre l'amore in azione". I suoi gesti, i suoi discorsi e le sue preghiere diventano per noi una straordinaria testimonianza del miracolo dell'amore e ci aiutano, come ha ricordato Papa Francesco, a "risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà".