Quello sognato da papa Francesco è un giubileo delle porte aperte. Aperte le porte del cuore e della vita, perché gli altri diventino amici e fratelli e possiamo trovare spazio nel nostro cuore, come noi troviamo spazio
nel cuore di Dio. Se apro la porta del mio cuore, Dio mi parla, mi sorride, mi accompagna. Una porta aperta e un segno di speranza, è un invito. Attraversare la porta è incontrare Dio, un padre misericordioso.
La Quaresima ci offre un tempo per dedicarci a Gesù e al suo Vangelo. Un tempo per ascoltare il nostro cuore, ascoltare Dio (la preghiera), le cose (il digiuno) e gli altri (la carità). Oltrepassiamo la porta per ascoltare noi stessi, gli altri, Dio. Dal mercoledì delle Ceneri alla Domenica di Pasqua, il sussidio presenta ogni domenica, e quindi la settimana, come una porta da attraversare:
• Ia DOMENICA: porta dell’aurora
(porta del cambiamento, per scoprire il deserto nel quale incontrare se stessi).
• IIa DOMENICA: porta della notte (porta della fede, per vedere le cose invisibili agli occhi ma visibili al cuore).
• IIIa DOMENICA: porta del mattino (porta della speranza, per guardare le persone e le cose con uno sguardo nuovo).
• IVa DOMENICA: porta della sera (porta del perdono, per scoprire l’abbraccio di Dio). Giovedì, Venerdì e Sabato Santo (le porte del triduo pasquale).
Dal 15 febbraio al 19 marzo sono riportati i riferimenti per la lettura evangelica del giorno e un’azione da compiere. Le illustrazioni, curate nei minimi particolari, offrono ai ragazzi la possibilità di concentrarsi anche visivamente sull’importanza di ogni momento raccontato.
La Quaresima è un tempo "speciale" per la ricerca dell'uomo, per il suo ricominciare e il suo convertirsi: "tempo di grazia", di rinnovamento, di ascolto della parola di Dio, tempo per una conoscenza più profonda di sé, per un incontro con "Qualcuno" che può trasformare e ri-orientare tutta la vita. Abbiamo bisogno di fermarci, di creare spazi e tempi di ascolto in cui poter "leggere" dentro di noi, vedere cosa c'è nel "guazzabuglio" del nostro cuore, riconoscere ciò da cui "digiunare", a cui dire "no", e trovare ciò che è buono e bello nella vita, a cui dire un grande "sì". Questo cammino di Quaresima è un vero e proprio viaggio nel deserto, nel silenzio, da affrontare da soli o in compagnia.
Una Via Crucis realizzata attraverso la voce dei Martiri del XX secolo. A parlare sono alcuni dei testimoni dei gulag sovietici, a testimonianza che nel buio devastante del male dell'uomo c'è sempre la speranza di accendere il "proprio" piccolo cero pasquale. Questi cristiani ci ricordano che il Signore Gesù è stato trattato come il peggiore degli uomini, pur essendo l'unico innocente della storia dell'umanità e che la croce è la realtà viva e presente attraverso la quale l'amore di Dio entra nella storia dell'umanità, si fa vicino a ciascun uomo e diventa Presenza che risana e salva.
Una testo per guidare meditazione e preghiera durante la Via Crucis scritto da Costanza Miriano, scrittrice e giornalista molto nota al grande pubblico. Miriano affronta le 14 stazioni della Via Crucis partendo dall'assunto che la vita cristiana è un combattimento ma con la certezza che la risurrezione, quel fatto che duemila anni fa ha cambiato la storia dell'umanità, ha fatto entrare nel mondo la certezza che neanche una goccia del nostro sudore, nessuna lacrima andrà perduta se messa nelle tue mani, Signore. Quindi se è vero che la Via della croce è epifania della violenza, è anche vero che è testimonianza di come Gesù ha vissuto questa violenza e dunque è epifania di amore.
Nella sequenza fissa delle otto letture della Veglia Pasquale si inserisce, secondo un ritmo triennale, ora l'annuncio di risurrezione di Matteo, ora di Marco, ora di Luca. Lo scopo del volume è quello di indagare come questi tre "ovali" evangelici si inseriscano nella struttura che li sostiene, e mostrare come i significati sprigionati dai testi sacri siano causati dalla relazione dei tre annunci con il loro ambito di proclamazione o dal fondamentale rapporto che intercorre tra testo biblico e contesto liturgico. Grazie a questo denso contributo il lettore riscoprirà il contesto in cui i testi biblici sono nati, saprà cogliere risonanze e consonanze tra i diversi testi biblici della Veglia pasquale, ma soprattutto sarà in grado di fare esperienza di come la Scrittura proclamata nel Rito sia sempre più l'evento di un Dio che continua a consegnarsi all'uomo nella fragilità della parola umana.
Credere è imparare i sentimenti, i pensieri di Gesù, il Suo modo di fare; leggendo il Vangelo noi li conosciamo, sentiamo con Lui, li facciamo nostri, diventiamo Suoi discepoli. Il Suo Spirito ci dà la possibilità di vivere come Egli ha vissuto: prediligendo i poveri, gli emarginati, i più piccoli; lottando per la giustizia, spendendo nella libertà la nostra vita per loro. Lo Spirito ci dona la capacità di adorare, di pregare, di guardare alla nostra società piena di contraddizioni e di violenze con ottimismo. Dio ha tanto amato il mondo da mandarvi il Suo Figlio (Giovanni 3,16) e continua ad amarlo e dona a noi la possibilità di riconoscere al suo interno i segni della salvezza che lo Spirito continua a suscitare.
Si propongono gli ultimi quattro volumi di un percorso in otto tappe alla scoperta del Vangelo, della Buona Notizia di Gesù, accompagnati da colei che è Sua e nostra Madre: Maria.
Otto libretti che portano la preziosa firma del Card. Angelo Comastri, autore di numerosi volumi di spiritualità e meditazione, predicatore profondo e ispirato che sa trasmettere il messaggio cristiano con
passione e semplicità. Questi ultimi quattro volumi narrano la concreta realizzazione dell’amore e della vita attraverso l’insegnamento, la passione, la morte e la Risurrezione di Cristo. la passione, sopportata nell’abbandono totale, è la porta alla comprensione del mistero dell’esistenza divina.
Lo fu per i discepoli e Maria, lo è anche per noi. Il lettore è inviato a ricomporre questo mistero, così da giungere a comprendere la profonda unità della risurrezione del Figlio con l’elevazione al cielo della Madre, nell’attesa che Egli ritorni e ci conduca con sé. In questo modo, il percorso iniziato meditando la nascita, troverà compimento e realizzazione.
IN QUESTO VOLUME
• Un fatto innegabile
• Nell’attesa del Suo ritorno
• La Risurrezione...vista con gli occhi
di Maria
• Preghiera: Vergine dell’attesa!
Il simbolismo della risurrezione nell'arte cristiana, da quella paleocristiana al rinascimento. Una ricerca accurata tra opere note e meno note, che passa in rassegna i numerosissimi simboli che, nelle diverse epoche, gli artisti hanno scelto per rappresentare questa verità di fede: dalla fenice all'uovo, dal monogramma ai diversi simboli animali. Un percorso al tempo stesso di arte e di fede. Tra arte e fede: i simboli della Risurrezione.
"Uno dei soldati, con una lancia, gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua", così recita il Vangelo di Giovanni 19,34. Ma chi era il soldato? Che ne fu della sua lancia consacrata dal Sangue di Cristo? Un antropologo ci conduce nel mistero della Passione attraverso la testimonianza singolare dell'uomo che trafisse Gesù il Nazareno. Un libro che racconta la storia del soldato che colpì il costato di Cristo.
I profeti hanno licenza di circolare ancora oggi. Uno di questi è don Tonino Bello. L’eco della sua parola continua a rimbalzare zampillante e chiara anche sul declivio scosceso della sofferenza per dirci che “ai primi tornanti del calvario Lui non cerca deviazioni di comodo, ma vi si inerpica con noi fino alla croce. Poi irromperà la Pasqua... e la terra riacquisterà i suoi colori!’’.
don Tonino (così amava firmarsi e così tutti affettuosamente chiamavano mons. Tonino Bello) nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Costruttore infaticabile di pace e di dialogo, dal 1985 presidente nazionale del movimento Pax Christi, fu pastore mite e difensore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi che ospitò anche a casa sua. Colpito da un male incurabile, visse il suo calvario facendone un “luminoso poema-. Morì il 20 aprile 1993. Scrittore ispirato e profeta della speranza, si è imposto all’attenzione del pubblico per la profondità del suo messaggio e la freschezza del suo stile. La pubblicazione delle sue opere è stata possibile grazie all’accurato lavoro della Fondazione Don Tonino Bello in collaborazione con le Edizioni San Paolo.
Comprendere in maniera profonda e intelligente questi canti non è facile; anzi, proprio perché essi contengono in realtà «la parola della croce» (1Cor 1,18), possono anche scandalizzarci e indurire il nostro cuore, attraverso il loro messaggio che pare inaudito, irricevibile (cf. Is 53,1).
Leggendo i Canti del Servo si medita in profondità sulla vita di Gesù: ciò che il profeta ha scritto alla metà delVI secolo a.C.si è realizzato pienamente nella vicenda di Gesù Cristo, Messia crocifisso, «vincitore perché vittima». Gesù deve aver pensato la propria vocazione più profonda alla luce di questi canti, assumendoli come forma della sua vita, fino a interpretare attraverso di essi la propria fine.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
Una raccolta delle più belle poesie dedicate alla Pasqua: per riflettere, pregare e riscoprirne il vero significato. Tra gli autori: David Maria Turoldo, Salvatore Quasimodo, Guido Gozzano, Alessandro Manzoni, Tommaso d’Aquino, Efrem il Siro, Dietrich Bonhoeffer, David Maria Turoldo, Primo Levi, Luigi Santucci, Gianni Rodari