È la narrazione di un dolore che provoca, che non lascia in pace, che mette in discussione certezze e convinzioni, che chiede di abbandonare ogni comoda neutralità; è il dolore degli innocenti, ma anche di chi si è reso responsabile di morti e violenza e vive tormentato da sensi di colpa. Marcello Cozzi racconta anni di percorsi, incontri e colloqui con chi si porta sulla pelle le cicatrici e le ferite ancora aperte della violenza subita ma anche di quella di cui si è stati artefici: dal caso Elisa Claps, la ragazza sedicenne ritrovata cadavere nel sottotetto di una chiesa a Potenza, alle confidenze di Giovanni Brusca, l'autore della strage di Capaci; da Andrea, Sara e Angelina, vittime della criminalità mafiosa, a Rahama, Becky e tanti e tante che come loro sono vittime della tratta degli esseri umani. Un racconto fatto "con il vangelo in mano" che permette di comprendere meglio che il Dio dell'umanità sofferente è fragile e inerme, ma che non teme di lasciare la sacralità dei propri spazi pur di sporcarsi le mani con il dolore e la fatica degli uomini.
"Il segreto di suor Maria Raffaella mi sembra espresso in modo chiaro da lei stessa: 'Mi sento profondamente felice perché mi sono resa disponibile per sempre. In questo consiste la mia felicità, che poi è fatta di spine e di pene, ma sono disponibile'. Il suo ingresso nel monastero della Visitazione a Genova-Quinto con altre sue sorelle, la successiva uscita per ragioni di salute, le cure pazienti, l'accoglienza tra le suore di Maria Santissima Consolatrice, i diversi servizi ai quali l'obbedienza la destinava, la dolorosa malattia, tutto era accolto e vissuto con la disponibilità del cuore. Si parla del sorriso di quest'anima in ogni circostanza, tanto da essere indicata come 'suor Sorriso'. Può sembrare poetico e oleografico. In realtà era un sorriso tutt'altro che evanescente e facile: era frutto di una lotta ardua contro i morsi impietosi della malattia o delle difficoltà". (Card. Angelo Bagnasco). La vita di Suor Maria Raffaella Marconcini, suora nella Congregazione di Maria Consolatrice.
In questo testo, che raccoglie una serie di interventi e di interviste del presidente della Fondazione don Tonino Bello, la figura del pastore col grembiule si arricchisce di un capitolo ulteriore: quello della memoria e della consapevolezza che, a distanza di 25 anni dalla sua scomparsa, egli resta urodeli ultimi profeti della nostra terra italiana e non solo.
La sua era una vita tranquilla: lo studio, la ragazza, gli amici, e la tesi di laurea da scrivere senza troppa fatica. Poi la prof. pronuncia un nome strano, mai sentito prima: Padre Michele Piccirillo, un nome che dà il via a un'incredibile avventura sulle tracce di un cercatore di pietre antiche. Un viaggio sorprendente tra figure misteriose, nuovi amici e fantasmi che emergono dal passato. Luca si ritrova a fare i conti con storie millenarie, dubbi, depistaggi, colpi di scena, e con un uomo che ha saputo unire scienza, passione e mistero.
Suor Michelina Renda (1909–1971), delle Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo, fondate da madre Giuditta Martelli, ha vissuto gli ultimi 28 anni della sua vita immobile in un letto tra indicibili sofferenze, di cui mai si è lamentata.
Quando la si sentiva cantare: «Morir d’amore o qual martirio santo», oppure: «Il mio penare è una chiavina d’oro, piccola sì, ma che apre un gran tesoro – è una croce, ma è la croce di Gesù – quando si fa la volontà di Dio», si sapeva bene che era il momento in cui i dolori si facevano per lei più atroci. Questa la realtà della sua vita. Ma lei cantava il suo FIAT a tutti, indicato nella frase che volle scritta perfino sulla porta della sua stanza: «Qui si fa la volontà di Dio». Quando si entrava nella sua stanza e le si chiedeva: «Madre Michelina, cosa dice?», la risposta, data con allegria, era: «Chi ama Dio è sempre felice».
Personalità poliedrica,quella del beato Tommaso Reggio (1818-1901),che il cardinale Sodano nella sua Prefazione definisce «figura gigantesca di apostolo dei tempi moderni», i cui carismi sono esaltati da uno straordinario dinamismo (era in piedi dalle tre del mattino fino a tarda sera) grazie al quale egli riusciva quotidianamente a far fronte – senza mancarne uno – agli impegni di confessore, direttore spirituale, predicatore ricercato, docente universitario,direttore di giornale (fu lui a dar vita al primo quotidiano cattolico italiano), vescovo, fondatore di un istituto (le Suore di Santa Marta), operatore culturale e animatore delle più varie iniziative di carità: davvero mai stanco per Dio! Capace di dire la verità senza compromessi, sapeva leggere gli eventi con la vista lunga dei profeti e trovare soluzioni adeguate alle nuove problematiche emergenti: sorprendono infatti il sistema educativo da lui inaugurato nei seminari dove era stato vice-rettore e rettore;il ruolo di protagonista attribuito al laicato cattolico, compresa la componente femminile, non solo nell’ambito ecclesiale ma anche in quello politico e sociale secondo linee che il Vaticano II codificherà nella Apostolicam actuositatem;la proposta lungimirante di un unico catechismo per la Chiesa basato sul dialogo a domande e risposte (che sarà realizzato di Pio X); la valorizzazione delle funzioni sacre che fanno di lui un precursore della riforma liturgica.Sempre pronto però a obbedire alle direttive del Papa anche quando non collimavano con le sue vedute.
AUTORE Angelo Montonati,nato a Varese nel 1931, è giornalista professionista dal 1958.Ha cominciato nel quotidiano locale La Prealpina, passando poi al radiogiornale della Radio Vaticana e quindi,dal 1969 al 1980,a Famiglia Cristianacome “vaticanista” e successivamente come redattore capo del mensile Jesus. Esperto d’informazione religiosa,si è particolarmente interessato alle vicende dei santi, soprattutto dei fondatori e delle fondatrici, cui ha dedicato diverse biografie.Tra le più note:Le mani che guarirono la città(santa Francesca Romana);Il segreto di suor Niente (beata Ulrica Nisch);Una stretta di mano (beata Maria Teresa Scherer);Elisabetta e l’Imprevisto(beata Elisabetta Renzi);Dove tocca la Croce(don Carlo Cavina);E la donna disse: Dio vuole così (beata Gaetana Sterni);Due cuori una voce(san Filippo Smaldone);Il testamento del Capitano(Giuseppe Lazzati);Prete e basta(il beato Domenico Lentini di Lauria); Fuoco nella città(sant’Antonio Maria Zaccaria);Lelia e Ulisse(storia di ordinaria santità di una coppia cristiana);Coraggio e profezia(un pioniere del Vaticano II:il beato Giorgio Preca);Luigia Tincani (fondatrice delle Missionarie della Scuola);E Dio la prese per mano…(madre Ignazia Isacchi fondatrice delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù in Asola);Nel segno di Maria(Roberto Ronca vescovo e fondatore);Per amore, tutto (vita di Suor Maria Edvige Zivelonghi).Inoltre si segnalano i libri-intervista:Due vite per la vita(con i coniugi australiani John e Lyn Billings);Tra cielo e terra: Radio Maria(con padre Livio Fanzaga);Il sapore dell’utopia(con la Comunità di Sant’Egidio).
Il libro presenta il profilo di un Sindaco della ricostruzione, vissuto nel Novecento in provincia di Modena. Giuseppe Castagnetti nacque a Montebaranzone, frazione di Prignano, nella borgata chiamata Ringola, il 15 marzo 1909. I suoi genitori, Antonio e Marianna Codeluppi, facevano i casari ed erano costretti a spostarsi frequentemente da un caseificio all’altro. Penultimo di nove fratelli, egli cominciò a lavorare molto presto e a sedici anni fu mandato in un caseificio di Portile, frazione di Modena. Alla morte del fratello Dolfo, lo sostituì come casaro nell’azienda degli Sterpatelli di Montebaranzone, contribuendo alla prosperità e fortuna dell’azienda stessa.
L’11 febbraio 1939 sposò Giovannina Sghedoni, dalla quale ebbe dodici figli, due dei quali morirono per malattia dopo pochi giorni di vita.
Nel 1945 fu designato come sindaco di Prignano ed eletto nel 1946. Mantenne l’incarico per quasi tre legislature, fino alle dimissioni nel 1959. Morì il 22 giugno 1965.
Appartenente a una famiglia di origini profondamente cristiane, la sua vita pubblica fu un chiaro esempio di dedizione agli altri e di impegno civile.
Laura Cristina Niero, archivista, è esperta nella gestione degli archivi comunali e di problemi relativi alle fonti della ricerca storica; tutor d’archivio, collabora con le scuole e gli istituti culturali alla realizzazione di progetti di didattica e valorizzazione delle fonti documentarie mediante laboratori, ricerche e pubblicazioni. È autrice di saggi nell’ambito della storia locale modenese.
Maria Giulia Sandonà ha svolto attività di ricerca per l’Istituto storico della Resistenza e di Storia contemporanea e il Centro documentazione donna di Modena. È autrice e curatrice di saggi pubblicati su riviste storiche e volumi collettanei nell’ambito della memorialistica locale modenese. Docente tutor per il rinnovamento della didattica della storia, segue da anni l’esperienza dei laboratori di storia locale in collaborazione con gli archivi e le biblioteche del territorio.
Le storie di Paolo di Tarso, di Agostino di Ippona, dei grandi convertiti dei secoli antichi ancora oggi riempiono di stupore. L’autore dimostra, invece, in questo volume che la voce di Cristo è ancora capace di procurarsi ascolto, di risuonare nei cuori, nonostante i pregiudizi e l’ostilità. Adolfo Retté, André Frossard, Giovanni Papini, Edith Stein, Eugenio Zolli, Sergej Kourdakov e Pietro Cavallero sono uomini del 1900. Diversi per origine, formazione e professione essi credevano di portare avanti un loro progetto di vita quando una voce potente ordinò loro di abbandonare la loro casa per avviarsi verso una terra nuova. Nel libro le loro storie.
L'autore
Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro a Roma e Vicario generale di Sua Santità Benedetto XVI per la Città del Vaticano, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Predicatore profondo e ispirato, sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e convinzione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri, Dov’è il tuo Dio? (2004), La firma di Dio (2004), Come andremo a finire? (2004), Dio è amore (2005), Non uccidere la libertà (2005), Nel buio brillano le stelle (2005), Prepara la culla: è Natale (2005), Prega e sarai felice! (2006), Via della croce e del cristiano (2007), Nelle mani di Dio (2010), Giovanni Paolo II. Nel cuore del mondo (2011), I giorni di festa (2012), l’autobiografia Dio scrive dritto (2012) con Saverio Gaeta e Ricordo di tre papi (2012).
Maria Luisa Spaziani è considerata una delle più grandi poetesse italiane viventi. In questo breve saggio dedicato alle sue poesie, Pietro Zovatto mette in luce la religiosità presente nei suoi versi e il concetto di Dio che ne emerge, questo nonostante la Spaziani ponga se stessa nella “stanza del dubbio”. Quest’analisi che tiene ben saldi tra loro sia l’aspetto metrico che simbolico del testo, fa risaltare con grande chiarezza come i riferimenti mistico-sapienziali siano tutt’altro che casuali, al di là di ogni comprensibile dubbio.
Un libro da leggere perché - come sosteneva il critico Luigi Balducci -accostarsi alla poesia di Maria Luisa Spaziani significa compiere un’esperienza che permette di ascoltare riflessioni private, brucianti e quotidiane, ma proiettate su un cielo lontano.
"Un un breve saggio che mette in luce la religiosità e il concetto di Dio della poesia di Maria Luisa Spaziani".
L’Autore
Pietro Zovatto, portogruarese d’origine, vive dalla giovinezza a Trieste dove si laurea con i professori Valerio Verra ed Augusto del Noce. La sua tesi costituisce il suo primo libro: Fénelon e il Quietismo (1968). La sua produzione scientifica riguarda il quietismo, il giansenismo e la storia religiosa dell’Istria e del Friuli. Su questo particolare aspetto ha mostrato una attenzione speciale per le ricerche su Manzoni, Rosmini, G. De Luca, H. Bremond, F. Tomizza, Quasimodo, Biagio Marin, G. Stuparich, V. Sabia. Si possono trovare questi scritti nelle opere: Pia Rimini (1978); Trieste tra umanesimo e religiosità (1986); Ugo Mioni scrittore popolare (1988); Giordana Stuparich (1999); Cultura cattolica rosminiana tra '800 e '900 (1999); Storia della spiritualità italiana (2002); Il fenomeno Turoldo (2004); Cattolicesimo e cultura a Trieste, in Istria e Friuli (2006); Il percorso spirituale di Ada Negri (2009). Ha curato due dei Diari del mistico di Settignano, Divo Barsotti: L’Attesa (1995) e Fissi gli occhi al sole (1997). Delle sillogi poetiche di Pietro Zovatto si ricordano: Amo Trieste (1995); Trieste città del Canzoniere (1996); Carso sublime (1998); La contemplazione del silenzio (2007). Su di lui è stato scritto: Trieste e un poeta: Pietro Zovatto (2002), e Pietro Zovatto tra storia e poesia a cura di G. Cavallini (2005).
Con toccante sincerità Angelo Comastri racconta la sua storia di sacerdote guidato dalla misericordia di Dio per strade che nessuno avrebbe mai potuto prevedere. Originario della Toscana, di umili origini, il piccolo Angelo sente la chiamata al sacerdozio. Gli è accanto la mamma, che lo segue con commovente semplicità. Dagli anni dello studio in seminario all’ordinazione, dalle prime esperienze pastorali all’inattesa nomina a vescovo di Massa Marittima-Piombino, è sempre la Misericordia di Dio a guidarlo nel suo ministero e a portarlo, dopo una grave malattia, dapprima a Loreto e poi a Roma come cardinale e arciprete della basilica di San Pietro.
Gli Autori
Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro a Roma e Vicario generale di Sua Santità Benedetto XVI per la Città del Vaticano, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Predicatore profondo e ispirato, sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e convinzione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri, Dov’è il tuo Dio? (2004), La firma di Dio (2004), Come andremo a finire? (2004), Dio è amore (2005), Non uccidere la libertà (2005), Nel buio brillano le stelle (2005), Prepara la culla: è Natale (2005), Prega e sarai felice! (2006), Via della croce e del cristiano (2007), Nelle mani di Dio (2010), Giovanni Paolo II. Nel cuore del mondo (2011) e I giorni di festa (2012).
Saverio Gaeta,caporedattore del settimanale Famiglia Cristiana, è autore di numerosi saggi e libri intervista.
Il 13 luglio 1920 suor Teresa di Gesù Gimma riceve da mons. Vaccaro, arcivescovo di Bari, l’ordine di uscire dal monastero di San Giuseppe e di dare vita a una nuova comunità carmelitana. Suor Gimma obbedisce e lascia quella che era stata la sua casa per 22 anni per fondare il Monastero di Santa Teresa Nuova a Bari.
Questo volume raccoglie gli scritti spirituali di suor Teresa che vanno dalla fondazione del monastero fino al 1948, anno della sua morte. Si tratta di anni difficili, impegnativi per il carico di responsabilità a cui la serva di Dio era sottoposta, ma dalle sue parole raramente traspare la fatica o la preoccupazione per gli eventi quotidiani. I testi qui raccolti – appunti per ritiri e esercizi spirituali, poesie, scritti di formazione – mostrano invece con chiarezza il cammino di santità e di martirio che la Serva di Dio ha compiuto.
L’Ottocento è il secolo dell’unità d’Italia, delle grandi crisi agricole e sociali, degli imponenti movimenti migratori verso le Americhe, della rottura fra Stato e Chiesa, dell’attrito aspro fra ideologia liberale e pensiero cristiano, del difficile rapporto fra tradizione e modernità. Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905) si muove in questi ambiti con l’intuito dell’innovatore, l’equilibrio e la dirittura morale del vescovo che ha come unico obiettivo il bene delle anime, l’efficacia dell’imprenditore, la profondità spirituale, la capacità di dialogo e la visione del futuro propria dei grandi santi. Pone le basi per la riforma catechistica nazionale, rivede alla radice la formazione del clero, diventa punto di riferimento per l’intellighenzia cattolica. Fondatore di congregazioni religiose, amico e ispiratore di letterati, uomini di Chiesa e grandi santi come Fogazzaro, Bonomelli, Semeria, Pio X, Francesca Cabrini,Toniolo, coglie per primo le emergenze dell’epoca imponendole all’attenzione della Gerarchia e del Parlamento. Le sue iniziative e le idee in favore dei migranti sono, ancora oggi, di incredibile attualità.
Destinatari
Un pubblico interessato a un edificante esempio di vita cristiana.
Autore
Roberto italo zanini, originario di Monterosso al Mare, è nato a Milano nel 1960. Sposato, tre figli, è giornalista, esperto di mass media, lavora alla redazione cultura di Avvenire. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053), dal quale è stata liberamente tratta la fiction televisiva della Rai “Bakhita”; Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Io sono nessuno.Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006); Padre Semeria. Destinazione Carità (2008); Gina Tincani. Sulla strada delle alte cime (2008); Più forti del male. Il demonio, riconoscerlo, vincerlo, evitarlo (con G. Amorth, 20101-2).