Questo libro ricostruisce il percorso compiuto dalla Chiesa nella sua relazione con il moderno, assumendo un punto di vista specifico: l'atteggiamento elaborato dal papato. Se il confronto di quest'ultimo con la cultura moderna era iniziato già nel corso della Rivoluzione francese, il punto di partenza prescelto è il pontificato di Pio X che, con la solenne condanna del modernismo nell'enciclica "Pascendi" del 1907, segna una svolta: il moderno, da avversario con cui misurarsi anche per poter essere al passo con i tempi, diventa il nemico che penetra nascostamente all'interno della Chiesa per dissolverla. Vengono qui delineati i tratti fondamentali con cui ciascuno dei pontefici successivi, fino a papa Francesco, si è confrontato con questo insieme di problemi, cercando di definire una linea di presenza della Chiesa nella modernità. Tra continuità dottrinali, differenze pastorali e, talvolta, innovazioni teologiche.
Negli otto secoli della loro storia i Domenicani sono stati protagonisti di vicende a volte contrastanti, spesso al centro del dibattito teologico e filosofico, ma anche politico: si pensi al loro ruolo nell’Inquisizione, piuttosto che alla lotta dei missionari e degli intellettuali dell’Ordine per i diritti degli indios negli anni delle conquiste spagnole e portoghesi del Nuovo Mondo. Si può dire che l’Ordine dei Predicatori rappresenti uno dei grandi attori nello sviluppo della cultura, non solo europea, nei secoli del Medioevo e poi dell’Età Moderna. Ne sono esempio l’esperienza di predicazione di Domenico di Caleruega, e il suo confronto con l’eterodossia dei ‘catari’; l’originaria, sospetta novità della speculazione di Tommaso d’Aquino e la sua sistematizzazione nel corso dei secoli; la vicenda di Caterina da Siena, breve e travolgente, fra il ritorno della Sede Apostolica a Roma e il grande scisma d’Occidente, fino alle più recenti figure di Giuseppe Girotti, morto a Dachau, e di Pierre Claverie, vescovo ucciso in Algeria. Le vite, lo studio e i conflitti dei frati Predicatori si sono svolti nello scenario a volte tormentato delle vicende del loro Ordine, nei diversi contesti ecclesiastici e storici che ne hanno visto la missione. Si tratta di un’evoluzione che mostra molte discontinuità, ma anche linee di sviluppo ben individuabili: la predicazione, lo studio, la vita religiosa femminile.
Sezione monografica: La Bibliotheca di Fozio come archivio Luciano Bossina, Introduzione. Per una lettura della Bibliotheca di Fozio Luciano Canfora, Non esiste l'"ambasceria in Assiria" Vanna Maraglino, Genesi e propagazione di una erronea datazione del primo concilio di Nicea Anna Trento, Nilo, Proclo o Nestorio? Cinque omelie in cerca d'autore (Phot. Bibl. 276) Tommaso Braccini, Fozio e Giobio Claudio Schiano, Stefano Gobar e la controversia sul corpo risorto nella Bibliotheca di Fozio. Saggi: Emiliano Rubens Urciuoli, Un'ordinaria eccezione. Erik Peterson in- terprete di Carl Schmitt (1924-1933) Bradford A. Bouley, Roman Medicine, Papal Power and the Making of Spanish Saints Giovanni Cavagnini, Guerra e santità. Il caso di Guido Negri (19162014) a proposito di cristianesimo e culture di Franco Bolgiani Bruna Bocchini Camaiani, Franco Bolgiani, Cristianesimo e culture Fulvio De Giorgi, Su Cristianesimo e culture di Franco Bolgiani Giovanni Filoramo, Intervento in merito a Franco Bolgiani, Cristia- nesimo e culture Éric Junod, La voix chaleureuse et la curiosité généreuse de Franco Bolgiani. Interventi: Giorgio Campanini, Dino Torreggiani e la Chiesa di Reggio Emilia. Una ricerca di Sandro Spreafico.
27 ottobre 1986. Papa Wojtyla convoca ad Assisi le religioni del mondo per un'inedita "Giornata mondiale di preghiera per la pace". Lo "Spirito di Assisi" è ancora vivo nei cuori di moltitudini di uomini perché sono stati i 30 anni trascorsi fin qui a mostrare quanto potente e lungimirante fu l'ispirazione che animò quella e le successive "Giornate" (1993, 2002, 2011, 2016): la pace è un dono di Dio, non è "religione" quella che fa guerra in Suo nome.
Questo libro di Atti raccoglie la quasi totalità delle relazioni esposte da alcuni dei più importanti storici e ricercatori sul tempo di papa Innocenzo III che con entusiasmo hanno accettato di aderire all’Anno Innocenziano, organizzato dal Comitato “800 anni Innocenzo III 1216-2016” in occasione dell’ottavo centenario dalla morte del grande pontefice. I testi, riordinati in vista della pubblicazione, sono stati presentati in conferenze, incontri di studio e convegni volti a delineare la complessità della figura di Innocenzo III, al secolo Lotario dei Conti di Segni.
Federica Romiti laureata nel 2005 in Conservazione dei Beni Culturali, presso l’Università degli Studi della Tuscia - Viterbo, ha conseguito nel 2009 il Master in Sistema cultura. Metodologie, strumenti e tecniche di valorizzazione e gestione dei beni culturali nell’Ateneo di Cassino. Ha svolto attività scientifica, scavi archeologici, studi di settore e ricerche topografiche. Attualmente è direttrice del Palazzo di Bonifacio VIII in Anagni, membro del Comitato “800 anni Innocenzo III 1216-2016” e incaricato per i beni culturali della Diocesi di Anagni Alatri.