Attraverso un percorso rigoroso ed innovativo, sospeso tra sentimento e favola, tra l'immaginario e il meraviglioso, dove entrano prepotentemente anche la storia e il Concilio di Trento, questo film-documentario rende più agevole la comprensione del cammino artistico del Guercino, introducendo in modo discorsivo i vari temi costitutivi del suo operare artistico, le vicissitudini e gli aneddoti della sua vita, raccontati per il pubblico da due personaggi tanto diversi, ma fini conoscitori dell'artista di Cento. Il libro riporta la storia umana e artistica del Guercino nel racconto storico-critico di Vittorio Sgarbi e di Sir Denis Mahon.
"L'arte, scrive Frossard, è un frammento di contemplazione caduto nella materia": è uno sguardo contemplativo quello con cui Frossard legge i mosaici di Ravenna, mirabile testimonianza della persistenza della luce in un mondo di tenebre, come potrebbe essere definito quello in cui nacquero le celebri basiliche ravennati. Attraverso uno stile talora apparentemente dimesso, l'Autore ci guida ad alzare lo sguardo su un mondo trasfigurato dalla bellezza del Cristo che "fa risplendere tutto intorno a sè e ricaccia lontano quest'onda di tenebra che torna senza posa a oscurare la terra; l'incarnazione diventa l'irrompere della luce, il suo passaggio fra noi", non per offrirci "una saggezza" o "un'arte per il compimento di sè", ma "per impedire ogni tentativo di ripiegamento su se stessi, a spezzare in noi tutto ciò che ostacola il passaggio della luce. Questa è la lettura del Vangelo secondo Ravenna, dove non è la morale a essersi incarnata, ma la divina carità". Ravenna è il Vangelo della luce e della speranza, dell'unità tra la terra ed il cielo, che si è realizzata grazie alla croce vittoriosa di Cristo che ha riconciliato il divino con l'umano.
Un volume per sapere tutto di World Museum di Cesano Maderno (Mi), il primo museo al mondo dedicato agli orologi Swatch. La storia e la leggenda Swatch sono narrate in un fantastico viaggio all'interno della Barindelli Swatch Collection, composta da oltre 5000 esemplari. Esposta negli ambienti seicenteschi di Palazzo Arese Jacini diventa testimone del contributo enormemente innovativo elaborato da Swatch nel settore dell'orologeria mondiale. Non mancano curiosità e segreti che riguardano la storia del museo e interventi di giornalisti che hanno partecipato alla sua valorizzazione accompagnate da numerose immagini. Un libro per chi si avventura per la prima volta nel magico mondo Swatch, ma anche per chi già lo conosce bene e vuole riviverne la storia.
Scritto nel 1903 questo libro della narratrice americana Edith Wharton rappresenta un'opera unica nel suo genere. "Il giardino deve essere studiato in rapporto alla casa, e giardino e casa in rapporto al paesaggio", e in questa affermazione è tutto l'interesse del libro: non un trattato di floricoltura, o una delle tante raccolte fotografiche sull'argomento, ma uno studio sottile e attento dei grandi giardini italiani, del loro rapporto con le rispettive ville, dei diversi stili di vita caratteristici della "vita in villa" nelle diverse regioni d'Italia. Lungi dall'essere una mera descrizione di luoghi, questo libro è dunque un documento di quell'interesse per la vita italiana che non ha mai smesso di affascinare gli anglosassoni.
Il presente volume contiene saggi di carattere storico-critico e un repertorio biografico di 220 artisti - per lo più italiani e rappresentanti di tutte le scuole regionali, oltre che stranieri attivi in Italia - che si sono confrontati con la pittura di paesaggio. Per ogni artista viene riportato: una biografia, una bibliografia aggiornata e una selezione di immagini significative.
Attraverso un'ampia sequenza di inserti fotografici, il volume ripercorre le vicende più significative del nostro Paese. Dopo l'apparente stabilizzazione del quadro politico sulla base del pentapartito e la ventata di euforia economica degli anni Ottanta, la crisi della Prima Repubblica, il dissesto della finanza statale e il pericolo di un allontanamento dall'Europa dominano lo scenario dell'italia per gran parte del decennio successivo. E, nonostante il passaggio col maggioritario uninominale a un nuovo assetto bipolare, rimangono tuttora numerosi i motivi di instabilità e così pure i problemi insoluti tanto sul versante istituzionale che economico e sociale.
Il volume intende volgere uno sguardo al recente passato per conoscere il volto delle città d'Italia e l'evoluzione del loro gusto e del loro costume. Il manifesto, opera di raffinata testimonianza dell'epoca, è sicuramente espressione d'arte, soprattutto in quegli stili "Liberty" e "Déco" che qualificano l'espansione industriale, commerciale, turistica e culturale dei nostro Paese. L'Italia quindi si "manifesta" al pubblico nazionale, europeo e internazionale attraverso i manifesti che rappresentano parte integrante della civiltà delle immagini, a cavallo fra Ottocento e Novecento. Questa immersione nel passato è stata possibile grazie alla ricerca e alla selezione di centonovanta manifesti originali, per lo più inediti.
All'origine dell'"Arte magica" vi è un progetto che aveva appassionato Breton fin dagli anni Trenta, e quindi dall'epoca di "Miniature": scrivere una storia dell'arte "rivisitata da cima a fondo dal pensiero e dallo sguardo surrealista". Il fondo magico dell'arte, le sue implicazioni religiose, la visione romantica, il fantastico: tutti gli elementi essenziali della teoria e della pratica surrealista vengono così rivendicati e riconosciuti nelle loro metamorfosi attraverso la storia dell'arte, a partire dalle pitture paleolitiche. Breton è provocatorio e idiosincratico: come sempre le sue indicazioni corrispondono a importanti sviluppi nella storia del gusto.
Pubblicato in occasione del quarto centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino (1603-2003), il volume - che accompagna l'esposizione allestita nella suggestiva cornice del berniniano Braccio di Carlo Magno - intende presentare alcune delle più importanti rappresentazioni dello stato estatico di santi e sante nella pittura europea dei secoli XVII e XVIII. L'arte religiosa del Seicento e del Settecento non si limita a celebrare le virtù dei santi, ma esalta le immagini delle loro visioni e delle loro estasi. Si afferma che le immagini dell'estasi divennero una costante nell'arte controriformata e i maggiori santi del tempo furono sempre rappresentati "nei minuti eccezionali dell'estasi".
Dal sottotitolo la partenza del Rinascimento sembrerebbe prematura. Eppure questa opera, a più autori che fra loro hanno lungamente discusso, ci mostra un Rinascimento che inizia a Oriente, nel mondo bizantino, in particolare nei Balcani. È un Rinascimento presente nel mondo arabo islamico e dei Mamelucchi, anche se tenuto a freno dai governanti. La grandiosità del gotico nel Mediterraneo, così carico di istanze umanistiche, ci porta in seguito a quel Quattrocento che del Rinascimento tra Italia e Fiandre, sino a Napoli, ci darà l'ideologia di partenza che segna la storia dell'arte occidentale.
Nel panorama del romanico quello marchigiano è fra i meno noti, e immeritatamente. Il volume documenta una serie di evidenze monumentali di qualità e significato storico notevoli: il nesso con il tardo antico di Ravenna, il legame con la consistente eredità romana, l'immersione suggestiva in un paesaggio di rara e incontaminata bellezza.
Palazzo Sacchetti a via Giulia, su cui ad oggi, nonostante la rilevanza architettonica e degli apparati decorativi, non era stato ancora dedicato uno studio monografico, ebbe fin dai tempi della sua edificazione illustri abitanti e "grandi firme" che ne progettarono la costruzione e la decorazione quali Antonio da Sangallo e Francesco Salviati. Allo scadere del Cinquecento, fu un grande banchiere fiorentino, Giovan Battista Salviati, ad individuarlo come dimora adatta alla sua famiglia per il grande salto sociale che si era prefisso di compiere nel momento di massimo splendore della Roma papale. Lui, Marcello e Giulio, destinato alla carriera ecclesiastica, si adoperarono con grande successo per garantire alla famiglia, tramite sapienti alleanze ed amicizie, l'ambitissimo ruolo politico ed economico meta di molte famiglie non romane, anche attraverso un'intensa attività di mecenatismo ed acquisizioni di proprietà nelle sedi appropriate: di qui l'acquisto di tre grandi latifondi (Frascati, Valle dell'Inferno e Castelfusano), la costruzione della cappella gentilizia in San Giovanni dei Fiorentini, la costituzione di una splendida quadreria per il palazzo di città, l'affidamento alla stella nascente Pietro da Cortona dei progetti architettonici e decorativi delle nuove acquisizioni. La fortuna dei Sacchetti si andò accrescendo anno dopo anno al punto tale da sfiorare il pontificato con il cardinal Giulio alla morte di UrbanoVIII Barberini...